Era la prima volta che succhiavo il cazzo di un uomo ed ero molto eccitato; sentire poi il suo orgasmo e sapere che ero io l’autore di questo piacere m’inebriava ancora di più. Non mi vergognavo affatto e non mi sentivo un finocchio! Era un mio caro amico ed ero felice di avergli fatto piacere e averlo fatto godere. Avevo la bocca piena di sperma e del suo gusto acre e per alcuni secondi ho fatto fatica ad ingoiarlo; scendeva in gola con difficoltà perché era molto solido e cremoso. Quando, alla fine, son risuscito a deglutire completamente ho alzato la testa e l’ho guardato negli occhi. Era veramente felice e stremato; le gambe gli tremavano quasi incontrollatamente. Quando mi sono inginocchiato anche io davanti a lui il mio cazzo è schizzato su duro come un bastone e lentamente me lo sono preso in mano ed ho cominciato a masturbarmi. In quel momento Fabio s’è avvicinato a me e mi ha chiesto se potevo fare anche a lui ciò che avevo fatto a Mauro. Era eccitato pure lui. Non lo avevo mai visto in quello stato! Il suo pene, che teneva in mano stringendolo alla base, era completamente paonazzo; le vene ingrossate sul suo tronco dimostravano il forte afflusso di sangue che irrorava la cappella. Questa svettava, turgida e rossa fuori dalla pelle del prepuzio. Il suo cazzo non era largo come quello di Mauro ma era piacevole a vedere. Il tronco molto lungo finiva con una cappella lievemente appuntita. Proprio la forma di quest’ultima mi ha fatto pensare se sarebbe stato un aiuto per essere infilata nel buco del culo di un uomo: magari il mio!! Cominciavo a meravigliarmi di tutti questi pensieri erotici e da finocchio. Quando ho detto a Fabio che mi sarebbe piaciuto provare a far godere anche lui, s’è disteso sul materassino e mi ha offerto il suo pene. Sistematomi fra le sue gambe aperte ho preso in mano l’asta ed ho cominciato un lento movimento a partire dalla base e sino alla punta che stringevo con una certa forza. Ogni volta che il mio pugno scendeva fino alla base del cazzo mi avvicinavo con la bocca e gli imboccavo tutta la cappella e davo una forte succhiata. Questo giochetto gli piaceva molto infatti, dopo qualche secondo ha schizzato un fiotto caldissimo proprio mentre stavo per infilarlo in bocca. Il primo schizzo del suo seme mi aveva colpito sul labbro e agli altri non ho dato tempo d’uscire. Mi sono avventato sulla sua cappella e ho cominciato a succhiare con forza continuando la sega con le mani. Godeva come un pazzo e si tratteneva a sforzo dall’urlare. Non voleva farsi sentire fuori dalla tenda; se i nostri vicini si fossero accorti che ci stavamo divertendo fra noi tre maschietti ci avrebbero preso in giro per tutta la durata della vacanza. Eravamo stremati dallo sforzo e dal piacere. Io non avevo ancora goduto e avevo il cazzo durissimo che non accennava ad ammosciarsi un attimo. Ci siamo messi a chiacchierare un po’ raccontandoci senza vergogna cosa avevamo provato. Mentre chiacchieravamo le nostre mani cercavano e carezzavano i nostri cazzi e giocherellavano aprendo la pelle ed esponendo le cappelle; quando la mani di Fabio e Mauro si sono appoggiate sul mio cazzo ed hanno visto quanto fosse duro hanno cominciato, insieme, una lenta sega. I loro visi erano vicini al mio membro ed io non potevo resistere dalla voglia di farmelo succhiare e farmi tornare il piacere che poco prima avevo dato loro. Eravamo veramente su di giri e pieni di voglia perché, quando ho carezzato anche i loro membri, mi sono accorto che erano di nuovo duri. A quel punto Fabio mi ha chiesto se avessi mai provato a sentire un cazzo dentro di me. Voleva incularmi e si vergognava di chiedermelo! Era un desiderio che io avevo represso da molto tempo e non gli ho dato nemmeno tempo di pensare; con forza l’ho spinto a schiena in giù e mi sono messo a gambe larghe sopra di lui. Ero semi inginocchiato pertanto, guardando verso il basso riuscivo a vedere bene il suo cazzo; in un primo momento ho cominciato un lento massaggio con il culo sul suo cazzo per farlo eccitare ancora di più poi mi sono accucciato e, prendendo il suo cazzo con le dita l’ho puntato verso il mio buco e, piano piano, ho cominciato a scendere. Guardando verso il basso vedevo i suoi coglioni e parte del cazzo che lentamente scompariva dentro di me. Anche Mauro s’era avvicinato e guardava affascinato i nostri sessi. Sentivo il tronco che lentamente mi penetrava nel culo; era un piacere che non pensavo di provare. Ero molto concentrato a farmi penetrare e il cazzo mi si era lievemente ammosciato; in quel momento Mauro s’è avvicinato con la bocca e ha cominciato a succhiarmi la cappella massaggiandomi i coglioni. A quel punto non ce l’ho fatta più: ho cominciato a muovermi velocemente, su e giù lungo il cazzo di Fabio, e guardavo l’altro mio amico che, inginocchiato davanti mi succhiava il cazzo con voluttà. Siamo durati qualche minuto fino a ché ho sentito l’amico sotto di me muoversi sempre più velocemente e, mentre mi teneva le chiappe in mano e mi aiutava nel movimento, mi ha scaricato dentro la sua sborra. Sembravamo una macchina per produrre piacere: lui mi inculava selvaggiamente e io facevo correre la sua asta dentro di me mentre vomitavo, finalmente, tutta la mia sborra nella bocca di Mauro. Terminato di godere ci siamo distesi tutti e tre vicini; avevamo tutti un odore intensissimo ma non mi disturbava per nulla. Sentivo invece il suo liquido caldo che mi scendeva dalle cosce, e glielo detto. Era molto intimo e piacevole. Lui, per tutta risposta, si è chinato verso la mia bocca e mi ha baciato intensamente frugandomi con la lingua dentro. Mi sembrava quasi innamorato. Cosa fare del buon sesso!!
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