Ero durissimo ed eccitato. Volevo a tutti i costi sborrare ma non sapevo ancora che cosa avrebbe voluto farmi per portarmi al massimo piacere. Dopo qualche minuto di riposo, mentre lui era appoggiato alla panchetta, mi accarezzava il membro e mi stava raccontando che il mio era stato forse il più bel pompino mai ricevuto nella sua vita, ho deciso che avrei voluto possederlo come fosse una donna. Nella sauna ormai faceva un caldo bestiale. Ho aperto la porta per poter respirare un po’ ma non volevo uscire perché quella situazione era molto eccitante: sentire i nostri corpi bagnati e sudati che si toccavano aumentava la mia eccitazione. Cosi, l’ho preso per le spalle, l’ho fatto alzare e girare e gli ho detto di appoggiarsi alla panchetta in una posizione che mi era favorevole alla penetrazione. Lui ovviamente ha capito subito cosa volevo da lui ed ha divaricato le gambe mostrandomi lo spacco fra le sue natiche e la rosa marrone intorno al suo buco. Stranamente non aveva peli intorno al buco e, forse per quello o forse solo perché i miei sensi erano ormai completamente ‘partiti’, mi sono chinato e ho cominciato a leccargli il buco del sedere. L’odore di uomo era molto forte ed era molto eccitante: la mia lingua lo percorreva dall’inizio dello scroto fino a soffermarsi sul buco per cercare un’improbabile penetrazione. Sentivo però che il muscolo stava lievemente cedendo mostrando la strada alla mia lingua che, per qualche millimetro, lo penetrava. Mentre lo leccavo ho messo la mano fra le sue gambe, ho preso in mano il membro ed ho cominciato a fargli una lenta sega per aumentargli il piacere. Dopo qualche secondo ho sentito il suo cazzo duro ingrossarsi a dismisura e tornare rigido come prima che lo leccassi. Quando ho sentito che era pronto mi sono alzato in piedi e ho avvicinato la mia verga al buco del suo sedere. Era completamente bagnato dalla mia saliva e vedevo che lui stava spingendo per allargarsi perciò non mi sono meravigliato quando, in poco tempo, ho sentito la mia cappella penetrarlo piano piano. Ho usato molto lentezza e dolcezza ma sembrava che volesse attirarmi tutto dentro di sé, e subito. La mia cappella era ormai tutta dentro e, superata la parte più larga, il resto del mio cazzo è penetrato in lui, sino in fondo, con grande velocità. Ho cominciato subito a muovermi per scoparlo. Non ce la facevo più! Era bellissimo possederlo così. I miei coglioni, ad ogni colpo e penetrazione, battevano contro il suo culo e questo mi faceva godere ancora di più. Ero ormai vicino all’orgasmo e l’ho avvisato; allora lui ha messo la mano fra le nostre gambe e ha preso in mano i miei testicoli a cominciato a stringerli ed a strofinarli, sapendo che questo avrebbe aumentato il mio piacere. Ero ormai al culmine e mi sono lasciato andare in un orgasmo violentissimo. Ogni volta che lo penetravo sentivo lo schizzo di sborra che usciva con violenza. Devo essere venuto tantissimo! Al termine di quel meraviglioso orgasmo sono uscito dal suo corpo e mi sono seduto nuovamente sulla panca. Potevo vedere il suo sedere allargato da cui grondava ancora un po’ del mio sperma ed ero affascinato da quella vista erotica. Mentre mi massaggiavo il cazzo ancora dolorante lui s’è girato verso di me e, mostrandomi il suo cazzo enorme e la cappella turgida, ha cominciato a farsi una sega davanti a me. Non ha fatto in tempo a dare che qualche colpo che il suo cazzo è esploso in un’enorme sborrata! Essendo in piedi davanti a me ha puntato il cazzo sul mio viso è mi ha colpito con due o tra schizzi sul volto. Al termine dell’orgasmo mi ha messo una mano dietro la testa e mi ha spinto verso il suo cazzo chiedendomi di pulirlo e dargli un’ultima succhiata. Ragazzi, che sauna. Non volevamo che questo momento passasse mai! Ci eravamo dimenticati completamente delle nostre reciproche donne e, forse non ce ne sarebbe interessato più molto visto che ora sapevamo cosa potevamo avere da noi.
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