E finalmente il mare……… Era stata proprio una bella mattinata, assolutamente tranquilla e riposante. Dopo tante preghiere la mia Padrona aveva acconsentito a venire in spiaggia con me e finalmente avevamo potuto trascorrere dei momenti insieme. A dispetto di ogni previsione, nella mattinata, la Padrona non mi aveva dato particolari ordini. Certo il mio tono nei suoi confronti era sottomesso, ma Lei non aveva abusato del suo status di Padrona e si era limitata ad un atteggiamento amichevole, al più condito da ammiccamenti e battutine. Io avevo potuto bearmi della sua presenza e mi ero dato da fare affinchè Lei fosse totalmente a suo agio, riverita e soddisfatta. Poi a pranzo eravamo risaliti dalla spiaggia verso un localino carinissimo posto nelle vicinanze. Avevamo mangiato a base di pesce, in un clima cordiale e amichevole e difficilmente qualcuno avrebbe potuto sospettare che al tavolo 8 erano seduti uno schiavo con la sua Padrona. L’unica concessione durante il pranzo, fu un delicato bacio sul piede, da me implorato e dalla mia Padrona gentilmente concesso. Poi dopo il caffè, avevamo abbandonato il localino per recarci nuovamente in spiaggia. Rispetto al mattino, la spiaggia appariva quasi vuota. Pochi ombrelloni in lontananza e un silenzio quasi irreale. Ad esser cambiato non era solo il paesaggio, ma anche l’atteggiamento della mia Padrona. Al posto degli amichevoli ammiccamenti del mattino, ora, dalla sua bocca, partivano ordini repentini come staffilate. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a starLe dietro. Dopo un’ora la situazione era mutata radicalmente. Come al mattino, avevamo iniziato una passeggiata, ma questa volta era tutto diverso. Certo, la Padrona era in piedi come sempre, a farsi baciare dal sole ed accarezzare dal mare, ma per il sottoscritto tutto era cambiato….Ero in ginocchio, nudo e con un guinzaglio al collo. L’altro capo del guinzaglio era saldamente nelle mani della Padrona che mi conduceva lungo la spiaggia, incurante dei sassolini che si conficcavano nelle mie ginocchia. Il Suo ordine era stato perentorio e davanti alla mia titubanza, aveva risposto che “le fantasie, se non si realizzano avvizziscono e muiono”. Ora strisciavo in ginocchio, sperando in silenzio che la Padrona non volesse spingere eccessivamente oltre la mia umiliazione. Purtroppo le speranze andavano lentamente deluse, giacchè iniziai a vedere il primo ombrellone avvicinarsi e con esso la mia prima umiliazione pubblica. Un distinto signore, abbassò il giornale ci scrutò e dopo avermi lanciato una occhiata disgustata, rialzò il giornale in segno di disprezzo nei miei confronti. La Padrona proseguì il cammino come se niente fosse. Pensai che non mi importava più di tanto essere umiliato, se ciò era utile a far risultare l’immensità e la divinità di Colei che mi aveva soggiogato. Così proseguimmo superando altri due ombrelloni, da cui spuntavano visi increduli, divertiti o semplicemente disgustati …. Ad un certo punto vidi un altro ombrellone, con sotto due ragazze che chiaccheravano allegramente. Mi bloccai e la mia Padrona si fermò per verificare cosa fosse successo…..”Perchè ti sei fermato?”……”Mi perdoni mia Divina, ma sotto quell’ombrellone ci sono due persone che conosco”….Capii che la cosa non la turbava più di tanto e aggiunsi sperando di impietosirla: “Una delle due è la mia ex…” . Già….la mia ex…quella con cui mi ero lasciato perchè secondo lei ero troppo prepotente… non le lasciavo spazio e volevo comandare…… La mia Padrona era al corrente della storia e sorridendo mi disse che era una ottima occasione per dimostrarle che si sbagliava. Quindi proseguimmo e sperai di non esser notato. Inutile dire che anche questa speranza andò vana…Le ragazze prima mi osservarono ridacchiando e poi, dopo avermi riconosciuto, rimasero a bocca aperta… Chinai il capo sperando che il tormento finisse presto, ma sentii che il guinzaglio tirava verso sinistra…..La Padrona aveva deciso di rendere quella giornata memorabile non solo per me…Istintivamente provai ad oppormi, ma la Padrona infastidita diede uno strattone al guinzaglio e capii dal suo sguardo che mi avrebbe fatto pagare l’esitazione. Arrivammo fino all’ombrellone delle due e la Padrona chiese loro l’orario. Le due risposero imbarazzate ….La Padrona allora chiese se creava fastidio la vista del suo cagnolone……”????Il Suo cagnolone????” chiesero le due all’unisono…….”Beh si, il Mio cagnolone, ma anche il Mio schiavo, il Mio verme, Il Mio zerbino e in generale qualsiasi cosa Io voglia” rispose la Divina. Le due continuavano a guardarci stupite. La Padrona ridendo disse che a giudicare dal mio rossore le sembrava che io le conoscessi. La mia ex rispose che in effetti era così……”Bene, perchè non me lo hai fatto capire subito, stupido cane?” mi chiese la Padrona tirandomi un calcetto.. .”forza vai a baciare i piedi delle signorine”…… Sapevo bene che non potevo rifiutarmi e mi avviai…. Per fortuna la mia ex fece una faccia un pò perplessa e la Padrona chiese se c’erano problemi. “No è solo che……” – “Non siete abituate a farvi salutare così da lui?” chiese la Padrona. La mia ex rispose che quando ci frequentavamo il mio atteggiamento era differente. “Beh come vedi il suo atteggiamento è cambiato…..ti conviene approfittare…” disse la Padrona spingendomi in avanti…. La mia ex stese il suo piede e io con le lacrime che mi annebbiavano la vista lo baciai………
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