Siamo in ufficio. E’ ormai tardi e siamo rimasti solo io e te con il pretesto di finire un lavoro ma in realtà sperando che vadino via tutti il prima possibile per divertirci un pò in questo posto insolito e per questo eccitante. Ok, via libera! Ti prendo per mano e andiamo nella stanza del capo 🙂 Tu respiri forte e pensi che mentre il boss durante la giornata ci fa delle cose noiosissime ora ci stai per prendere il mio uccellone. Ti liberi subito della camicetta e del reggiseno e mi punti le tue meravigliose tette in faccia: “Ti piacciono le mie bombe… il mio capo me le guarda sempre!” ed io non posso fare a meno di dirti “E te piace che le guardi, vero? Ti piace comportarti da baldracca…” e mentre te lo dico te le stringo forte tra le mani e dici “Ahiii…. siii…, mi piace pensare che me lo vogliano tutti sbattere in corpo!” Ti lecco voluttuosamente i capezzoli, ci giro intorno con la lingua e li sento diventare duri come turaccioli. Poi mi slaccio i pantaloni e lo tiro fuori. E’ ancora un pò moscio “Lo vedi, ha bisogno di essere tirato su: fammi vedere come si fa un pompino ad arte!”. Ti faccio sedere sulla morbida poltrona del capo e io mi poggio con la scrivania dietro. Sei all’altezza giusta! “Lo vedo un po’ giù di corda infatti… ora gli do un bel bacio, speriamo che non pianga subito…;-)” Me lo scappelli con delicatezza e per un pò mi fai una sega per saggiarne la consistenza. Poi cominci a leccarmi le palle e sali su con la lingua. Me la passi proprio dietro la cappella, sul punto più sensibile e “lui” ha uno slancio verso di te: “Lo vedi che sei brava a tirar su cazzi? Vediamo anche come li svuoti…”. Cominci a spompinare come una forsennata e ogni tanto ti fermi con la bocca e continui ad andare su giù con la mano impugnandolo saldamente per far uscire un pò di liquido. Con la lingua lecchi delicatamente le gocce fuoriuscite e le passi sulle labbra: “Che gran zoccola che sei! Ti meriteresti subito una spremuta di palle in bocca!” Ma non lo farei mai perchè voglio ancora divertirmi. Ora ti faccio alzare e mi metto io seduto sulla poltrona con la bega che è ormai un palo della luce. Vieni sopra di me e con la tua mano lo guidi sulla tua spacca pelosa. Ti metti a cavalcioni sopra di me mentre il mio uccello ti scivola dentro in un amen e mi dici “Ohhh, ora si che sono a pieno carico… oggi è più duro del solito… mmmhh…. mi sento la cappella fin su nella pancia…. che bello,…siiiiiii…”. Io non posso chiedere di meglio perchè così messi ad ogni spinta te lo fai entrare tutto fino alle palle e il solletico sulla cappella della tua passera lo sento tutto intorno in profondità. “Avanti, muoviti, ti piace farti impalare così e prenderti il cazzo a metri… ahhh, dai stringi la passera, sei la mia vacca…”. Ti tieni saldamente con le mani sulle mie spalle ed io con una mano ti agguanto una tetta e con la l’altra ti afferro con forza il culo per guidare il movimento. Mugoliamo come due animali in calore e tu pensi a cosa succederebbe se il tuo capo tornasse e ti vedesse cavalcare un cazzo così e ti senti ancora più infoiata! “Ahhhh,… che cazzo splendido che hai! Dammelo ancora! Vorrei che non uscisse mai più: sei il mio montone e io la tua troia da far godere…. siiiiii….” Sento che nella fregna hai un inferno allora con le mani ti blocco le chiappe e ti tengo ferma sopra di me e intanto muovo il cazzo nella sbroda come a disegnare un 8 immaginario. Tu vai in estasi di piacere e mugoli come una cagna. Io ti mordicchio e tiro i capezzoloni con i denti e tu quasi mi graffi il petto per il delirio che hai nel cervello. Ma poi riesci a liberarti delle mie mani che ti immobilizzano e riprendi a galopparmi sulla minchia e l’umore che esce dalla tua bernarda mi cola fino giù alla palle. “Stò per godere…. siiiii, ancora, daiiiii, ohhh…siiii…..GOOOOODO!!!!”. Le contrazioni della tua passera quasi mi stritolano il gallinaccio!!! Quasi svieni su di me per la fatica e mi tocca riprenderti per le… zizze! Ti faccio mettere in ginocchio e te lo metto in bocca bello sporco di sbroda e te lo faccio ingoiare fino ai testicoli. Me lo allappi per bene fino e poi ti dico di tenere bene la boccuccia aperta. Con mano sapiente continui menarmelo con una sega veloce ed appoggi la cappella sul tuo labbro inferiore per farmi vedere bene cosa stà per succedere. “Ora ti lavo la bocca di sperma calda, non devi gettarne via nemmeno una goccia!” Tu mi fai un segno di assenso con gli occhi imploranti liquido caldo ed io esplodo: “VEEEEENGOOOOOOOOOOOO!!!! SIIIIIIII!!!!!!!! AAAAAHHHH!!! PRENDI TUTTA LA MIA SBOBBA!” Un primo abbondante getto bollente ti arriva fino in gola, ma non fai in tempo a muovere la bocca che altri in rapida successione te la riempiono. Una volta finiti mi fai vedere la bocca completamente riempita di calda e filante crema bianca. Con la lingua la passi da una parte altra della bocca come per assaporarne l’essenza e poi in un attimo la ingolli con una sorsata secca. Me lo pulisci per bene pulendo anche le ultime gocce sulla cappella e poi me lo rimetti nei pantaloni. E’ stata proprio una faticosa giornata di lavoro!
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