Ho bisogno di dirlo a qualcuno se no impazzisco. Quando ero piccolo mio padre scappò di casa e lasciò mia madre da sola nel fiore della gioventù con tanta inesperienza e tanta voglia di uomini. La vidi molte volte masturbarsi nel grande lettone tutta sola e qualche volta facendomi partecipare infilandosi in fica il mio braccino. Un giorno conobbe un altro uomo col quale andava d’amore e d’accordo e con lui è rimasta per tanto tempo. Tra l’altro quest’uomo,Giulio,ho avuto modo di conoscerlo anch’io dal momento che è stato lui a sverginarmi il culo e devo ringraziare lui se adesso riesco a fare delle scopate deliziose. Giulio aveva un esecrabile vizio che non piaceva nè a mia madre nè a me,cioè era manesco;praticamente quando non si era d’accordo con lui non stava lì a spiegare le sue ragioni ma te le suonava. Una sera ebbe un diverbio con mia madre su una stupidaggine e quando vide che a parole non riusciva a sostenere la sua tesi le diede un sonoro ceffone che le fece sbattere la testa conto il montante del letto e se ne andò. Mia madre accusò il colpo e si mise a piangere non tanto per il dolore quando per il fatto che faceva tutto quello che lui voleva e non riusciva ad accontentarlo. Io dalla mia stanza avevo sentito tutto,quindi appena Giulio è uscito sono andato da lei per consolarla e l’ho vista nuda a pancia sotto che piangeva. Lei mi ha sentito entrare e stando così a culo all’aria mi diceva appunto che non sapeva cosa fare,come prenderlo perchè lo aveva sempre accontentato in ogni suo desiderio. Lui voleva che lei lo ciucciasse e lei lo ciucciava,lui voleva che lei lo montasse a smorzacandela e lei obbediva,lui aveva voluto incularla e lei si era sottomessa,praticamente lui non aveva bisogno di chiedere che lei subito lo accontentava. Intanto che mia madre si sfogava io ammiravo il suo culo perfetto che anche se a gambe unite non riusciva a nascondere due grandi labbra della fica che sporgevano tra i fitti peli e neri,e quando lei si muoveva per spostare una gamba in giù o in su s’intravedeva il rosso vivo della vagina. Io ascoltavo ciò che diceva ma sopratutto ammiravo che bell’animale femmina che avevo davanti e mi è venuto un cazzo duro,che data la giovane età,era duro come il ferro. Commiserandola e compiangendola mi sono spogliato per abbracciarla e farmi sentire più vicino al suo dolore e così facendo le ho appoggiato il cazzo a una coscia. Appena lo ha sentito è rimasta un po’ interdetta,cioè non ha parlato ma mi ha guardato prima negli occhi e poi il cazzo. Io mi stavo pentendo di quello che avevo fatto quando lei ha abbassato la testa e me lo ha preso in bocca. Ha cominciato a spompinarmi mentre aveva singulti di pianto,io ero in estasi perchè era una cosa che desideravo da anni dal momento che avevo sempre spiato da una fessura tutte le volte che lei si appartava con qualche maschio,ed ho sempre assistito ai suoi pompini alle sue chiavate alle sue inculate ed ho sempre desiderato di essere io al posto dei suoi amanti e qualche volta, nei casi di cazzi grossi e comunque belli,al suo posto. Dopo che mi ha slinguazzato un po’ io le ho sborrato in bocca anche l’anima;lei mi ha leccato la cappella e l’asta così come le avevo visto fare tante volte,mi ha ripulito benbene il cazzo che ha sempre mantenuto il suo turgore,quindi mi ha abbracciato e mi ha stretto a se appoggiando il mio scettro sul pelo della fica,giocando colla cappella a scompigliare i peli pubici,baciandomi sul collo ed io leccandole con dolcezza i capezzoli fino a che non mi ha attirato su di se infilandosi in fica il mio cazzo. Io l’ho stantuffata così per un po’ quindi ha voluto venire lei di sopra e lì mi ha chiavato come ha voluto venendo tante di quelle volte ed ogni volta diceva che non voleva più Giulio dal momento che in casa aveva un vero uomo che riusciva benissimo a soddisfarla. Lei è venuta almeno quattro o cinque volte e ancora mi ha ripulito quando ho sborrato io. Sia allora che altre volte ho notato che le piace molto prendere in bocca un cazzo e forse è da lei che ho ereditato anche io il piacere di averne uno in bocca piuttosto che nel culo. Abbiamo passato una notte di fuoco,abbiamo fatto un 69 da competizione,ho assaporato il gusto del suo sugo vaginale,le ho leccato il culo e quindi l’ho penetrata nel didietro con dolcezza cosa che lei ha apprezzato enormemente. Non ci siamo considerati madre e figlio bensì due animali da monta,un cazzo ed una fica che hanno voluto unirsi, due oggetti sessuali che sono fatti l’un per l’altro nella loro differenza;il mio cazzo per lei non era il cazzo di suo figlio bensì l’anonimo organo sessuale che era preposto a dare appagamento ai suoi ardori sessuali e niente più,praticamente come un cazzo di gomma, un godimichet o qualcosa del genere. Anche io non mai pensato a lei come a mia madre bensì a una fica calda da riempire col mio stantuffo e sborrarle dentro così come si fa ad una bambola gonfiabile o in una michetta calda. Giulio tornò a casa dopo due giorni,fece pace con mia madre,le chiese scusa ma ogni tanto ricade nel suo difetto ed è in quei casi che io corro subito a consolarla perchè solo io so come farlo e lei solo da me vuole essere consolata. A parte questi casi di violenza con Giulio ho sempre avuto dei buoni rapporti sopratutto da quando gli vidi per la prima volta l’enorme cazzo che mia madre stava ciucciando cercando di farlo entrare tutto in bocca ma non riuscendo e dopo aver leccato bene bene la cappella l’asta ed i coglioni ha emesso una quantità mai vista di sborra tutta ingoiata dalla gola vorace di lei;ecco io rimasi talmente estasiato che ebbi tanta voglia di prenderlo anch’io in bocca cosa che è puntualmente successa da lì a poco e che vi racconterò in un’altra occasione perchè adesso ho per le mani il cazzo duro di un amico che con impazienza batte sul mio viso per essere ciucciato ed io non ho voglia di farlo aspettare. Ciao a tutti e a presto
Aggiungi ai Preferiti