PrologoLunga e grande fu la gloria dell’impero romano, allorché correva l’anno 180 d.c.L’estensione del dominio romano si estendeva a perdita d’occhio, dai deserti dell’Africa ai confini dell’Inghilterra del nord.Nell’inverno di quell’anno la campagna del vecchio e stanco Marco Aurelio in atto da 12 anni contro i barbari germanici, volgeva al termine….Roma, intanto, senza Cesare era diventata un orgia di banchetti e cerimonie sontuose, promosse da alcuni senatori romani che pensavano di accattivarsi le simpatie del giovane Commodo, principe e futuro re di Roma. I senatori Gracco, Caio, Cassio erano convinti che il giovane principe potesse essere, facilmente sedotto da banchetti che spesso si trasformavano in lussuriose orge. Le donne più belle del mondo conosciuto, rese schiave dal dominio di Roma, erano oggetto di abusi sessuali di ogni tipo e a disposizione dei focosi nobili romani.Il principe 19enne gradiva e si divertiva molto….Gracco: “principe, lascia che ti presenti Soraya, viene dalla terra dei leoni, mi ha chiesto di conoscere l’uomo più potente del mondo…”Commodo: “l’ha trovato…”Soraya era una giovane ragazza mulatta, che mai aveva visto l’Africa; figlia illegittima di una nobile matrona romana e di un gladiatore nero. Si racconta che la sua bellezza fosse degna di un imperatore…Era più alta della media, snella, muscolosa, atletica …. i suoi seni erano piccoli e appuntiti e sotto la tunica di seta si intravedevano le giovani aureole che stregavano gli occhi dei presenti. Le gambe flessuose e i movimenti felini avevano facilmente conquistato Commodo che smaniava dalla voglia di affondare la lingua nella carnosa bocca della venere nera, ed anche in più nascosti e umidi buchi … Gracco conosceva molto bene i gusti del giovane principe … e la sua predilezione per il sedere delle donne … e si sa che le nere hanno fondoschiena sodi e ampi …Commodo: “… Gracco mi racconta che vieni dall’Africa, spero di andarci un giorno e di uccidere tanti leoni e belve feroci..”Soraya: “sono certa che con la tua forza, saresti in grado di ucciderli tutti..”Commodo: “ha… haahhaaa… ha, non esagerare bambina…. non sono poi così potente”Soraya: “non sei forse l’uomo più potente del mondo?”Commodo: “beh… c’è mio padre….. ma è vecchio e stanco … sono molto potente”Commodo eccitato dalle parole e dalla venerazione vera o presunta di Soraya, le aveva portato una mano su un fianco e poi con il braccio l’aveva tirata a se. Sentiva le due turgide mammelle che gli premevano sul petto e visto il gridolino eccitato della giovane donna non aveva esitato a palparle vistosamente il culo da sopra la tunica.Commodo: “vuoi vedere quanto è potente il tuo re?”Soraya: “si principe”Commodo la condusse in una stanza della casa in cui era ospite (quella di Cassio) e la adagio su un lettino. Con la superbia di chi è abituato a dare ordini e ad essere ubbidito, si levo con un rapido gesto la tunica e intimo di fare altrettanto alla ragazza nera. Soraya fu felice di assecondarlo, i senatori l’avrebbero ricompensata adeguatamente ed inoltre le arti amatorie del principe erano decantate in tutto l’impero.Lo guardò fisso negli occhi, poi si inumidì con la lingua la bocca e si avvento sulla cappella gonfia del principe ormai abituato alla totale sottomissione delle femmine nei suoi confronti. La ragazza si rivelò una bravissima bocchinara, tanto che Commodo le venne dopo pochi minuti in bocca con un copioso fiotto di sperma che la giovane solo in parte riuscì ad ingoiare…Commodo: “cosa fai troia, hai fatto cadere il regale seme a terra, pensi forse di essermi superiore? disprezzi i miei regali??”Soraya: “no mio principe come potrei… lap…lap….lap è saporito come il nettare degli dei…”Commodo: “..cosa ne sai tu… mmmmhhhhhh …..puliscilo cagna….. mmmmhhhhhhh …..così brava….. mmmmhhhhhh”La schiava aveva preso a pulirgli con foga il cazzo e quando aveva finito si era chinata in ginocchio ai suoi piedi e si era messa a pulire il pavimento con la lingua, cercando di recuperare tutte le gocce di sperma del suo nuovo padrone. Anche se nulla era stato detto esplicitamente, era chiaro per entrambi che Gracco l’aveva regalata a Commodo … se non fosse stata all’altezza della situazione, il senatore avrebbe fatto una brutta figura e di certo la giovane donna non avrebbe visto la luce del giorno dopo.Commodo: ” apri le gambe cagna … ora ti farò assaggiare la potenza di Roma”Soraya: ” ahhhhh…… siiiiii mmmmmhhhhhh ….. ouch…… ahhhh…. mmmmmmhhhh … sfondami……”Commodo non si era preoccupato di lubrificarle la fica e l’aveva penetrata in un solo colpo, facendo provare piacere e dolore alla sua nuova schiava. Dopo averla stantuffata per lungo tempo, la rigirò alla pecorina si chinò sullo splendido culetto e sputò per lubrificare il buco del culo, poi inizio ad introdurre il regale arnese nell’orifizio anale … spingendo piano piano; non certo per non farle male, ma semplicemente perchè voleva prolungare ancora il suo piacere prima di inondarle le budella.Con le delicate mani di chi non ha mai dovuto lavorare il principe le stringeva con forza i piccoli capezzoli, mentre con la lingua esplorava la bocca di quella che non era certo la verginella che il senatore aveva voluto fargli credere. Il glande era entrato con troppa facilità nell’ano … segno che l’orifizio era stato ampiamente collaudato.Dopo averla pompata con foga ‘regale’ le venne nel culo e di nuovo si fece pulire il bastone del potere e le intimo di aiutarlo a rivestirsi. Quando ebbe finito la nuova conquista del principe accennò anch’essa a rivestirsi…. Commodo: “cosa fai? chi ti ha ordinato di rivestirti?”Soraya era chiaramente preoccupata, era senz’altro una puttana, ma lo sguardo truce e sprezzante del principe la intimorivano.Commodo: “tu sei la mia schiava e farai tutto quello che ti ordinerò”Non c’era bisogno di minacce, Commodo sapeva bene che in assenza del padre la sua parola era legge e che persino il più smaliziato dei senatori non avrebbe mai rischiato di mancare di rispetto al futuro imperatore.Si aggiunga il fatto che il principe aveva bevuto molto sidro, anche se, permaloso com’era, non era il caso di farglielo notare. Era chiaramente brillo e dopo aver preso una corda che teneva aperta una tenda, la legò al collo della bella schiava e la trascinò dietro di se mentre usciva dalla stanza trionfante. Gli ospiti benché in preda all’alcol rimasero interdetti da quella scena, ma solo per un attimo, perchè poi Gaio inizio ad applaudire il giovane principe.Gaio: “guardate amici il principe sarà un grande conquistatore”Nobili: “hahha hha ha ha”Commodo guardò severo il senatore, quella battuta non l’aveva gradita. Dopo molti bicchieri di vino e ormai vistosamente sbronzo, Commodo rientrava da una entrata segreta nel palazzo reale e si abbandonava in un sonno profondo … sognando l’unica donna che davvero desiderava … sua sorella Lucilla.Sarà bene però parlare un attimo di questa splendida creatura. Gli scritti parlano di lei come la più bella donna di Roma, tanto bella che molti avevano rischiato e trovato la morte pur di avere un suo bacio. Aveva 26, ed era la prediletta di Cesare che la adorava e la trattava come un essere superiore, una divinità. Pur così giovane, era gia vedova da 3 anni, allorché suo marito, capitano di una legione romana era stato ucciso nella campagna contro i barbari germanici. Tutti a corte erano rimasti impressionati dal decoro e dall’eleganza con la quale la giovane principessa aveva appreso la notizia, specie se si considera che suo marito era anche il padre di Lucio il piccolo e coccolato erede al trono.Nessuno da allora era riuscito ad avvicinarsi a Lucilla che si era chiusa nel lutto più stretto … il suo unico e fedele amico era diventato il fratello che mostrava strane attenzioni nei suoi confronti … lei se ne era accorta … ma la sua intelligenza era certo pari alla sua bellezza, ed era convinta di poter gestire un ragazzo capriccioso e viziato come Commodo.Ma il giovane principe era sempre più morbosamente legato alla sorella … fin da ragazzino l’aveva amata sempre tanto … ma col passare del tempo quell’amore si era trasformato in qualcosa di più … una passione insana e incestuosa …Un giorno, quando era ancora dodicenne, l’aveva vista nuda …Era entrato di soppiatto nelle stanze della sorella per farle uno scherzo … ma di fatto la sorpresa l’aveva ricevuta lui … due schiave totalmente nude erano intente a lavare la bellissima Lucilla … Commodo era rimasto affascinato dai due seni perfettamente tondi, dalle aureole simmetriche grandi e scure … dal ventre piatto e dal pube accuratamente rasato … ma soprattutto … dal culo … era rotondo e pieno come quello di una giovane donna matura e fertile … benchè a quell’epoca la sorella avesse solo 19 anni …Lei si accorse quasi subito della presenza del fratello, ma non si scompose, anzi inizio uno strano gioco … inizio ad accarezzarsi con sensualità … si accarezzò i seni, indugiando con le dita sui capezzoli … stringendoli e torcendoli sotto lo sguardo divertito delle ancelle. Poi iniziò a strofinarsi i piedi, i polpacci e poi sempre più su … sullo splendido culo e poi fece qualcosa che il giovane principe non avrebbe mai dimenticato …… inumidì il dito medio della mano con la bocca … e lo passo con calma attorno all’aureola di un capezzolo … poi scese pian piano lungo il ventre fino ad arrivare al pube … inizio a giocare con il dito lungo lo spacco della fica per poi infilare un dito all’interno, poi le dita diventarono due … poi tre … Lucilla si sditalinava piano piano mugolando di piacere … mentre le ancelle ridevano divertite … e Commodo sudava copiosamente … finchè …Lucilla: “Commodo … cosa fai dietro quella tenda”Commodo: ” … io … io … no vedi …”Il bambino scappo via tra le risa della sorella e delle sue ancelleIl giovane principe corse fino a farsi scoppiare il cuore e nel silenzio della sua stanza si accorse di uno strano appicicaticcio nelle sue parti intime … aveva sperimentato la sua prima eiaculazione … era venuto senza nemmeno toccarsi … ed era confuso ed eccitato …A seguito di quell’evento il piccolo principe aveva iniziato a toccarsi … spiando la sorella … in maniera più accorta rispetto a prima … masturbandosi ad ogni ora del giorno e della notte … pensando alla sua bellissima sorella e al suo imperioso culo …Gli anni passarono in fretta e Commodo aveva sperimentato il sesso con molte donne … soprattutto schiave … amava avere il controllo, sottomettere le sue amanti … il ruolo che aveva nella società … gliene dava il potere … era il principe dopotutto …Ma con la sorella era diverso … la temeva, la rispettava e non osava permettersi nessuna libertà … diventava anzi assai pudico e timido in sua presenza …Il tempo intanto passava e Lucilla era diventata ormai una donna … si era sposata con un giovane generale delle legioni romane Lucio Vero … e da questi aveva avuto un figlio: Lucio …Nel frattempo la guerra di Marco Aurelio, padre di Commodo e Lucilla diventava sempre più impegnativa … la lunga e sanguinosa campagna per la colonizzazione di nuove terre sembrava non conoscere la fine … tutti gli uomini che potevano combattere dovevano combattere … anche il marito di Lucilla … fu costretto a partire … e purtroppo ben presto la bellissima Lucilla divenne vedova … con malcelato piacere del giovane principe Commodo …la circostanza della sua morte alimentò chiacchiere per lungo tempo nella capitale. Pare che il giovane soldato morì in un agguato nel bosco e non in battaglia … nessuno seppe nulla di più … le indagine furono molto brevi … per volere pare di Commodo … Lucilla si chiuse in se stessa e trovò nel fratello una spalla sulla quale piangere l’amato marito …Lucilla: “sono fortunata ad avere un fratellino dolce come te a consolarmi …”Commodo: “lo sai che ti amo e farai tutto per te … “Lucilla diede un bacio al fratello … e lui la tirò a se e la strinse forte … la prese per mano e la accompagno a sedersi in una panchina nel bellissimo giardino reale … lei si accoccolo sulla sua spalla e lui cinse la vita della sorella … facendola per un attimo sobbalzare … poi come per un caso fortuito le cinse leggermente un seno e così rimasero abbracciati per molto … lei a pensare al marito morto e lui con una erezione … ben nascosta dalle pieghe della elegante togaIl tempo passava e Commodo era sempre più intimo con la sorella … passava molto tempo con lei e ormai lei si spogliava in sua presenza come se avesse di fronte un ancella … ma Commodo non era una donna … e i suoi sentimenti per la sorella erano tutt’altro che fraterni … Una notte il giovane principe si sveglio nel cuore della notte … in preda ad una enorme erezione … si alzò e di soppiatto e quasi come un automa andò nella stanza della sorella … le si avvicinò con timore e si sedette accanto a lei … era supina … appena coperta da un sottile lenzuolo di seta che tuttavia le lasciava scoperto lo splendido sedere … era bellissima …Commodo cercò di coprirla con il lenzuolo, non voleva prendesse freddo … le sfiorò una natica nuda con le dita … bruciava …La pelle vellutata era calda e liscia come nessuna delle donne con il quale era stato … una donna che non aveva mai dovuto alzare un dito per fare anche la più semplice delle faccende domestiche … e che faceva il bagno con il latte d’asina … non poteva che avere una pelle così delicata …Lui la ammirava estasiato … e continuava ad accarezzarle il sedere, le lunghe gambe i piedini delicati … sempre con maggiore trasporto tanto che non si accorse che le sue delicate carezze si erano trasformate in palpeggiamenti …Lucilla: ” … mmhhh … ma … cosa fai …?”Commodo: “Lucilla … io … io … ti amo mia dolce sorella”Il principe con insolito coraggio, si chinò sul viso della sorella cercando la sua bocca, ma lei ritrasse la testa e si coprì come meglio potè …Commodo: “scusami … e che … scusa …”Lucilla era rimasta interdetta … sapeva dell’insana passione del fratello … ma non pensava arrivasse a tanto … era impaurita … l’unica cosa che la rasserenava era il fatto che il padre sarebbe stato li a giorni …I due fratelli evitarono accuratamente di parlare della situazione in cui si erano trovati … e Lucilla fece di tutto per non rimanere sola con Commodo …Il vecchio Marco Aurelio era però molto diverso da come i due fratelli se l’erano immaginato … era vecchio certo ma ancora arzillo … era ancora un uomo … un forte uomo …Quando rivide la figlia ebbe un sussulto … l’aveva lasciata che era una bambina … ed ora vedeva solo una bellissima donna … con delle forme che la rendevano incredibilmente attraente …. troppo perché un vecchio soldato come lui non desiderasse di averla … nonostante fosse la figlia …in realtà erano poco più che estranei … lui aveva vissuto poco a Roma, era un guerriero alla continua ricerca di nuovi territori da occupare … non era quello che si dice un pater familias … e inoltre non vedeva una donna così bella da anni … perse la ragione … la libido ebbe la meglio su un vecchio guerriero …Chiamò la figlia nella sua stanza e iniziò a parlarle amorevolmente … le offrì da bere del vino … i boccali si susseguirono uno dietro l’altro …Padre e figlia sedevano vicini e inavvertitamente Lucilla fece cadere un po’ di vino sulla bianca toga del padre …”scusami padre … chiamo una serva”Lucilla fece per andarsene ma suo padre la prende per un braccio” eh no bambina mia, non crederai di cavartela cosi … meriti una sonora sculacciata”Marco Aurelio invitò la figlia a sdraiarsi sulle sue ginocchia … lei intontita dall’alcol accettò, senza capire esattamente la situazione, pensando forse ad un simpatico scherzo … Ma il padre era rosso in viso dall’eccitazione e non per il vino … le spostò la veste scoprendo il bel culo nudo della figlia. Prima che Lucilla potesse reagire partì uno schiaffo violento su una chiappa, poi un altro sempre a mano aperta.Continuò a schiaffeggiarla, finchè quel bianco culetto non diventò rosso come il vino che avevano bevuto …Quando Lucilla incominciò a piangere dal dolore, il padre smise di schiaffeggiarla e cominciò a sfiorarle le chiappe con carezze decise …Intanto nessuno dei due si era accorto che Commodo, andato nella camera del padre per parlare del futuro di Roma, li stava spiando …Marco Aurelio le spostò meglio il vestito e le dette un’altra sculacciata. Lucilla ne approfittò per divincolarsi … ma il padre le aprì con un braccio le gambe e le punto un ginocchio sulla sua fichetta. Commodo li guardava con il cazzo che stava per esplodere.Marco Aurelio torno ad accarezzare il culo della figlia e con la coda dell’occhio vide Commodo che li spiava da dietro la porta. Senza preavviso e fissando serio il figlio spinse un dito nel culo di Lucilla. La figlia inarcò la schiena e cominciò a piangere e … a gemere. Il padre iniziò a muovere il dito all’interno del culo in tutte le direzioni per qualche secondo poi di colpo lo tirò fuori e la fece alzare. E chiamo Commodo ….”vieni figlio mio … vieni a vedere cosa avresti dovuto fare da tempo e che non hai fatto” … Commodo guardò la sorella rossa in volto …”vedi Commodo le donne hanno bisogno di un uomo che le accudisca … tua sorella ha perso il marito … dovevi essere tu che sei della famiglia a prenderti cura di lei ..””non è vero Lucilla?”senza aspettare Marco prese la figlia e la fece sedere di traverso su una sua coscia. “lo senti questo odore Commodo?””si … lo sento””a tua sorella tutto questo non dispiace … verò?”Lucilla era paonazza per la paura, la vergogna … l’eccitazione …”Sai credo proprio che questo odore sia la fica di tua sorella” Prima che Commodo potesse rispondere il padre infilò una mano fra le cosce di Lucilla e le passo due dita sul solco della fica.”Mmm …. si si , e’ tutta bagnata”, Marco tirò fuori le dita e le annusò per bene. Poi fece alzare la figlia e le strappo il vestito di dosso … poi con foga spinse la faccia fra le sue gambe e leccò i rivoli di umori che le scendevano dalla fica ormai fradicia.Mano mano Lucilla si stava sciogliendo e afferrò la testa del padre forzandola contro la sua fica … “lap … lap …. Mmmhhh ….. mmmhhhh …. Lap …lap””non ti fermare mio Cesare”Dopo poco il padre si staccò da quel bagnatissimo paradiso e la fece mettere a 90 gradi. “Allarga un po’ le cosce che al resto ci penso io. Hai un culo da Dea, ora te lo apro e te lo lecco per bene”così fece … gli passò la lingua sulle chiappe e poi si concentrò sul buchino, leccandolo e infilandoci la lingua con piccoli colpi.” Commodo … scusami ma ho un grosso problema e sono sicuro che mia figlia potra’ risolverlo”. Si alzò e sfilò la tunica. Il cazzo schizzò fuori e Marco iniziò a strusciarlo per bene fra le chiappe di Lucilla.” Non ti dispiace se glielo metto in bocca vero?” Il padre afferrò la testa di Lucilla e la spinse contro il suo cazzo … inizialmente la figlia tentò di protestare … ma dopo un paio di ceffoni cominciò timidamente a fare un pompino al padre … Cesare Re di Roma.Lucilla dopo poco sembrava gradire abbastanza l’enorme batacchio deforme del padre tanto che il timido pompino iniziale si era trasformato in un pompino divino … la lingua roteava come un ossesso e il padre le afferrò con due mani la nuca spingendola con foga e scopandola in bocca. Dopo un po’ si sedette e la fece sedere a cavallo.Fu un attimo e la bella Lucilla venne infilzata … e subito inarcò la schiena e allargò le gambe.Marco Aurelio cominciò a muoversi pian piano … mentre le belle tette della figlia si muovevano davanti la sua faccia … il padre non resistette a quella visione e inizio a leccarle le tette …. Prima ai lati … poi spingendosi sui capezzoli … succhiandoli.Con le mani iniziò a torturarle le tette … fino a che d’improvviso le mise un dito in culo e le inondò la fica …Commodo guardava inebetito il padre che faceva quello che avrebbe voluto fare lui da anni …”vedi Commodo … come si fa …””ora ti farò un regalo … ti piacerebbe sfondare il culo di tua sorella?”Commodo non riuscì a parlare ma con la testa acconsentì … si avvicinò alla coppia incestuosa e ammirò l’enorme cazzo deforme del padre “non preoccuparti … il culo di tua sorella accoglierà sicuramente il mio cazzo … e le piacerà”Lucilla era completamente nuda in tutto lo splendore … stravolta dal piacere e dalla vergogna … il padre non era ancora sazio … la fece stendere sul letto a pancia sotto e invitò Commodo a lubrificarle il buco del culo con la saliva. Commodo sbavo letteralmente su quel buchetto e lecco avidamente quel delizioso pertugio. Marco posò l’enorme cazzo sul buco del culo … e iniziò a spingere … Lucilla lanciò un urlo e si sposto di scatto in avanti. Commodo era a pochi centimetri dal culo della sorella e guardava da vicino il padre che violava il culo di Lucilla che si lamentava e che tremava vistosamente.Il vecchio porco si fermò e iniziò a sputare sul culo della figlia e con le dita spinse dentro quanta più saliva poteva.”dai figlio aiutami … tienile le gambe aperte”Commodo aveva davanti agli occhi uno spettacolo osceno e sconvolgente … ed era terribilmente eccitato … il padre intanto si era rimesso in posizione e con un deciso colpo secco spinse il cazzo oltre lo sfintere di Lucilla che lanciò un urlo mentre cercava di scalciare con le gambe, tenute saldamente ferme da Commodo.Quel gran porco del padre non si fermò e continuò a spingere finchè non riuscì a ficcare nel culo della figlia tutto il cazzo fra le grida di lamento di lei.Restò immobile per un attimo, in modo che il sedere di Lucilla si adattasse a quell’enorme cazzo … ma non servì .. lei continuava a lamentarsi, iniziò allora a muoversi in lei, prima lentamente poi sempre più velocemente. Ora Lucilla non si lamentava più … ma mugolava … probabilmente l’eccitazione stava annullando il fastidio … Commodo intanto le accarezzava la gambe aperte che tremavano dall’eccitazione …Marco Aurelio la stava sodomizzando con furia e lei solleticata dall’enorme cazzone aveva iniziato a gemere senza remore fino a che il padre non le allagò l’intestino con un fiotto di sperma che sembrava non aver fine.Quando le tolse il cazzo e si spostò Commodo vide il buco del culo della sorella oscenamente aperto con bollicine e rivoli di sperma che le colavano sulle gambe …Senza perdere tempo Commodo si spoglio e puntò il cazzo sul suo buco del culo della sorella. Era tanta l’eccitazione … erano anni che aspettava quel momento … riuscii a dare solo pochi colpi … venne quasi subito colto da un orgasmo devastante.Il padre guardò con disprezzo il figlio … gli fece cenno di spostarsi e si sdraiò sulla figlia per penetrarla ancora nel culo … Lucilla lanciò un altro urlo … ancora più disperato …. l’enorme cazzo del padre implacabilmente conquistava, centimetro per centimetro, il culo della figlia. Le gambe di lei tremavano leggermente ma si capiva benissimo che godeva ampiamente e ora lui poteva sollazzarsi liberamente nell’intestino di lei … … e di nuovo venne nel culo della figlia, provata da quell’ultima violenza. Il suo genitore non contento si aiuto con le mani e allargo le natiche della figlia il più possibile per far si che il buco del culo non si richiudesse troppo presto …Era il turno di Commodo che senza farselo ripetere si posizionò come prima e iniziò a sodomizzare la sorella … questa volta durò molto … la sorella ormai gemeva come una cagna … lui avvicino la sua bocca a quella della sorella e iniziò un incestuoso vortice di lingue …Commodo era in estasi … finalmente aveva realizzato il suo sogno … mentre la baciava appassionatamente le accarezzava con foga le tette che ballonzolavano ad ogni colpo …Il padre si era seduto su una sedia e guardava compiaciuto …Prima di eiaculare Commodo si stacco dal culo della sorella … avvicino il glande alla bocca di Lucilla e…. le sburrò in bocca …La sorella accettò di buon grado quella enorme quantità di sperma anche se non riuscì a berlo tutto … e le si formarono dei rivoli biancastri ai bordi della bocca …”ti amo Lucilla””anch’io fratellino … ora più che mai …”i due fratelli tornarono a baciarsi, a leccarsi … mentre la saliva mescolata allo sperma si discioglieva sulle loro lingue …”mmmmhhh …. Mmmhhh…. Ahhhh…. Ahhh….””ahhhh … mmmhhh …. Aspetta …. ora però lasciami alzare … devo fare la pipì”vedere la sorella scopare con il padre e poi averla a disposizione l’aveva eccitato terribilmente. Non sentì ragioni e si tuffo in quel morbido ciuffetto di peli, iniziando a leccare quel fradicio buchetto. Le allargò le pieghe della fica con le dita e iniziò a stantuffarla con la lingua, leccandole il clitoride.”ohhh….mmmmhhhh… amore mio…. Non ti fermare …. Sfonda la tua sorellina…””lllaaapppp…..mmmhhhhhh, lllaaapppppp…….””ahhhh … ti prego … nooooo …. basta … lasciami alzare, devo fare la pipì” “Sorella, amo tutto di te, falla qui, fammela bere…”Lucilla non aveva più freni, apri maggiormente le gambe, rilasciò i muscoli e fece pipì: un getto a doccia, che gli inondò la bocca, il viso, le mani, abbondantissimo e saporoso, subito lappato dalla lingua golosa del fratello.”pppsssstttt… pssssttttt…. Ppppssssstttt…””mmmhhhh ……llllaaapppp…..lllaaaappppp…..”Commodo leccava e ingoiava a lunghe sorsate da quella fontana che schizzava dalla uretra fraterna. Il caldo liquido gli sembro saporito, buonissimo. Era di nuovo eccitato.Girò la sorella a pancia sotto … le allargò le gambe ed iniziò a baciarle il bel culetto. Le baciava e leccava le gambe, spingendosi verso l’interno delle cosce finche ricominciò di nuovo a leccarle la fica fradicia di pipì, di umori, di sperma. Poi si stacco da quel paradiso e baciò con foga la sorella per tornare poi di nuovo a far l’amore … ancora ed ancora … in tutte le posizioni possibili … mentre il padre a voce alta esclamava …”sarà un grande Cesare”
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