Avevo appena compiuto diciotto anni, e la mia vita sessuale era fatta esclusivamente di fantasie e d’innumerevoli masturbazioni. Mi masturbavo tre, quattro ed anche più volte il giorno, sempre fantasticando sul corpo delle donne che vedevo sulle riviste, che allora erano molto castigate. Nel gabinetto dell’officina dove lavoravo, avevo disegnato una donna nuda a grandezza naturale, con un’enorme vagina, e su quella avevo gettato litri di sperma. Il sesso era diventato un’ossessione.Un giorno un mio amico ebbe in omaggio, non ho mai saputo da chi, due biglietti per un cinema del centro; andammo un sabato pomeriggio e notai, nelle poltrone in fondo, un certo armeggiare, un certo andirivieni, che m’incuriosì. Quella volta non successe nulla, ma il sabato successivo volli andarci da solo; mi sedetti in una poltrona dell’ultima fila ed attesi; il film non era bello, e in ogni modo non m’interessava: volevo vedere cosa succedeva in sala. Non dovetti attendere molto: dopo nemmeno cinque minuti un uomo si sedette accanto a me; stette immobile per un po’, poi il suo ginocchio, come per caso, si appoggiò al mio; io non mi mossi, non potevo sapere se il contatto era intenzionale; poco dopo l’uomo mosse il ginocchio, spingendolo contro il mio; io non mi allontanai, lui appoggiò una mano sul suo e, pian piano, la mosse fino a toccare il mio con il dorso della mano; per un po’ stette immobile poi, impercettibilmente, la girò e la spostò fino ad appoggiarla completamente sul mio ginocchio. Io cominciavo ad essere tremendamente eccitato, e volevo che si affrettasse, qualunque cosa volesse fare. Con movimenti lentissimi, quasi impercettibili, la mano risalì la mia gamba e, finalmente, la sentii che si appoggiava sul mio membro durissimo. Ormai l’uomo si sentiva sicuro della mia collaborazione, ed i suoi movimenti si fecero meno incerti; mi sbottonò i calzoni, entrò con la mano e mi scostò le mutande; lo sentivo tremare, (forse per l’emozione; in quegli anni i cinema a luci rosse non esistevano, e queste cose non erano comuni), mi afferrò il membro e lo estrasse completamente. Non c’erano molti spettatori, e pochissimi nelle ultime due file, e certamente lui sapeva che poteva agire tranquillamente. Cominciò a masturbarmi, poi mi prese la mano e se l’appoggio sul membro che aveva estratto a sua volta; l’afferrai con titubanza, ma mi eccitava: era la prima volta che toccavo il membro di un adulto, fino allora si era sempre trattato di cose fra ragazzi. Dopo pochi minuti di mutua masturbazione, egli si chinò su di me e mi prese il membro in bocca; era bravissimo ed io mi avvicinavo all’orgasmo, ma lui se n’accorse e smise di succhiarmi; si avvicinò e mi sussurrò: “prendimelo in bocca tu”; io obbedii; mi abbassai e imboccai quel membro grosso e duro; durò pochi minuti; ad un certo punto s’irrigidì, sentii il membro pulsare e, subito, un fiotto di sperma m’inondò la gola; era aspro e cremoso, ma l’eccitazione era tanta che lo inghiottii tutto. Subito dopo l’uomo si riassettò, si alzò e, senza nemmeno salutare, se n’andò. Ci rimasi male, non avevo goduto ed ero eccitatissimo. Fu questione di pochi secondi ed un altro uomo si sedette accanto a me; stessi approcci, ma questa volta entrambi eravamo molto più sicuri e tutto si svolse più speditamente. Ci masturbammo a vicenda per qualche minuto, poi lui mi prese in bocca il membro; questa volta fui io a godere nella sua gola, e fu lui, che intanto si masturbava, ad inghiottire tutto; lui godette con me. Dopo mi chiese se mi fosse piaciuto, alla mia risposta affermativa m’invitò a tornare il sabato successivo, e mi regalò due biglietti omaggio. Forse era la stessa persona che li aveva regalati al mio amico.
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