Da pochi giorni eravamo assieme, tu, appena maggiorenne, non avevi avuto grandi esperienze con ragazzi; io un po’ più grande di te “qualcosina” ne sapevo. Una sera dopo cena sono venuto a trovarti, ho salutato i tuoi, che fortunatamente, andavano a dormire. Ci siamo seduti sul divano davanti alla tv, abbiamo iniziato a parlare di tante cose. . anche di sesso, tu sdraiata con la testa sulle mie gambe ti facevi accarezzare, io con molta sicurezza scendevo con la mano sulle tue sconosciute zone erogene. Notavo aumentare affannosamente la tua respirazione, il colorito della tua pelle si faceva sempre più rossastro; avevo colpito i punti giusti! Anch’io in questa situazione iniziavo a provare qualche gradevole sensazione, lo hai subito notato dal gonfiore nel pantalone. Nell’aria ondeggiava un inebriante profumo di sesso; non mi ricordavo più dei genitori nell’altra stanza, non sapevo fin dove saresti voluta arrivare; questo creava in me noncuranza del pericolo, curiosità e nello stesso tempo ero motivato a trovare il modo per farti cadere fra le mie braccia. Non ho dovuto fare poi molto, con la tua inesperta abilità mi hai slacciato il pantalone facendo uscire il “tronchetto della felicità”!!! Io stupore si leggeva nei tuoi occhi. Con grande maestria e delicatezza hai iniziato ad assaporare il dolce offerto, prolungate passate di lingua lungo l’asta, la resero sempre più vigorosa, il desiderio di farti provare qualcosa a te ancora sconosciuto, cresceva in me, con abilità ti ho sfilato i pantaloni e ti ho posizionato a pecorina, per poter ammirare tutta la tua giovane bellezza e semplicità; con la mia lingua ho voluto esplorare l’inesplorato, un gemito di piacere ti è scappato, ti toccavi, ti baciavo. Mi era venuta una gran voglia!! Così ho deciso di abusare della tua generosità, con un colpo solo ho conquistato il territorio nemico, abbiamo iniziato il movimento ondulatorio che ben presto ci ha portati a provare il superlativo piacere che tu hai voluto assaporare fino all’ultima goccia. Ritornati dopo il viaggio dal Paese del sesso, ci siamo ricomposti velocemente per paura che qualcuno potesse arrivare; l’esperienza ci ha lasciato in bocca il gusto del trasgressivo, invogliandoci a ripetere l’esperienza in situazioni ancora più stuzzicanti. In macchina sotto casa Ho rincontrato Cristina dopo parecchio tempo che non ci vedevamo, si era fatta proprio una bella ragazza alta un metro e settantacinque, capelli castano-rossiccio ricci, sguardo da gatta, sorriso accattivante, seno sodo e fianchi leggermente larghi; votazione media quattro stelle. Si parlava del più e del meno, delle solite cazzate: “come va, cosa fai, tutto bene, bella giornata ecc.”. Quando lei con la sua solita serenità mi chiese di uscire a bere qualcosa assieme. Ok! La sera stessa “lanciatissimo” andai a prenderla sotto casa alle 22, ci recammo in un locale un po’ caratteristico, strutturato con: stalattiti e stalagmiti, statue di Dei della mitologia greca (tutto in carton-gesso verniciato) tavolini in vetro e luce soffusa tipo un pub; ci sedemmo in un angolo tranquillo. Ah. dimenticavo di descrivere come era vestita: minigonna e una t-shirt molto provocante, reggiseno e mutandine non le portava, ma questo lo scoprì soltanto dopo. I discorsi fatti si presentavano più audaci del pomeriggio, tipo: “hai la ragazza, no non c’e lo, allora è tanto che non lo fai ecc.”. Lei mi fissava con i suoi bellissimi occhi, seducenti e provocanti, mentre sentivo un piede strofinarsi sul “cavallotto” dei miei pantaloni, qualcosa di grande si agitava; fingendo di niente si sedette vicino a me, mi prese la mano, la portò sotto la minigonna, scoprì che non portava le mutandine e che i suoi umori inumidivano le labbra della pianta carnivora, solitamente custodita con gelosia; mi sussurrò all’orecchio di non essere timoroso e di farla divertire un pochino, così feci.. Lei però iniziò ad agitarsi, con la mano cercava di fare uscire il fagiolo dal pantalone, con insistenza e discrezione riuscì nel suo intento, iniziammo assieme una lenta masturbazione reciproca, finché fermò la mia mano dicendomi che se avessi continuato le sua grida di piacere ci avrebbero fatto scoprire!!! Andai a pagare mentre lei era in bagno, e ci recammo verso casa!!! Sotto casa sua; fra le altre cose il cancello di ingresso guarda su una strada provinciale; come un perfetto gentlement ho spento il motore della macchina; ma solo per cortesia! Pensavo infatti che la serata fosse finita. Lei si girò mi baciò appassionatamente, come in un film, scese dall’auto chiedendomi di seguirla.. si appoggiò a pecorina sul cofano dell’auto, lì capii che era giunto il momento di cavalcarla selvaggiamente, come un cowboy nel far west. Senza preoccuparmi minimamente di essere visto, iniziai il giro in giostra!!! Dopo poco ululava come una lupa partoriente, segno che stava provando immenso piacere, volevo farla impazzire, continuavo, continuavo, continuavo; lei mi fermò! .Mi disse che avrebbe voluto provare con me la sua prima volta nel didietro!!! Come un coniglietto allupato decisi di accontentarla, anche per me sarebbe stata la prima volta, ma non glielo dissi. Un colpo solo. Un inesorabile strillo nella notte. Missione compiuta. Sentivo un laccio stretto sul mio organo esploratore.. ma da vero atleta stavo percorrendo i quattrocento metri, poi il chilometro e poi, pompando a tutta birra. .Un urlo liberatorio, e per entrambi fu piacere assoluto. .nei minuti successivi, come un vulcano impazzito fiumi di caldo liquido sgorgarono dal suo sfintere. Amsterdam Dopo essermi lasciato con la mia ragazza, l’anno scorso per il ponte del primo maggio avevo deciso di ritornare ad Amsterdam, che come tutti sanno è la metropoli più trasgressiva d’Europa, sesso droga e quant’altro. Non sapevo bene perché m’invogliava riprovare quest’esperienza, c’erano tante città europee dove non ero ancora stato, però volevo ritornare proprio li!! Una domenica mattina, ho incontrato una vecchia amica, con la quale avevo interrotto i miei rapporti, per motivi vari, abbiamo parlato del più e del meno anche del mio viaggio, Chicca mi ha domandato di venire con me ed io le riposi in modo affermativo, visto che ancora non avevo trovato un compagno di viaggio. Il bello della trasgressione deve ancora venire. Prenoto il viaggio, arriva il giorno della partenza, si parte. Atterriamo all’aeroporto di Amsterdam; la vacanza ha inizio: Avevo prenotato l’albergo in centro in “Remebenplain” il centro giovane della città, sotto il nostro albergo, lo “Smokey” il più grande Coffe-shop della città, in cinque minuti a piedi si arriva al palazzo della Regina e in sette minuti nella “Red Light District” la zona rossa di Amsterdam, dove un lungo viale di vetrine di sexi shop e di donne disposte a tutto aspettavano turisti ed affini!!! Chicca non era mai stata ad Amsterdam, quest’atmosfera, come tutti la prima volta, un po’ la imbarazzava, un po’ la eccitava, si leggeva dai suoi occhi luminosi ed attenti a quello che le succedeva attorno. Decisi di portarla subito a bere una heineken la buonissima birra locale, per poi fare subito un giro nella “zona rossa”. Mi sono subito accorto che l’interesse di Chicca non sarebbe stato rivolto a musei, casa di Anna Frank, o ai canali simili a quelli di Venezia. Ma a qualcosa di più audace e divertente!! Durante la passeggiata nella “Red Light District” abbiamo visitato tutti i sexi shop, tutti i teatri porno, nelle vetrine non c’erano molte ragazze, abbiamo perciò iniziato, a nostro rischio e pericolo, un giro nelle calli attorno alla zona. . Ed è proprio li che cominciavamo a vedere le vetrine più belle, Chicca rimase imbarazzata e sconcertata, non dalle vetrine ma dalla bellezza delle fanciulle!!! Anche se con qualche anno di più di me, la mia compagna di viaggio non era molto accorta sui pericoli che ci circondavano, SESSO E DROGA, così quando una giovane asiatica ci ha invitato ad entrare in vetrina Chicca come ipnotizzata mi prese la mano, e siamo entrati all’ esposizione!!! L’ambiente che ci circondava era piccolo ma molto carino, tutto tappezzato di un tessuto bordeaux, arredamento in stile barocco, i bicchieri sui quali ci ha offerto dello champagne erano in vetro di murano, caspita. .mi sembrava di vivere in un’altra epoca!! Ci siamo presentati, la “lsb” Asiatica si chiamava Akira. La testa incominciava a girare un pochino, non so se per colpa del drink o per il fumo “del incenso” acceso in centro al tavolo. Mah… Akira si avvicinava sempre di più a Chicca, che viveva sorridente questa atmosfera, ha iniziato a baciarla sotto i miei occhi!! .Con la lingua!!! La cosa si faceva interessante, si sono spogliate a vicenda ed accomodate nel letto a baldacchino, un intreccio storico di corpi femminili ignudi di fronte ai miei occhi mi lasciava, anzi tuttora mi lascia, senza parole per commentare; la loro bellezza ondeggiava nell’aria come quel fumo che forse non era incenso!!! Premetto che Chicca è etero. Chicca un fisico esile, seno piccolo con grossi capezzoli, e passera rasata a palla di bigliardo. Akira fisico statuario asciutta, seno impeccabile quarta misura, glutei sodi come un uovo, bella, veramente bella!!! Ho iniziato ad avere caldo, molto caldo, così decisi di spogliarmi anch’io, per eventualmente partecipare alla mischia. .rimasì per un istante con addosso il mio perizoma fatto in pelle di mucca, poi tolsi anche quello. Le ragazze si sono fermate un istante per farmi cenno di non partecipare!!!! Ops. Ero il terzo incomodo!!! Il magnifico spettacolo continuava a gonfie vele, sessantanove, slimonamenti, palpatine, ditalini in brodo, piccoli falli di gomma e quant’altro per divertirsi in una atmosfera piccante. Ad un certo punto con le palle veramente gonfie, ho deciso di lasciare Chicca fra le braccia della ninfomane Akira, ho iniziato a rivestirmi ma. Akira con grande astuzia, si era avvicinata a me mi levò il perizoma e con immensa generosità mi fece conoscere le sue doti di succhiatrice insaziabile; il contatto con le sue labbra mi ha dato piaceri rari ma di grandissima intensità, che molto presto, dopo tutta la tensione accumulata durante lo spettacolo, si tramutò in un’esplosione ormonale, con getti caldi simili a quelli di un idromassaggio impazzito. Nel frattempo Chicca che godeva tutta la scena si masturbava con un vibratore a batterie, il quale regolato alla massima velocità le permetteva di provare emozioni a lei ancora sconosciute emettendo incontrollabili gridolini di soddisfazione. Un po’ meno piacevole è stato il momento in cui, Akira ci ha presentato il conto: PANE – AMORE – COPERTO?. Ci siamo divertiti così tanto, che abbiamo deciso di fare altre volte qualche giochino assieme. Spiaggia di colore Anche se non ero più un ragazzino, nelle serate estive mi piaceva passeggiare sul marciapiede lungo la spiaggia, un luogo dove si fanno delle interessanti conoscenze femminili. Da ragazzini con gli amici si andava a cercare le straniere di primo pelo. Da adulto cercavo di passare qualche serata diversa dalle solite. Una sera come tante altre, passeggiando nella mia solitudine, ho incontrato Sally una giovane di colore proveniente dal Galles; con quel poco di Inglese che mi ricordavo ho provato ad imbastire un discorso. Sally era alta un metro e settanta circa, carnagione scura, capelli raccolti con la coda, lineamenti del viso abbastanza delicati, occhi dolcissimi e bocca non eccessivamente carnosa, seno prosperoso visibile dalla scollatura della maglietta; mi sarebbe proprio piaciuto passare la serata con lei! Passeggiando lungo il bagnasciuga notammo diverse coppiette sui lettini e sugli sdrai mentre compivano atti impuri!! Avevo già il sangue alla testa. Mi girai verso Sally e baciandola con violenza; un bacio corrisposto senza esitare! Con le mani iniziai a palpeggiare il suo corpo esile e formoso. .mi prese per mano trascinandomi verso un lettino di quelli fronte mare!!! Senza alcun pudore ho iniziato a spogliarla frettolosamente come un ragazzino alle prime esperienze, il suo corpo al “chiar di luna” assumeva un aspetto monumentale, in quegli istanti credevo di essermi trasformato in Ezechiele il lupo, scultore!!! Mentre le toccavo i capezzoli carnosi percepivo il suo respiro divenire affannoso, scesi con la mano lungo il suo ventre fino ad arrivare al monte di venere leggermente rasato come piace a me! Non per ripetermi ma aveva un fisico statuario!!! Il contatto con la mia delicata ed in sinuosa mano, fece comparire i primi umori, a questo punto ha fermato solo un attimo per dirmi: “I’m frigid !!!” (sono frigida) (Pensai subito: “si, si ,” “come no”!) Con il dito medio scivolai dentro l’incavo posteriore; pollice e medio lavoravano sodo , lei si agitava (altro che frigid!!). Era giunta l’ora di azionare il demolitore, e solcare fino in fondo questa terra straniera. Posizionata a pecorina, nel mentre esaminavo con le mani quel magnifico seno, da dietro effettuavo lo scavo archeologico. Con gli occhi socchiusi, per un istante mi sono sentito come “Di Caprio” sulla punta del Titanic, volavo con a mente verso impercettibili piaceri; lei si girò di scatto, interrompendo quel magico momento, e sussurrando con quel filo di voce che le era rimasto mi confidò che per la prima volta stava godendo come una suina; e vedendo che io ero ancora in forze, volle baciare l’arnese che l’aveva fatta gioire. Mostrandosi una vera cultrice dell’arte, con estrema professionalità mi fece un pompino con risucchio da gara, non mi vergogno a dire che bastarono pochi secondi per farmi esplodere; come un mitragliatore impazzito sparavo a destra e a manca decine di colpi. Prima che arrivasse il guardiano notturno; che mi sono accorto che era seduto dietro di noi, e con il suo manganello in mano si stava masturbando, alla vista di Sally completamente nuda in piedi, finì con un esplosione di umori; ci siamo rivestiti e scambiati i numeri di telefono per rincontrarci ancora. La mia segretaria Vi racconterò del breve periodo in cui cercavo una segretaria. Durante tutti i colloqui di lavoro che avevo avuto con ragazze, cercavo sempre di capire la loro trasgressività, stuzzicandole e testandole con un giochino per me divertente, una specie di candid camera: Del tipo: “Bene signorina, adesso si spogli e rimanga solo con le mutandine addosso!” “Come è messa a seno?” “Le piace la lingerie?” “Se porta il perizoma, me lo mostri!” Oppure dettavo delle assurde lettere con frasi di sesso senza significato. Qualcuna si arrabbiava, altre si alzavano e se ne andavano, una persino mi tirò addosso il blocco di carta dove aveva iniziato a scrivere una lettera. Finché trovai quella “del formaggio”, con grande astuzia, disinvolta trasgressività ed esibizionismo: iniziò uno strip di fronte a me; lei bionda capelli lisci a caschetto, sul viso un filo di trucco, indossava un maglione, una gonna, e stivaletti tacco alto e punta. In un lampo rimase soltanto con reggiseno e perizoma tigrati; faccio immaginare il mio stupore! Mi chiese se bastava così o doveva continuare; a quel punto. .la feci continuare.. Era tutta nuda di fronte a me, fisicamente non era un gran che, ma mi faceva un sesso incredibile! Non ancora soddisfatta dell’esibizione venne verso di me, mi slacciò i pantaloni e iniziò a masturbarmi con la sua agile mano mentre con lingua percorreva l’asta durissima. Si fermò poco prima di farmi venire, dicendomi che prima di finire, voleva chiedermi se l’assumevo!? Voi che ne dite???!!! Nel suo chalet Da qualche tempo, avevo preso l’abitudine di navigare in Internet alla ricerca di fotografie, per creare un mio album personale; cercavo principalmente foto amatoriali di ragazze che amano esibirsi; le immagini di lingerie: le mie preferite. Una mattina durante le mie ricerche, stufo del solito virtuale, ho inviato un sms, nel quale mi invitavo a casa di Giorgia, una mia vecchia amica; nel bizzarro messaggio, come del resto sono io, le avevo scritto che mi sarei recato a casa sua per vedere la sua nuova lingerie !? Dopo qualche ora ho ricevuto la risposta, nella quale mi comunicava che mi avrebbe aspettato la sera stessa. Per tutta la giornata non ho potuto fare a meno di pensare all’incontro della sera, ero emozionato e forse anche un po’ eccitato. Alla sera puntualissimo alle 21.30 sotto casa sua, (lei viveva sola in una dependance, costruita nel maestoso giardino dove c’e la casa dei suoi); mi sono presentato sull’uscio di casa con sorriso 18 carati e bottiglia di champagne, acquistata apposta per la serata. .Lei è venuta ad aprirmi la porta, indossava un bellissimo pigiama in raso rosso, che in seguito ho scoperto essere intonato con le lenzuola! La dependance é piccola ma molto carina, cucina soggiorno con divanetto due posti di color giallo tipo “discoteca”, un piccolo bagno e una camera da impudica, mobili scuri tende in tessuto rosso bordeaux, legno sul pavimento stile far west, mi ricordava parecchio “la vetrina ad Amsterdam” nella quale sono stato. Ci siamo accomodati e tra una parola ed un’altra la bottiglia che ho portato è finita; come immaginavo o forse desideravo, i nostri discorsi si indirizzarono verso l’argomento sesso; lei è andata nell’altra stanza al ritorno mi ha portato a vedere il suo nuovo completino maculato con perizoma. .Onestamente, ho iniziato ad avere dei turbamenti, o forse meglio mi stavo eccitando, la situazione poteva sfuggirmi di mano. Lei ha continuato a mostrarmi altri completini intimi, persino le lenzuola del letto (intonate al pigiama), la mia eccitazione era palese tanto che se ne è accorta anche lei. Giorgia per me è come una sorella, non volevo farle pensare che sono andato a trovarla per fare l’amore o per sfogare i miei più bassi istinti; perché non era mia intenzione farlo, ed anche per evitare di illuderla!! Forse lei cercava di avere qualcosa da me, ed io probabilmente non lo avevo ancora capito. Con la scusa che aveva male al collo, mi ha domandato di farle un massaggio alle spalle; di quelli che sapevo fare io; ho incominciato a massaggiarla mentre lei sedeva su una sedia, per poi passare a sdraiarla sul letto (sopra le coperte) e continuare nell’opera; non so se i massaggi piacessero più a me o a lei; comunque iniziavo a desiderare di poter toccare la sua pelle!!! Conscio di cosa avrei potuto scatenare (fine di un amicizia) ho iniziato a spogliarla lentamente, proprio come piaceva a lei; sotto al pigiama indossava solamente un perizoma dorato. Potevo finalmente massaggiarla dappertutto dalle spalle al sedere, alle gambe, piano piano leccavo ed accarezzavo il suo corpo; riuscivo a percepire la sua eccitazione!!! Il gioco adesso lo voleva dirigere lei: mi sono dovuto spogliare, mentre lei si masturbava sdraiata sul letto; sedermi su una sedia e iniziare una lenta masturbazione del mio organo, mentre Giorgia si divertiva a stuzzicarmi; (anche lei non voleva fare l’amore con me per gli stessi motivi miei); però l’atmosfera di eccitazione che si era creata ci ha condotti a fare un gioco erotico che fanno i ragazzini! Masturbarci l’uno di fronte all’altra completamente nudi ed eccitatissimi. Lei mi ha confidato in un orecchio che aveva sempre desiderato farsi baciare e toccare da me: la “Mela del peccato originale”, ed è in questo modo che ben presto ha raggiunto il suo splendido orgasmo. .Non ancora soddisfatta ha ingoiato in fretta e furia il mio monumento che lavorato di lingua, con grande professionalità, è schizzato, manifestando segni di gioia finiti sul maestoso seno di Giorgia. Compiaciuti dell’accaduto abbiamo fatto la doccia assieme. Non lo abbiamo più rifatto, la serata è rimasta nella nostra mente come una breve ed incantevole parentesi nella nostra vita.
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