Ho invitato Paola e un suo amico a cena. Sono alcuni mesi che mi masturbo tutti i giorni pensando a lei e recentemente l’ho vista poco ed ora ho l’occasione di averla vicino e questo mi rende eccitatissimo. Gli preparerò una bella cenetta e sarò al suo servizio per tutta la serata. Bussano alla porta, apro, Paola è sconvolgente; indossa una minigonna invisibile che mostra le sue bellissime cosce e mette in risalto il suo culetto da oscar e una camicetta aperta che fa vedere gran parte del suo piccolo ma bellissimo seno, è una bomba sexy. Io adoro il suo corpo perfetto che è l’oggetto di tutte le mie masturbazioni. Se solo sapesse quanto sperma ho versato guardando la foto che mi ha regalato! Si vede che è già eccitata e non vede l’ora di mettersi a tavola per assaggiare le mie pietanze e la mia lingua. Mentre finisco di preparare la cena loro si baciano e vedo lui entrare con la mano prima sotto la camicetta a palparle il seno e poi sotto la gonna. Lei spalanca le cosce e immagino che lui sia già con due dita in quella fichetta meravigliosa. Paola socchiude gli occhi a quelle carezze e poi mi guarda per vedere la mia reazione. Sono molto invidioso in quel momento e vorrei partecipare anch’io ma, secondo gli accordi presi devo obbedire a tutto quello che Paola mi dirà di fare. Servo la cena e mi metto sotto il tavolo. Lei apre subito le cosce e vedo che è senza mutandine. La sua fichetta depilata e profumata, che io adoro, mi invita e lei accarezzandosi le cosce mi fa cenno di avvicinare la bocca. Metto la lingua a sua disposizione, percorro le sue cosce stupende fino a scendere ai piedi, risalgo e mi soffermo sul clitoride, la penetro con la lingua e lei riversa nella mia bocca un mare di umori profumati che mi fanno girare la testa; la lecco a lungo fino a che non gode. Leccare la sua fica per me è una cosa bellissima e lei sa che lo farei per ore ed ore al giorno. Se un giorno riuscirò a fare una vacanza con lei le consumerò la fica con la lingua. Nel frattempo il suo amico è eccitatissimo per la situazione e Paola si avvicina al suo cazzo eretto e lo prende in bocca iniziando a succhiarlo e leccarlo per tutta la sua lunghezza. Il pompino dura a lungo e infine lui viene con una abbondantissima quantità di sperma che riempie la bocca di Paola. Lei mi fa cenno di avvicinarmi e con un bacio mi passa in bocca tutto lo sperma che mi ordina di non ingoiare subito. Mi dice di far cadere lo sperma sui suoi piedi e poi mi ordina di leccare e finalmente di ingoiare lo sperma fino all’ultima goccia. Eseguo l’ordine mentre leggo negli occhi di Paola la malizia e il piacere di avermi ai suoi piedi e di farmi fare tutto quello che vuole. Poiché i due ospiti ora vogliono scopare vengo fatto uscire da sotto il tavolo perché dovrò guardarli. Paola si spoglia e si mette alla pecorina: il suo stupendo culetto è tutto in evidenza e così la sua fichetta, lui le si avvicina e la penetra nella fica e comincia a scoparla con violenza, come piace a lei, mentre la sculaccia sonoramente. Io vengo fatto mettere di fronte a Paola con l’ordine di non toccarmi e di guardarla negli occhi. Leggo nei suoi occhi tutto il godimento di quella situazione e dopo un po’ lei mi ordina di sdraiarmi sotto di loro e di leccarle la fica mentre viene scopata. La mia lingua si sofferma sul clitoride gonfio ed è costretta a leccare, mio malgrado, dall’asta turgida del suo amico tutti gli umori della fica di Paola, un sapore che ben conosco e che per me è come droga. La scopata sembra infinita, con alternanza di rallentamenti e accelerazioni durante le quali la fica di Paola viene sbattuta con tutta la forza. A un certo punto lui viene sulla schiena di Paola e sul suo culetto arrossato e il mio amore mi ordina di leccare tutto lo sperma che sta colando; provvedo subito e con la lingua le ripulisco la schiena e il culetto. Anche ora mi dice di non ingoiare, si gira e mi bacia prendendosi tutto lo sperma in bocca, poi mi fa sdraiare a terra e mi fa spalancare la bocca riversandomi dentro tutto lo sperma mescolato alla sua saliva; ora, mi dice, puoi ingoiare tutto. Rimangono sdraiati sul tappeto per qualche minuto ad accarezzarsi e baciarsi, fino a che non vedo che sono di nuovo eccitati e Paola con un dito mi indica di leccarle il culetto, mentre lei si dedica con la bocca al cazzo del suo amico. Lecco con devozione quella meraviglia di culo e mi dedico al buchetto dilatandolo un po’ per volta con la lingua, fino a che questa riesce agevolmente a penetrarla. A questo punto Paola dice al suo amico che lo vuole nel culo. Il cazzo non è molto grande e ben presto riesce a entrare senza difficoltà. Io vengo messo di nuovo sotto e stavolta ho tutta la fica a disposizione da leccare. Lui la stantuffa con ritmo sempre crescente e Paola continua a godere nella mia bocca. Quando lui le viene nel culo Paola si sfila il cazzo e si siede sul mio viso. Lo sperma cola inesorabilmente nella bocca e lei mi strizza fortissimo i capezzoli ordinandomi di penetrarla con la lingua. Il culetto è piuttosto largo ora e la lingua non trova nessun ostacolo nel penetrare tutta dentro. Lo sperma cola nella mia bocca e devo berlo tutto, ma Paola non è ancora soddisfatta e portatomi per mano in bagno, mi fa stendere nella vasca, si siede sulla mia bocca e mi scarica dentro un litro di pipì calda che sono costretto a bere. Per lei farei qualsiasi cosa e non ne perdo neppure una goccia. Finalmente la mia schiava-padrona mi si concede e si fa scopare da tutti e due insieme in bocca, nel culo e nella fica. Mi fa impazzire di piacere e le giuro che se lo vorrà non concederò il mio sperma a nessun’altra donna, ma sarà tutto per lei. Il suo amico le ha appena sborrato in faccia e lei sta raccogliendo con la lingua il suo sperma ed io sfilandomi dalla sua fichetta vengo sulla sua schiena, spalmo lo sperma sul culetto e poi lo lecco tutto e con un lungo bacio glielo passo tutto in bocca. Le nostre lingue si intrecciano a lungo e il sapore dello sperma ci unisce in un vortice di desiderio. Così si conclude questa bella serata e Paola si fa promettere che almeno una volta al mese organizzerò un incontro così carino. Come dire di no? La adoro, lei per me è sesso puro, la mia droga, la mia puttanella. E’ la mia schiava ma è anche la mia padrona. Ma il prossimo mese la cena la preparerà lei, per me e altri tre stalloni che sapranno come usarla a dovere.
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