Io e mia moglie siamo una coppia molto affiatata, in cui la passione corre di pari passo con l’affetto e l’intesa. Tutti i nostri amici sanno che non possiamostare evitare, anche in pubblico, di lanciarci occhiate complici, scambiarci carezze licenziose e spesso sparire, in qualche bagno o camera dei nostri ospiti, per chiavare giustamente eccitati come siamo da tutto cio’ che ci circonda, i nostri corpi, i nostri sguardi, le nostre frasi. Arrivato a trent’anni, con mia moglie di ventisei, credo di potermi ritenere fortunato. Lei e’ molto carina, con un corpo rotondo e flessuoso, un culo diritto e sodo e soprattutto un seno maestoso, coronato da due capezzoloni giganteschi, duri e scuri, che mordere e’ un piacere. Con un corpo simile a nostra disposizione, il sesso e’ un’esperienza sempre nuova ed esaltante. Ci sono pero’ talvolta dei momenti, anche durante qualche intensissima scopata, in cui sento (e percepisco che anche per mia moglie e’ la stessa cosa) che qualcosa di piu’ non stonerebbe. Durante alcune conversazioni dopo aver fatto l’amore, abbiamo cercato di capire cosa potesse essere che ci mancava. Tra noi l’intesa e’ perfetta, e abbiamo condiviso tantissime esperienze all’interno della nostra coppia, cercando di essere il piu’ aperti e avventurosi possibile, ma senza mai farci coinvolgere con altre persone, benche’ talvolta ci siamo incontrati con amici parlando liberamente di sesso e facendo del naturismo in barca o su piccole spiagge nascoste. Dopo averci pensato su per parecchio, credo che possa essere proprio questo l’ingrediente mancante: qualcun altro con cui condividere l’eccitazione del nostro momento di passione, altri corpi da toccare, altri orifizi da penetrare, altri orgasmi da vivere. Per un po’ la questione e’ rimasta impregiudicata, nessuno di noi due e’ riuscito a articolare questo bisogno. Poi, una sera, appena mi sono sottratto all’abbraccio delle sue gambe madide del sudore di un orgasmo multiplo, mia moglie ha dato un nome ed un corpo al nostro desiderio."Sai, c’e’ una nuova collega sul posto di lavoro…"noto uno strano sguardo in lei, molto malizioso, come non ho visto mai. "Si chiama Deborah, avra’ vent’anni, sembra proprio una bambolina…"Per qualche motivo, quella parola mi ricrea un’erezione immediata. Mia moglie la vede e afferrato il cazzo comincia a menarlo con delicatezza, spingendo appena la pelle con due o tre dita."Dovresti vederla, e’ un bijoux"Le chiedo ansimando di descrivermela nei particolari."Ha un caschetto di capelli nerissimi…come Valentina, con due punte sugli zigomi sporgenti. Gli occhi… sono enormi, verde chiaro, come il mare… e il nasino e’ all’insu’, sbarazzino come lei, che e’ sempre sorridente… con quella bocca larga…""Da pompini?""Da leccate di fica, da succhiate di tette…" capisco da questo che mia moglie si sta facendo trascinare da una passione inaspettata verso il suo stesso sesso, e mi eccito terribilmente. Ormai il cazzo e’ tesissimo, e penso bene di ficcarlo nella fica fradicia di mia moglie e scoparmela. "Quelle tettine cosi’ piccole, sempre dritte, con quella pelle bianca.""E a ti piacciono le sue tette, eh… vorresti lesbicare con lei?…""Si, si, si…. e vorrei che ci fossi anche tu… insieme, tutti e tre…"Quell’immagine mi spinge verso un orgasmo devastante, estraggo il cazzo tenendolo in mano e mi masturbo inginocchiato a gambe larghe sopra di lei, finche’ riverso sul petto gonfio di mia moglie un fiotto di sperma caldissimo che le brucia le tette, il collo e i capelli, attaccandosi in chiazze enormi che si raccolgono in laghi di sborra nelle pieghe del suo seno."Lo farai anche con lei, vero?" mi chiede non appena riacquista la parola "le verrai sulle tette e io potro’ ripulirla leccando tutto il tuo succo…Dovresti vedere quante lentiggini ha su quel petto bianchissimo…"Mia moglie sa che le lentiggini sul petto sono una delle cose che piu’ mi eccitano, e mi ritrovo tra le sue gambe con la lingua, a darle il suo secondo meritato orgasmo della serata.Per qualche giorno vivo nell’attesa dell’incontro promesso da mia moglie con Deborah, fino a che mi dice che la ragazza verra’ a cena da noi il giorno. Aspetto con ansia di vederla, per ottenere conferma di quella eccitante descrizione. Quando verso le sette suona il campanello, quasi volo verso la porta del nostro appartamento, e la apro su una visione. Deborah, nonostante i suoi vent’anni e’ effettivamente una fichetta acerba, non molto alta, piuttosto magra, con i capelli a caschetto in un eccitante forma tipo anni trenta, due occhi dolcissimi, e il nasino veramente birichino spinto all’insu’. Una minigonna nera, cortissima, mette in bella evidenza le gambe flessuose fasciate da autoreggenti nere. Le sue tette sono appena nascoste dal maglioncino bianco, e sono piccole, e il fatto che le stia guardando non passa inosservato, poiche’ i due capezzoli si ergono e spuntano dietro il cotone, come due pulsanti. Anch’io sono eccitato, ma il cazzo ha un sussulto quando mia moglie la saluta, prima con uno sguardo che piu’ complice non si puo’ (hanno gia’ definito qualche cosa?) poi abbracciandola teneramente e spingendo con dolcezza i propri capezzoli contro quelli di Deborah, sfiorandoli per lunghi, interminabili secondi di delirio. Anche il loro bacio e’ tutt’altro che casto. La cena dovrebbe essere una formalita’, ma poiche’ ci si prospetta un certo sforzo, mi sono impegnato per renderla gustosa e speziata. In particolare, hocercato di usare cibi morbidi e caldi, e di evitare il vino per non appesantirci."Allora, come vi trovate a lavoro insieme?" chiedo dopo un buon caffe’ nero."Bene, ci aiutamo sempre, a volte il lavoro e’ un po’ noioso, e avere un’amica intorno aiuta a passare il tempo meglio… anzi, piu’ che un’amica tua moglie e’quasi una sorella maggiore, o una mamma…" dice incontrando lo sguardo di sottecchi di mia moglie."Beh, immagino che nella noia, abbiate imparato a distrarvi…""Senza dubbio, soprattutto nelle pause…""Mi immagino, dovrete scaricare le vostre frustrazioni, e non sara’ facile resistere alla tentazione della dolcezza…""E infatti" mi interrompe mia moglie "noi non resistiamo affatto!" e scoppiando in una risatina, va verso Deborah e la bacia lubricamente, perdendo la sua lingua nella bocca vogliosa della ventenne. E’ finalmente arrivato il nostro momento. Mi alzo e vado a mettermi accanto alle due amanti, mentre Deborah alza le braccia verso l’alto, lasciandole parallele per farsi togliere il maglioncino che mia moglie sfila lentamente, rivelando il seno nudo e la pelle, veramente bianchissima, percorsa da vene e macchiata da lentiggini chiare diffuse su tutto il petto, fino ai capezzoli rosei, gia’ eretti. Mi aspetto che dopo essere stati sollevati dal maglione le due tettine ricadano in basso, invece restano dove sono, insensibili alla gravita’, puntate verso la mia boccae quella di mia moglie, avidi di succhiarli. E su quei due capezzolini ci gettiamo, come due bambini affamati, portando Deborah a mugolii di piacere e a piegarsi all’indietro, meglio offrendoci il suo corpo acerbo. Mia moglie non resiste e infila la sua mano nelle mutandine della giovane, pizzicando la clitoride e cominciando a lavorare in quella fica bagnata. Il mio cazzo e’ un bastone durissimo, ma decido di godermi lo spettacolo da una posizione piu’ comoda, e vado a sedermi nella poltrona della sala da pranzo.Mia moglie, sempre masturbando Deborah, alza la testa dalla sua tettina, si sbottona la camicia, la toglie e caccia dal reggiseno i suoi due enormi tettoni, i cui capezzoli sono gia’ infiammati. Prende il destro tra indice e medio, e lo offre a Deborah con queste parole "Ecco, succhia anche tu, piccolina nostra…" mentre le dita di Deborah cercano di spostare di lato l’elastico delle mutandine di pizzo di mia moglie per ricambiare il generoso ditalino che la sta gia’ facendo tremare con brividi sempre piu’ intensi, spostandola verso il punto di non ritorno. Il primo orgasmo la coglie mentre con un capezzolo in bocca divarica oscenamente le cosce per la mano di mia moglie, e la bocca si chiude a masticare il capezzolo con un morso che fa sussultare l’altra e le fa emettere un gridolino strozzato."Spostiamoci, adesso" dice mia moglie, e le due donne ormai nude dopo essersi tolte le mutandine, spostano le stoviglie del tavolo e vi salgono sopra, Deborah a pancia in su’, avvolgendosi in un 69 da sballo. Mia moglie, con il culo gioiosamente in aria, si butta anima e corpo a leccare quella fichetta gia’ benedetta dall’orgasmo, la sua collega comincia prima con colpetti di lingua alla clitoride, poi comincia ad aiutarsi con le dita delle sue manine, che mi sembrano espertissime nello stimolo della fica e del buchino piu’ stretto, non cosi’ stretto nel caso di mia moglie, dove infatti il pollice e l’indice finiscono per entrare, seguite da un altro dito, poi un altro, finche’ tutte e cinque sono dentro, un pugno a pastrugnare quel buco pieno di merda per la cena appena finita. Mia moglie alza la testa con un grido strozzato e gli occhi chiusi, e poi comincia a sbatterla, presa dall’eccitazione dell’orgasmo di culo. La mano e’ sparita dentro a mia moglie fino al polso. Guardo quel braccino bianco da bambolina muoversi appeso al culo, che si agita come a cercare qualcosa, sicuramente il godimento di mia moglie, e viene contemporaneamente mosso dagli spasmi del piacere di Deborah che la avvolgono partendo dalla sua fica ora amministrata dalle dita frenetiche di mia moglie, che ha catturato la clitoride e la tormenta sospirando "Vieni, mia piccolina, fai piangere la tua fighetta, e vieni, godi, godi con le mie mani!!" poiDeborah arcua tutto il suo corpo, resta per un eterno istante sospesa in aria, vedo la testa di mia moglie andare a bere cio’ che sta per uscire ancora piu’copioso, e un urlo seguito da un sospiro mi segnala che la ragazza ha raggiunto ancora un’altro apice del piacere. Io ormai ho in mano il mio uccello, e me lo meno pian piano, per non sprecarne il succo. Vorrei intervenire, ma quello spettacolo mi sembra cosi’ interessante che non voglio rovinarlo. E poi sembra che le due donne sappiano benissimo come renderlo sempre piu’ eccitante. Deborah scende dal tavolo, e va verso la sua borsetta lasciata su una poltrona. "Sai, avevo portato un regalino per voi, ma ancora non ve lo fatto vedere" dice estraendo dalla cerniera un enorme cazzone di caucciu’ marrone, dotato sull’altro lato da un altro cazzetto piu’ piccolo, e con una cinghia che pende da esso. Lo porge a mia moglie, che dal tavolo dove cerca di riprendersi lo sta gia’ osservando con voglia."Agganciatelo intorno alla vita, facendo attenzione ad infilare quello piccolo dentro alla tua fica… Voglio che mi scopi con questo!" La scena di una fichetta dal corpo flessuoso che offre un cazzone a mia moglie per essere scopata mi fa quasi venire, non so come faccio a resistere ma devo fermarmi e rilassarmi un attimo, mentre mia moglie si alza in ginocchio sul tavolo e comincia a legarsi dietro la schiena il cazzone, dopo essersi ben aggiustata con un sospiretto il cazzettino piccolo in fica. Deborah adesso allarga le cosce massaggiandosene l’interno, poi allarga la fighetta con due dita e chiama mia moglie: "Forza, sbattimi quel tuo cazzo qua dentro, scopami come un uomo, voglio sentire come mi monti mentre ti succhio queste tettone…" Mia moglie infila le braccia sotto il culetto di Deborah, spinge il bacino e la prende con brutalita’, infilando il cazzo in quel buchetto invitante ed aperto in un sol colpo. Deborah quasi si sente perdere in quel piacere, ma poi sente i denti di mia moglie passare a masticare i suoi capezzoli, ed arriva in paradiso. Vedere mia moglie che si scopa una fica di vent’anni come fosse uno stallone mi manda in estasi.Il mio cazzo non ne puo’ piu’, e ritengo giusto dare a quelle due un po’ di sapore di uomo. Ancora vestito, vado verso il tavolo tenendo il cazzo scappellato in mano, e mettendomi dietro a mia moglie comincio a massaggiarle il culo. Guardo lei che si agita tutta, vedo le tettone spuntare sul pancino di Deborah, mentre le tettine di questa si muovono come due panini sotto i suoi baci. So che non resistero’ molto, e provo a salire sul tavolo anch’io per affondare il mio cazzo in qualche buco. Provo il culo di mia moglie, che non riesce a stare ferma, e intanto la sditalino con piacere di entrambi. Il cazzettino di caucciu’ le sta stimolando l’utero, cosi’ mi dedico alla clitoride e dopo un po’ la sento sospirare nei fumi del pre-orgasmo. Lei si rialza un po’ per carezzarmi il culo nudo, sento che vorrebbe il mio cazzo ancora a lungo nello sfintere, poi ha un tremito e viene, scatenandosi con la sua lingua sulle tettine di Deborah. Io tolgo il cazzo e vado a cercare il buco della ventenne, solo quando sto gia’ per infilarmi mi ricordo che la passera e’ gia’ occupata dal cazzone di caucciu’, ma non sembra un problema, quella sorca infradiciata non ha il minimo problema ad accettare in se’ un secondo cazzo, non molto piu’ piccolo del primo! Deborah e’ in preda a continui sussulti, sta avendo orgasmi a ripetizione e il suo bel visino da bambolina sfigurato dal piacere e’ una visione stupenda. Sono all’estremo della mia resistenza, vorrei davvero scaricare ed e’ mia moglie a darmi il "LA"."Ricordati, mi hai promesso di darmi qualcosa da leccare su queste lentiggini…" Sfilo il cazzo da Deborah, scendo dal tavolo stringendo il cazzo alla base per non farlo ancora sparare vado in piedi accanto alle due donne che scopano. Mia moglie mi guarda, e dice: "Ecco, Deborah, stai per farti sborrare addosso dal mio uomo, vedrai quanto sbrodo ti lancera’ addosso, so che e’ pieno, ti affoghera’ di sperma, sarai infradiciata tutta, attenta che sta per spararti addosso, attenta, attenta…"Ed ecco l’eruzione, che accompagno spingendo in avanti tutto me stesso. Lo sperma esce in un primo potentissimo fiotto che taglia lo spazio tra la cappella e il petto di Deborah in un attimo, rimbalzando su di esso con violenza, aprendosi in una miriade di altre gocce che finiscono fin sulla sua faccia e sui capelli, e anche sul viso di mia moglie, seguiti da altri fiotti, che io stesso dirigo verso il mento e la faccia e gli occhi verdi di Deborah, che prova a chiuderli ma e’ colpita ugualmente da tutta quella sbroda che la imbratta, e poi cola attraverso gli zigomi sulle orecchie e sul tavolo. Quando ho finito, riapro gli occhi e vedo che mia moglie sta ripulendo tutto il corpo della giovane dal mio sugo. Io carezzo la testa di entrambi."Mi hai ben pulito?" chiede Deborah."Si che ti ha pulito, amore, ma ora ti sporcheremo ancora…"Deborah non capisce. Gli orgasmi continui l’hanno lasciata stordita. Io e mia moglie la prendiamo per mano, uno per ciascun lato, e come fosse una bambina la portiamo in bagno."Accomodati nella vasca, distenditi supina…" gli sussurra mia moglie in un orecchio, leccandone poi l’interno eccitata.Deborah, piuttosto sospettosa, esegue l’ordine. Mia moglie si siede sul bordo della vasca con le spalle verso Deborah e spinge con piacere un grosso stronzo piuttosto morbido fuori dalle sue chiappone, che cade spiaccicandosi sul seno sinistro della giovane che e’ inorridita, ma non reagisce per l’assurdita’ della situazione. Mia moglie si volta e la guarda divertita, mentre io mi metto in piedi dietro il bordo dove Deborah tiene la testa e comincio a pisciare un fiotto giallo che si abbatte su di lei con uno scroscio. Da principio lei protende le braccia bianche come per proteggersi, poi il calore di quella pisciata la convince e non solo abbassa le mani, ma si offre alla mia pisciata arcuando la schiena e ricevendo piscio sul petto e sulla pancia e la fica, mentre altri stronzi piombano su di lei, sprizzando schizzi di merda su tutto il suo torso. Da quella sera Deborah e’ la nostra piccolina, e continua a giocare con noi rendendoci un terzetto molto felice.
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