Salve, sono Luigi e questa è la mia storia, la storia di un ragazzo cornuto e felice di esserlo. Dovete sapere che da sei mesi sto con Laura, una mia ex-compagna di classe. Lei è una ragazza particolare, un po’ bassa, sarà sul metro e 65, ma con curve da capogiro. Ha i capelli neri e corti e lo sguardo sbarazzino, ma molto carino. Il fondoschiena è un po’ largo, sintomo di poca attività fisica, ma non per questo brutto, anzi, ha un bel culetto. Il nostro rapporto è molto sterile, sessualmente parlando, e di certo non per causa mia. Ho l’impressione che lei mi rifiuti, forse per il fatto che ho il pene leggermente storto(ma di poco), ma non solo, penso proprio di non piacergli dato che non si fa neanche palpare;sta il fatto che non abbiamo mai fatto l’amore e non so come sia io che lei riusciamo a resistere. Il fatto è che ho scoperto come lei riesca a resistere e la cosa mi ha prima scioccato poi mi ha stranamente eccitato. Laura non ha certo la fama di verginella che non la molla, anzi. Ho cominciato a dubitare che lei soddisfasse la sua sessualità con un altro, ma non pensavo che quest’altro fossero tre persone(per fortuna non tutti e tre contemporaneamente), e che queste tre persone fossero tre miei grandi amici. E’ questa la cosa che mi eccita di più, il fatto che lei se la faccia con i miei più cari amici, mi eccita la bastardata. Ho deciso quindi di scrivere tre storie, ognuna delle quali narra le vicende sessuali della mia ragazza con i miei tre amici. La prima risale a due mesi dall’inizio della nostra storia d’amore. Era il 4° anno di scuola superiore all’Istituto agrario di Verona ed un giorno facemmo una delle nostre solite escursioni aziendali. Ci portavamo lo zaino appresso perché una volta arrivati giù, nell’azienda della scuola, dovevamo cambiarci e metterci vestiti vecchi, da utilizzare per lavoro. Passavamo la motozappa sul terreno, falciavamo le malerbe, piantavamo le piantine di medica e mirto, raccoglievamo le patate, insomma facevamo la pratica di ciò che studiavamo a scuola. Laura ed io avevamo deciso che a scuola il nostro rapporto doveva non esistere, fare finta che tra di noi non ci fosse nulla, per non attirare le attenzioni su di noi. Quindi il resto della classe non venne, per il momento, a conoscenza del nostro rapporto. Questo faceva di Laura una preda appetita per Michele, un mio compagno nonché amico, che di lei si era innamorato maniacalmente. Laura faceva impazzire Michele, soprattutto il suo seno abbondante eccitava parecchio il ragazzo. Ogni volta che la vedeva non faceva altro che confidarmi quello che le avrebbe fatto, di come se la sarebbe scopata e delle posizioni che avrebbe voluto sperimentare con lei. Lei d’altro canto, a volte sembrava proprio provocarlo mandando sguardi maliziosi. Quel giorno, Laura fu l’ultima delle ragazze a cambiarsi ed a uscire dallo spogliatoio delle femmine, mentre io e Michele fummo gli ultimi ad uscire dagli spogliatoi degli uomini. Oddio, la parola spogliatoio era un complimento dato che in realtà non erano altro che due vecchie classi con parecchie sedie dove si appoggiavano zaini e indumenti. Di per sé quell’edificio era abbandonato tra le campagne e lo utilizzava occasionalmente la scuola. Sta il fatto che Michele uscendo dallo spogliatoio notò che la porta di quello delle femmine era socchiuso e quindi si poteva vedere dentro. Michele impazzii subito nel vedere Laura, questa volta però la vide in biancheria intima. Fu uno spettacolo anche per me;sembravamo due maniaci e guardavamo con cautela quella tettona della mia ragazza cambiarsi;quel minuto in cui rimase in reggiseno fu tremendo per Michele. Il seno di Laura era grosso e spettacolare, era il sogno di Michele che non resisti e visibilmente scosso da quella visione andò nel bagno e con molta probabilità si masturbò pensando alla mia Laura. Lei nel frattempo uscii dallo spogliatoio e appena mi vide, mi stampò un bacio sulla guancia e andò ad unirsi al resto della classe invitandomi a seguirla. Io aspettai Michele e così anche noi ci unimmo al gruppo subendo la solita predica dell’insegnate ai ritardatari;per carità, gli insegnati ci lasciavano molta libertà e così delle due ore di lezione, solo una veniva occupata, mentre nella restante facevamo quello che volevamo, d’altronde eravamo dei giovani all’aria aperta. Laura si era messa una magliettina gialla con una bella scollatura a V, del resto la giornata era caldissima e mentre eravamo intenti a raccogliere le patate da terra, Michele, che era di fronte a Laura non faceva altro che mandare occhiate alla sua scollatura mentre lei gli sorrideva in modo molto sbarazzino. Da li capii che a Laura piaceva essere osservata da Michele. Lei in alcuni momenti si chinava talmente tanto da vedere con interezza le forme dei seni, e il tutto, sempre guardando maliziosamente Michele, che era in preda ad una nuova fortissima eccitazione. A fine raccolta a mia Laura si alzò e sculettando portò il cesto delle patate a bordo campo. Non mi guardò neanche, aveva occhi solo per Michele. Io però non ero incazzato, anzi, in me crebbe una strana eccitazione talmente strana che addirittura esortai Michele ad avvicinarsi a lei e chiedere se trallo due poteva nascere qualcosa. Michele segui il mio consiglio ed un po’ imbarazzato si avvicino a lei. Io mi tenni a distanza e dopo un po’ che confabulavano vidi che Laura prese per mano Michele e i due si allontanarono nel boschetto ai bordi dell’azienda. Il resto della classe era sparpagliato in vari punti e gli insegnati erano per conto loro. Io furtivamente seguii Laura e Michele a mo di soldato marines, ma mi accorsi subito che non ero solo. Dietro di me vidi Raffaele, un mio compagno che mi disse scherzando: “Vengo con lei signore, non vorrà guardarsi lo spettacolo da solo!!!”io sorrisi ed eccitato mi diressi in compagnia di Raffaele, nel boschetto dove poco prima la mia ragazza e il mio compagno erano entrati a fare quello che ormai era dello scontato sesso. La reazione di Laura fu la cosa che mi fece eccitare di più. Si stava concedendo a Michele quasi davanti a me…che puttana. Quando ci intrufolammo nel boschetto ci fermammo a cinque metri dai due e li spiammo durante il loro amplesso. Michele aveva già tolto maglia e reggiseno a Laura che nel mentre era intenta a slacciare i pantaloni di lui. Michele le succhiava i capezzoli e nel mentre diceva quanto lei lo faceva impazzire;lei dal canto suo disse che era arrivato il momento in cui lui potava fargli tutto ciò che voleva. Lui la baciò focosamente in bocca quindi ritornò a succhiargli i grossi seni;lei intanto cominciava a scappellare il grosso membro di Michele. Lui a quel punto la fece mettere in ginocchio e gli infilò il cazzo in bocca. Nell’ombra di quel boschetto si compiva uno dei più bei pompini della storia. Raffaele a fianco a me, eccitatissimo mi sussurrò a voce bassa: “Guarda come glielo succhia, che pompinara, che puttana e che tette, certo che Michele ci da dentro e a lei piace parecchio, che puttanona. Ho sentito che lei ha anche il ragazzo, povero sfigato cornuto, quella maiala vuole il cazzone di Michele come un morto di fame vuole il pane!!!”ed in effetti Laura succhiava con gusto il grosso fallo di Michele che le riempiva tutta la bocca, quindi lei succhiò anche lo scroto di Michele. Anche lui le dava della maiala e a lei piaceva. Raffaele continuava a commentare(meno male che non sapeva che ero io il ragazzo di Laura). Laura ciucciava freneticamente il membro insalivandolo tutto. Succhiava avanti e indietro mentre Michele la teneva per la nuca e godeva come un matto;a quel punto decise di farsi fare una spagnola tra le due boccione di Laura. Infilò il grosso cazzo che ormai era sul punto di esplodere. Lei con il solito sguardo malizioso strinse il seno sul membro e a quel punto Michele cominciò a spingere. La grossa cappella spuntava tra le due montagne di Laura come un treno tra due colline. Michele ormai era sul punto di esplodere e il suo sguardo era quello di un uomo che tocca il cielo con un dito. Laura invece continuava a guardarlo come una troia. Michele a quel punto spruzzò tutto lo sperma tra le tettone della mia ragazza, che a quel punto lo prese nuovamente in bocca per succhiarne sino all’ultima goccia. Raffaele al quel punto rimase senza parole. Intanto i due si rivestirono e si ripromisero di rifarlo ogni qual volta saremmo scesi in azienda. Io e Raffaele tornammo nel gruppo della classe, e lui sparse la voce che Laura aveva fatto un pompino a Michele. I due tornarono qualche minuto dopo ma non successe nulla. A fine lezione in pullman per tornare a Verona, Michele mi raccontò tutte le cose che io avevo visto e mi disse che Laura gli avrebbe mollato la figa alla prossima escursione e mi disse che era una porca tettona. Io sorrisi. A fine lezioni , lontani da scuola io e Laura ci baciammo, senti nel suo alito un sapore strano e poi le chiesi cosa era successo con Michele. Lei mi disse che avevano parlato parecchio perché lui aveva bisogno di parlare con lei ma niente di più, e si incazzo con chi le disse di aver fatto un pompino a Michele…già!Io intanto tornato a casa mi feci una sega ripensando a tutto. . si , non c’erano dubbi, ero cornuto…e mi piaceva!!!
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