Mi chiamo Luigi e ho 18 anni, è già un paio d’anni che ho del pulsioni sessuali penso normali per la mia età.Però essendo timido non riesco ad avere un buon rapporto con le mie coetanee anche se dicono che sia un bel ragazzo, faccio fatica ad arrivare al dunque oltre l’amicizia.Quando torno a casa premetto che abito in collina appena fuori dalla periferia cittadina, in una casa signorile comoda e ben arredata anche perché mio padre è un ingegnere che lavora spesso all’esterno per società molto importanti e ci garantisce un tenore di vita molto buono.Mio padre Giorgio ha 40 anni e mia madre Silvia ne ha 38, sono tipi molto sportivi e sinceramente molto belli.Chiaramente sono molto orgoglioso della nostra famiglia, ma ho un problema e cioè da quando l’altro giorno ho visto mia madre che si cambiava d’abito nella sua camera da letto, io passando davanti ho buttato un occhio perché la porta era socchiusa e sono passato oltre ma quella visione mi fece tornare indietro se pur con un senso di colpa a curiosare da dietro la porta.La visione era stupenda, era in reggiseno azzurro di pizzo tipo balconcino dove la sua terza abbondante veniva risaltata al massimo livello, premetto che mia madre tiene molto alla sua forma fisica quindi tre volte la settimana và in palestra e poi ha diverse sedute nei centri benessere con massaggi saune ecc.Tornando alla splendida visione, oltre al reggiseno aveva indossato dei collant velati colore grigio fumo, ma erano collant speciali perché erano aperti avanti e dietro anche nei fianchi e davano l’effetto di un reggicalze, ma la cosa più sconcertante è che era senza mutandine e riuscivo nettamente a vedere una peluria molto ben curata scura sulla sua fighetta, e un culo ancora bello sodo, abbronzato visto che faceva le lampade solari sicuramente integrali.A quella vista ho iniziato a sentire il uccello iniziare ad ingrossarsi in modo esagerato che quasi mi scoppiava dai pantaloni.Non resistevo più e ho dovuto estrarlo dai pantaloni e senza accorgermi ero lì a masturbarmi davanti la figura di mia madre.Ad un tratto vedo che si volta e a quel punto mi è venuto un colpo per paura che mi vedesse, ma così non fù perché prese una minigonna nera e la indossò ma la cosa che mi stupì era il fatto che non aveva messo le mutandine, e poi prese un camicetta bianca è indossò anche quella e mi accorsi che aveva una leggera trasparenza e le si intravedevano i capezzoli lasciati liberi dal reggiseno a balconcino.Non ce la feci più e corsi in bagno a farmi una sega sfrenata tre colpi e venni come non mi era capitato da molto tempo sporcando a terra e sullo specchio.Ero stremato e nello stesso tempo soddisfatto ma con un gran senso di colpa per avere goduto come un porco pensando a mia madre.Tutto finì lì passato qualche giorno mia madre era impegnata a casa nelle faccende mentre io mi stavo preparando per andare a scuola, quando sentii bussare alla porta della camera e mi disse che oggi mi avrebbe portato lei a scuola, perché era di strada ma io le ricordai che se così fosse avremmo dovuto passare a prendere Franco e Piero due miei amici, lei acconsentì.Ero giù all’ingresso ad aspettare quando la vidi scendere le scale una minigonna mozzafiato che mettevano in risalto le gambe stupende che aveva velate da collant scuri e scarpe nere con tacco alto che slanciavano la linea, le dissi mamma sei fantastica questa mattina lei arrossì e disse “dai non fare lo sciocco sai che dopo devo andare in ufficio da papà per un pranzo di lavoro dove sono invitate le mogli e tuo padre mi ha detto di essere molto femminile, per far colpo sulla dirigenza” io dissi stai pure tranquilla farai sicuramente colpo e lei si mise a ridere.Arrivammo sotto casa dei mie amici e li feci salire in auto, la prima cosa che notai sono stati gli sguardi che puntavano sulle gambe di mamma, anche perché al posto di guida senza accorgersi per fare retromarcia e voltandosi verso il retro fece un movimento dove la gonna che già era mini si alzò ulteriormente e si potè vedere la cucitura dei collant autoreggenti, Franco e Piero erano quasi paralizzati, non mi degnarono di uno sguardo per tutto il tragitto e quando fummo lasciati a scuola e mia madre ci saluto, li vidi come svegliarsi da uno stato di ebetismo, subito dopo mi fecero i complimenti per mia madre dicendomi che era fantastica, e che ero fortunato ad avere una madre così.Io chiaramente le dissi che fortuna potevo avere mica era una ragazza che potevo portarmi a letto.Franco disse tu no ma noi si.A quel punto volevo darle un pugno ma lo mandai a quel paese e continuammo la nostra giornata.Mentre ero impegnato nelle lezioni della mattinata ripensai alla scena di Franco e Piero quando avevano messo gli occhi sulle gambe di mia madre e mi venne una strana eccitazione, che di lì a poco mi fece venire dei pensieri strani.Così alla fine delle lezioni li istigai nel darmi qualche giudizio su cosa le avrebbero fatto se avessero avuto la possibilità, a quel punto li vidi molto eccitati e dopo un primo imbarazzo nel raccontare al figlio cosa farebbero alla madre si sono lasciati andare in porcherie di ogni genere, alla fine ci mettemmo tutti a ridere e la cosa si chiuse lì.Ma la sera a letto ripensai all’accaduto e iniziai a fantasticare mia madre presa da Franco e Piero e io lì ad osservare e masturbarmi, ma la cosa più imbarazzante era che godevo nel vederla presa da due miei amici ma con forza perché lei non voleva e io dirigevo con una maschera per non farmi riconoscere da mia madre.Dopo qualche giorno mi venne in mente un piano da attuare con i miei amici e lo raccontai loro due. In un primo momento molto eccitati furono molto contenti ma poi a mente fredda ripensarono alla proposta e iniziarono le prime perplessità.Io riuscii comunque a convincerli ed attuammo il piano: Il giovedì a pranzo mia madre torna alle 12:30 dall’ufficio pranza e si cambia per la palestra, solitamente io sono a scuola a tempo pieno e mio padre è fuori fino a sera tarda.Quel giovedì decidemmo di attenderla in garage quando rientrava con l’auto, eravamo tutti incappucciati con un passamontagna nero, e avevamo indossato delle tute da meccanico che Franco aveva preso dall’officina di suo padre.Eravamo in tensione e non parlavamo quasi per la tensione mista a paura nell’attesa dell’arrivo di mia madre.Le parti erano già state assegnate e il piano era calcolato nei minimi particolari.Ad un certo punto sentimmo la porta del garage aprirsi automaticamente e vedere l’auto di mia madre iniziare ad entrare piano, noi eravamo nascosti dietro ad un mobile di attrezzi di mio padre.Spense la macchina e intanto la porta si richiuse, si aprì la porta e vidi due splendide gambe sbucare dall’abitacolo, chiuse la porta dell’auto e si avviò verso la porta dell’abitazione. Iniziò a salire le scale e noi la seguimmo lentamente, entrata in casa andò subito al bagno lasciando la porta aperta, sollevò la gonna e abbasso gli slip e si sedette sulla tavola del water a fare pipì,noi tre la stavamo osservando dalla porta della scala.Era favolosa perché vedere i collant aperti nero velato, con lo stacco della carne più chiara era già eccitante di persè poi ad un tratto ancora seduta tolse gli slip si asciugò la figa e si alzò togliendosi anche la gonna, era fantastica due belle gambe slanciate anche da scarpe con tacco alto, un culo da favola contornato da reggicalze e quando si volta per guardarsi allo specchio una figa scura ma ben curata eccezionale.Si avviò in cucina a bere un bicchiere d’acqua quello era il momento per intervenire, Franco e Piero posizionati fuori dalla cucina ad aspettarla e io mi nascosi dietro il divano della sala per non essere visto.Lei esce per dirigersi in camera e ad un tratto la prendono in due, Franco le tappa la bocca e Piero le blocca le gambe, trasportandola in camera da letto mentre lei cerca di divincolarsi, arrivati in camera la gettano sul letto e tirano fuori dalle cerniere due cazzi enormi che a dire il vero non pensavo avessero di quelle dimensioni.Mia madre si mise prima ad urlare e poi a tentare di farli ragionare offrendo soldi o gioielli era visibilmente terrorizzata, Franco fu il primo che senza dire una parola le fu subito addosso, inizio a palparle il corpo le strappo la camicetta e le tolse il reggiseno lasciando quel splendido seno ballonzolare per qualche istante prima di iniziare a baciarlo e leccarlo, mentre mia madre tentava con tutta la sua forza di toglierlo da sopra il suo corpo senza però riuscirci, a questo punto interviene Piero che si butta a capofitto in mezzo le coscie di mia madre e inizia a leccare e titillare il clitoride e a penetrarla con un dito contemporaneamente dopo qualche minuto le forze per cercare di resistere all’attacco dei due assatanati iniziarono a diminuire e vedevo che istintivamente il suo corpo iniziò a collaborare anche sollecitato dalla grande eccitazione che nonostante tutto le provocavano quelle pratiche a cui era sottoposto.Iniziai a vedere mia madre che anche se ogni tanto diceva siete dei porci mi fate schifo, il viso non riusciva a nascondere l’eccitazione che provava.Ad un certo punto Piero iniziò ad infilare il suo cazzo nella figa ormai fradicia di umori di mia madre, e dopo essere entrato con una certa lentezza iniziò da un ritmo blando ad uno sempre più veloce e iniziammo a sentire sbattere le palle contro il culo di mia madre ad ogni affondo sempre più ritmato e violento, mentre Franco vedendo che la resistenza ormai non c’era quasi più non perse l’occasione per metterle il cazzo in bocca che mia madre prese quasi automaticamente e iniziò a spompinare con un ingordigia forse provocata dalla scopata di Piero che la stava sconquassando e quindi perdendo ogni freno inibitore godeva come una porca e chiedeva sempre di più.Io godendomi la fena mi ero già fatto una sega sborrando come un fiume in piena ma non mi bastava dopo qualche istante ero già pronto con un cazzo talmente duro che mi faceva male.Allora decisi di intervenire anche se non era previsto ma non riuscivo più a resistere nel vedere un corpo così invitante e non approfittare dell’occasione.Mentre lei era sopra a Franco che lo cavalcava e Piero era intento a farsi sbocchinare io arrivai da dietro e dopo averle passato la mano nella figa fradicia di umori e sentendo il movimento del cazzo di Piero dentro di lei le passai il dito nel culo così da lubrificarlo per bene, feci cenno a Franco di farmi entrare per qualche istante nella figa di mia madre e così feci con un colpo secco entrai sentii un brivido di eccitazione salirmi sulla schiena e iniziai a scoparla fu indescrivibile quello che ho provato e lo stupore che colsi nel viso di mia madre quando vide una terza persona che la stava scopando, ma era talmente eccitata che non ebbe neanche la forza di accennare qualche resistenza, dopo tre o quattro colpi, usci entro Piero e io indirizzai il cazzo verso il buchino del culo ben lubrificato, e lo infilai con la massima calma, sentivo mia madre mugolare con un gatto in amore, a quanto pare non era la prima volta nel culo, e iniziai a stantuffare e godere come porco.Andò avanti per un 15 minuti tutti e tre dentro di lei e poi godemmo quasi contemporaneamente come dei porci e sfiniti.Mia madre era esausta e noi pure, ad un cenno ci alzammo e scappammo via come dei ladri e ci separammo.Ci ritrovammo al bar nel pomeriggio tutti esaltati a commentare tutta la scopata e a farmi i complimenti per l’idea e per la madre più figa che abbiano mai visto, ma ripromettendoci di non fare trapelare questo segreto in futuro.La sera rientrai a casa con il sospetto di trovare polizia o carabinieri se mia madre avesse denunciato uno stupro, ma invece stranamente e con mio sollievo trovai mia madre indaffarata dietro i fornelli a preparare la cena come se nulla fosse successo.La sera mentre cenavamo avevo quasi vergogna di guardare mia madre, ma lei sembrava sempre la solita, come se non avesse subito nulla.Da quel giorno il ricordo sono ormai passati due anni non mi ha più mollato al mente e ogni tanto sarei tentato di riprovare ma poi mi trattengo e mi limito a ricordare il fatto con Franco e Piero e ogni tanto a spiarla dal buco della serratura mentre è in bagno e mi faccio una bella sega.Però la speranza di avere ancora il coraggio di riprovare non mi lascia mai.
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