John era arrivato negli States per imparare la lingua. Aveva trovato, tramite una zia, una stanza in affitto presso la casa di Mrs Brown.La camera era pulita e sobria. Il bagno era nel corridoio. Mrs. Brown non si era mai sposata. Emily, sua figlia. Era una ragazzina seria. Studiava e frequentava la parrocchia. Mrs. Brown si era decisa ad affittare la stanza non per soldi ma per fare un piacere alla zia di John che era sua amica fin dai tempi del collegio. La campagna è bella ma è anche tanto monotona per una donna sola di quarant’anni! E l’arrivo di un ragazzo in casa era un motivo di eccitazione. Il giorno che John doveva arrivare c’era un po’ di tensione in casa e sia Emily che sua madre si adoperarono fino all’ultimo perché tutto risultasse pulito e ordinato. John era un bel ragazzo di diciott’anni con lo sguardo sfuggente. Anche se timido parlava con voce ferma e chiara facendo cadere lo sguardo negli occhi dell’interlocutore solo brevemente e nei momenti più importanti del discorso. L’impressione che ebbe John entrando in casa Brown fu molto buona. La casa aveva quel non so cosa che lo faceva sentire subito a suo agio. Come il nido per l’uccello. L’odore di quel focolare domestico era dolce. Emily era contenta di questa nuova presenza. John le aveva fatto un’ottima impressione anche se appariva molto riservato. Dopo aver preso un te tutti insieme, Mrs Brown accompagnò John nella sua nuova stanza. era in cima alle scale sulla destra. Al centro c’era il bagno. A sinistra la camera di Mrs. Brown. Emily dormiva di sotto. Rimasto solo si tolse camicia e pantaloni e cominciò a svuotare la valigia. La stanza era molto accogliente. Si sentiva a suo agio; unica cosa la porta non scattava. Rimaneva socchiusa, a meno che non la si chiudesse a chiave. Mrs Brown salì le scale con un plaid e un cuscino per John Intravide dalla porta socchiusa che il ragazzo era in mutande e così prima di entrare bussò. John arrossì leggermente ma non fece niente per coprirsi. Dopotutto era nella sua camera. Mrs. Brown rimase un po’ sorpresa non tanto dal vedere un ragazzo in mutande ma dall’effetto che questa situazione le faceva. Si sentì un forte calore salire dai lombi. Diede a John la coperta e si ritirò subito nella sua camera. Si lasciò cadere sul letto. Aveva il cuore a mille e faticava a respirare. In effetti, si disse, sono anni che non vedo un uomo mezzo nudo. Si accorse di essere bagnata. Reagì, si riprese e scese le scale senza sbirciare nella camera di John. Restavano gli asciugamani da portare in bagno ma incaricò Emily. John nel frattempo entrò nel bagno. La porta non aveva chiave. Si tolse le mutande. Versò il primo secchio nella vasca. Si chinò per prendere il secondo quando la porta si spalancò. Era Emily che dapprima sgranò gli occhi vedendo il membro del ragazzo che dava i primi segni di reazione.Emily si riprese immediatamente e, scusandosi, appoggiò gli asciugamani sullo sgabello. John non fece niente per nascondere la sua erezione. Emily uscì dal bagno come se niente fosse guardando negli occhi John chiedendo di nuovo scusa con un sorriso.A cena la conversazione fu piacevole. La notte John dormì profondamente. La mattina, era sabato, faceva molto caldo. John si affacciò alla finestra e vide Mrs.Brown che si allontanava verso il lago con un’altra signora. Si lavò e si vestì e scese in cucina. Emily, che arrossì leggermente appena lo vide spiegò a John che la madre era andata al lago con l’amica Jennie a prendere il sole. John propose a Emily di raggiungere la madre e la sua amica. Emily disse che sua madre preferiva starsene sola con Jennie. John decise di andare lo stesso e Emily si rassegnò a seguirlo. Giunti sulla riva del lago il caldo era opprimente. John si tolse gli abiti restando in pantaloncini e si tuffò subito in acqua. Emily restò in slip e maglietta e indugiò un momento prima di tuffarsi. I capezzoli duri che spiccavano dalla maglietta attirarono l’attenzione di John che guardò per la prima volta Emily con occhi maliziosi. In effetti era fatta molto bene. Aveva un bel sederino tondo, gambe lunghe sottili, tette piccole. Usciti dall’acqua si misero a camminare sulla rivaalla ricerca della mamma di Emily e dell’amica. La riva alternava spiaggette a macchie di cespugli. Stavano superando una di queste macchie quando improvvisamente John si arrestò e fece segno a Emily di stare zitta. Avevano trovato sua madre e l’emica Jennie. Erano sdraiate al sole completamente nude! I due ragazzi si accucciarono a spiare le donne. Se ne stavano tranquille supine col triangolo di pelo in piena vista. Emily fissò John con un’espressione divertita e complice. John era ancora scioccato da quanto stava vedendo e non si accorse che l’uccello ormai più che barzotto gli spuntava fuoridagli short. Emily indicò il membro e sorrise; questo fu sufficiente perché il cazzo diventasse completamente duro. Emily era eccitatissima da quella situazione e propose a John di mettersi anche loro a prendere il sole completamente nudi. John accettò a condizione di starsene al di qua dei cespugli dove le due donne non potevano vederli. La prima a denudarsi fu Emily che si stese tranquilla a riva colla sua piccola topina al sole. Quando lei si fu sistemata anche John si tolse gli short restando con il fallo barzotto all’aria. Si stese a pancia in su, chiuse gli occhi al sole e si mise ad ascoltare il suo cuore pompare adrenalina. Emily lo guardò per un po’ finché non resistette e fece la prima mossa: glielo prese in bocca facendolo tornare tosto. John restò immobile e si lasciò pompare da questa ragazzina arrapata. La sentiva succhiare a grandi boccate. Era inesperta e ognitanto gli faceva un po’ male. Con la mano lo scappellava violentemente e poi se lo infilava in bocca più che poteva. John la lasciò fare non intervenendo neanche a correggere il ritmo. sentiva l’orgasmo arrivare inesorabile. Quando venne produsse tanto di quello sperma che Emily sorpresa mollò l’uccello che continuò a schizzare sporcandole i capelli e la faccia. Era il primo bocchino che faceva, Si buttarono in acqua per sciacquarsi. Cominciarono a baciarsi e finalmente John poté accarezzare il corpo di quella ragazzina che gli aveva dato tanto piacere. La fighetta era fradicia e stretta. Il sederino morbido e sodo così come le piccole tettine. Si lasciarono cullare dall’acqua tenendosi per mano. finché non sentirono la voce di Mrs. Brown che dalla riva gli aveva visti e riconosciuti. La madre di Emily era ora in piedi avvolta in un asciugamano e li invitava a raggiungerla. I due ragazzi erano nel panico. Erano entrambi nudi. Date le insistenze non poterono fare a meno di uscire dal lago. La prima ad uscire fu Emily. Gli occhi della madre apparvero molto sorpresi. Quando John emerse dall’acqua coll’uccello barzotto penzolante Mrs Brown e la sua amica, che se ne stava ancora nuda seduta sulla riva, non seppero trattenere un urletto d’eccitazione. Mrs. Brown era indecisa sul da farsi. Fece per rimproverare la figlia ma non era certo nella condizione giusta per farlo. Li invitò allora a stendersi accanto a loro ad asciugarsi al sole. Emily si sdraiò accanto a Jennie mentre John prese posto accanto a Mrs Brown che intanto si era tolta l’asciugamano svelando una bella abbronzatura integrale. Mrs Brown spiegò ai ragazzi che era solita passare i sabati e le domeniche a prendere il sole senza niente indosso. Spiegò che non c’era nulla di male e che ci si sentiva a completo contatto con la natura. Jennie chiese alla piccola Emily di spalmarle la crema protettiva. Questa accettò di buon grado. John era molto imbarazzato ed eccitato al tempo stesso. Se ne stava a pancia in giù e non osava guardare nella direzione delle donne nude che aveva lì di fianco. Piano piano si rilassò e prese sonno. Quando si svegliò vide che le tre donne erano in acqua. Si mise seduto ad osservarle e decise che quando fossero uscite dall’acqua le avrebbe salutate e se ne sarebbe tornato a casa. Lo spettacolo della loro uscita dall’acqua fu insuperabile. Dapprima vide le tette di Jeannie che erano grosse con dei capezzoli scuri che anche da lontano si capiva che erano eretti. Poi Mrs.Brown; anche lei non scherzava. Aveva i capezzoli più larghi. Le tettine sode di Emily poi erano veramente arrapanti. Ma ora John era concentrato sulle donne e sui loro larghi fianchi che uscivano dall’acqua mettendo in mostra il pelo luccicante della fica. (Mhmm…che bella invenzione la passera! n.d.a.) Il corpo non ancora del tutto maturo di Emily faceva tenerezza. Le due donne si girarono per chiamare Emily che ancora esitava ad uscire dal lago e mostrarono i loro bei sederi ampi allo sguardo di John. Il suo cazzo riprese a gonfiarsi. Gridò un saluto alle donne e corse a riprendersi i vestiti al di là dei cespugli e torno a casa. Appena arrivato in camera sua si spogliò; andò in bagno e mentre preparava l’acqua nella vasca cominciò a toccarsi l’uccello ripensando a tutte le scene che i suoi occhi avevano visto quel giorno.Se lo menò sempre più forte non accorgendosi che Emily lo stava osservando dalla porta socchiusa. Quando raggiunse l’orgasmo partì un getto di sperma che arrivò ad inzozzare lo specchio sopra il lavandino. Emily entrò nel bagno sorridendo col suo solito fare malizioso e passò un dito sulla sborrata di John mettendoselo poi in bocca. Si sedette sul bordo della vasca e tirò a seJohn. Glielo prese in bocca e glielo ripulì a colpi di lingua. John si inginocchiò e sfilò gli slip alla ragazzina. Era fradicia. Si avvicinò con la bocca a quella fighettina profumata di sesso e cominciò a saettarla con la lingua. Si aiutò poi con un dito. Sentiva i suoi gemiti farsi più intensi fino a diventare dei singulti incontrollati. Quando sentì le unghie di lei conficcarsi nella pelle delle sue spalle capì che l’orgasmo era all’apice.L’autore: Giorgio Luiz tarkus@mail.nest.it
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