Ciao mi chiamo Sandra 26 anni carina ne bella ne brutta, sono sposata con LuigiDa 6 mesi, ha 14 anni più di me,non li dimostra ed è giovanile.Il nostro rapporto si basa sulla mia disponibilità, non sono sottomessa,ma mi piace giocare e assecondare le sue voglie,ci siamo sposati dopo che ero uscita da un rapporto travagliato con il mio ex ragazzo che era durato 8 anni,poi per fortuna ho conosciuto Luigi è nello stesso tempo molto dolce,ma anche inflessibile, a poco a poco mi ha aperto ai piaceri del sesso sia fisico che cerebrale .Gli piace farmi indossare biancheria intima molto succinta e provocante, a casa sono sempre in reggicalze a rete e tanga, non porto quasi mai il reggiseno grazie al fatto che ho un bel seno sodo e con i capezzoli grossi e scuri .Da un paio di settimane insiste sul mio culetto, mentre ero alla pecorina mi ha messo un vibratore dietro, mentre mi possedeva, e mi ha sculacciata, lo sa che la cosa mi piace e ha intervallato le penetrazioni con i colpi sempre più forti sulle chiappe .Poi ha tolto il vibratore – no rimettilo – ho sentito che prendeva qualche cosa poi mi Ha rimesso il vibratore solo che era più grosso lo ha spinto piano, ma senza fermarsi Ora ero proprio dilatata, le sculacciate sono riprese più forti ora faceva male – mi fai male – vuoi che smetta? – no continua – avevo male ,ma volevo che non finisse il supplizio ero sfinita, poi mi a penetrata più in profondità spingendo il vibratore dentro di mé il getto caldo l’orgasmo è stato violento ero distrutta avevo ancora il vibratore dentro di mè, sono crollata distesa ansimando, il caldo e il bruciore dove sono stata sculacciata oro si faceva sentire -gira la faccia – Luigi mi stava facendo delle foto – no dai – ha continuato con la macchina digitale riprendendo il mio fondo schiena tutto arrossato . Mi sono guardata allo specchio avevo le chiappe rosse con striature, Luigi è arrivato con il lasonil e mi ha spalmato per bene, suona il telefono È mia sorella – guarda hanno ricoverato la mamma in ospedale se puoi venire è in ……., guardo mio marito spiego la telefonata – mi accompagni – non posso devo andare è fissato da molto ti accompagno e ti posso venire a prendere dopo le 21.00 .Arrivo in ospedale non è una cosa seria, ma tengono mia madre per un paio di giorni in osservazione per cautela, mia sorella deve andare per via dei bambini rimango con mia madre le danno un leggero sonnifero per farla dormire vista la sue condizioni.Chiedo se ha bisogno di assistenza per la notte visto che è in una camera a due letti, ma quello a fianco è vuoto l’infermiera dice che chiederà alla caposala, aspetto entra la caposala e io nell’alzarmi rimango impigliata con la gonna a portafoglio che mi ero messa si apre mi cade sono girata la caposala vede il mio sedere tutto rosso rimane un attimo pensierosa sono tutta rossa in viso – io sono molto brava in quelle pratiche, non servirebbe, ma se vuole può restare a mia disposizione, se ti va bene aspettami nel servizio nuda ritorno tra dieci minuti -prende e senza aspettare la risposta esce dalla stanza, sono indecisa non so cosa fare chiamo Luigi, il cellulare è spento a il lavoro, non vorrei, sono eccitata, cosa faccio, entro in bagno mi spoglio e aspetto.La caposala apre la porta del bagno e mi trova nuda sorride come se lo prevedeva-vieni in camera – ha con sé una borsa -girati e appoggiati al letto senza piegare le gambe allargale bene, vedo che sei ben dilatata – sento che mi versa un gel sul sesso e dentro il buco del mio culo – ora ti metto delle palline e un vibratore snodato -li inserisce- ora mettiti queste mutande – sono contenitive abbastanza strette mi bloccano il vibratore e le palline – cammina – è vero cammino e loro si muovono dentro di mè – ora rivestiti e poi vai al bar a berti un caffè doppio visto che questa notte dovrai stare sveglia, a io uso questi – dice mostrandomi nelle borsa una frusta e delle pinzette con dei pesi.Vado al bar la signora del bar mi chiede se mi sento bene, non può immaginare che sono bagnata sto godendo solo dopo aver fatto quel pezzo a piedi, richiamo Luigi mi risponde gli spiego che rimango da mia madre – e poi ti racconto -.Ritorno in corsia la caposala è con il medico di guardia mi dice che non ci sono problemi – la signora ha insistito per rimanere – dice la caposala il medico mi guarda – va bene – escono passano quasi due ore cammino nella camera il movimento dentro di mè è piacevole mi tocco il seno godo, sono le 1.30 tutto è in silenzio si apre la porta una infermiera giovane entra – la caposala la aspetta nella camera in fondo al corridoio a sinistra- mi alzo esco nel corridoio alla luce fioca della luci notturne raggiungo la camera indicatami busso – avanti – la porta si chiude dietro di me e sento scattare la serratura accende la luce ora la caposala è vestita con una guepiere nera calze nere e stivali -spogliati- mi spoglio rimango con la mutanda contenitiva – se vuoi andartene ora puoi farlo se rimani farai tutto quello che vorrò -abbasso gli occhi e poi mi tolgo le mutande, la palline cadono a terra visto che sono in un lago, per il vibratore la caposala prende il cordino e lo toglie di colpo strappandomi un sospiro di dolore/piacere, -mettiti a quattro zampe – eseguo – sei una troia ?- non rispondo subito, arriva una frustata che mi fa urlare – si sono una troia – la mia troia – si sono la sua troia –
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