Un carissimo ciao a tutti, oggi vorrei raccontarvi la mia storia. Il mio nome è Paola, ho 37 anni, sono sposata con Alberto da 22, e abbiamo un figlio Stefano che ne ha 21 come molti ragazzi, anche io sono rimasta incinta a 15 anni, mio marito ne aveva 19, studiavamo tutti e due, i suoi genitori non volendo fargli smettere gli studi, ci hanno fatto sposare ed abitare con loro, in un appartamentino della villa, (che tanto piccolo non era 120 mq.) Alberto a proseguito molto bene gli studi fino alla laurea con 110 e lode, mentre io mi sono fermata anche per esigenze di maternità al diploma di Ragioniera, vuoi per la specializzazione che per le conoscenze, oggi mio marito è un direttore di una Multinazionale nel campo delle trasmissioni, e per ovvi motivi è quasi sempre in viaggio per il mondo, ogni tanto io e mio figlio lo raggiungiamo per stare un poco insieme, poi dieci anni fa mio suocero ci ha fatto ristrutturare una casa colonica che hanno nella provincia Toscana, si trova in mezzo ad un appezzamento di terreno molto vasto, circa 70 ettari, tutti coltivati, infatti siamo contornati dai coloni che lavorano queste terre, per rimetterla a posto credo che mio suocero abbia speso non meno di 150 milioni di lire, ci sono 18 stanze, 6 camere matrimoniali, tra il piano terra e il primo piano abbiamo 8 bagni, quelli della zona notte sono tutti con la vasca e la doccia idro, i pavimenti di cotto Toscano molto belli e molto costosi, per farla breve facciamo una vita senza pensieri e abbastanza dispendiosa, mio figlio pratica abitualmente (tranne le esigenze di Università) equitazione tennis e palestra, sport che tranne la palestra pratico anche io, oggi è un bel ragazzo di 1, 90, molto robusto, occhi verdi moro, la copia di mio marito, lui è un po’ più grosso, per lo sport, era un periodo che vedevo mio figlio molto strano, non aveva più quella voglia di studiare come sempre, passava molto tempo in bagno, e più di qualche volta l’ho sorpreso a spiarmi sia mentre mi cambiavo che se ero in bagno, ne avvertivo la presenza dietro la porta, io anche se ho 37 anni, sono una donna abbastanza attraente, (a detta di amici) sono alta 1, 74 una terza abbondante di seno, ed un culetto a mandolino, (come dicono i romani) e bionda scuro, con i capelli che mi arrivano alle scapole, più di una volta la donna che veniva per le faccende domestiche la trovavo .Direi quasi perplessa, mentre mi prendeva la biancheria intima dal cesto in bagno, mi sono incuriosita e ho potuto notare che i miei slip che mi ero cambiata, avevano tutti chiare tracce di sperma, ho cominciato a seguire le mosse di mio figlio, ed ho notato che come io portavo la mia biancheria in bagno lui entrava e si masturbava tenendo gli slip sotto il naso, e quando sborrava li riempiva del suo sperma, ma oltre a questo la mia sorpresa era che questo si ripeteva anche 4 o 5 volte al giorno, tutto questo lo potevo vedere dal balcone della mia camera, e un’altra sorpresa era vedergli il pisello, aveva un bastone che avrà fatto almeno 23 o 25 cm.un cazzo cosi grosso non l’avevo mai visto, e un’altra cosa che mi ha stupito era che tranquillamente tra una pippa e l’altra, faceva passare pochi secondi, e poi ricominciava, il cazzo non accennava ad ammosciarsi, ed ogni volta faceva delle sborrate di quantità enorme, inizialmente mi aveva portato ad adirarmi, poi continuando a guardarlo la cosa mi ha eccitato moltissimo, in fatti come lui è uscito dal mio bagno, vi sono entrata e scansando solamente gli slip mi sono masturbata selvaggiamente, raggiungendo un orgasmo di un’intensità che non avevo mai provato, inoltre io ho due cose particolari, la clitoride che è quasi tre centimetri, e quando vengo faccio due tre schizzi di sperma, quasi come un uomo, poi il resto mi cola nelle coscie, che ero particolare me lo disse diversi anni fà la mia ginecologa, (che tra l’altro è una lesbica) quando le dissi degli schizzi non voleva crederci, e alla fine insistendo molto mi convinse a farmi masturbare da lei, e nel momento dell’orgasmo le schizzai il mio piacere sulla gonna, ma per me avere questi schizzi era una cosa normale, io altre donne che orgasmavano non le avevo mai viste, dopo che essere venuta ero frastornata, non sapevo cosa fare, parlarne con mio marito era una cosa assurda, non avevo amiche con le quali confidarmi di questa cosa, non mi fidavo di nessuno, l’unica persona con la quale avevo confidenza e fiducia era la mia ginecologa, le telefonai e presi un appuntamento per il giorno dopo, in casa mio figlio sia al pranzo che alla cena ha mangiato veramente poco.E poi cosa molto strana non parlava come suo solito, di quello che era accaduto non poteva sapere che io ne ero al corrente, la stessa cosa la mattina, lui faceva sempre un’abbondante colazione, si era limitato al caffè e era rientrato nella sua camera, per il pranzo stessa cosa del giorno prima, io alle 16 mi recavo dalla mia ginecologa, ma questa volta, era per dirle cosa mi accadeva, e cercare con lei un consiglio o una soluzione al dramma che stavo vivendo, dopo avermi ascoltato molto attentamente la Dottoressa mi ha detto, senti Paola, noi ci conosciamo da diversi anni, queste sono cose che i ragazzi dell’età di Stefano vivono senza molti problemi, loro hanno li testosterone a mille adesso, e il confine tra il lecito e l’illecito è molto breve, tutti i maschi si innamorano della madre, come le femmine del loro padre, vedi in questi giorni come evolve la cosa, poi se vedi che non puoi porci rimedio, prova a parlarci, alla peggio ma proprio in ultima analisi lo masturbi, se come mi dici ci va di mezzo sia la salute che lo studio chiudi gli occhi e fallo, io per mio conto già lo sapevo che farle una cosa del genere mi sarebbe piaciuta da impazzire, l’occasione venne dopo due giorni, Stefano se ne stava rinchiuso nella sua camera, aveva preso solo il caffè la mattina, a pranzo non aveva toccato nulla, era il giorno di riposo del personale, e nella casa eravamo solo io e lui, mi sono messa indosso una vestaglietta, ero senza reggiseno, ho bussato alla sua porta, avevo i battiti a mille, le gambe mi tremavano, e sotto mi sentivo fradicia, senza aspettare risposta sono entrata nella sua camera, lui ha fatto uno scatto e si è coperto con il lenzuolo, la stanza era in penombra ma si vedeva bene, mi sono seduta sul bordo del letto, l’ho baciato sulla fronte come al solito e le ho detto tutto bene? e lui mi ha risposto si abbastanza mamma, alla mia domanda ma cosa hai tesoro?intanto le prendevo la mano nella mia, lo sentivo che tremava, mi rispondeva quasi piangendo non ce la faccio più mamma, sotto il lenzuolo vedevo il bozzo del cazzo che era enorme e si muoveva, senza parlare, quasi come un automa, ho fatto scivolare la mano sopra il lenzuolo, mi sono quasi fermata prima sul petto, ne sentivo i pettorali sporgere gonfi e potenti, poi sull’addome le tartarughe degli addominali, il mio Stefano era veramente una statua greca, non ero arrivata all’ombellico ma già sentivo la punta del cazzo.Ho avvertito come una scossa nella mano, sentivo la cappella che mi si muoveva sul fianco della mano, ero come in trans non riuscivo a pensare a quello che facevo, sotto avvertivo la micia che ero un lago, sentivo la clitoride che mi si strusciava negli slip, sono avanzata ancora un poco con la mano, l’ho preso con il lenzuolo, a quel punto l’ho sentito in tutta la sua pienezza, era grosso più del mio polso, aveva una cappella enorme, lo sentivo duro da impazzire, e mi batteva nella mano, improvvisamente l’ho sentito sborrare, in un attimo ha riempito il lenzuolo di sperma, aveva fatto una chiazza enorme, e Stefano che mi diceva scusami mamma ma non ce la faccio con te, mi ha intenerito al punto che le ho preso una mano e me la sono messa sul seno, come mi ha toccato il caporello ho avuto un’orgasmo più grande di quello che mi ero procurata da sola due giorni prima, non ce la facevo più, il cazzo non dava segni di cedimento, le ho tirato giù il lenzuolo e finalmente ho visto da vicino quella meraviglia, era lungo grosso pieno di vene, con una cappella enorme, l’ho rimpugnato di nuovo e ho ricominciato a farle un’altra pippa, con la sinistra mi sono messa un po’ di saliva nella mano e le ho spalmato la cappella, questa volta lo stavo segando molto bene, infatti da li a poco mi rifaceva una quantità industriale di sborra, con i primi due schizzi mi prendeva il viso e il seno, allungavo la lingua e lo assaggiavo, era favoloso il sapore, e poi era di mio figlio la persona più importante della mia vita, e lui finalmente mi diceva grazie mamma hai capito tutte le mie pene, non vivevo più così, io non posso dire ti amo ma quello che provo per te è molto di più che amare, avevo ancora in mano il suo bastone, mi pulsava nella stretta che le davo, ma non accennava ad ammosciarsi, a quel punto le ho chiesto, ma dimmi amore, ma quando riesci a farlo ammosciare il tuo coso quì? e lui come se fosse la cosa più naturale del mondo mi rispondeva, ci sono dei giorni che mi debbo fare 5 pippe prima che lo vedo moscio, a che le ho detto senti tesoro, adesso mamma ti fà godere ancora una volta, poi non ne parliamo più sei d’accordo?non mi rispondeva, però mi metteva una mano sulla testa per farmi capire quello che voleva, gli ho risposto va bene, però mi hai capito per quello che ti ho detto?In quel momento sotto ero un lago, ero venuta due volte, e speravo ardentemente che Stefano non se ne fosse accorto, mi inchinavo sopra quella cappella fantastica, aprivo la bocca e la prendevo tutta, me lo sentivo che batteva forte e era durissimo, neanche in un minuto mi inondava la gola con un getto enorme di sperma, cercavo inutilmente di ingoiare tutto il godimento di mio figlio, ma era impossibile mandarne giù tanta e tutta insieme, in quel momento anche io sborravo, e credo anche molto abbondantemente, aveva finito di eruttare sperma e mi stavo levando, e lui quasi con un grido mi diceva, aspetta un’attimo mamma non ho finito ti prego continua, molto sorpresa provavo a leccare di nuovo quella mazza stupenda, e lo sentivo che non accennava ad ammosciarsi, riprendevo a succhiarlo e leccarlo, cercavo inutilmente di mandarne giù il più possibile, ma la grandezza della cappella come ci provavo mi chiudeva la gola, a quel punto l’ho sentito irrigidirsi e poi si gonfiava ulteriormente quel cazzo che aveva già enorme, e mi riempiva di nuovo la bocca di una marea di sperma bollente, io non me ne ero resa conto, ma avevo la mia clitoride tutta eretta tra il pollice e l’indice e mi stavo masturbando in quel modo, ed ho avuto il quarto orgasmo che mi ha squassato l’anima, sia per la quantità di umori emessi, che per la qualità del godimento, così forte e prolungato non l’avevo mai provato, poi mi sono alzata e senza voltarmi sono andata nel mio bagno, sotto la doccia e solo in quel momento mi sono resa conto di quello che avevo fatto, ma non riuscivo a togliermi dalla testa il piacere che avevo provato a toccare e succhiare quella stupenda mazza del mio unico figlio, aveva un cazzo che se me lo avesse messo dentro avrei goduto credo fino a morire, e poi quel suo sborrare quasi in continuazione molto abbondante, e continuare ad averlo dritto era una cosa meravigliosa, sotto la doccia piano piano ho ritrovato la tranquillità che avevo perso poco prima, mi sono lavata in fretta evitando di toccarmi la fica, perchè se lo avessi fatto mi sarei ripetuta in un ditalino da sogno, mi sono sdraiata sul letto trovando un sonno ristoratore e distensivo, mi sono svegliata con la donna che mi avvertiva che poco dopo la cena era pronta, a tavola, abbiamo mangiato quasi osservando il comando del silenzio, mi guardava sottecchi ma non parlava, ed io mi intenerivo sempre di più, è in quel momento che ho avuto un’idea, ma questa è un’altra storia.
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