Era oramai passato un mese dalla prima visita della signora Carla, quando si ripresenta in clinica. “Buon giorno dottoressa””Buon giorno signora Carla coma sta?””Bene….grazie a lei dopotutto””Si ricordo bene il suo problema. E’ riuscita a superarlo alla fine?””Certamente e direi proprio bene. Ovviamente ho ancora dei piccoli fastidi, ma nel complesso, la sodomizzazione non mi spaventa più, anzi mi piace molto””Ne sono contenta, ma allora come mai è qui?””Sono venuta per una semplice visita di controllo, sa non si sa mai, e poi a volte ho dei lievi bruciori in quelle parti””Dunque non perdiamo tempo. Segua Katia”Anche oggi era vestita di tutto punto, molto austera, con tailleur in pelle nera, camicetta bianca abbottonata fino al collo, calze velate con la riga dietro e trucco molto marcato.”Eccomi qua, sia prudente mi raccomando””Ci mancherebbe” dice Elisa posizionandosi sullo sgabello e infilando un paio di guanti sottili in lattice. La zona è, in effetti, piuttosto arrossata e porta i segni di un utilizzo recente.”Quando ha avuto l’ultimo rapporto anale?””Beh, questa mattina. Mio marito, da quanto mi sono concessa, non rinuncia mai ad approfittarne e così capita quasi ogni giorno””Uhm capisco. Ora le farò un’ispezione rettale, si ricordi dell’altra volta e cerchi di rilassarsi””Lo farò, oramai sono pratica” La dottoressa, dopo essersi lubrificata bene il dito indice, lo appoggia, insieme ad una buona quantità di gel, allo sfintere della signora e poi inizia a massaggiarlo e ad inserirlo. L’allenamento le aveva fatto proprio bene perché non ha tentato nemmeno di contrarre i muscoli, ma ha spinto in fuori facilitando l’introduzione. Ora Elisa è completamente dentro di lei e ne saggia l’elasticità muovendosi dentro e fuori e in senso circolare. Carla non è immune da quel trattamento e inizia ad eccitarsi. Per sdrammatizzare cerca di fare qualche battuta.”Il suo massaggio è proprio diverso da quello di mio marito! Le sono bastati pochi minuti per rendermi già così…calda””Non s’imbarazzi, è normale, soprattutto ora che ha scoperto le gioie del suo posteriore” Così dicendo continua il massaggio, poi estrae il dito. Tracce di feci lo imbrattano per una buona parte.”Da quanto tempo non va di corpo?””Perché me lo chiede? C’è qualcosa che non va?””Credo niente. Ho trovato una piccola occlusione, che risulterebbe normale sei lei fosse tendenzialmente stitica””Beh non lo sono, o meglio, non lo ero. Da quanto mio marito mi sodomizza giornalmente, trovo sempre più doloroso andare in bagno e quindi non sono più regolare come prima. Credo che non vado di corpo da almeno tre giorni””L’avevo notato. Se le può dar sollievo, posso praticarle un clistere””Un clistere?! Non è così grave!””Le assicuro che non si praticano solo in casi estremi. E’ un’abitudine di molti, è salutare e può essere molto eccitante””Non so, mi sembra una cosa strana…””Non insisto. Credo però che rimarrebbe piacevolmente sorpresa, oltre che libera da ogni ingombro””Beh, io mi fido di lei, l’altra volta è stata davvero brava…magari posso provare….uno piccolo però…e non troppo doloroso””Se decide di farlo, però, dovrà lasciare a me ogni decisione sulla soluzione e sul metodo di somministrazione””D’accordo mi affido a lei!” La dottoressa allora impartisce a Katia alcune indicazioni e suggerisce alla signora come godersi al meglio ogni cosa. Le fa togliere le gambe dalle staffe e l’invita a girarsi sul fianco sinistro, portando al petto la gamba destra. Poi riprende a massaggiare lo sfintere per rendere più agevole l’introduzione della cannula. Quest’ultima è scelta con cura dalla dottoressa che propende per un ugello d’acciaio chirurgico non troppo lungo ma un po’ grosso.”Voglio unire l’utile al dilettevole e quindi la sodomizzerò con una cannula dalle proporzioni discrete. Si rilassi e mi lasci lavorare” Allora, prende il clistere che Katia ha appeso ad un trespolo e inizia l’introduzione. Appoggia l’ugello luccicante al pertugio e poi tentenna, per far sentire alla signora la grandezza. Spinge lentamente, e sente che le pieghette si dilatano e iniziano ad avvolgerlo. Carla ha un sobbalzo e si ritrae un po’, ma poi decide di collaborare e di spingere in fuori. Ora la cannula è quasi tutta dentro e le pareti rettali sono leggermente paonazze per l’intrusione. Fissato il tutto, è arrivato il momento di aprire la soluzione calda e d’inondare le viscere. Fa scattare il fermo sul tubo in modo da avere un lento deflusso e vede che questo si riempie. Un altro scatto di Carla avvisa Elisa che il liquido sta entrando.”Si rilassi, respiri e si goda le sensazioni che sente, il calore, il riempimento, la sodomizzazione””Uhm è strano…. davvero strano ma piacevole. Provo qualcosa di diverso, non so e poi la cannula è così calda….””Sssss non parli, chiuda gli occhi e si concentri sul respiro e sul torace che si alza e si abbassa, facendo penetrare la soluzione in profondità” Le viscere della signora hanno già ingurgitato il primo mezzo litro e attendono il resto. Elisa controlla che tutto proceda nel verso giusto e ogni tanto da qualche piccola spinta alla cannula per stimolare meglio la paziente che sta ansimando sempre più. Dalle gambe, infatti, si vedono le grandi labbra pelose che sono diventate lucide, così la dottoressa decide di agevolare l’orgasmo, andando a sollecitare anche la vulva. La posizione non è certo agevole, ma riesce a far entrare un dito nella caverna madida di umori e a percepire il calore infuso dal clistere. La stuzzica con un lento su e giù, poi si dedica al clitoride già turgido. In pochi secondi sente che arrivano le prime contrazioni dell’orgasmo e allora comprime forte sull’ugello per non farlo uscire, ma continua a sgrillettarla. Senza pensare all’attrezzatura del clistere dentro di lei, la signora Carla geme e si contorce per il piacere, mordendosi le labbra e schiacciandosi i capezzoli. Dopo poco però, ancora mentre sta godendo inizia a lamentarsi. “Dottoressa mi fa male la pancia, sento che gorgoglia tutta e ho bisogno di andare in bagno…ah..””E’ ancora presto signora, cerchi di non pensarci””Non ci riesco, ho i crampi…ah…basta acqua la prego!” Nemmeno la masturbazione di Elisa trattiene la signora dall’agitarsi tutta. Allora la interrompe e inizia un massaggio addominale, palpando e sollecitando alcune zone per muovere le anse dell’intestino, senza interrompere il flusso della soluzione. Sente che va meglio perché Carla è nuovamente rilassata, ma dura poco, perché allo scadere del primo litro riprende ad agitarsi sempre più.”E’ atroce, ho dei crampi per tutta la pancia, me la sento scoppiare, sono troppo piena, la prego mi tolga il clistere!””Si, si calmi ora le tolgo tutto. Non si muova o rischierà di far fuoriuscire il liquido. Ora segua le mie indicazioni. Allunghi la gamba e si giri ancora di più sul fianco inarcando la schiena. Ora estraggo la cannula, ma lei dovrà stringere molto forte i muscoli rettali fino a quando non sarò completamente fuori. Anche allora continui a trattenere. Ok?””Ok ma faccia in fretta non ne posso più!” Elisa riesce a procedere senza intoppi e lascia la signora libera di correre in bagno a liberarsi. Quando torna è già vestita, paga oramai della visita.”E’ stata davvero un’esperienza unica, ancora più della sodomizzazione. La ringrazio molto…non le nego che mi sono masturbata nuovamente in bagno, da sola, proprio mentre andavo di corpo. Mi sentivo così libera e calda….davvero bello””Mi fa piacere e spero di aver aggiunto un’altra pratica al suo repertorio sessuale”
Aggiungi ai Preferiti