La signora Lucia, la nostra collaboratrice domestica, è una bella donna sotto gli anta, divorziata, alta magra bionda ed ha una quarta di seno. Nonostante quattro gravidanze il suo seno è ancora fantastico: bello, sodo, bianco latte e con un bel capezzolo carnoso… rosso.Spesso glielo intravedo quando si abbassa per bagnare il mocio nel secchio anche perché lei indossa maglie scollate e difficilmente porta il reggiseno… Molte volte la mattina capita di trovari incasa da soli siamo soli in casa e quando mi alzo il cazzo mi spunta fuori dagli slip tanto è carico di pipì.A volte è capitato che uscendo dalla stanza me la sono trovata davanti ed un po’ imbarazzato le ho chiesto scusa sentendomi rispondere: “figurati ti potrei essere mamma”. Una volta uscendo dalla doccia mi accorsi che stava lavando i balconi e che mi stava guardando dallo specchio del bagno, così, iniziai a masturbarmi finché il mio arnese diventò enorme.. grosso… rosso e lungo, (è lungo 22 cm ed è molto largo).Decisi di uscire dal bagno per andarle incontro con l’accappatoio aperto ma sentii mia madre rientrare, quindi, feci una corsa nella camera da letto per non farmi scoprire.Fu proprio quel giorno che sognai che lei entrava nella mia stanza e mi diceva” ma che hai ?” “sei malato sei tutto gonfio li vieni qua che ti do un bacetto così ti passa la bua….”. Mi veniva vicino e m’infilava la sua dolce lingua in bocca… era dolce… bello poi cominciava a baciarmi tutto il corpo fino a prenderlo in bocca con una maestria degna di una pornostar.La sua bocca era calda accogliente come una fica ben lubrificata.. mi diventava il cazzo sempre più grosso… enorme…”“Scusa ma non ce la faccio + a prenderlo in gola” mi diceva, “è troppo grosso”. cosi la stendevo e la spogliavo. Non potete immaginare il mio stato d’animo… finalmente vedevo quelle tette maestose; assaggiavo i suoi capezzoli rossi e duri; a me piace molto usare la lingua e adoro leccare, cosi decisi di farla godere nella mia bocca. Adoro il sapore di fica bagnata dopo che la donna ha goduto, è un piacere che non mi faccio mai mancare. Decidevo di penetrarla…. cosi appoggiavo la mia capellona in mezzo alle sue labbra grosse… “fai piano è molto che non scopo” mi diceva; io piano piano la penetravo con un leggero movimento… la sentivo freme sotto i miei colpi, era fantastica come contraeva i muscoli vaginali, ad ogni passaggio del mio pistone la sentivo gemere, dimenarsi, finche non godeva costringendomi a metterle una mano sulla bocca per non farla sentire dai vicini. Godeva sfinita cosi la giravo, avevo voglia del suo culo ben fatto, così, prima lo leccavo, facendo cadere i miei piccoli colpi tra il buchetto e il suo figone ormai fracido d’umori; godeva di nuovo e a quel punto decidevo d’ incularla, cosi…. di colpo.Quasi mi cadeva a terra dalla spinta ma poi l’afferravo per i seni e cominciavo a montarla come una cagna in calore.”Si sono la tua cagna” diceva ” “montami” “si dai che godo” e intanto con la manina si masturbava la troia…. dopo il suo ennesimo orgasmo decidevo di venirle in mezzo a quelle magnifiche tette… così inizivo una magnifica spagnola finche non le godevo inondandola di sperma le tette e la faccia fino ai capelli…. a quel punto mi svegliai e mi ritrovai la signora Lucia con la faccia piena del mio sperma e il mio cazzo tra le mani. Da quel giorno è diventata la mia sveglia quasi quotidiana…. e non vi dico cosa mi sta facendo ora con la sua dolce bocca sotto la scrivania….

