Nel tardo pomeriggio del venerdi’ giunsero alla casa in montagna di Cinzia, che li stava attendendo ed aveva acceso il fuoco per preparare della carne alla brace.Clara si era seduta accanto a lui in macchina, lei si era seduta dietro a fianco di Luigi.Arrivati, scaricarono quanto avevano portato con se’ e trovarono Cinzia e Carlo, arrivati da alcune ore.Dopo le presentazioni di rito, per altro, molto veloci, si diedero da fare per preparare la cena, anche se era abbastanza presto e faceva tuttora chiaro.Non aveva ancora avuto modo di conoscere Cinzia, a prima vista gli sembro’ una ragazza simpatica, allegra, spigliata, piena di vitalita’.Cio’ contribui’ ad affiatare il gruppo.Le ragazze si andavano sempre di piu’ lasciando andare in discorsi salaci, avviarono un giro di storielle spinte, cosi’ che l’aria si stava riscaldando.In fondo, tutti erano ben coscienti che la loro presenza in quella casa aveva uno scopo ben preciso, un unico scopo e, comunque, il programma prevedeva il rientro in citta’ per la serata della domenica, cosi’ che c’era tutto il tempo per … scaldare l’aria e nessuno aveva particolare fretta, pensando che piu’ si fosse scaldato l’ambiente meglio sarebbe stato per tutti, in quella prospettiva di una … gara di fondo.Finita la cena, chiese di andare in bagno e Cinzia si offri’, da buona padrona di casa, di accompagnarlo, visto che era la prima volta che si trovava in quella casa.La casa non era di recente costruzione e il bagno era stata ricavato evidentemente in epoca successiva alla costruzione, in quanto, per raggiungerlo, dovettero passare per una stanza, in cui si trovavano numerosi letti, composti, molto spartanamente, da semplici reti, materassi e coperte, senza altri elementi di arredo se non due rustici comodini, sistemati abbastanza casualmente.Entro’ in bagno, Cinzia lo segui’ con uno sguardo malizioso: "Ti aiuto …" si offerse e prese ad aprirgli i pantaloni.Lui estrasse il cazzo per pisciare, leggermente imbarazzato, ma lei sostituiti’ la sua mano a quella di lui, tenendogli il cazzo, standogli in parte alle spalle.Lui si sentiva eccitato da quella mano sul cazzo, era la prima volta che aveva modo di pisciare … in compagnia e questo glielo faceva indurire, creandogli qualche difficolta’ nel pisciare.Quando ebbe la sensazione che avesse finito di pisciare, lo scrollo’ per liberarlo dalle ultime gocce di urina.Poi prese a muoverlo avanti ed indietro, con un accesso ad una sega, Cinzia lo fece girare mettendosi avanti a lui, si inginocchio’, lo prese con la bocca, chiudendo le labbra attorno al cazzo, succhiandogli le ultime gocce di urina.Smise quasi subito: "Dai, torniamo di la’ … senno’ … chissa’ cosa penseranno … gli altri".Era una bugia, ma in quel momento sembrava fondata.In realta’, la preoccupazione era del tutto proprio infondata, dal momento che, tornando nella stanza, li trovarono seduti sui divani, lei accanto a Carlo e Clara a Luigi: il primo aveva sollevato il maglione di lei e le stava massaggiando i seni, attraverso il reggiseno, Luigi faceva altrettanto con i seni di Clara, a sopra la stoffa del maglione."Ma cosa state facendo?" chiese Cinzia, apparentemente indignata.Lei rispose: "Ma non fare la santarellina … scommetto che l’hai spompinato …, magari … ti sei bevuta il piscio …""Non e’ vero … gliel’ho solo … toccato …", ammise, sorridendo ed avvicinandosi ai divani."Scommetto che non gli hai neppure chiuso i pantaloni …" insinuo’ Clara e rivolgendosi a lui: "Vieni qui, … che vediamo …".Lui si avvicino’, lei mise una mano sui pantaloni, rilevando che, effettivamente, non erano chiusi: lui l’aveva dimenticato, anche grazie a quell’accenno di pompino."Avevo ragione …" esclamo’ trionfante Clara e, approfittando di quel fatto, infilo’ immediatamente una mano dentro, frugando e portando alla luce il suo cazzo.Mosse la mano attorno al suo cazzo, portandogli indietro il prepuzio; il cazzo, a quel tocco, reagi’ assumendo velocemente consistenza.Lei si piego’ leggermente in avanti prendendolo in bocca.Luigi colse l’occasione per sollevarle il maglione ancora di piu’ e per slacciarle il reggiseno, chiuso sulla schiena.In questo modo, le sue mani erano libere di accarezzare quei seni.La scena stimolo’ maggiormente Carlo, che, a sua volta, cerco’ di sfilare il maglione a lei, che sollevo’ le braccia per facilitarlo.Cinzia commento’ "Ecco, lo vuoi … tutto per te, se la solita, Clara …" poi prosegui’, dirigendosi verso la porta da cui era entrata e che dava nella grande camera: "…. E’ meglio aprire la porta … cosi’ un po’ di caldo va anche di la’ …".Tornando, aveva preso a sbottonarsi la camicetta e se l’era sfilata dai jeans: non portava reggiseno.Si chino’, lasciando pendere in basso le sue due meravigliose tette, prese alcuni pezzi di legno, ponendoli sul fuoco, lo riattizzo’, poi si tolse definitivamente la camicetta, rimanendo a torso nudo, con le tette erette.Carlo stava leccando i seni di lei, con gusto ed impegno deciso, Luigi, piegato in avanti sul divano continuava con le mani a tastare, a stringere, ad eccitare i seni di Clara, che con la bocca si succhiava il cazzo di lui.Cinzia si avvicino’ a Luigi, iniziando a slacciargli la cintura dei pantaloni.Poi glieli aperse del tutto e tento’ di sfilarglieli, cosi’ che Luigi abbandono’ i seni di Clara per puntellarsi, quel tanto che gli permettesse di alzare il bacino e consentire l’operazione di sfilamento.Poi decise di fare di piu’, slacciandosi le scarpe e togliendosi completamente i pantaloni.Si tolse anche i boxer, poi comincio’ a sbottonarsi la camicia.Cinzia fece altrettanto togliendosi i jeans, ma tenendo addosso gli slip: erano slip colore rosa, trasparenti sul davanti, con dei disegni floreali, che non nascondevano, ma accentuavano la visione dei peli del pube di Cinzia.Lei si alzo’ ed inizio’ a spogliarsi di quanto le rimaneva, imitata velocemente da Carlo.In breve, erano tre del tutto nudi, Cinzia con gli slip rosa trasparenti, Clara con il maglione alzato alle ascelle e il reggiseno penzolante, lui pressoche’ vestito e con il cazzo di fuori, nella bocca di Clara.Quest’ultima, accortasene, sospese il pompino, gli slaccio’ la cintura e l’ultimo bottone, tirandogli giu’ i pantaloni fino a quasi le ginocchia, poi si dedico’ a se’ stessa, togliendosi definitivamente il maglione ed il reggiseno, aprendosi i pantaloni e togliendoseli: indossava un perizoma nero, ma si tolse anche quello.Lui provvedette nella stessa maniera a denudarsi e anche Cinzia tolse gli slip rosa trasparenti: erano tutti e sei completamente denudati.Cinzia, da buona padrona di casa, propose di bere qualcosa … prima di andare a letto.Prese i bicchieri, li riempi’ e li porse agli altri, quattro erano sui divani e lui e Cinzia su delle sedie.Cinzia faceva in modo da tenere la gambe divaricate, cosi’ che quelli che erano seduti sui divani le potessero bene vedere la fica, anche lei e Clara fecero altrettanto, in parte allungandosi sui divani per mettere le propri fiche in maggiore evidenza.I cazzi erano tesi, gonfi, ma non duri: quel bicchiere della staffa aveva creato un’atmosfera tranquilla.Cinzia inizio’ a toccarsi la fica con le dita, dirimpetto agli altri quattro, a far scorrere un dito sul clitoride, ad allargarsi le grandi labbra, Luigi e Carlo si trovarono con il cazzo che si irrigidiva e, a quella vista, le loro compagne di divano non stettero molto ad afferrarli con le mani, muovendoli in su ed in giu’, lentamente, con studiata calma, di tanto in tanto stringendoli forte.Cinzia si porto’ il bicchiere all’altezza della fica, iniziando a strofinarsela con il fondo del bicchiere, anch’essa con estrema lentezza, fingendo di tentare di infilarlo dentro.Lui si piego’ nella sua direzione per saggiarle i seni.Lei si alzo’, prese dell’altra legna, la mise sul fuoco e, tornando sui suoi passi, prese Luigi per il cazzo, sostituendosi alla mano di Clara, lo tiro’ verso l’alto: "Forza, adesso, … andiamo di la’ … tutti …"Luigi inarco’ il bacino e puntellandosi con un braccio, si alzo’, imitato anche dagli altri, lei lo trascinava nella camera sempre tenendolo per il cazzo, come se si trattasse di un guinzaglio.Nei pochi passi che li separavano dall’altra stanza, Clara non manco’ di palpare le chiappe di Carlo, Lui e Cinzia rimasero ultimi, ma solo per una frazione di tempo, quanto bastava a Cinzia per smettere di frizionarsi la fica con il fondo del bicchiere, alzarsi dalla sedia e prenderlo per una mano, invitandolo a seguirla."Chi mi da una mano?" chiese Cinzia "… uniamo i letti …".In breve, i letti nella stanza erano affiancati gli uni agli altri, formando un’unica superficie di materassi e coperte.Lei si distese sulla schiena, stirandosi, muovendo i seni nello stiramento, agitando il bacino, strisciandolo sulle coperte.Si trovarono tutti distesi su quella superficie, su quel letto divenuto capace di accoglierli tutti, cominciando a toccarsi a vicenda.All’improvviso, lei disse: "Mi scappa … chi viene … con me?"Fu Carlo a proporsi, entrarono nel bagno, lasciando la porta del tutto aperta.Lei si accovaccio’ sulla turca, Carlo le si paro’ davanti, cosi’, alzando la testa ed allungando il collo, lei riusciva a prenderglielo in bocca.Prese a pisciare, sonoramente.Cinzia propose: "su … andiamo a vedere … cosa … fanno …" si alzo’ seguita da Luigi, poi anche da Clara e da lui.Sulla porta poterono vedere la scena, Cinzia si spinse oltre, entrando e prendendo a toccare le chiappe di Carlo con una mano e con l’altra cercando di tastargli i coglioni.Lui senti’ una mano femminile, Clara, gli stava entrando nel solco del culo e con un dito lo solleticava: spinse il bacino all’indietro, per agevolare la presenza di quel dito nel culo.Quando lei fini’ di pisciare, si alzo’, puli’ la fica con un po’ di carta igienica e, come se nulla fosse, usci’ scostando gli amici curiosi sulla porta, seguita da Carlo che si toccava il cazzo e i coglioni.Tornarono tutti sul grande letto improvvisato.Iniziarono a toccarsi reciprocamente, dapprima disponendosi casualmente per coppie, lui prese a leccare i seni di lei, con una mano le pasturgnava la fica, lei fremeva a quel trattamento, Clara si dispose in un sessantanove con Carlo e Cinzia prese in bocca il cazzo di Luigi, ma si trovava in posizione tale che la sua fica era a portata della bocca di lei, che prese a leccarla, avidamente, sotto il trattamento che lui le stava facendo.La sentiva fremere sotto la sua mano, e non sapeva quanto di quel fremito fosse dovuto alla mano e alla sua lingua sui suoi seni e quanto alla leccata che lei stava praticando alla fica di Cinzia.Il cazzo di Luigi, nella bocca di Cinzia rilasciava umori vischiosi che lei risucchiava e puliva con la lingua, circondandolo, facendo sentire la propria presenza sul glande, sul frenulo, su tutto quel cazzo sempre piu’ duro.Lui si sposto’ ed avvicino’ il cazzo alla fica di lei, prima lo poggio’ sul clitoride, lo mosse sulle grandi labbra, lo fece sentire su tutta la fica, poi punto’ ad entrare, cosa che avvenne senza difficolta’, salvo una brevissima resistenza iniziale, subito sostituita dall’accettazione, quasi un’aspirazione del cazzo nella fica.La fica lo stringeva, calda, umida, aderente, elastica, pulsante; si muoveva con agilita’, la fica corrispondeva ai suoi colpi e poteva vedere con quanta passione stesse leccando la fica a Cinzia, quasi in sincronia con i colpi che lui gli assestava nella fica, seppure con dolcezza.Cinzia decise di smettere di succhiare il cazzo di Luigi e di farsela leccare da lei: "Adesso … lo voglio … dai, Luigi, mettimelo dentro da dietro, … alla pecorina … voglio sentirlo tutto dentro di me …" e, cosi’ dicendo si distolse dalla precedente posizione per mettersi a carponi. Luigi, rimasto con il cazzo libero da quella bocca che tante sensazioni gli aveva gia’ dato, si pose di tergo, in modo da accontentarla subito, prese in mano il proprio cazzo, lo diresse dentro quelle chiappe, tenendolo basso per poter entrare nella fica di Cinzia strusciando da dietro."Anch’io, … lo voglio … cosi’ …" si lascio’ andare detto Clara e prese la medesima posizione di fianco a Cinzia e Carlo l’accontento’.Le due donne si baciarono, sorridendo, non appena ebbero dentro di loro quei due cazzi; quasi senza avvedersene, anche Carlo cerco’ la bocca di Luigi che, proprio, non si aspettava questa avance.La sorpresa fu tale che non riusci’ a reagire, lasciando che Carlo gli infilasse in bocca la lingua alla ricerca della sua: quando si rese conto di quanto stava accadendo, non ebbe altra scelta che ricambiare e … non gli dispiacque.Per lui era la prima volta che baciava un uomo, non avrebbe mai pensato di farlo, ma tutto sembrava cosi’ naturale e spontaneo, oltre che per l’ambiente carico di voglie senza limiti, che, appunto, trovo’ piacevole quell’approccio.Lui continuava a scoparla, ritmicamente, talora accelerando i propri colpi nella fica, talora rallentando e toccandole i seni.Prima lei, poi le altre due, si sciolsero dal ragazzo che, nel momento, se le stava facendo, lasciandoli cosi’ in attesa con i cazzi bagnati delle loro fiche, dei loro umori.Fu lei a lanciare l’idea: "Ragazzi, ho una proposta … inculatevi … tutti insieme … uno entro l’altro …"Clara accolse l’idea con entusiasmo: "si … il trenino …. fateci vedere il trenino ….""Wow, questa si’ che e’ un’idea …" commento’ Cinzia, poi, rivolgendosi a lei, "… ma … come ti e’ venuta?" chiese.Luigi era restio: "… non scherzate … non sono mica di … quelli … gay .. voglio dire".Era rosso in viso, lui fece notare come stesse esagerando, la proposta era eccessiva e … poi anche per lui sarebbe stato troppo: non l’aveva mai preso in culo.Per tutta risposta, lei si allungo’ sul letto verso un comodino, l’aperse, ne trasse un mazzo di carte."Tiriamo a sorte le posizioni …"Cinzia si alzo’: "Vado a prendere qualcosa per ungere …" disse e si diresse verso la prima stanza.Mise dell’altra legna sul fuoco e torno’ con un pacchetto di margarina: "… non e’ il burro dell’Ultimo tango …. ma puo’ andare bene lo stesso …" sembro’ scusarsi.Nel frattempo, lei aveva sorteggiato e ne comunico’, trionfante, l’esito a Cinzia: "Tocca a Carlo essere il primo, lui nel mezzo e Luigi in … coda" rise, aggiungendo: "anzi, in … culo a lui …" Risero tutte e tre.Carlo si pose a carponi, lui si accosto’, cazzo alla mano, a quel culo, pensando in quale situazione si trovasse e cerco’ di porsi in modo da poter penetrarlo,Clara, con la margarina in mano, ne prese un po’ con le dita e la spalmo’ sulle natiche di Carlo, guidandola verso l’ano, frizionandola ben bene, ne cosparse un po’ anche sulla punto del cazzo, lungo l’asta, sapientemente, poi nuovamente sull’ano di Carlo: "Vai … spingi … ora … inculalo …." incito’ passando la margarina a lei.Lei prese a fare la stessa spalmatura sulle chiappe di lui, ancora serrate, cosi’ che dovette allargarle leggermente con le mani, invitando, con un cenno, Luigi ad avvicinare il cazzo al culo dell’amico.Lui inizio’ per primo a spingere il cazzo contro l’ano di Carlo, ne saggio’ subito la resistenza, lasciandogli intuire che anche per Carlo non fosse sempre cosi’ frequente prenderlo in quel posto, come il bacio di prima avrebbe potuto lasciare pensare.Spinse ancora e, all’improvviso, senti’ che stava entrando, spinse ancora.Proprio in quel mentre senti’ la punta del cazzo di Luigi premergli sul culo ed, istintivamente, serro’ l’ano per tutelarsi da quella indebita penetrazione.Luigi, istigato dalle ragazze, spinse anche lui, faceva un male indicibile, resisteva, ma senti’ un’acuta fitta, quasi lo stessero squartando, un dolore incredibile: evidentemente il cazzo di Luigi era entrato, almeno un po’.A causa del dolore che provava gli venne d’istinto di spingere in avanti, quasi a sottrarsi dalla profanazione che stava subendo, spingendo ancora pi’ forte nel culo di Carlo, ma Luigi spingeva a sua volta.Carlo implorava: "Piano, fa un male … boia … vai … piano".Lui sentiva il cazzo di Luigi entrargli nella carne, il dolore diveniva sempre piu’ acuto ed intenso.Le ragazze, per lenirlo, cominciarono a solleticare i coglioni di Carlo ed i suoi, anzi lei fece in modo da prendere con la mano il cazzo di Carlo, menandoglielo in una lenta sega.Ben presto, il dolore stava venendo sopraffatto dalle sensazioni, lentamente il piacere stava vincendo sul dolore di quella penetrazione e cominciarono a muoversi in modo abbastanza sincronizzato.Lei si alzo’, ando’ dove aveva lasciata la borsa, tornando subito con un fallo di plastica in mano, lo spalmo’ di margarina e si appresto’ a metterlo nel culo di Luigi: "… e tu … non vorrai restare … senza …" gli sussurro’ in un orecchio, con un atteggiamento complice.Lo spinse, decisa, nel culo di Luigi, senza pieta’, senza ripensamenti, quasi con un colpo netto.Luigi lancio’ un grido, il dolore era atroce: "… cosa urli? … gli altri lo hanno gia’ … dentro e … tu … sei l’ultimo della … fila …" continuo: "… vedrai che ti piacera’ … e poi … non e’ grosso come … i cazzi veri …."Per reazione al dolore, Luigi spingeva in avanti, spingeva il suo cazzo dentro il culo di lui, che, a sua volta, spingeva in quello di Carlo.Questi fu il primo a sottrarsi a quella penetrazione multipla, scivolando fuori e distendendosi sul grande letto, poi tocco’ a lui fare in modo da togliersi dal cazzo di Luigi, che rimase sotto le abili mani torturatrici di lei e del suo cazzo di plastica, tanto che continuo’ ancora a rimuoverlo, talora avanti ed indietro, tal’altra rigirandoglielo nel culo."Sieste stati … fantastici …" commento’ Clara "… lo spettacolo era veramente degno … adesso, sapete cosa proviamo … quando ce lo mettete … in culo …."Cinzia aggiunse: "… pero’ il piacere e’ sempre maggiore del dolore … almeno dopo la prima volta …"Lei rincaro’ la dose: "si … ma loro non potranno mai sapere cosa si prova con due … cazzi, … uhm … uno in fica … uno in culo …""Gia’, e’ vero …. non c’avevo pensato …." rispose Clara, ma Cinzia: "… ma, scommetto, che avevi pensato di prenderli tu, due, uno in fica … uno in culo, e … magari … uno in bocca …." e, senza attendere risposte, aggiunse: "… io lo avevo … pensato …. e lo voglio fare … subito … adesso … per prima …." e, rivolgendosi a loro: "… su, forza, facciamolo … chi mi viene in fica? … e il piu’ grosso lo voglio nel … culo …"Carlo si avvicino’, Cinzia lo fece distendere e si pose sopra di lui, prendendogli il cazzo con una mano e dirigendoselo verso la fica, Luigi, senza preoccuparsi di confrontarsi per verificare chi l’avesse piu’ grosso, le si pose alle spalle, dirigendo il cazzo verso quel culo ed a lui non resto’ che spostarsi verso la bocca di Cinzia.Lei si avvicino’ a quei due culi maschili che si stavano facendo Cinzia, prendendo a leccare i coglioni, a giocare con le unghie su quello dei due che, al momento, non stava leccando, cercava di infilare un dito nel culo di Luigi, ma subito ripenso’ al fallo di plastica, riuscendo a raggiungerlo.Per la verita’, Clara aveva visto la mano di lei che cercava il fallo di plastica ed aveva fatto in modo di avvicinarglielo in modo che potesse afferrarlo.Luigi senti’ per la seconda volta l’oggetto di plastica premergli contro l’ano, lo senti’ spingere e quindi entrare; si agito’ tutto, accelerando i colpi col cazzo nel culo di Cinzia, che mugugnava, ma non riusciva a parlare con i due cazzi infilati nella carne ed il terzo che le riempiva selvaggiamente la bocca.Clara si era avvicinata a lui, gli stava massaggiando le chiappe, di tanto in tanto, con la mano, cercava di entrare tra le sue gambe, afferrandogli lo scroto, giocando con i coglioni, con l’altra mano gli toccava il petto, gli solleticava i capezzoli.Lui sentiva i seni di lei sulla schiena, ne sentiva i capezzoli duri, l’eccitazione era alle stelle, e si lascio’ andare sborrando convulsamente nella bocca di Cinzia, rilasciando una grande quantita’ di sperma.Vide che anche Luigi si stava scuotendo in convulsioni rapide e ne dedusse che stesse riempiendo di sborra il culo di Cinzia.Cinzia non dava cenni di demordere, risucchiava lo sperma che usciva dalla cappella di lui, noto’ come deglutisse, ingurgitandolo.Quando Luigi, stremato, si lascio’ uscire il cazzo dal culo di Cinzia, essa si eresse con il busto sopra Carlo e mantenendolo saldamente dentro alla fica, inizio’ a muoversi su’ ed in giu’, a smorzacandela, continuando fino a che non senti’ che anche Carlo si scuoteva sborrandole nella fica, spingendo ancora a fondo ad ogni volta che si scuoteva in un fiotto di sperma.Si accasciarono esausti, appagati, sorridenti."… ecco che li hai fatti … venire …" disse lei."In fondo, sono la … padrona di … casa", reagi’ Cinzia."Padrona di … cazzo, non di casa …" preciso’ Clara, e la battuta, seppure forzata, le fece ridere."Non preoccupiamoci, … abbiamo tutto il fine settimana …" disse lei.Clara si alzo’, mise dell’altra legna sul fuoco, prese delle coperte dall’armadio e si distesero tutti e sei sotto le coperte, per passare la notte, senza badare di come i corpi fossero disposti.Ogni tanto una mano toccava un corpo, non importava di chi fosse la mano, ne’ di chi fosse il corpo, fino a che non si addormentarono tutti.Al mattino, Carlo si sveglio’ per primo.Per un po’ rimase a letto, osservando gli altri due e le ragazze e pensando alla serata trascorsa.Il culo gli bruciava leggermente, ma non gli doleva piu’ cosi’ forte.Decise di alzarsi, scivolo’ giu’ dal letto e, giunto nell’altra stanza, recupero’ i propri vestiti e li indosso’.Cerco’ il caffe’ e lo preparo’, anzi, visto che c’era, preparo’ la tavola per la colazione.Poi si alzo’ lui, ando’ in bagno a pisciare, tiro’ l’acqua dello sciacquone; il rumore sveglio’ Luigi, che lo raggiunse: "oh .. scusa …. non sapevo che ci fossi tu …" disse, arrossendo, forse senza neanche accorgersi di essere ancora del tutto nudo, come lui, del resto …."oh, no … entra … entra pure …" "si, ma sai io debbo …" "non ti preoccupare … ormai … dopo ieri sera, non dobbiamo … formalizzarci … fai pure …" Luigi gli passo’ accanto e lui non manco’ di lasciarsi andare a toccargli il cazzo pendulo, seppure non floscio, ma leggermente tendente all’inturgidimento.Gli era venuto spontaneo, non sapeva come mai.Luigi si accuccio’ sulla turca, lui fece per uscire, ma gli venne alla memoria la scena della sera precedente tra lei e Carlo, torno’ indietro, prese in mano il cazzo e lo agito’ davanti al viso di Luigi.Luigi, ormai entrato in quella situazione di promiscuita’ di corpi, lo prese in bocca, ma non sapeva bene come fare, era senza esperienza in quel gioco delle parti.Poi lui usci’ lasciandolo finire, attraverso’ la camera, vedendo che le tre ragazze dormivano ancora, con un’aria riposata e soddisfatta sui loro volti, arrivando nell’altra stanza.Vedendo Carlo vestito, si rese conto di essere nudo, arrossi’ e si rivesti’ anch’egli.Luigi li raggiunse dopo poco e completarono di preparare la colazione.Il caffe’ era pronto e si chiesero se fosse il caso di svegliarle, decidendo di lasciarle dormire e di dividersi il caffe’: quando si fossero svegliate ne avrebbero fatto dell’altro.Bevvero il caffe’, senza parlare, guardandosi, ad un certo momento venne da ridere a tutti, pensando alla serata, abbastanza imprevista, ma, soprattutto, a quel giorno che li aspettava, al giorno dopo e, in mezzo alla notte.Avevano finito il caffe’ quando lei comparse sulla porta, nuda, bellissima, stiracchiandosi: "Buon giorno e … bene alzati … oh, … come siete stati bravi … avete preparato la colazione …." squitti’ contenta, torno’ subito nella camera chiamando le altre.In men che non si dica erano tutte e tre a tavola, lui preparo’ dell’altro caffe’ e presero, tutti, a darsi da fare con le fette biscottate, il burro, la marmellata, il miele, i succhi di frutta.Le ragazze stavano facendo colazione del tutto nude, senza preoccuparsi si rivestirsi, a differenza di quanto avevano fatto loro.Clara, spalmando il burro: "… allora il burro c’era … non avevi solo margarina in frigo …" disse, sorridendo complice nei confronti di Cinzia."Eh, gia’ …" rispose asciutta.Lei: "Ricorda, Cinzia, che sei in dovere nei nostri confronti …" "Lo ricordo benissimo …, ma non parliamo, .. ora, almeno fino a che’ non mi sia fatta un buon caffe’ …" rispose Cinzia.Carlo verso’ il caffe’, lo bevettero in silenzio, guardandosi l’una con l’altra.Lui chiese: "Cosa facciamo oggi … che programmi avete …?",Non gli risposero, ma si limitarono a guardarlo.Noto’ come a lei fossero brillati gli occhi, ma non parlo’.Tacque, attendendo risposta, ma nessuna delle tre parlava."Ho detto … qualcosa che non va?"Fu Cinzia a rispondergli: "Siamo qui … e basta … siamo qui per … qualcosa e lo sai …." fece una pausa e prosegui’: "… non dobbiamo sprecare il tempo …. a meno che tu … non preferisca … una passeggiata nei boschi … ma di questa stagione non ci sono neppure i funghi …""Ma cosa dici … " intervenne Clara " i funghi ci sono … tre bei funghi, tutti per noi …. e noi due … ne avanziamo ancora …."Un sorriso strano comparve sulle labbra di Cinzia, quasi di accondiscendenza.Lei si alzo’, si stiracchio’, mettendo in mostra i seni ed inarcando il ventre in avanti, con una mano scese sul pube, quasi a riordinarsi i peli.Prese a sgomberare la tavola dalle stoviglie e quant’altro l’occupava, poi la puli’ con uno straccio,Puntando sulle braccia si mise a sedere sulla tavola ed allargo’ le gambe’, quasi davanti a Clara, rimasta seduta.Si ripasso’ la mano sui peli della fica, poi, con entrambe le mani se l’allargo’: fu solo per poco, alzo’ una gamba e la rivolse sopra la testa di Clara, prendendola in mezzo e riprese ad allargarsi le labbra della fica davanti all’amica, che la stava guardando con evidente interesse, lasciandola fare.Clara abbasso’ la testa, con la lingua si mise a leccare la fica di lei, con avidita’, cingendole in fianchi con le mani.Quando se ne accorsero, i tre maschi si avvicinarono per assistere allo spettacolo.Lei si distese sulla tavola, porgendo tutta la sua fica alla leccata di Clara, lui non perse l’occasione per cominciare a leccarle un seno, sentendo subito che una mano di lei gli cercava in mezzo ai pantaloni.Carlo giro’ attorno alla tavola, prendendo possesso dell’altro seno, ma con l’avvertenza di essersi abbassato la zip dei jeans ed estratto il cazzo, ritornato duro ed in forma.Lui sentendo la mano, provvide subito a sua volta ad aprirsi i pantaloni e trarne fuori il cazzo.Luigi, a quella vista, si era avvicinato alle spalle di Cinzia e con le braccia, scendendo da sopra le spalle, in piedi, prese a toccarle i seni, poi abbasso’ la testa e Cinzia rispose sollevando il viso verso di lui con un bacio in cui le due lingue si cercavano affannosamente.Cinzia suggeri’ di tornare nella camera, dopo avere aperto le imposte nella stanza, senza curarsi dei quattro impegnati attorno e sulla tavola, dischiuse quelle della camera, in modo che entrasse sufficiente luce, ma non fosse possibile, ad occhi indiscreti, osservare l’interno, cosa a cui contribuivano anche le tende."E’ una bella giornata … oggi …. ma non ce ne frega niente …" disse, ridendo e dando una bella palpata ai pantaloni di Luigi."… perche’ vi siete vestiti ?… tanto, ve li dovete di nuovo togliere …." e rise.Risero tutti. Era chiaro che non vi era alcuna intenzione di uscire di li’, ma sarebbe stata una giornata intensa, lo stesso.Invito Luigi a spogliarsi, aiutandolo a liberarsi dei pantaloni."Ehi, voi, .. di la’ venite … o non venite … qui, intendo …"Nell’attesa, si mise su di un fianco accanto a Luigi, passando le palme delle mani sul petto di lei, arrivando ai capezzoli, facendovi sentire la durezza della unghie, poi scendendo sul ventre, sempre con le unghie, ma con estrema e studiata delicatezza.Quando gli altri arrivarono, non poterono non apprezzare il meraviglioso culo rotondo che Cinzia esibiva da quella posizione.Sentendoli arrivare mosse una gamba, quel tanto che bastava per consentire che si vedesse la fica emergere tra le due cosce alla base di quel culo rotondo.Lei invito’ gli altri a spogliarsi, cosa che fecero con estrema velocita’, quasi scusandosi di essersi precedentemente rivestiti."Avevate poca … fiducia in noi …" li redargui’ caramente lei.Furono di nuovo tutti distesi su quel letto che la sera prima avevano approntato unendo i diversi letti della stanza.Lui si getto’ sul culo di Cinzia, leccandoglielo forsennatamente, sentendo che lei reagiva con piacere e partecipazione.Con la mano, penetro’ dentro le cosce, raggiungendone la fica, operazione che Cinzia fece in modo di facilitare sollevando una gamba quel tanto che bastasse a lasciare spazio per la mano ed il braccio.Le dita presero a muoversi sulla fica, tra le grandi labbra, sul clitoride che si eresse immediatamente, poi cercarono le piccole labbra, tentando, quasi subito, di entrare nella vagina, riuscendoci ben presto.Le mani di Cinzia afferrarono il cazzo di Luigi, avviando un movimento lungo di esso, lento, studiato, di tanto in tanto stringendolo forte, con delle pulsioni delle cinque dita attorno ad esso; contemporaneamente la lingua di lui si muoveva sulle natiche, facendo in modo che la saliva lasciasse sentire la sua frescura.Continuando con la mano sulla fica, con il mento faceva in modo da divaricare le chiappe di Cinzia, per portare la lingua dentro al solco del culo, fin verso l’ano, cercandolo con avidita’.Cinzia muoveva il culo per lasciargli raggiungere il risultato che si stava proponendo e che le era divenuto chiaro.Lei, a quello spettacolo, si avvicino’ a Clara, toccandole le natiche con una mano e passando l’altra su di un seno.Dalle natiche la mano passo’ pressoche’ immediatamente al solco, con un dito cercava l’ano, mentre la mano scendeva dal seno verso il pube di Clara.Lui fece in modo che il dito immerso nella fica, ormai nuovamente intrisa di umori, di Cinzia non fosse solo: vi infilo’ due dita e, dopo averli piu’ volte rigirati dentro, ne introdusse un terzo.Carlo aveva abbracciato lei alle spalle, toccandole appassionatamente i seni, strusciandosi addosso a lei, che, rivolgendo il viso all’indietro, lo bacio’ nella bocca, in un intreccio di lingue e di saliva.I jeans di lui sfregavano sulle chiappe di lei, lasciando cogliere come avesse il cazzo in piena erezione: "Spogliati, scemo … cosa aspetti? …. dai …"Carlo non se lo fece ripetere, e, distaccandosi quel tanto che era necessario, si spoglio’ velocemente, riprendendo subito l’approccio di prima, cosicche’ lei, sentendo il cazzo premerle sulle chiappe, sculetto’ quanto bastava perche’ il cazzo di Carlo venisse a trovarsi in mezzo al solco del culo.Con un movimento delle anche fece in modo che il cazzo si infilasse tra le cosce, sentendo quell’asta orizzontale all’altezza del perineo.Carlo era appiattito sulla schiena di lei, il cazzo infilato tra le chiappe e le cosce, le mani sui seni dedite a ricercarne le sensazioni sui capezzoli, duri, irti, reattivi.Clara si divincolo’, inginocchiandosi davanti a lei, con l’evidente intenzione di leccarle la fica, cosa che prese a fare immediatamente, trovando anche la punta del cazzo di Carlo che emergeva, specie quando lei si piegava leggermente in avanti.La lingua di Clara si dedicava tanto alla fica di lei, quanto alla punta di quel cazzo emergente tra le cosce; con le braccia circondava i fianchi di lei, una mano, di tanto in tanto, si spostava sul ventre, sull’ombelico, accarezzandolo.Lei scosto’ Clara, si stacco’ dalle mani di Carlo sul seni, quindi si protese in avanti, appoggiandosi con i gomiti sul letto e rimanendo con il culo in alto: "… mettimelo dentro … da dietro … alla pecorina …" sembro’ implorare, allargando le braccia e protendendo ancora di piu’ il culo all’infuori.Carlo l’accontento’ prendendosi il cazzo con la mano destra e dirigendolo verso la fica; senti’ la mano di lei che lo prendeva in consegna per guidarlo meglio nella direzione giusta, senti’ il glande bagnarsi al contatto della fica fradicia di lei, spinse ed entro’, come risucchiato, cominciando a muoversi dentro di lei, che muoveva il culo per sentire quel cazzo al meglio, per sentirlo sempre di piu’."… spingi … forte … fino … in fondo … spingilo fino al … collo dell’utero … uhm …. si …. si … spingi …. ancora … non smettere …. dai … uhm …. si …. ancora ….."Clara si rivolse a Luigi, gli prese in bocca il cazzo, sostituendo la mano di Cinzia, con le labbra scorreva quell’asta, con la lingua lo stimolava, sul glande, sul frenulo, attorno al prepuzio, attorno all’asta fino a dove poteva arrivare.Senza lasciarne la prese e continuando a spompinarlo, riusci’ a muovere il corpo portando la propria fica all’altezza della bocca di Cinzia, che, grata, prese a slinguarla senza ritegno alcuno.Cinzia si rigiro’ sul letto, mettendosi sulla schiena ma tenendo la testa in posizione da potere leccare la fica a Clara, messasi di fianco, mostrando la fica a lui, con le mani la divarico’, con un gesto che significava solo "… scopami!".Lui le appoggio’ il cazzo, tenendolo con una mano lo fece percorrere l’interno delle grandi labbra, fino al clitoride, poi l’abbasso’ verso l’apertura della fessura, ve l’appoggio’ e spinse, facendolo entrare senza difficolta’, trovandosi subito il cazzo nella morsa dei muscoli vaginali, che pulsavano, caldi ed accoglienti, attorno ad esso.Comincio’ a muoversi dentro di lei, avanti ed indietro, prima lentamente, poi sempre di piu’ accelerando i movimenti.Cinzia di agitava sotto quei colpi, muoveva il bacino, assecondando il ritmo della scopata.Senti’ che stava venendo, fece in modo di estrarre il cazzo dalla fica di Cinzia e, con convulsioni ripetute, si lascio’ andare ad una sborrata intensa e gonfia di sperma, che si sparse, nei suoi fiotti, sul ventre di Cinzia, in parte raggrumandosi nell’incavo dell’ombelico, non senza che le ultime gocce, si venissero a deporre sui peli del pube.Cinzia prese a spalmarsi il bianco lattiginoso dello sperma sul corpo, trascinandolo fino ai seni, inumidendo i capezzoli con quella sostanza che formava dei fili tra le sue dita.Clara, percependo quanto era accaduto, accelero’ il trattamento con la bocca sul cazzo di Luigi, fino a che anche lui non venne, cosi’ che pote’ inghiottirne il getto di sborra che le irrorava la gola, ma un leggero rivolo ne fuoriusci’ dalle labbra, che risucchio’ immediatamente con la lingua, gustandosela tutta.Carlo continuava il suo avanti ed indietro nella fica di lei, piegata, con il culo in alto, alla pecorina, fino a che’ anche lui si lascio’ andare a scaricare la sborra che gli saliva dai coglioni, estraendo il cazzo dalla fica cosi’ che lo sperma si verso’ sulle natiche, sul culo, sulla schiena da cui scendeva in un rivolo all’interno del solco del culo, poi scivolando lungo le cosce, lentamente.Si trovarono distesi sul grande letto formato dall’accostamento dei materassi della sera prima, respirando assieme, riprendendo fiato, tenendosi teneramente con le mani su quei corpi nudi ed abbondantemente impiastricciati si sborra, divenuta ormai incolore.Clara prese a leccare i seni di Cinzia ripulendoli dallo sperma che si era spalmata.Decisero per una doccia, ma dovettero farla a turno, perche’ lo spazio non permetteva che la facessero tutti assieme.La prima fu Clara, assieme a Carlo, poi entro’ Luigi e Clara lascio’ il posto a lei, poi Cinzia con lui, facendo in modo che, almeno per breve tempo, riuscissero a rimanere anche in tre sotto il getto dell’acqua.La doccia fu un ulteriore momento per dedicare attenzione ai reciproci sessi, anche quelli che piu’ risentivano degli impegni precedenti.Si asciugarono, tornando quindi a ridistendersi sui letti, ancora accostati.
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