Estate del 1998 villa al mare pomeriggio caldo e silenzioso, l’unico rumore che vagava era quello delle cicale sugli alberi. Io ero nella mia camera da letto che riposavo dopo una ricca mattinata al mare, ad un tratto sento uscire qualcuno dal bagno. Chi è? E sento rispondere sono io ho fatto la doccia, siamo soli non c’è nessuno, i nostri genitori erano andati in città. Il mio pene che fino ad allora dormiva iniziò lentamente a drizzarsi al di sotto del boxer che indossavo. L’idea che avrei potuto spiare mia cugina (19 anni) m’intrigava, e così fù, mi alzai e lentamente mi avvicinai alla porta della sua camera che si trovava di fronte alla mia, la porta era socchiusa e s’intravedeva una buona parte della stanza. Il cuore mi girava intorno ai 1000 battiti l’ora, un po’ per la paura di essere scoperto, un po’ anche per una sua eventuale reazione. Ad un tratto sentii dei gemiti, il pene fuoriuscì dal boxer, aprii la porta un po’ di più e vidi mi cugina nuda per la prima volta che mentre si stava asciugando con l’asciugamano stava iniziando a masturbarsi. Assistetti allibito alla scena, fino a quando mia cugina non si distese sul letto e a gambe che intervallava ad aprire e chiudere si toccava alla grande.Con gran coraggio entrai con il cannone che puntava nella sua direzione, Lei vedendomi continuo a masturbarsi, mi avvicinai a Lei ed iniziai a toccarle i seni (3° misura) che erano turgidi lei afferrò il mio pene e con forza cercò d’iniziare a masturbarmi, non riuscendoci le presi la mano e le feci vedere come avrebbe dovuto fare, dopo passo a farmi una bella pompa, e devo dire che era davvero esperta nel campo. Dopo una decina di minuti che mi stava pompando decisi che era arrivato il mio momento, iniziai a leccarle la fica, piccola e pelosa, bagnata di eccitazione da riempire una bottiglia d’acqua, dai sui gemiti e dalle sue contorsioni vedevo che era in preda ad una eccitazione massima. Arrivati ad un punto mi chiese di sverginarla. Mi bloccai il pene ormai non aspettava altro che entrare ma la mia coscienza diceva di no, già e troppo dove siamo arrivati. Me lo ripetette un’altra volta e con calma e delicatezza iniziai a infilarglielo piano piano, i gemiti aumentavano, ma il pene scivolava tranquillamente tanto che era lubrificato dai suoi umori, e dalla mia saliva, iniziai stantuffarla, ad un tratto mi disse che mi sarei dovuto mettere io sotto e lei doveva scoparmi, e così fu, era assatanata di sesso. Essendo la prima volta completa non voleva sprecare nulla, poi mi disse di prenderla da dietro e continuare a penetrarla. Stavo quasi per arrivare, adesso avrei dovuto scegliere dove venire. Mi fermai, la girai di fronte a me la feci sedere sul letto glielo infilai in bocca nuovamente, e iniziò a spompinarlo nuovamente, mentre con una mano si toccava, stavo arrivando il tempo di tirarglielo fuori dalla bocca e le inondai il viso la bocca, al getto si sdraio sul letto, e continuai a d innaffiarle i seni, le ultime gocce gliele feci cadere sulla fica.Rimanemmo distesi sul letto per un quarto d’ora, senza dir nulla ormai esausti entrambi, dopo ci alzammo ci facemmo la doccia insieme. Da allora ogni tanto scappa una scopata tra cugini nel ricordo della sua prima volta.
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