Immagino saprete come è cominciata la storia… come, quando e perchè ho rotto il culo alla mia cuginetta… gli intriganti giochini della cuginetta troietta sono continuati, fortunatamente non abitavamo nella stessa città altrimenti la frequenza dei contatti e la sua sfrontatezza ci avrebbero certamente tradito ed i suoi genitori avrebbero saputo che troia di figlia si ritrovavano e che maiale di nipote avevano… !!! ogni qualvolta che ci incontravamo, per riunioni di famiglia od altro lei trovava sempre la maniera per farmi salire la pressione a mille… palpandomi in presenza di altri… o anche semplicemente ma forse più intrigantemente raccontandomi le sue avventure… per esempio mi raccontò che, poco dopo che le feci perdere la verginità del suo bel culetto, disse al suo ragazzo:”senti voglio darti la prova di quanto ti voglio bene… stasera proviamo… però tu fai piano… non devi farmi del male… mettimelo di dietro”… ,che sfrontata troietta come sapeva recitare bene, lui che oramai aveva quasi perso tutte le speranze di incularla stentava a credere quello che sentiva… e colmo di eccitazione ancora prima di toccarla cominciò a baciarla ed a smanettarla tra le coscie e con gli occhi pieni di commozione, per quello che lui credeva un sacrificio… un sublime pegno d’amore… cominciò lentamente a “preparare” quello che lui credeva un buchino inviolato… così tolse la sua mano dalla fica bagnata della mia cuginetta e con gli umori che aveva raccolto prese a lubrificare l’ingresso del culetto che, lui non immaginava, non aspettava altro che di essere penetrato con il massimo della violenza. non appena ritenne che poteva cominciare la penetrazione… appoggiò lentamente e dolcemente la punta del suo cazzo al culetto bramoso che lo aspettava… lei al primo accenno di spinta, più troia che mai, gli sussurrò di fare piano perchè provava davvero tanto dolore e mentre diceva questo strigeva i muscoli del suo ano in maniera da rendere più difficoltosa la penetrazione… il poveretto provava e riprovava chiedendole scusa ad ogni minima spinta… ma quando aveva quasi perso le speranze di riuscire a fotterla in culo… e stava per arrendersi… lei furba e puttana gli disse:”ti prego prova a spingere di più… io sarò forte e sopporterò qualsiasi dolore per amor tuo” dicendogli questo allentò la stretta dei muscoli del suo culetto e quando lui dette la prima spinta lei con un sapiente e ben calibrato colpo di reni agevolò l’ingresso di quel cazzo che tanto aveva penato per entrare dentro di lei… e con sapienti movimenti lo fece entrare tutto soffocando a fatica i gemiti di goduria e le urla di piacere che invece avrebbe voluto lasciarsi sfuggire… mi disse che con i suoi abili colpi era riuscita a fare avere al suo ragazzo due orgasmi che in preda ad un’eccitazione che certamente non aveva mai provato non si stancava di scusarsi per il dolore che le aveva arrecato… alla fine dopo essere venuto, con gli occhi colmi di riconoscenza le disse che piano piano rifacendolo ancora lei certamente non avrebbe più provato dolore perchè il suo piccolo buchino si sarebbe adattato… e che forse sarebbe riuscita a provare anche piacere… alla fine del racconto lei i guardo con quegli occhi da candida troietta e mi disse… :”vieni e… toccami la fica… , senti com’è bagnata… , le mie mutandine sono tutte inzuppate… ho voglia del tuo cazzo… , ho voglia di prenderlo nel culo… su vieni e ficcamelo dentro… fammelo sentire fino su nella pancia e poi quando stai per venire sborrami in bocca!!!” non potete immaginare… quanto duro mi fosse venuto… tra il racconto e quelle sue eccitanti parole avevo un cazzo tanto grosso che pur essendo nei pantaloni chiunque fosse entrato in quel momento avrebbe senz’altro capito che lì c’era qualcosa che non andava… così, a malincuore… , le dissi che era troppo rischioso… che era meglio lasciare perdere… di cercare una scusa ed uscire… per farlo in macchina… ma lei, che nel frattempo aveva già tolto le mutandine, dicendomi che per nulla al mondo avrebbe rinunciato a sentirsi il mio cazzo nel culo in una situazione così intrigante… con i suoi genitori a pochi metri… si avvicinò al divano dove ero seduto e, con una rapida mossa liberandomi la mazza che oramai stava sfondando i calzoni, mi fu sopra… allargò con le mani le sue chiappette di marmo e cominciò a dimenarsi facendo scomparire dentro di lei tutto il mio cazzo… certamente la situazione era intrigante al massimo… il pericolo che da un momento all’altro qualcuno entrasse… le scontate conseguenze… fecero si che rapidamente e contemporaneamente fummo al colmo del piacere lei lo capì e mentre veniva levò il mio cazzo dal suo culetto e prendendolo in bocca cominciò a menarsi la fica mentre io le sborravo in bocca… quella fu la prima volta che ebbi due orgasmi consecutivi… .
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