Mi chiamo Fabio ho 39 anni sono single per scelta e, fino a poco tempo fa ho avuto una vita normale, qualche ragazza ma mai quella giusta e, qualche avventura senza troppi problemi, sono un ragazzo normale non particolarmente bello e con una discreta cerchia di amicizie.Qualche tempo fa ho avuto dei problemi di salute non particolarmente gravi, ma comunque fastidiosi, dovute al mio hobby preferito, la bicicletta mi uscirono le emorroidi, malgrado l’utilizzo di varie pomate ed una dieta rigorosa, il problema continuava a persistere.Dietro consiglio di un amica mi decisi a recarmi dal medico, una dottoressa convenzionata con la mutua ,che aveva guarito anche lei dalla stessa patologia, presi appuntamento e mi recai nel suo studio.Nello studio fui ricevuto da un infermiera in camice bianco che mi fece accomodare nella stanza d’attesa, la ragazza era una biondina con i capelli tagliati cortissimi, non molto alta ma con tutte le curve al punto giusto, ed il camice un po’ trasparente lasciava intuire il suo abbigliamento intimo anch’esso bianco.C’erano un paio di persone solo donne che aspettavo di essere ricevute, e quindi mi preparai ad un attesa che si prospettava lunga ,presi una rivista e iniziai a sfogliarla.Dopo un oretta era giunto il mio turno, e l’infermiera mi pregò di seguirla, le andai dietro e notai con molto piacere il suo camminare ancheggiante e provocatorio.Arrivammo alla porta, la ragazza bussò ed una voce dall’interno ci disse di entrare.Lo studio era arredato con mobili asettici di formica bianca e metallo, c’era il classico lettino ed una poltrona che intuii potesse essere del tipo ginecologico, delle rose gialle dentro un vaso rallegravano un po’ l’ambiente.La dottoressa mi disse di accomodarmi e congedò l’infermiera, mi sedetti davanti a lei, e cominciammo dalle presentazioni, lei disse di chiamarsi Tiziana e per mettermi a mio agio mi pregò di darle del tu, mi fece le classiche domande di routine, volle sapere età, malattie recenti, lavoro, dove abitassi, stato civile, ed altre informazioni di base,Mentre lei compilava il modulo, la osservai, poteva avere circa 35 anni, aveva i capelli neri lunghissimi raccolti in una grossa treccia che gli ricadeva sulla spalla sinistra, un viso ovale con la carnagione scura, le labbra piene con un rossetto color mattone molto carico, gli occhi neri come la pece sapientemente truccati con gli occhiali rettangolari con la montatura nera che la rendevano molto intrigante, notai che non era particolarmente alta ma da quello che potevo vedere particolarmente formosa.Le mani piccole e grasottelle, con le unghie lunghe e curatissime e lo smalto trasparente, alle sue dita due anelli ma senza la fede.Dopo i discorsi preliminari mi chiese quale fosse lo scopo della mia presenza, con imbarazzo gli esposi i miei problemi ed il mio tentativo infruttuoso di porci rimedio.Lei sorrise e mi disse che avrebbe dovuto visitarmi prima di decidere il da farsi, mi ordinò di spogliarmi e di stendermi sul lettino, lo feci senza paura alcuna pensando a lei come medico.Quindi la dottoressa si alzò, e potei finalmente guardarla a figura intera, alta circa 1,60, rotondetta sotto il camice indossava un tailleur nero con la gonna al ginocchio, calze nere coprenti un paio di scarpette nere con i tacchi a spillo, ma fù la giacca a turbarmi maggiormente, infatti da un bottone maliziosamente aperto sbucava un reggiseno nero che faceva fatica a contenere le sue grandi mammelle.A quella vista temetti di svenire , il cazzo mi si rizzò, imbarazzatissimo cercai di coprirlo con le mani,”però da quel che vedo li non ci sono problemi” mi disse.”scusi non so che cosa mi è preso””lascia stare sono cose che capitano – disse ridendo- e poi ti ho detto di darmi pure del tu, ora solleva le gambe e posa i piedi sul lettino che voglio vedere”.Tiziana prese uno sgabello e si posizionò in mezzo alle mie gambe, osservo il mio ano per un paio di minuti, poi disse:”qui c’è una grossa infiammazione, innanzi tutto dovrai fare degli impacchi e poi mettere un unguento, ma soprattutto occorre molta pulizia e niente bicicletta””nulla di grave quindi ? le chiesi””così a prima vista non posso dire, nel frattempo ti prescrivo delle analisi, tu segui la cura per un paio di giorni e poi ci rivediamo.”Mentre mi rivestivo sentii che la dottoressa chiamava l’infermiera:”Francesca abbiamo finito accompagna il signore”.Poi rivolgendosi a me mi raccomandò di seguire scrupolosamente la terapia e mi congedò dandomi la mano.Francesca mi scortò alla porta e con un sorriso mi disse arrivederci.Andai in farmacia ad acquistare le medicine che mi erano state prescritte e tornai a casa.Mentre mi prendevo cura del mio posteriore non potevo fare a meno di ripensare alla scena vista in precedenza nello studio, e quella notte dovetti masturbarmi due volte sognando la dottoressa Tiziana.Passarono tre giorni, la cura stava facendo effetto e quindi presi un nuovo appuntamento, telefonai e Francesca mi disse che quella sera stessa c’era un posto sul tardi verso le 20, mi disse che la dottoressa l’aveva pregata di insistere perché io potessi accettare, dato che voleva proprio visitarmi in tempi rapidi, non avevo impegni e quindi dissi che andava bene.Arrivai allo studio alle 20 in punto, venne Francesca ad aprirmi sempre con il suo camice bianco senza vestiti sotto, e potei gustarmi ancora la sua camminata provocante, accentuata dal fatto che al posto degli zoccoli calzava un paio di sandali bianchi con i listini che lasciavano scoperte le dita dei piedi laccate di rosso scuro.Attesi che l’ultimo paziente uscisse, e fui introdotto nello studio, la dottoressa mi fece accomodare, notai che portava una gonna marrone lunga con lo spacco sul fianco, una camicetta beige attillatissima con il bottone aperto a lasciar vedere il reggiseno bianco, aveva un paio di calze color carne velatissime ed ai piedi un paio di stivali marrone con un vertiginoso tacco a spillo.Mi chiese come andasse ed io gli risposi che stavo decisamente meglio e che la cura faceva effetto.”Va’ bene- disse – vediamo come sta’ il tuo fondoschiena, spogliati che così ti visito”.Mi spogliai, e mi distesi sul lettino come la volta prima, la dottoressa si sedette sullo sgabello e prese a controllare.” Direi che la situazione è migliorata, ma per caso senti un bruciore dentro ? “”Si dottoressa è come se mi prudesse, ma non all’esterno””Come pensavo credo che tu possa averle anche all’interno nulla di grave, ma devo controllare, per favore scendi e siediti sulla poltrona così posso lavorare meglio”.Preoccupato mi sedetti, nel frattempo la dottoressa chiamò nell’interfono la sua infermiera :”Francesca chiudi lo studio e poi vieni qui che ho bisogno del tuo aiuto, grazie “.Poi rivolto a me: “non ti preoccupare vedrai che non ti farò male, ma tu devi rilassarti un po’”Francesca entrò nello studio: “mi dica dottoressa di che cosa ha bisogno ? “” Per favore fallo mettere in posizione con le gambe bene allargate così lo visito”Mi fece appoggiare le gambe alle due forcelle, poi chiese :” devo mettergli le cinghie ? “.”Sarà meglio di si Francesca, non vorrei che si muovesse mentre lo visito e fargli male”.Francesca mi blocco le caviglie dicendomi ” vedrai non sentirai male, la dottoressa è bravissima” e mi accarezzo la fronte.La dottoressa si avvicinò ed ordinò a Francesca di preparare il carrello.” Non posso darti un anestetico ma non ci vorrà molto”Poi si infilò un paio di guanti sterili in lattice, “sei pronta Francesca ? “”Si dottoressa arrivo”.Portò il carrello a fianco a me e si mise anche lei i guanti.”Dammi la crema per favore le chiese Tiziana “.Sentii che me la spalmava attorno all’orifizio anale.”serve per non farti troppo male”Quella manovra mi provocò una strana eccitazione ed il risulto fù che il mio cazzo cominciò ad indurirsi, cercai di pensare ad altro , ma quando la dottoressa spinse leggermente il suo dito nel mio retto l’erezione fù completa.Con una risata Tiziana mi disse :” allora sei proprio recidivo, solo che adesso mi dà fastidio il tuo coso, non riesco a vedere niente, Francesca ti spiace spostarlo ?”.”Subito dottoressa” e me lo prese in mano spostandolo, lanciandomi un sorrisetto malizioso, sentivo il mio pene stretto nella sua mano guantata e temetti di godere.La dottoressa intanto continuava la sua opera di esplorazione del mio culo, spinse il dito fino in fondo, poi lo estrasse e si spalmò dell’altra crema sulle dita.”Ora devo ungerti così da poterti dilatare abbastanza vedere bene, cerca di stare fermo”.Riprese a frugarmi l’ano prima di tornare ad introdurmi prima un dito poi due, li spinse a fondo, ed il mio piacere cominciò a crescere, ero impotente alle sue manovre e questo mi faceva sballare.Tiziana muoveva le dita con maestria, mentre l’infermiera mi esortava a stare fermo, sempre stringendomi il pene.Non avevo mai immaginato che si potesse provare tanto godimento dal culo, e cominciai a pensare agli uomini che rinunciano per partito preso ad i piaceri anali, non sapendo il piacere che si prova.Socchiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla vertigine di emozioni che mi dava quel trattamento, e mi scappò un gemito di piacere, la dottoressa se ne accorse e disse:” Vedo che non ti faccio tanto male vero ? Anzi si direbbe che quasi ti piaccia”.”Si dottore è bellissima questa sensazione”.”Adesso però dovrò introdurre un divaricatore”, e rivolgendosi all’infermiera disse: ” Francesca passami per favore il divaricatore piccolo”.Lei gli diede lo strumento che dalla mia posizione non potei vedere, sentii qualcosa di metallico e freddo appoggiarsi alle crepe, e scivolarmi dentro senza nessuna fatica.” Ecco è tutto dentro, adesso incomincio ad allargarlo, dimmi se senti male”.L’attrezzo mi riempiva tutto e mi dilatava lentamente, ma non provavo nessun dolore, ma solo una grande eccitazione.” Bene – disse la dottoressa- non vedo nulla di grave, è solo una forma infiammatoria esterna, possiamo finire qui”.Tolse ‘il divaricatore e mi chiese:”Hai sentito male ?”.”Per nulla, ad essere sincero mi stava anche dando piacere”.”Certo è normale anche gli uomini provano piacere anale è una zona molto sensibile, non sentirti in imbarazzo, adesso ti preparo la cura risolutiva “.Si allontanò ed andò dietro le mie spalle e la sentivo armeggiare dentro un armadietto, poi chiamò Francesca chiedendogli di aiutarla,Trascorsero un paio di minuti durante i quali io rimasi sempre bloccato alla poltrona.Tornò l’infermiera che mi prese le braccia e me le fece intrecciare dietro la testa, chiedendomi di non muovermi, poi si chinò su di me e mi sussurrò all’orecchio ” ora la dottoressa ti farà passare il dolore ma tu non devi dimenticarti che sei il paziente ed ogni cosa che fa è per il tuo bene”.Al momento non capii, ma quando vidi la dottoressa mi fù tutto chiaro, Tiziana si era tolta i vestiti , aveva il reggiseno bianco che a fatica conteneva le sue strepitose tettone, il reggicalze con le calze chiare e calzava ancora gli stivali, ma la cosa più stravolgente era il fallo in lattice nero che aveva allacciato in vita.Volevo urlare ma prontamente, Francesca mi bloccò la testa con le mani e mi mise la lingua in bocca, intanto la dottoressa aveva puntato il dildo tra le mie chiappe e lo introdusse senza fatica nel mio culo già dilatato dall’operazione precedente. ” Adesso vediamo se piace anche questo brutto porco ” , disse Tiziana ” ora ti sistemo per bene il tuo bel culetto da verginello, lo senti come ti riempio bene ? “Francesca intanto si staccò dalle mie labbra, ed afferrò il mio pene floscio con le mani guantate, e rivolgendosi alla dottoressa esclamò : ” adesso non fa più tanto il furbo, ha perso tutta la sua baldanza”.Poi si avvicinò a Tiziana e disse:” dai fottilo per bene che gli piace”, e le due donne si baciarono, mentre la dottoressa mi pistonava il culo con spinte sempre più forti e veloci.”Adesso ti rompo e poi mi ringrazierai , cane”.Francesca si tolse il camice e restò con le sole mutandine ed il reggiseno bianco, era su di giri anche lei e prese ad accarezzarsi la figa già umida di umori.Io incominciai a godere e miei gemiti si tramutavano in grida sempre più forti, ad un certo punto Tiziana credendo che qualcuno potesse sentirmi ordinò a Francesca di farmi tacere, la ragazza si tolse un sandalo e me lo spinse in bocca , poi afferratomi il cazzo con una presa forte mi disse ” stringi questo in bocca e non farlo cadere altrimenti te lo strappo”.Tiziana mi aveva sfondato il culo e potevo vederla mentre mi scopava, con la mani attaccate alle mie coscie, la sua lunga treccia che gli danzava sulle tette, la sentivo godere mentre mi sodomizzava con ferocia.Ebbi il mio primo orgasmo anale dopo 5 minuti di quel trattamento, la dottoressa non smetteva di pomparmi ed il mio piacere continuava a crescere, godevo come non mai.Francesca a quel punto lasciò il mio pene e si spostò dietro alla ragazza, si inginocchiò e prese a passargli la lingua sul culo, mentre con una mano si masturbava la figa fradicia, anche Tiziana cominciò a godere.Sottoposta alle sapienti leccate dell’infermiera la dottoressa venne, ed io godetti assieme a lei.Ci fù un attimo di rilassamento, quando Tiziana esausta sfilò il dildo dal mio ano martoriato, Francesca intanto continuava a sditalinarsi con foga, stesa a terra.Tiziana se accorse e toltasi il fallo, infilò la testa fra le sue coscie e prese a leccargli la figa.”Dai amore fammi godere- disse Francesca – vederti mentre te lo inculavi mi ha fatto eccitare”.E gli strinse la testa tra le mani.”Si così , leccami più forte che ti vengo in bocca”.Il mio cazzo a quella vista tornò duro e presi a menarmelo, quando Francesca liberò i sui succhi tra le labbra della dottoressa, stavo ancora accarezandomelo lentamente.Le due ragazze si ripresero, e Tiziana vedendomi con il cazzo in mano, mi disse:”Ti è piaciuto lo spettacolo vero porco ?, vedo che il tuo arnese è ancora in forma, vediamo se serve a qualcosa”.Così dicendo mi liberò dalle cinghie che mi bloccavano le gambe e mi fece scendere dalla poltrona.Al mio posto fece sedere Francesca, poi disse: “adesso fotti questa maialina, non vedi com’è infoiata, non vede l’ora di sentire un bel cazzone in pancia, non ne hai mai preso uno, ed è arrivato il momento, “.Mi spiegò: ” come avrai capito siamo amanti da tempo, l’ho sverginata io con quel cazzo che ti ho messo in culo prima, ma è un periodo che sente la voglia di provare un cazzo vero, falla contenta”Prese il mio pene e lo accostò alla vagina grondante di succhi , accostò la punta che prontamente entrò tra le sue labbra fradice, Francesca cacciò un urlo quando sentì il cazzo arrivargli in fondo.Tiziana si accostò a lei e le mise la lingua in bocca, intanto io la scopavo lentamente, tiravo fuori l’uccello per poi affondarlo di colpo dentro la vulva bollente.Mentre la montavo presi a tormentargli i capezzoli, scuri e turgidi che uscivano dal reggiseno, aumentando il suo piacere, accelerai il ritmo spingendo sempre più forte, quando sentii che stava per venire.I suoi gemiti venivano filtrati dalla bocca di Tiziana sempre incollata alla sua.La scena era paradisiaca e stavo per godere, Tiziana se ne accorse, mi costrinse a sfilare il pene dalla figa viscida, si inginocchiò e se lo mise in bocca.Con la lingua mi accarezza la punta mentre mi pompava, non ce la feci e le scaricai un fiume di sborra in gola.La dottoressa con la sborra che le colava sulla faccia, si alzò ed avvicinatosi alla sua amante le disse:” Senti che buono il sapore della sborra, piccola troietta in calore” e, così dicendo le spalmò lo sperma sulla lingua.La visita era finita e le due troie mi fecero rivestire e mi mandarono a casa.
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