Per alcuni minuti stemmo tutti abbracciati accarezzando ognuno il cazzo dell’altro. Io e Mario ci guardammo negli occhi:- Che stronzi siamo stati fino ad ora. Potevamo spassarcela tra di noi e non lo sapevamo.- Hai proprio ragione – dissi guardandolo negli occhi – ma da ora in poi sarà diverso- Già, specie se entreranno a far parte dei nostri giochi le nostre ragazze.- E non solo!- Già, e non solo!Poi, rivolto a mio suocero gli chiesi come pensasse di fare per convincere Maria a partecipare.- Non ti preoccupare, ho un asso nella manica- Di cosa si tratta?- Di te.- Io? Cosa vuoi dire?- Voglio dire che Maria fa sempre tutto quello che fai tu- Vorresti dire che devo essere io a convincerla?- In un certo senso si. Ci facemmo tutti una doccia e ci rivestimmo in fretta. Era passato parecchio tempo e sicuramente non saremmo tornati prima di ora di cena. Durante il viaggio avemmo modo di scambiarci alcune sensazioni e comunque eravamo tutti d’accordo che la giornata era stata più che proficua. Arrivati a Napoli accompagnammo prima Mario e poi facemmo ritorno a casa dei miei suoceri. Una volta sopra Maria ci venne incontro abbracciando prima me e poi il padre. Aveva addosso un vestitino bianco piuttosto corto e aderente e quando abbracciò Antonio mi sembrò quasi essere nuda. Ero eccitato dall’idea che mio suocero potesse chiavarsi la propria figlia e alla presenza della moglie. A proposito… la moglie. Cosa avrebbe detto la mia cara suocera? Ero piuttosto curioso. Lei di nuovo non mi degnò neanche di uno sguardo, tanto che Antonio mi guardò:- Ma è successo qualcosa? – mi chiese incuriosito- Veramente… non saprei.- La vedo strana.Mentre Maria e Roberta preparavano la cena mio suocero e mia suocera si appartarono nella loro camera. Sicuramente Antonio le stava raccontando ciò che era accaduto il pomeriggio. Quando furono chiamati per mangiare entrarono in cucina abbracciati.- Accipicchia – disse Roberta – cosa è successo? Non avrete mica intenzione di farci un fratellino vero?- Quanto sei stupida. Non credi che tuo padre possa volermi abbracciare?- Certamente, ma la cosa strana è che non lo fa mai.- Ed ora lo ha fatto, va bene?- Figurati, a me fa anche piacere.Cenammo di gusto, specie io e Antonio. Dopo cena, come al solito andammo nel salotto a guardare la TV. Generalmente la penombra creata da mio suocero che spegneva sempre la luce, era complice delle effusioni mie e di Maria, ma quella volta rimase tutto acceso. Intuii subito quali erano le intenzioni di mio suocero. Dopo qualche minuto, infatti, iniziò a stringere a se la moglie e questa si accucciava sempre più a lui. Notai chiaramente una mano di Antonio stringere una tetta della moglie. Maria e Roberta si guardarono negli occhi stupite dell’atteggiamento dei genitori. L’eccitazione iniziò a farsi avanti ed il cazzo incominciava ad indurirsi. Presi una mano di Maria e me la portai in mezzo alle cosce. – Sei pazzo – disse sussurrando – i miei ci potrebbero vedere.- Ma non vedi che sono indaffarati?- Ma che dici? Non fare lo scemo.- Ma come, non vedi che tuo padre sta palpando le tette di tua madre.Maria non rispose, anche perché i suoi non facevano proprio niente per nascondersi. Anzi, dopo un minuto Antonio sbottonò la camicia da notte di mia suocera e le tirò fuori una tetta. Maria allora ebbe un sussulto e tutta rossa in viso fece per andarsene ma io la trattenni:- Cosa fai, perché vuoi andare via? – le dissi a bassa voce- Ma non vedi cosa stanno facendo?- E allora? Non sono marito e moglie?- Si ma ci siamo noi.- Credo che lo sappiano già- Cosa vorresti dire? Che lo fanno di proposito?- Penso solo che si stiano eccitando e che sia naturale che cerchino un po’ di godimento. Del resto i tuoi sono ancora giovani.- Ma… E noi?Era chiaro che Maria era combattuta da un’eccitazione che si faceva sempre più insistente ed un imbarazzo che diminuiva sempre più. Decisi allora di passare ai fatti: le ficcai la mano fra le cosce arrivando immediatamente agli slip. Era fradicia di umori e le mie carezze ebbero l’effetto di eccitarla al punto di farle aprire le gambe. Nel frattempo Roberta si era seduta proprio di fronte ai suoi e sfacciatamente si toccava le tette mirando il padre e la madre. Antonio allora sfilò completamente la vestaglia di mia suocera facendola rimanere completamente nuda.- Hai proprio una bella moglie Antonio, lo sai?- Ma che cazzo dici? – disse Maria – quella è mia madre.- Lo so, ma ciò non toglie che me la chiaverei lo stesso- Sei proprio un porco, ma come ti permetti? – disse mollandomi uno schiaffo- Sei proprio cretina, non vedi che quei due se la godono proprio perché li guardiamo?Maria rimase senza parole e allora io affondai:- Secondo te non sarebbero contenti che partecipassimo anche noi? E tua sorella? Non vedi come si stà masturbando davanti ai loro occhi? E poi stammi a vedere.- Senti Antonio – dissi rivolto a mio suocero.- Dimmi pure Mario.- Ti dispiacerebbe se partecipassi al gioco?- Vuoi dire che ti vorresti unire a noi? Volentieri, vieni pure.- Hai visto? Mi alzai e mi posi davanti a loro. Mia suocera allora disse:- Lo sai Antonio che questo porco di tuo genero ieri mi guardava il culo arrapandosi?- Allora merita una punizione – disse ridendo mio suocero – inginocchiati e bacia i piedi di mia moglie.Mi inginocchiai e presi in mano un piede di mia suocera. Me lo portai alla bocca e iniziai a baciarlo. Facevo scorrere la lingua tra le dita bagnandolo tutto di saliva. Con le mani le accarezzavo le cosce risalendo quasi fino all’inguine. Poi mi rialzai e lentamente iniziai a spogliarmi. Ero rimasto solo con gli slip quando mio suocero mi fermò:- Questo tocca a Maria, se è d’accordo.- Sai caro – disse mia suocera – non credo che Maria sia tanto egoista da tenerselo solo per lei. Comunque credo che qualcosa in cambio le dobbiamo dare.- Questo è sicuro. Allora, cosa ne dici? – chiese Antonio rivolto alla figlia.- Dico che siete tutti fuori di testa, ma… Dio benedica la pazzia.Maria allora si alzò venendomi vicino e senza distogliere lo sguardo dai suoi genitori mi sfilò gli slip e lentamente prese a menarmi il cazzo. Mia suocera allora le si avvicinò:- Piccola mia, sapessi quante volte io e tuo padre abbiamo desiderato che tu giocassi con noi.- Allora è giunto il momento, mamma. Mia suocera allora prese il viso di Maria tra le mani e la baciò sulla bocca. Maria rispose stringendosi forte alla mamma e ricambiando con la lingua. A quel punto entrò in gioco Roberta:- Ed io? Che faccio? Secondo voi me ne dovrei stare a guardare masturbandomi? Ora vi faccio vedere io.Corse nel bagno e in un attimo ne venne fuori portando con se i due cazzi di gomma. Poi si denudò completamente e a cosce larghe sul divano accanto al padre iniziò a ficcarsi il più grande dei due nella fica. Nel frattempo mia suocera aveva denudato completamente Maria e le stava succhiando una tetta. Anche Antonio si spogliò facendomi segno di sedermi tra lui e Roberta. Eseguii immediatamente senza distogliere lo sguardo da Maria e la mamma. In un attimo mi sentii il cazzo avvolto da un dolce calore: era la bocca di Roberta che mi stava facendo un pompino con i fiocchi. Antonio dal canto suo si era avvicinato a me tentando di baciarmi, ma io nonostante tutto avvertivo imbarazzo per la presenza di Maria. Tutto sommato era pur sempre un uomo che tentava di baciarmi. Ma fu proprio lei ad incitarmi a continuare:- Vai pure Mario, non ti preoccupare. Bacialo pure. Tanto questa sera saremo tutti froci e lesbiche. – Hai ragione, e la cosa non mi dispiace affatto – dissi catapultandomi sulla bocca di Antonio.- Forza voi due – aggiunse mia suocera – fatemi vedere come vi ficcate la lingua in gola. Siete proprio due froci.Roberta lasciò il mio cazzo e prevedendo il mio disappunto disse: – Non ti preoccupare che avrai modo di sborrare come vuoi. Ma ora mi voglio divertire.Detto questo prese il cazzo a due cappelle e fece standere sia me che il padre sul divano a cosce in alto, in modo che i due nostri culi venissero quasi a contatto. Poi ci sputò in mezzo alle chiappe. Prese il cazzo di gomma e lentamente lo infilò con maestria nel buco del culo del padre, il quale gridò, ma non di dolore, bensì di godimento:- Ahhhh….. siiiii…. Che bello… siiii, figlia mia… rompimi il culo, sfondami…. Ahhhhh.A quel punto Roberta volse lo sguardo verso di me. Per un attimo ebbi paura, ma poi ricordai quanto mi era piaciuto e con le mani mi allargai il culo. Roberta allora senza perdere tempo appoggiò l’altra cappella del cazzo al mio buco e senza esitazione me lo infilò dentro. Il piacere fu tale da non farmi avvertire nessun dolore.- Siiiii… mi piace… ahhhh…. Siii, inculami…. Ahhhhh.- Hai visto, te lo dicevo che il tuo fidanzato era frocio. Hai visto come gode a prenderlo nel culo?- E tu mamma, lo vedi tuo marito che culo rotto che ha?Mentre parlava Roberta spingeva avanti e indietro quel cazzo in modo da incularci entrambi. Ad un tratto mia cognata spinse più del solito facendomi salire quel cazzo quasi alla gola. Avvertii una sensazione mai provata. Un calore dal buco del culo mi arrivò alle palle e una schizzata di sborra mi usci dal cazzo. Poi ne seguirono altre. Avevo sborrato senza neanche toccarmi. – Guarda un po’ questa troia – disse Maria – le piace tanto prenderlo nel culo da sborrare senza toccarsi.- Te lo dicevo che era un frocio. Ora ti faccio vedere come gode anche papà.E sfilatomi il cazzo dal culo prese a sfottere selvaggiamente il culo di Antonio.- Siii… rompimi tutto…. Ahhhh… spaccami il culo… ficcamelo di più nel culo… Ahhhh.- Ora ti faccio vedere io.Roberta allora come una furia selvaggia affondò quel cazzo di gomma nel culo del padre facendolo quasi scomparire del tutto. Un urlo disumano ci fece sobbalzare tutti. Aveva sborrato anche Antonio senza toccarsi. Roberta si era tuffata sul cazzo del padre e con avidità, mentre questi ancora godeva, gli succhiava il cazzo. Mia suocera allora disse:- Se mio marito gode prendendo un cazzo nel culo allora io voglio leccare una fessa.Detto questo scaraventò Maria sul tappeto e spalancatole le cosce si tuffo a leccarle la fica. Il rumore che faceva era osceno ma altrettanto oscena era Maria che urlava come un’ossessa incitando la mamma:- Ahhh… brutta troia… siii succhiami la fessa… leccamela tutta… ahhh – urlava schiacciando con le mani la testa della mamma. Roberta allora lasciò il cazzo del padre e andò ad accovacciarsi sul viso di Maria:- Zoccola, leccami la pucchiacca, succhiamela come si deve, tanto lo so che ti piace, ti ho visto quando lo fai con Anna.Quelle parole mi colpirono: anche quella santarellina di Anna? Allora quando Maria andava a casa sua…. Ma non m’importava più di tanto. In quel momento m’interessava solo godere. Il mio cazzo era tornato duro come il marmo. Vedendo mia suocera accovacciata intenta a leccare la fica della figlia mi ritornò la visione del suo culo. Allora mi avvicinai dietro di lei. La porca se ne stava in ginocchio ma con le cosce piuttosto aperte ed io potevo tranquillamente vederle l’ano. Ebbi la sensazione che fosse particolarmente allenato e allora senza perdere tempo m’insalivai per bene il cazzo e inginocchiatomi dietro di lei di colpo glielo ficcai nel culo.- Ahhhhhh….che male…. Brutto stronzo… ahhh. Mi hai sfondato il culo… ma è bello… siiii.- Sei proprio una cagna. Continua a leccare tua figlia mentre io ti spacco in due. Quando ti sborrerò nel culo voglio che tua figlia succhi il mio sperma dal tuo buco. Poi ti piscerò in bocca mentre mi succhierò il cazzo di tuo marito.- Accidenti, cognatino, sei proprio tremendo. Pure io le piscerò in bocca- Ahhhhh… sborro….ahhhh… che bello…Sborrai litri di sperma nelle viscere di mia suocera e come avevo ordinato subito Maria iniziò a succhiarle il buco del culo. Mi misi allora in ginocchio di fronte a mia suocera con il cazzo ancora grondante di sborra vicino alla sua bocca. Mio suocero allora in piedi mi porse il suo cazzo che subito presi a succhiare. Dopo qualche attimo iniziai a pisciare in bocca a mia suocera. Da sopra a cosce aperte iniziò anche Roberta ad inondare la testa della mamma di urina. A quella vista Antonio mi sborrò in bocca ululando dal godimento:- Uhhh… che goduria… siamo proprio dei depravati… ahhhh… che bello…La sborra di Antonio mi colava dalla bocca. Roberta allora mi si buttò addosso e mi ficcò la lingua in gola. Poi mettendosi in posizione di 69 mi porse la su fessa ancora fradicia di piscio che io non esitai a leccare mentre lei ingoiava il mio cazzo. Maria e la mamma nel frattempo si masturbavano ficcando l’una le dita nella fessa dell’altra mentre si slinguavano inondandosi la faccia di saliva. Roberta ebbe un orgasmo violentissimo inondandomi la bocca di un liquido simile alla sborra, ma di un sapore più dolce. Lo bevvi tutto. Mentre stavamo ancora in quella posizione mio vidi il cazzo di mio suocero che si appoggiava al buco del culo di Roberta. Senza altri indugi glielo ficcò tutto dentro:* Ahhhh… che male…. Papà… mi spacchi… uhhhhh… che dolore… Ma Antonio incurante dei lamenti della figlia continuò:- Non preoccuparti cara, tra poco ti piacerà- Va bene papà, continua pure, fammi male… ahhh… siiii è vero… inizia a piacermi….- Ora ti sborro dentro il culo figlia mia- Si papà… sborrami nel culo che mi piace…- Ahhhhh… godo…. siiii…..ahhhhhh.Antonio sborrò nelle viscere della figlia. Dopo qualche attimo tirò fuori il cazzo gocciolante. Subito dal buco del culo di Roberta uscì un fiotto di sborra che colò lungo la fessa. Non esitai neanche un attimo a succhiarmi quel misto di urina, umori di donna e sperma.Rimanemmo tutti esausti riversi sul tappeto inondato di sudore e piscio. Ci abbracciammo tutti. Da quel momento veramente si poteva dire che eravamo una famiglia unita.
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