Faceva un gran freddo quella mattina. Il vento, fuori, sembrava non volere più fermare le sue raffiche impetuose. Dal caldo del mio letto diedi un’ occhiata annoiata al termometro che segnava 2 °C. "Cacchio che freddo !!" esclamai ancora assonnato, e mi rimboccai le coperte fino al naso beandomi di quella giornata di ferie. Dopo una ventina di minuti però, la voce imperiosa di mia madre mi costrinse a superare il momento di torpore e ad alzarmi dal letto. Ancora in stato di semi incoscienza mi diressi verso il bagno per la solita doccia mattutina. Non accesi la luce (come al solito) e mi iniziai a spogliare. Non appena abbassai le mutande una voce mi fece sussultare. "Però … complimenti!" "Ma…. chi….?" – dissi rialzando i boxer con un gesto repentino. Era mia sorella, impegnata a depilarsi le gambe, che aveva lanciato quell’apprezzamento nei confronti del mio sesso. "Ma che dici Linda !! sei impazzita ?!" "No, ho solo fatto un complimento al mio fratellone ! chissà quante ragazze ti corrono appresso !" disse accennando un sorriso malizioso. "Dai Linda, finiscila ! scusami piuttosto se sono entrato senza bussare ma di solito a quest’ ora tu sei al lavoro." "Si fratellone, vero, ma dimentichi che da oggi anche io mi godo le mie ferie, e non solo quelle spero!" "Che intendi dire ?" "Avvicinati che te lo spiego" Non feci a tempo ad avvicinarmi che mi aveva abbassato i boxer ed aveva preso in bocca il mio pene. In un attimo mi resi conto di cosa stava accadendo: mia sorella mi stava facendo un bocchino e per giunta mi piaceva ! L’ ancestrale divieto si fece strada dentro di me fino a fare si che con un gesto velocissimo mi liberai da quella calda accoglienza e scappai nella mia stanza. Mi gettai sul letto ripensando a quello che era accaduto e notai che la cosa non mi era dispiaciuta affatto anzi il mio pene era ancora dritto e turgido, un senso di eccitazione mi aveva pervaso, ripensavo insistentemente alla bocca di quella che non era più mia sorella ma una donna che mi aveva cominciato un sapiente pompino che io avevo interrotto. Ripensavo alla sua bocca che scorreva sul mio membro ed ai suoi occhi che mi fissavano languidi. A quel ricordo mi masturbai venendo sulla mia mano ma appena mi stavo per pulire sentì di nuovo una voce femminile alle mie spalle. "Che fai ora ? lo sprechi su un fazzolettino di carta ?" Era ancora lei, mia sorella, era entrata nella mia stanza mentre mi masturbavo. "Aspetta, dammi la mano, io non sono per sprecare le cose buone ! e poi sono una golosona !" Mi prese la mano e cominciò a leccarla e succhiarla come fosse stata una caramella, il contatto con quella lingua non fece che accrescere la mia eccitazione e sentivo il pene spingermi sui boxer. Ci sapeva fare la mia sorellona porca ! Aveva una maestria incredibile, leccava e succhiava le dita, il palmo, fino a ripulirmela completamente. Appena finito si leccò le labbra, emise un sospirone come se avesse appena bevuto un bicchiere d’acqua fresca e mi disse: "Buooono!!! Dolce e saporito ! veramente ottimo !" Mi posò il palmo della mano sul pene cominciando a carezzarmelo e dicendo "hai anche un bel pisello, spero che me lo farai assaggiare con più calma la prossima volta, timidone ! mi piacerebbe anche sentirlo dentro prima o poi, devi essere un grande scopatore tu ! le tue donne che dicono delle tue performances ?" "Bhe, veramente….io ….." "Nooooo ! Fratellone sei ancora vergine ?" "Si !" "Sei vergine e rifiuti un pompino ? Mica sarai un frocetto ?" "No !! un pompino mi piacerebbe ma…. ma tu… sei mia sorella !" "Ma daiii – aggiunse lei – mica ho detto che dobbiamo sposarci o avere figli, ci dobbiamo solo divertire un poco! da piccoli giocavamo agli indiani, ora che siamo cresciuti ci divertiamo in altro modo no ? E’ solo un gioco ! O preferisci ancora gli indiani ? Pensaci e fammi sapere !". Rimasi inebetito non sapevo che dire mia sorella era così disinibita ? Cavolo ma fino all’altro ieri guardava i cartoni !! Sentì la porta richiudersi e, nel silenzio della mia stanza cominciai a pensare alle parole di mia sorella. "Solo un gioco" in effetti l’ idea non mi dispiaceva, una 27enne infoiata che mi invitava a scopare, chissà quanti avrebbero voluto essere al posto mio, ripensai alle parole del mio amico Gianni che aveva sempre sostenuto di volere morire affogato dalla quinta di mia sorella, oppure a Filippo che mi diceva sempre che le chiappe di mia sorella lo facevano andare in tiro al solo pensiero e che se fosse stata sua sorella se la sarebbe scopata senza pietà. Mi convinsi e mi preparai a fare capire a mia sorella che il "giochetto" mi stava bene mi vestì, e scesi, pronto per il pranzo. Mia madre era in cucina a preparare, mia sorella la stava aiutando io accesi la TV e preparai la tavola quando suonò il telefono, mia madre andò a rispondere ed io ebbi l’ occasione di rimanere solo con mia sorella. "Allora Linda, io ci avrei pensato, mi sta bene il gioco come lo chiami tu ! ma con mamma come facciamo ? se ci scopre sono cavoli amari per tutti e due !" "E bravo il mio fratellino, ti sei convinto ! con mamma no problem ci divertiamo solo quando abbiamo via libera ! e poi mica è detto che dobbiamo divertirci solo in casa ! ci sono tanti posti ! Il garage, la macchina, il bagno di un bar e anche se ci scoprisse non credo farebbe dei problemi, mamma è molto all’avanguardia in questo senso … vedrai, non ti pentirai di avermi scelta come compagna di giochi !" ed abbozzò un sorriso languido. "Era papà al telefono, ragazzi ! ha detto che non torna a pranzo, quindi tutti a tavola !" La voce di mia madre mi fece trasalire, presi le portate e mi diressi verso la tavola preceduto da mia sorella la quale cominciò ad ancheggiare sussurrandomi: "che faresti al mio culetto fratellone? Lo vorresti toccare ? lo sai che sono senza mutandine ? Io abbassai la zuppiera con il sugo all’altezza dell’inguine per non fare notare l’ erezione che mi avevano procurato quelle parole. Mi accomodai a tavola e cercai di distrarmi guardando la televisione ma il pensiero di mia sorella seduta di fronte a me senza le mutande in dosso mi faceva sentire un senso strano di ansia allo stomaco, le mani mi tremavano e credo che fossi anche sudato. Pranzammo senza ulteriori allusioni da parte di mia sorella e alla fine del pranzo mi ero leggermente calmato. Ci sedemmo tutti e tre sul divano a guardare la Tv e mia madre come al solito si appisolò, mia sorella ne approfittò prendendomi la mano e portandosela su una coscia. Mi iniziò a guidare la mano lentamente verso la sua figa e sussurrando per non svegliare mia madre disse : "hai visto che ho messo le autoreggenti come piacciono a te ? ti ho visto sai, ti ci avvolgi il pisellone ogni tanto e ci sborri dentro! Sono abbastanza velate, fratellino ? ti piacciono ? dai, dimmelo che ti piacciono !" Le sue parole non facevano altro che aumentare la mia erezione e appena il mio mignolo raggiunse la sua fessura lei ebbe un sussulto e mi disse : "ed ora puoi continuare anche solo vero ? dai, infila il dito nella fessurina ! la senti com’è bagnata ?". Io ero terrorizzato all’ idea che mia madre potesse svegliarsi quindi tenevo un occhio a quelle cosce da sballo fasciate nelle autoreggenti ed un occhio a mia madre che se ci avesse scoperto non l’avrebbe certamente presa bene, malgrado mia sorella sostenesse il contrario. Mia sorella cominciò a mugolare "hmmm, mi fai morire, sei bravo con le dita, ci sai fare !" A quella frase mia madre si cominciò a svegliare passarono pochi decimi di secondo e tutti e due eravamo di nuovo composti a guardare la TV come due bravi bimbetti e non come due fratelli incestuosi. Verso le 20.00 mio padre rientrò a casa raggiante di gioia in quanto era riuscito a concludere un affare piuttosto importante, baciò mia madre, e ci disse di prepararci perchè ci avrebbe portato a cena fuori. Mentre mi vestivo mia sorella mi chiamò e mi disse di seguirla, mi porto vicino alla porta della camera dei miei genitori e mi disse di ascoltare. "Non sento niente !" esclamai dopo pochi secondi. "Appunto – disse lei – secondo te che fanno li dentro in silenzio ?" "Si staranno preparando ! che domande." "E’ li che sbagli fratellone, guarda dal buco della serratura !" Mi chinai e vidi una scena degna del migliore film a luci rosse. Mia madre stava facendo una spagnola a mio padre che ne pareva visibilmente soddisfatto e muoveva il bacino avanti e indietro. "Ma gli scopa le tette ?!" dissi io "Si – aggiunse mia sorella – e anche lui ha un bel pisellone ! adesso ho capito da chi hai preso !" "Cazzo ma sei una vacca ! Quello è tuo padre !" "Che ci posso fare se mi piace il cazzo ! a me non interessa chi ci sia attaccato dietro, mi piace solo il cazzo di un uomo!" Mi dovevo rassegnare ad avere una sorella ninfomane che si sarebbe scopata pure il padre pur di avere un pisello tra le mani, devo dire però che la cosa cominciava a piacermi. Dopo circa un’oretta mia madre e mio padre ci chiamarono chiedendoci se eravamo pronti e aggiungendo che ci aspettavano in garage. Mia sorella usci dalla sua stanza vestita e truccata come una vera vacca che gioca a fare la santarellina. Tailleur nero con gonna poco sopra al ginocchio, calze velatissime color carne, delle scarpe con i tacchi alti con una fibbia alla caviglia ed un trucco che metteva in risalto la sua bocca da pompinara. "Cazzo che figona !" dissi io "Ti pianteranno gli occhi addosso per tutta la sera". "Questo è niente – disse lei – guarda cosa ho fatto !" Si alzò la gonna mostrandomi che non aveva indossato le mutandine poi abbassò la gonna e sbottonò la giacca del tailleur mettendo in mostra le sue stupende tettone senza reggiseno. I capezzoli già duri e puntati verso l’ alto, le areole brune e grandi, la sua fica appena vista mi fecero l’effetto di una intera confezione di viagra ebbi una violenta erezione ma lei mi disse : "Già duro ? trattieniti altrimenti non ci arrivi alla fine della serata ! Ti sborri nei calzoni prima della mezzanotte !Ho in serbo delle sorpresine per te !". L’idea delle "sorpresine", come le chiamava lei, mi fece peggiorare la situazione mi sentivo il pene umido, duro e dolorante dentro i calzoni non sapevo come fare per allentare la morsa dell’eccitazione indossai il cappotto che, data la sua larghezza, riusciva a coprire quell’imbarazzante bozzo ed uscimmo. In macchina parlammo del più e del meno, dell’affare concluso da mio padre e del fatto che se tutto andava come lui sperava mi avrebbe regalato la tanto sospirata macchina. A quelle parole mia sorella mi guardò e mi disse : "Una macchina tutta tua ?? beneeeee ! Un fratellone guidatore ! Spero mi darai un passaggio qualche volta !", io risposi che certamente non avrei rifiutato un passaggio a mia sorella e lei mi disse in un orecchio : "Finalmente un posto dove potremo trombare in santa pace !" e si mise a ridere della mia faccia sconvolta. Arrivammo al ristorante e, come previsto, a partire dai camerieri fino ai clienti, tutti gli occhi dei maschietti erano puntati su quel gran pezzo di fica che era appena entrata nel locale. "Ti mangiano con gli occhi" dissi io e lei si limitò ad una risatina maliziosa. Mi andai a lavare le mani e sentì che i camerieri stavano tirando a sorte il "fortunato" che avrebbe servito il tavolo 14. Tornai al tavolo e, dopo pochi minuti, il vincitore si presentò menu alla mano. Mia sorella si appoggiò al tavolo in maniera tale da fare capire al cameriere che non portava il reggiseno, infatti il malcapitato sgranò gli occhi e cominciò a sudare … potevo ben capirlo una quinta in bella mostra non capita tutti i giorni. Mangiammo benissimo e, in attesa del dessert, mia sorella disse che andava in bagno a darsi una rinfrescata, si alzò e si diresse verso il bagno scortata dagli sguardi della intera sala. Mi era parso che vicino alla porta del bagno avesse lanciato un sorriso malizioso a qualcuno ma pensai che non sarebbe arrivata a tanto, che era solo una mia impressione. Il dubbio mi attanagliava, però, e decisi di controllare con i miei occhi. "Vado a lavarmi le mani" dissi ai miei e mi diressi anche io in bagno. Aprì la porta del bagno delle donne e come sospettavo non vi trovai nessuno, idem in quello degli uomini. Dove cacchio si era cacciata mia sorella ? Attrasse la mia curiosità una porticina con su scritto "personale di servizio" e mi avvicinai silenziosamente. Appena fui vicino abbastanza cominciai a sentire dei sospiri e dei gemiti. Decisi di aprire molto lentamente la porta per farmi uno spiraglio dal quale guardare e, appena mi abituai alla penombra della stanzetta, vidi quello che sospettavo. Mia sorella era poggiata ad un lavandino con le braccia larghe, la giacca del tailleur completamente abbassata sui fianchi e la gonna alzata in vita, le sue tette ondulavano ritmicamente, lei strabuzzava gli occhi e gemeva leccandosi le labbra con fare voluttuoso. Aprì ancora di più la porta per vedere il fortunato scopatore e… sorpresa: il cameriere che ci aveva servito a tavola si stava inculando mia sorella. "Sei una gran troia !" diceva il cameriere e lei rispondeva a tono dicendo "Siiii, hmmm, sono la tua troia …. che bel cazzo hai… sfondami il culo…. mettilo tutto dentro …. ti sento, sei duro come il marmo … hahaaa … mi bruci dentro come il fuoco !!!!" Ero intento ad osservare il culo di mia sorella sfondato da quel possente membro quando alzando lo sguardo mi accorsi che mia sorella si era accorta della mia presenza e guardava nella mia direzione dicendo : "Ti piace ? dai porco dimmelo che ti piace !" rivolta al cameriere ma guardando me che con un filo di voce sussurrai "Si,mi piaci da morire". Richiusi la porta e la senti urlare di godimento, mi infilai nel bagno degli uomini chiusi la porta e mi masturbai per scaricare l’ eccitazione accumulata in un’intera giornata. Tornai a tavola che mia sorella era già seduta e, vedendomi arrivare, mi sorrise con sguardo complice. Il cameriere (con un viso visibilmente soddisfatto) portò il dessert ed il conto mio padre andò a pagare e finito il dolce uscimmo. In macchina mia sorella mi disse ad un orecchio: "Visto tutto ?" ed io "Si, ho apprezzato lo spettacolino, ma sono un poco geloso!". "Lo avevamo detto, era un gioco, non siamo sposati, non devono esistere gelosie, io scopo con chi voglio e quando voglio …. anche con un cameriere se mi va ! e poi era tanto carino, per non parlare del suo cazzo !lo sai che mi brucia ancora il culetto !?" "Puttana, mi sto eccitando di nuovo !" questa frase la fece esplodere in un risolino acuto e malizioso. "Che avete da dirvi di così segreto voi due la dietro??" disse mio padre "Niente papà, Marco mi ha raccontato una barzelletta" disse lei "e noi non possiamo sentirla ?", "No…. no papà è un poco sporchina e mi vergogno un pò a raccontarla a te e la mamma", "E la racconti a tua sorella ? con che faccia ?" disse mio padre ridendo, io stavo per rispondere che gli raccontavo le barze zozze con la stessa faccia con cui lei si faceva inculare nei cessi di un ristorante, ma mi trattenni e diedi una evasiva risposta buttando la cosa sul comico. Mia sorella nel frattempo si stava aggiustando una calza mostrandomi apposta la sua peluria bionda ancora visibilmente umida dalla recente eccitazione ed io tornai in tiro come e più di prima. "Wow, certo che ne hai avute di erezioni oggi ! devi stare proprio male, vero fratellone ?" mi sussurrò lei. "Fanculo" – le risposi ad un orecchio. Arrivammo sotto casa e mio padre disse "Ok, stasera vi faccio un regalo, io e la mamma saliamo a casa ma vi lascio la macchina, potete andare dove volete basta che vi portiate anche il cellulare così vi possiamo rintracciare". Mio padre che mi lasciava la macchina ? Cacchio! avrebbe dovuto concluderne più spesso di affari come quello ! "Ok, papi, grazie – disse Linda – ci facciamo un giro e rientriamo, niente di particolare". Mi misi alla guida e mia sorella al posto del passeggero dopo le ultime raccomandazioni di fare piano di mia madre partimmo senza una meta precisa. "Lo sai che hanno trovato il modo di liberarsi di noi per farsi una santa scopata, vero ?" disse Linda. "Si che lo so, sono imbranato, ma questo lo avevo capito anche io" risposi seccato. "Allora senti imbranatone, che ne dici di fermare questa macchina in un posto appartato per fottere un poco come si deve la tua cara sorellina maggiore?" A quelle parole rimasi come stordito, non sapevo cosa fare, era una intera giornata che venivo sottoposto a sollecitazioni erotiche di ogni genere, la mia eccitazione era tale che pur di sfogarmi mi sarei scopato un buco in un muro ma sentirmi offrire una fottuta da mia sorella mi bloccava, non riuscivo a dire si e non riuscivo nemmeno ad oppormi. "Senti Linda, tu sei un gran pezzo di figa, mi ecciti veramente, mi hai provocato per tutto il giorno, solo a pensare che sotto questo vestito non hai nulla mi arrapo da morire, ma… ma sei mia sorella !!! non posso scopare con te !". "Lo sapevo, ho il fratello frocio !! Eri d’accordo anche tu a divertirci insieme no ?! Adesso che fai mi lasci la fica in fiamme ?! a saperlo prima dal cameriere mi facevo fare servizio completo ! Glie lo prendevo anche in bocca, mi facevo trapanare anche la fica ! almeno non rimanevo con sta voglia ! Sai che ti dico stronzo mi faccio trapanare dal primo che passa, giuro !" Nel frattempo mi ero fermato e con la coda dell’occhio mi accorsi che si stava avvicinando una persona, incominciai a tremare, conoscendo mia sorella e avendo visto come si era fatta scopare da quel cameriere che neanche conosceva, la sapevo capace di fermare un tizio qualsiasi e chiedergli se voleva fare sesso con lei. Man mano che la figura si avvicinava la mia ansia aumentava poi il tizio svoltò un angolo e la strada rimase deserta. Cazzo che spavento, pensai ! Riaccesi la macchina e mi diressi verso casa "dove vai ora, imbecille ?" ; "A casa !" risposi. "Ma bravo, lascia almeno scopare loro, no ?! Se arriviamo adesso li troviamo in pieni preliminari, la mamma non ha nemmeno cominciato a succhiarlo che arriviamo noi a rompere …. i coglioni !" "Hai ragione, che facciamo allora ?", "io l’ alternativa te la avevo data ! ma siccome sei un imbecille puritano adesso facciamo quello che dico io !" "Va bene, dove si va allora ?" "A casa di Gianni, è un mese che ci invita a casa sua e stasera è il suo compleanno" "Ma non abbiamo neanche un regalo, che figura facciamo ?!" A queste parole lei mi guardò con sfida e mi disse : "Il regalo per Gianni….. sono io ! Sbaglio o ti ha sempre detto che avrebbe tanto desiderato morire tra le mie tette !?" "Cazzo Linda ! non puoi farmi questo ! scoparti il mio migliore amico no ! se si sparge la voce che ho una sorella ninfomane sono fottuto !" "No bello, casomai ad essere fottuta sono io ! ma nel mio caso non mi dispiace per niente." Ero in una situazione difficile mia sorella aveva una gran voglia di fottere, io ero eccitatissimo per tutti quei discorsi sul sesso, i miei erano a casa che si godevano la loro scopata, e avrei dovuto portare mia sorella in regalo al mio migliore amico ! "No Linda ! a costo di scoparti io per tutta la notte, ma a casa di Gianni non ti porto !" "Ma allora … che aspetti cretino ! fermati in quel vicoletto ! aspettavo queste parole ! dai, scopiamo ! non me ne è mai fottuto un emerito cazzo di quel mollaccione di Gianni !" Non avevo ancora fermato la macchina che il mio cazzo era già fuori dai pantaloni e preda della sua sapiente lingua, mi leccava la cappella in maniera incredibile e con una mano mi massaggiava le palle. "Uhmfhm …. fratellone che pisello magnifico hai … voglio provare tutto stasera" Io non riuscivo a parlare ma presi coraggio e cominciai a massaggiarle il culo sodo cominciando a tirare su la gonna. Le scoprì le tette e lei mi disse : "Che te ne pare ? Ti piacciono ? aspetta te le faccio provare !" Mi strinse il pene in mezzo alle tette e cominciò a fare su e giù con quel seno poderoso. Sborrai quasi subito tra la sua faccia e le sue tette in fiotti lunghi e potenti. "Wow, che esuberanza ! mica avrai finito vero ?" "Non lo so Linda, ti ripeto che per me è la prima volta, non so quante ne posso fare !" "Non ti preoccupare sono sicura che adesso durerai un sacco, anche perchè lo voglio nella fica che stasera è ancora rimasta a secco !". Mi abbassò la spalliera del sedile, si alzò la gonna mettendo in mostra le sue meravigliose cosce fasciate da quelle strepitose autoreggenti e incomincio a menarmelo, poi lo prese nuovamente in bocca succhiando più forte di prima ed il mio pisello tornò di nuovo dritto. "Benone ! – disse cominciando a salire su di me – adesso tocca alla mia … hmmm … fichetta" e si impalò sul mio pene. Provai una sensazione strana, un misto di dolore e piacere insieme, ma era quest’ultimo a prevalere. Linda cominciò a muoversi disegnando un otto col bacino e mi sussurrava parole del tipo : "ti piace la tua sorellona porcella ? Senti come è calda la mia fica ? pompa, maiale, pompami ! Spaccami !" Parole che non facevano altro che eccitarmi ancora di più allora presi coraggio e con un gesto sincronizzato al suo movimento le piantai un dito nel culo. Lei con un urlo soffocato dal piacere urlò "HAHAAAA … Siiiiiiiiii, che belloooo !" e mi inondò il cazzo dei suoi umori, io venni poco dopo in un’altra sborrata che non mi sarei aspettato (era la quarta della giornata). Ci ricomponemmo, mia sorella mentre si rivestiva mi baciò in un bacio lungo ed infoiato, con la lingua e mi disse : "Sei un amante da urlo ! Ti amo ! spero che vorrai ancora scopare con me ci sono tante cose che nonabbiamo fatto ! e poi il mio culetto lo devo anche a te … almeno solo perché sei mio fratello !". Rientrammo a casa abbastanza stanchi, i miei dormivano, e mia sorella dopo avermi salutato con un bacio profondo mi disse : "Riposati bene, saranno giorni faticosi questi ! mi sono venute alcune ideuzze … e siccome papà parte per Londra domani, tu rimani l’ unico pisello in giro per casa …. lo dovrai sostituire".Non capì questa sua deduzione ma ero troppo stanco per analizzarla e mi andai a coricare.
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