Era il primo anno dell’Università, in vista di una festa di carnevale che si sarebbe svolta l’indomani decisi di vestirmi da donna e, sia per il trucco che per le movenze che dovevo imparare, mi feci dare una mano da una mia amica con la quale ogni tanto scopavo. L’abbigliamento era composto da una minigonna mozzafiato, calze a rete autoreggenti, un perizoma da urlo, e per le tette ne avevo comprato, in un sex shop, un paio di lattice della quarta misura, per le quali la mia amica con il trucco aveva abilmente nascosto la riga formata fra il lattice e la mia pelle….. Come ultimo accorgimento mi aveva consigliato di depilarmi totalmente, anche per questo mi aveva dato una mano e si mise in testa che doveva depilarmi anche la zona attorno all’ano, quando le chiesi il perché mi rispose: ti ho fatto così bella che non si sa mai…. Entrai alla festa e nessuno mi riconobbe, sculettavo come una puttana sul marciapiede e mi sentii subito gli occhi di tutti i maschi puntati addosso, mi sedetti al bancone del bar e dopo pochi minuti arrivò un ragazzo, si sedette a fianco a me e mi chiese se poteva offrirmi da bere, accettai e quell’essere corteggiato/a mi dava una certa eccitazione, iniziavo ad aver paura che il “non si sa mai” pronunciato dalla mia amica avesse qualche serio fondamento….. Lei sapeva, avendolo appreso dalle confidenze che ci scambiavamo, che già una volta avevo avuto un rapporto sessuale con un ragazzo e che mi ero lasciato sodomizzare, la cosa sembrava eccitarla ogni volta che ne parlavamo, tanto che qualche volta nelle nostre folli ore di sesso fine a se stesso mentre la scopavo mi infilava le dita nel culo provocandomi un orgasmo immediato. Il ragazzo cominciò a farmi le solite domande che si fanno ad una ragazza quando la si vuole portare a letto, e visto che nel frattempo avevo pensato a quella volta senza nemmeno titubare un attimo dissi: Senti, so cosa vuoi, e anch’io lo voglio, mi devi solo promettere che non ti innamorerai di me e possiamo andare di corsa a casa tua…. Salimmo in macchina e lui prima di mettere in moto mi disse: Lo so che sei un maschio, quindi non sperare che arrivati a casa mia io mi tiri indietro perché non sarà così, io non seppi cosa dire se non “metti in moto”. Arrivati a casa sua non appena fummo dentro dalla porta mi inginocchiai davanti a lui e gli aprii la cerniera dei pantaloni, tirai fuori dalle mutande il suo cazzo già in tiro e cominciai a menarlo piano piano, lui mi chiese di succhiarlo ma io ero imbarazzato, non avevo mai fatto un pompino, però visto che c’ero potevo anche provare così, seguendo l’istinto, lo presi in bocca e cominciai a succhiare meglio di quanto pensassi di saper fare, lo facevo entrare in bocca tutto quanto fino alla gola, poi con la lingua gli leccavo la cappella mentre con la mano glie lo menavo, ad un certo punto mi accorsi che aveva degli spasmi e capii che stava per venire, quindi lo presi in bocca ed ingoiai tutto il suo sperma. Mi guardò in faccia e mi disse che potevamo anche andare a letto, il suo cazzo era rimasto in tiro e quando, giunti in camera, stetti per cominciare spogliarmi lui mi disse di non farlo e disse di mettermi a pecora sopra il letto vestito così, lo feci, lui mi alzò la minigonna e mi abbasso il perizoma, non mi ero accorto che nel frattempo aveva preso dal frigo una noce di burro che adesso stava spalmando sul mio buco depilato, io ero teso, appena sentii la sua cappella appoggiarsi al mio ano irrigidii i muscoli e lo pregai di darmi un attimo per rilassarmi, ma lui disse che l’unica cosa che potevo fare era cercare di far sporgere ancora più indietro il culo e senza darmi il tempo di fare nemmeno quello mi prese per i fianchi con le mani e mi spinse dentro quel cazzo enorme che prima avevo succhiato e che mi aveva sborrato in bocca, vidi le stelle, mi fece talmente male che urlai dal dolore, ma appena dentro si fermo e mi dette il tempo di rilassarmi. Spinse il suo arnese avanti indietro nel mio culo per venti minuti buoni, io venni un paio di volte e lui continuava a pompare, senza nemmeno voler cambiare posizione, quando il culo ormai mi bruciava da impazzire mi venne dentro, sentivo la sua sborra bollente inondare la mia pancia, lui mentre veniva spingeva più forte e sembrava che volesse farmelo uscire dalla bocca, poi, una volta che ebbe scaricato i suoi coglioni dentro di me mi disse di andare in bagno a lavarmi e che saremmo tornati alla festa. Entrato in bagno mi sedetti sul water e lasciai cadere nella tazza lo sperma che avevo accolto nel mio culo guardandolo disperdersi nell’acqua del cesso, mi misi sul bidet per lavarmi e mi accorsi, toccandomi, che il mio culo era aperto, se lo rilassavo restava aperto con una dilatazione di circa due dita, mi aveva proprio sfondato, mi alzai in piedi e davanti allo specchio mi voltai e allargai le chiappe con le mani, avevo il culo sfondato e rosso da sembrare in fiamme, però pensai a quanto avevo goduto e mi sentii una gran puttana. Tornammo alla festa, lui in macchina non disse una parola e scesi nel parcheggio se ne andò senza neanche salutarmi, all’ingresso c’era Barbara, la mia amica, che con un sorriso mi disse: Com’è andata? Io la guardai imbarazzato e nel mentre arrivò il ragazzo che poco prima mi aveva sfondato il culo, andò da Barbara e la ringraziò davanti a me per la scopata che gli aveva procurato…. Capii solo allora la fondatezza del “non si sa mai” di Barbara pronunciato mentre mi depilava il culo, la guardai incazzato e ancora prima che aprissi bocca lei mi azzittì dicendo: Non mi dirai che non ti sei divertito?! Anzi, mi devi raccontare tutto per filo e per segno, andiamo a casa mia che così mi spieghi meglio, è tanto che non mi fai il culo, con la scusa di farmi vedere come avete fatto potresti approfittarne…. Vi lascio immaginare il proseguimento della nottata…..
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