L’aggravarsi delle condizioni di mia madre, con cui vivo, mi hanno costretto qualche mese fa a decidermi per procurarmi una badante che l’assista. Un mio amico mi ha consigliato una filippina che era disponibile in quanto l’anziano che accudiva era passato a miglior vita. Francy, questo il suo nome non era per niente avvenente, oltre la cinquantina, bassina, grossa, senza particolari caratteristiche fisiche, ma mi colpì subito la sua dolcezza e disponibilità. Dopo un paio di settimane, accadde il fatto straordinario che l’ha resa insostituibile; viste le mie difficoltà ad alzarmi al mattino, Francy si propose, visto che lei, al contrario, era sempre in piedi fin dall’alba, di provvedere a svegliarmi, io senza particolare entusiasmo acconsentii. Fu così che la mattina seguente mi piombò in camera almeno mezzora prima dell’orario che avevamo concordato e con fare molto deciso socchiuse gli scuri della finestra in modo da far filtrare un po’ di luce nella stanza quindi venne ad inginocchiarsi sulla pedana a lato del mio letto e con mia meraviglia, mi scostò le coperte scoprendomi il bacino poi mi spostò lo slip in modo da liberare il mio sesso; spesso mi capita di svegliarmi con delle eccellenti erezioni mattutine, ma quel giorno il mio uccello era in condizioni di riposo. Allora lei senza dire una parola, lo strinse alla base fra l’indice ed il medio della sua mano sinistra e con l’altra mano impugnò saldamente l’asta ed iniziò dei lenti movimenti di su e giù avendo sempre cura di lasciare scoperto il prepuzio. E’ scontato che dopo pochi minuti di quel trattamento la consistenza del mio cazzo aveva raggiunto livelli eccellenti per cui si arrestò nella posizione di massima scopertura ed iniziò a lambirlo con la punta della lingua indugiando soprattutto attorno al frenulo. Mi sembrava di impazzire, il cazzo era diventato paonazzo, di una durezza da provare dolore mentre lei imperterrita continuava a stringere decisamente la base del membro leccandolo tutto attorno alla cappella incurante dei miei gemiti. Quando ritenne di avermi fatto raggiungere la consistenza che voleva, inizio ad inghiottirlo mettendosi in bocca tutta la cappella ormai turgidissima e continuando ad avanzare lentamente, ma inesorabilmente fino a quando non ebbe ingoiato tutti i miei diciotto centimetri, arrivando a poggiare le labbra sul mio pube. Sentivo la cappella che le riempiva la gola, ma lei rimase in quella posizione per almeno un minuto, immobile senza respirare, quindi iniziò a sfilarlo sempre con indescrivibile lentezza, una volta liberato tirò un profondo respiro e riprese ad ingoiarlo fino in fondo, altra pausa e successivo sfilamento, stesso procedimento per altre sei o sette volte. A quel punto non ce la facevo proprio più, mi sembrava di scoppiare e la implorai di farmi venire, allora lei si imboccò tutta la cappella succhiandola e titillandola con la lingua iniziando a scorrere su e giù dapprima in modo molto lento aumentando poi il ritmo continuando a succhiare e a muovere la lingua. Stavo ricevendo il più bel pompino della mia vita, non avevo mai provato delle sensazioni di piacere di questo tipo, stavo letteralmente impazzendo. E lei imperturbabile continuava il suo movimento accelerandolo sempre di più fino ad raggiungere un ritmo forsennato, quando io ormai in estasi le esplosi in gola rantolando tutto il mio sperma che lei inghiottì senza scomporsi e senza interrompere il movimento, limitandosi e rallentarlo sempre di più, mentre io mi dibattevo per la straordinaria sensibilità che si raggiunge dopo l’orgasmo. Non accennava minimamente a fermarsi, anzi riprese ad infilarselo tutto in gola con le stesse soste di prima, quindi dopo diverse introduzioni iniziò a leccare tutta la cappella fino a quando non terminò l’erezione momento in cui terminò di leccare e lasciò l’impugnatura. Si scostò dal letto, si rimise in piedi mi guardò sorridendo e se ne andò augurandomi buongiorno, lasciandomi sfinito senza fiato e senza parole. Da allora tutte le mattine vengo svegliato nel modo più dolce e desiderabile per un uomo.
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