Con la regolare e sorprendente autorizzazione della mamma, mi vestivo in fretta ed uscivo di casa, ero euforico al solo pensiero che mi avrebbe dato il culo, andavo all’estrema periferia della Cittadina dove abitiamo, e finalmente trovavo la tanta sospirata Farmacia, entravo titubante e sinceramente vergognoso, al Dottore di turno le chiedevo se aveva una crema lubrificante per il rapporto anale, apriva uno scaffale, e prendeva un tubetto tipo dentifricio, me lo incartava e andavo a pagarlo alla cassa, una volta in macchina lo aprivo e la dicitura spiegava, Vasellina Borica al 3% uso esterno, ritornavo verso casa euforico e felice di quello che avevo.Quando aprivo la porta, trovavo la mamma seria e pensierosa che mi diceva, Fabio, ma credi che noi facciamo bene a fare tutte queste cose? lo sai che cosa siamo noi una con l’altro, pensiamoci molto bene a quello che potrebbe accadere, si hai perfettamente ragione che ci siamo fatti trasportare dai sensi, ma la cosa mi sembra che stia diventando molto seria, un conto è una grassa pomiciata come la chiamate voi, e un conto è la penetrazione con la propria madre, io non voglio dire che tu sei un ragazzo e io una donna matura, ma credo che sia il momento di pensarci alle eventuali conseguenze, quali potrebbero essere secondo te mamma? le rispondevo, tu non puoi continuare con me una vita sessuale completa, io sono tua madre, e tu devi pensare che ti aspetta un futuro dove io sono una presenza marginale, e il giorno che tu incontri una ragazza cosa le dici? no mia cara, tu non mi servi, io scopo con mia madre e sono felicissimo di farlo, la facevo mettere seduta ed io con lei al tavolo da pranzo, e poi le dicevo, senti mammina dolcissima, ieri per la prima volta ci siamo dati un piacere immenso, e siamo rimasti soddisfatti entrambi, questa mattina sei arrivata alla determinazione di farmi entrare dentro di te, ma se ci pensi bene, io dentro di te già ci sono stato e più di una volta, e cosa vuoi che cambi se è la bocca o il culo? tu mi vuoi bene le dicevo, da impazzire amore mio, sei la persona più cara che ho al mondo, e allora fammi questo regalo mamma, voglio entrarti dentro, non ti sto chiedendo di scopare, ma il culo mi piace da impazzire, e vedrai che ti divertirai anche tu e tanto, e adesso dammi un bacio, mi avvicinavo con le labbra alle sue, e ci scambiavamo un bacio fantastico, le nostre lingue si attorcigliavano una con l’altra, le avevo preso in mano un seno e sentivo il capezzolo durissimo, poi con la mano ero sceso fino alla fica e sotto era un lago di umori, mi bastava appena pigiarle con un dito la clitoride per farla sborrare come una fontana, ci staccavamo da quel bacio lungo e sensuale, e la mamma mi diceva, dai prendimi subito, altrimenti ci ripenso e non faccio più niente, sono troppo eccitata per ragionare razionalmente, me la prendevo in braccio, e come una sposa la portavo in camera da letto, ma prima di possederla la spogliavo completamente, anche io facevo la stessa cosa, la volevo vedere completamente nuda davanti a me, guardarla era un capolavoro della natura, il suo corpo minuto e perfetto era meraviglioso, adesso era sdraiata supina davanti a me in ginocchio, le alzavo le gambe che lei si teneva per i polsi, tutta la fica ed il culo alla mia completa visione e disposizione, toglievo il tubetto della Vasellina dalla scatola, con il tappo si incideva il beccuccio per farla uscire, lo poggiavo sul buchetto del culo e ne mandavo dentro una buona dose, poi infilavo il dito medio e la spargevo bene dentro, ripetevo l’operazione ancora e infilavo anche l’indice insieme al medio, la mamma gia godeva per quello che le facevo, poi ci poggiavo la cappella e cominciavo a spingere, l’avevo messa in quella posizione perché mi piaceva guardarle il viso, e poi vederle la fica che colava era uno spettacolo unico, lei faceva del tutto per farsi penetrare, ed infine la cappella scivolò dentro forzando lo sfintere, mi fermavo per farla abituare alla mia mazza, ma era lei che mi diceva, dai spingilo bene dentro, ti voglio sentire amore mio, io forzavo ancora e il cazzo continuava a scivolare sempre di più, e la mamma mi diceva, non sento dolore ma è una sensazione strana sentirmi il culo pieno di te, spingilo ancora di più che sto sborrando amore, e vedevo la fica che scolava umori che mi scivolavano sul cazzo, poi con un ultimo movimento le ero tutto dentro, lo sentiva dalle palle che le sbattevano sulle chiappe, sei tutto dentro di me amore mio adorato mi diceva, e allora dai adesso spingilo bene quando lo infili di nuovo nel culo della mamma, dai che ti voglio sentire pomparmi il culo, madonna quanto è bello Fabio mio, che piacere particolare sto sentendo, ecco che sborro di nuovo, dai spingilo bene dentro, vai fino in fondo al culo della mamma, che sta godendo come non mai, ancora gioia mia adorata, dai inculami più forte che puoi, fammelo sentire questo cazzo meraviglioso come mi scava il culo, ancora tesoro e quando vuoi riempile il retto alla mamma della tua sborra meravigliosa, io infatti stavo per sborrare, le dicevo solamente, senti che faccio adesso mamma, ti riempio il culo di tutta la mia sborra, senti come schizzo eccola che esce ancora, e ormai la fica della mamma era diventata una fontana, scolava umori senza sosta, poi lei si lasciava le gambe e rimaneva inerme sotto di me.Non mi sfilavo da quel culetto bellissimo, me lo sentivo il retto che mi teneva tutto il cazzo come un guanto, era tutto avvolto intorno a me caldissimo.La mamma aveva riaperto gli occhi e mi sorrideva, e poi mi diceva, ma lo sai che mi hai fatto godere come una porcellina, non pensavo di provare così tanto piacere nel prenderlo in culo, e poi, mi sbaglio o ti sento ancora duro dentro di me, mi muovevo leggermente dicendole, si che non sbagli tesoro mio, hai un culo che mi fa impazzire, e se non ti dispiace io ricomincerei a muovermi, e lo infilavo leggermente più dentro, il sospiro della mamma valeva per cento parole, stava di nuovo godendo e non le dispiaceva affatto, io ricominciavo ad incularla ma questa volta molto più forte, era lei che mi diceva con frasi smozzicate, amore mio, fammi girare e inculami come si deve alla pecorina, mi sfilavo e lei come una gatta si girava con uno scatto, si metteva con il culetto all’aria dicendomi, che aspetti a infilarlo dentro di nuovo, mi è rimasta una sborrata a metà, il buchetto era un po dilatato e non mi rimaneva difficile rientrarci, come lo infilavo lei iniziava ad urlare il suo godimento, adesso le stavo dando delle spinte dentro incredibili, la pompavo veramente forte, e appena aveva finito di godere, le mettevo una mano sulla fica, con due dita mi impossessavo della clitoride e cominciavo a strizzargliela, adesso la mamma era diventata rauca per il piacere, non aveva più voce per gridare il suo godimento, avevo la mano fradicia dei suoi umori, e quando l’avvisavo che stavo per riempirle di nuovo il culo, faceva un ultima scolata e poi mi crollava esanime sotto le braccia, finivo di schizzarle la mia sborra e mi poggiavo di fianco a lei.Quando aprivamo gli occhi si era fatta l’ora del pranzo, la mamma mi dava un bacio sulle labbra, facendomi sentire la punta della lingua, le ricambiavo il dardeggiare della mia, e ci alzavamo dal letto e la mamma mi diceva, sai cosa facciamo adesso? festeggiamo alla grande, scendiamo nella trattoria qui sotto e ci facciamo una bella mangiata, poi torniamo a casa e con una bella pennichella ci rimettiamo in forze, che ne pensi amore mio? però prima di vestirci devi dare una lavatina alla fica della mamma, mi sento la fica appiccicosa, e il culo che mi perde la tua sborra in continuazione, ma quanta me ne hai mandata dentro porcellino mio adorato, e andava in bagno, la raggiungevo che gia era seduta sul bidé, mi versavo molto sapone intimo nella mano e cominciavo a lavarla, le sentivo il culetto che come ci passavo il dito sopra si muoveva, infilavo il dito nella fica, e quando le arrivavo alla clitoride, la trovavo di nuovo dura e tutta eretta, cominciavo a strusciarla con il dito complice il sapone, allargava le cosce dicendomi, ma lo sai che se continui cosi io ti sborro in mano amore? e veniva con un sospiro dolcissimo, e subito dopo mi diceva, adesso andiamo a mangiare, ma ricordatelo che ti sono debitrice di una bellissima sborrata, e dopo la pennichella ti faccio il più bel bocchino della tua vita, non lo so che cosa mi accade con te amore mio, ma tu riesci a farmi sorrare come una fontana in continuazione, quando ti sono vicina sono sempre eccitata e vogliosa, lo so tesoro le rispondevo, me ne sono accorto dal primo ditalino che ti ho fatto, però una cosa te la debbo confessare, che tu mi fai stare sempre a cazzo dritto, il problema è la tua fica, e in più hai un culo che è una meraviglia della natura, ma ti piace così tanto il culo della mamma mi diceva, mi fa impazzire tesoro, io ci starei dentro un giorno intero, e tu con questo bel cazzo vorrei che me lo spingessi sempre dentro al culo, la vestivo e io con lei e scendevamo nella trattoria per rimetterci dai nostri sforzi goderecci.Era stato veramente un pranzo buonissimo e sostanzioso, ritornavamo a casa e dopo esserci spogliati completamente, ci mettevamo a letto crollando in un sonno profondo, verso le 17 mi svegliavo, mentre la mamma continuava a dormire saporitamente, la scoprivo dalle lenzuola e la trovavo sempre bellissima e molto attraente, la fica nera appena dischiusa per la posizione delle gambe, la clitoride seminascosta nel mezzo delle labbra, mi sdraiavo hai suoi piedi e iniziavo a leccarla, forse continuava in sogno il suo piacere, il grilletto si affacciava lungo e imperioso, lo prendevo fra le labbra e cominciavo a succhiarlo, in pochi secondi mi regalava una cascata di umori dolci e saporiti, era più forte di me, mi alzavo sopra di lei,e gli puntavo il cazzo in mezzo alla fica, spingevo appena entrandogli completamente fino in fondo, la fica tutta bagnata mi aveva agevolato nella penetrazione, iniziavo a scoparla con tanta delicatezza, improvvisamente apriva gli occhi, mi guardava e ancora non era riuscita a realizzare il tutto, poi mi baciava sulla bocca e con le gambe mi avvolgeva la schiena, adesso la stavo scopando meravigliosamente, poi si staccava dalla bocca dicendomi, ci sei riuscito a mettermelo nella fica, e adesso chiavami con tutta la forza che hai, e sborrava di nuovo, e poi quasi urlando, sono venti anni che non scopo e tu sei favoloso per come mi stai chiavando, dai continua cosi amore mio che sto per sborrare di nuovo, haa ecco cosi ancora haa si dai che vengo di nuovo, haa dai haa eccolo che ancora sborro, e poi con uno scatto si toglieva da sotto a me, mi prendeva in bocca il cazzo e cominciava a succhiarmelo meravigliosamente, io le mettevo due dita nel culo, e cominciavo a sborrare una quantità industriale di sperma, la mamma questa volta non si perdeva una goccia della mia enorme sborrata, poi si sdraiava accanto a me carezzandomi in continuazione.Dopo oltre mezzora si alzava e preparava il caffé, me lo portava a letto dandomi un bacino e dardeggiandomi con la lingua, dopo il caffé si girava e notava che il cazzo si era alzato di nuovo, prendeva il tubetto della Vasellina e se lo poggiava sul culo, ne mandava dentro una buona dose, e poi salendomi sopra se lo poggiava sul buco del culo, e mentre lo faceva scivolare dentro fino in fondo mi diceva, adesso mi faccio questa bella inculata, ma voglio fare tutto io, tu devi solo pensare a farlo rimanere dritto mentre la mamma si incula da sola, cominciava a cavalcarmi avendo il respiro sempre più corto, le vedevo la fica che aveva ricominciato a perdere senza sosta, il grilletto era di nuovo uscito dal suo rifugio, lo prendevo fra le dita cominciando a strusciarlo, adesso la mamma quasi urlava dal piacere che stava provando, ma si sfilava con un balzo dicendomi, continua tu amore mio e si girava, una bella inculata la donna deve stare sotto, e sentirselo entrare e uscire in continuazione, dai amore mio adorato continua ad inculare la mamma che ne ha un bisogno incredibile, e domai giuro che vado dal medico e mi faccio dare la pillola, ti voglio sentire dentro in tutti i mie buchi, tu sei nato solo per questo, ed io non me ne ero mai accorta, e se un giorno troverai una brava ragazza, la farai diventare matta con questo cazzo bellissimo che hai, però una promessa me la devi fare, un giorno logicamente ti sposerai, ma magari una volta alla settimana, alla mamma mettiglielo nel culo che ne ha tanto bisogno lo giuro, e per tutto il resto conta sempre su di me, e ricordatelo, che di mamma ce ne una sola.
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