Avevo da poco compiuto diciotto anni e la mia sessualità era esplosa da qualche anno. Purtroppo, nel paese dove abitavo, piuttosto lontano dalla città, non c’era tanta possibilità di fare amicizie, in particolar modo femminili. Da quando ero giovane frequentavo il mio amico Mauro, con il quale ci scambiavamo tutti i nostri segreti e le nostre intimità. Molto spesso compravamo giornali pornografici che sfogliavamo insieme, seminudi e con i membri in mano, intenti a spararci delle meravigliose seghe. La nostra intimità era cresciuta sempre di più e quando ci masturbavamo ci piaceva guardarci l’un con l’altro o tenerci in mano il membro. Una mattina lui è venuto a casa mia con il programma di vedere un film porno che eravamo riusciti a procurarci; nel punto più caldo del film ci siamo tolti i pantaloni e le mutande ed abbiamo cominciato a masturbarci. Io ero molto eccitato e devo ammettere che il suo cazzo mi piaceva molto; lo guardavo con molta insistenza mentre ci toccavamo e quando lui se n’è accorto mi ha detto: “guarda che se ti piace tanto puoi continuare tu!”. Non me lo sono fatto dire due volte e la mia mano libera lo ha preso ed ha continuato il movimento. Gli piaceva molto, infatti ad un certo momento mi sono accorto che si stava avvicinando all’orgasmo e gli ho chiesto se voleva che continuassi io o voleva concludere con la sua mano. Mi ha risposto: “ti prego, fai quello che vuoi ma fammi godere. Mi stai toccando benissimo”. Volevo vedere bene il momento in cui il suo sperma usciva dalla punta del suo cazzo così mi sono avvicinato tanto da poter sentire il forte odore emesso dalla sua cappella umida. In quel preciso istante uno schizzo lunghissimo è uscito con forza e mi s’è stampato sulla guancia e sulle labbra. Lui mi stava guardando affascinato mentre finivo il lavoro e facevo uscire una quantità enorme di sborra. Sembrava non finisse più. Quando ho staccato la mano dal suo membro che si era rimpicciolito mi ha detto che gli dispiaceva molto essere venuto così ed avermi addirittura schizzato sul viso. Gli ho risposto: “non preoccuparti, devo dire che mi è piaciuto molto; avevo voglia di sentirne il gusto”. Con la lingua mi sono leccato tutto lo sperma che potevo e l’ho inghiottito. Guardando mentre facevo questo, lui s’era eccitato nuovamente ed il suo membro aveva già cominciato a risvegliarsi. Mi ha fatto distendere e con la bocca ha avvolto la mia cappella turgida e pronta anche lei ad esplodere. Ha cominciato a succhiarmi il cazzo con volutta e dopo qualche minuto di questo trattamento gli ho detto che stavo per venire. Non ha voluto mollare la presa e sino all’ultimo ha tenuto la mia cappella nella bocca, mentre la mano massaggiava le palle e risaliva lungo l’asta in una sega lenta. Dopo qualche secondo sono esploso anch’io in un meraviglioso orgasmo, direttamente nella sua bocca. E’ stata una giornata meravigliosa che ha suggellato la nostra intimità. Ogni volta che potevamo ci scambiavamo effusioni, senza dimenticare però che il nostro principale interesse erano le donne. Un giorno era a casa mia e mentre stavamo studiando è entrata mia madre in camera per avvisarmi che stava per andare a farsi una doccia. Gli ho chiesto se voleva che la spiassimo per cercare di vederla nuda, come io avevo già cercato di fare qualche volta. Bisogna aggiungere che mia madre, una donna separata di 47 anni, è ancora molto piacente; ha un fisico molto bello ma soprattutto un seno molto grande che è stato più volte oggetto dei nostri pensieri mentre ci masturbavamo insieme. Qualche mese prima avevo confessato a Mauro, mentre ci masturbavamo eccitati, che qualche giorno prima mia madre era entrata in bagno mentre mi stavo lavando, in piedi nella vasca. Non mi ero accorto che lei era tornata a casa prima del tempo e perciò non avevo nessuna ragione di nascondere la mia grossa erezione. Di solito non chiudevo mai la porta perché non mi seccava che mia madre mi vedesse nudo, anzi, molto spesso facevo di tutto perché entrasse in bagno con qualche scusa mentre io ero nudo. Non avevo mai pensato però di farle vedere il mio cazzo duro perché non avevo idea di come avrebbe reagito. Quando mia madre è entrata dentro il suo sguardo è andato immediatamente sul mio membro ritto e con la cappella fuori e, con mia grande sorpresa, ha detto: “Mamma mia tesoro, non te l’ho mai visto così grosso! Sei diventato proprio un uomo!” detto ciò se n’è andata socchiudendo la porta e lasciandomi con un eccitazione ancora più forte. Ci siamo avvicinati furtivamente alla porta del bagno e, guardando a turno attraverso il buco della serratura abbiamo visto mia madre che si spogliava nuda, si sedeva sulla tazza a pisciare e dopo entrava in doccia a lavarsi. Il vetro era trasparente perciò abbiamo potuto vedere tutti i movimenti delle sue mani sul suo sesso e sulle enormi tette. Dopo qualche minuto di lavaggio i suoi capezzoli avevano raggiunto delle dimensioni che non immaginavo mai avrebbero potuto raggiungere: sembravano due piccoli cazzetti, pronti da succhiare. Mentre ci scambiavamo il punto d’osservazione e guardavamo tutto ho messo la mano fra le gambe di Mauro e ho sentito una erezione enorme e gli ho detto in un orecchio: “Tu continua a guardare ed avvisami se esce dalla doccia” poi mi sono accucciato fra le sue gambe, gli ho abbassato i pantaloncini, ho preso in bocca il suo membro e ho cominciato un delicato pompino. Dopo qualche secondo, senza alcuna avvisaglia m’è esploso in bocca. Era eccitatissimo. Quando siamo tornati nella camera, prima che mia madre uscisse dal bagno, l’ho fatto inginocchiare e l’ho costretto a restituirmi il favore. Da quel giorno in poi, le nostre sedute ‘sessuali’ sono state sempre improntate sul ricordo di mia madre nella doccia ed abbiamo studiato come fare per cercare di sedurla insieme.
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