Ho sempre pensato che ciò che era accaduto era stato combinato da mia madre. Lei era molto attenta a tutte le cose e non era mai capitato che non ci fosse un asciugamano in bagno. Sospettavo li avesse portati via lei per essere poi chiamata dentro da me. Questo incidente non ha però intaccato i nostri rapporti, anzi, se è possibile li ha resi ancora più confidenziali. Dopo essere stato con il cazzo fra le mani della mamma mi sentivo ancora più libero e in confidenza con lei. Alcune volte in cui sono dovuto andare nella stanza dove c’era lei a prendere i miei vestiti, ci sono andato completamente nudo, dopo essermi toccato il cazzo in modo tale di far ingrossare la cappella. Quando sono entrato nella camera, mia mamma s’è subito accorta delle dimensioni e mi ha fatto notare, scherzando, che avevo il cazzo veramente grosso. Una sera ero rimasto a casa a guardare un film. Eravamo sul divano e io ero disteso con la testa poggiata sulle sue gambe quando, ad un certo punto, durante una scena molto erotica, mi sono eccitato molto. Indossavo solamente i pantaloncini del pigiama pertanto si vedeva chiaramente la sagoma del mio cazzo ingrossato. Quando mia madre se n’è accorta me lo ha fatto subito notare e mi ha detto che anche a lei il film faceva questo effetto. Ho appoggiato una mano sull’asta, massaggiandolo lievemente, ma quando la mamma ha visto quello che facevo ha allungato la sua e mi ha stretto con forza l’uccello. Ero al culmine della tensione e dell’eccitazione e le ho chiesto di prendermelo in mano come quella volta in bagno. Non s’è fatta pregare e, allargando l’elastico dei calzoncini ha infilato le dita e ha cominciato a titillarlo con dolcezza. Sentivo la cappella che continuava ad ingrossarsi sempre più a causa del continuo massaggio delle dita; me la sentivo stringere con forza e poi carezzare con dolcezza. Era evidentemente eccitata anche lei sia a causa del film che del massaggio sessuale che stava facendo. A quel punto ho deciso che le cose dovevano andare avanti; mi sono girato a pancia in su, con la testa sempre poggiata sul suo grembo e, alzando il bacino mi sono tolto rapidamente i calzoncini rimanendo completamente nudo. Lei non ha detto nulla. Ci siamo guardati negli occhi con un lieve cenno d’intesa e ha cominciato una lenta e bellissima sega. Era meraviglioso vedere la sua mano, con le unghie laccate di rosso, che scorreva lungo l’asta e si soffermava alcuni secondi sull’enorme cappella. Eravamo in preda ad una grande eccitazione. Ormai le scene erotiche del film non ci interessavano più! Il suo sguardo era fisso sul mio membro. La mia testa era a qualche centimetro dai suoi seni perciò è stata una cosa naturale per me avvicinarmi e baciarle il tessuto del vestito, proprio dove vedevo l’ingrossamento del capezzolo. Sentivo attraverso la stoffa la consistenza della tetta ed il suo profumo inebriante. Quell’atto l’ha eccitata ancor più e quando ha cominciato a mugolare il suo piacere mi sono sentito autorizzato ad allungare le dita per aprirle i bottoni del vestitino. Non portava reggiseno e la sua tetta è praticamente esplosa fuori, poggiandosi sul mio viso. Le mie labbra si sono chiuse intorno ad un capezzolo ed hanno cominciato a succhiarlo e leccarlo tutto. Ormai sapevo che avevamo superato ogni resistenza; dopo aver spento il telecomando mi sono alzato davanti a lei e, mentre il mio cazzo le dondolava lievemente davanti, ho finito di aprirle i bottoni, le ho tolto il vestito, l’ho fatta alzare e mi sono inginocchiato davanti a lei per sfilarle le mutandine. Per la prima volta avevo il sesso di una donna avanti ai miei occhi, ed era il sesso di mia madre! Una lieve peluria bionda incorniciava le labbra della vagina che erano ingrossate e sulla cima delle labbra potevo intravedere il clitoride che sporgeva lievemente. Per me è stata una cosa naturale avvicinare la mia bocca e baciarle quel bellissimo bottoncino rosato. Quando le sue mani mi hanno preso la testa e mi hanno spinto con forza verso il suo sesso ho tirato fuori la lingua e con molta dolcezza sono entrato dentro le labbra, allargandogliele, e ho cominciato a leccarla. Il suo odore era fortissimo, il sesso era completamente bagnato e dopo pochi secondi si è lasciata andare ad un lungo orgasmo che le ha letteralmente squassato il corpo e fatto tremare le gambe. Non faceva che ripetere il mio nome e stringermi la testa con forza mentre veniva. Ad un certo punto mi ha preso per la testa e mi ha fatto alzare e, guardandomi negli occhi mi ha baciato sulla bocca infilandomi la lingua dentro. Mentre ci baciavamo la sua mano aveva ricominciato a masturbarmi. Dopo avermi leccato e baciato tutto il viso per assaporare il gusto che la sua figa aveva lasciato su di me s’è inginocchiata davanti a me dicendomi che adesso sarebbe venuto il mio turno e voleva assaporare il gusto del mio enorme cazzo. Così dicendo ha avvicinato le labbra e, mentre mi teneva per le palle, ha allargato la bocca più che poteva e ha preso dentro la cappella. Potevo sentire il massaggio della sua lingua sul filetto e la cappella succhiata con forza. La sua testa si muoveva lentamente su e giù e mi portava ad un’eccitazione mai provata. Sentivo che le gambe cominciavano a cedere e i brividi che salivano dallo scroto su, verso la cappella; oramai ero vicino ad esplodere e perciò ho preso la testa di mia madre fra le mani e, con dolcezza ho cominciato ad allontanarla da me. Lei ha alzato gli occhi e fissandomi negli occhi mi ha detto che voleva farmi venire nella sua bocca per sentire il sapore della mia sborra. Sentendo quelle parole non ce l’ho fatta più! L’orgasmo è scoppiato con una forza inaudita: il primo schizzo di sborra è uscito dalla mia cappella ed è entrato nella sua bocca proprio mentre si stava avvicinando con le labbra aperte pronta a succhiare; i seguenti tre o quattro schizzi si sono stampati sulle sue guance e sul collo. Mentre mi masturbava continuavo a venire e lei leccava tutto con avidità fino a quando il cazzo ha cominciato ad ammosciarsi. A quel punto s’è alzata in piedi e mi ha baciato sulla bocca e con la lingua è penetrata nella mia e mi ha fatto sentire per la prima volta il forte sapore del mio sperma. Quella notte abbiamo dormito nel suo letto, abbracciati come due amanti. Quando la mattina dopo le ho chiesto se le sarebbe piaciuto far l’amore con me mi ha detto che non se la sentiva. Sapeva di aver già esagerato facendo quello che avevamo fatto la sera prima ma mi amava, era molto attratta da me e la sua natura di donna aveva preso il sopravvento. Non era pentita di quello che aveva fatto ma fare l’amore avrebbe significato troppo.
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