Come ho detto nel mio precedente racconto Pasquale mi aveva paventato l’idea di coinvolgere anche mia figlia Carmela e mia sorella Assunta nella nostra perversa storia e le mie proteste non servirono a distoglierlo dal suo intento.Infatti sia io che mio marito eravamo completamente sotto il suo controllo l’unico dubbio e che non riuscivo a capire come sarebbe riuscito a soggiogare anche mia sorella e mia figlia.Comunque eravamo arrivati a fine luglio e Carmela dopo aver sostenuto gli esami universitari a Roma, dove viveva insieme al fratello a casa di Assunta, era tornata per le vacanze estive .Non era tornata da sola ma insieme a mia sorella, mentre mio figlio era rimasto a Roma, e da li a qualche giorno ci saremmo trasferiti presso la nostra casa al mare.Naturalmente Pasquale non perse l’occasione e si fece invitare anche lui a questa vacanza .Fu mio marito a doverlo invitare adducendo al fatto che per impegni di lavoro presso la nuova scuola (quella dove Pasquale era preside) lo avrebbero costretto ad assentarsi di tanto intanto e lui si sarebbe sentito più tranquillo con presenza di un uomo tra noi donne, che da sole avremmo rischiato di esser infastidite da qualche pappagallo. Naturalmente il tutto gli era stato suggerito da quel bastardo di Pasquale che voleva approfittare di questa vacanza per soggiogare ai suoi voleri anche mia sorella e mia figlia.La sera prima di trasferirci al mare venne a cena a casa nostra per far conoscenza con Assunta e Carmela.Inutile dire che mia sorella Assunta,soprattutto, ma anche mia figlia Carmela rimasero affascinate da Pasquale che quella sera fu piuttosto brillante e poi, come vi ho già detto nei racconti precedenti, è sicuramente un bel uomo.Mia sorella, che non era sposata, quando se ne andò Pasquale mi tempestò di domande su Pasquale era chiaro che si stava invaghendo dell’uomo.Per chiarezza adesso vi descrivo mia sorella e mia figlia :Assunta 39 anni 2 meno di me, come me è mora alta 1,74 m e mi somiglia molto anche nelle giunoniche forme, non si è mai sposata e nonostante il bel aspetto credo non abbia mai conosciuto un uomo in senso biblico, forse per essersi dedicata molto intensamente alla carriera, infatti è docente universitaria a Roma.Carmela anche lei mi somiglia moltissimo e nonostante la sua giovane età,19 anni appena compiuti è completamente sbocciata in tutta la sua femminilità.Lei come me indossa una 4^ misura di reggiseno, ha un sedere che è uno spettacolo ed è alta qualche centimetro più di me 1,76 m .Comunque al contrario del suo aspetto lei è una ragazza molto timida e riservata e grazie all’educazione impartitagli sia da me che da mia sorella (negli ultimi tempi) Carmela è una signorina molto seria e dedita ai suoi studi, frequenta con profitto la facoltà di lettere.Sovente soprattutto in spiaggia ci è capitato di essere pesantemente apostrofate in definitiva siamo tre donne molto appariscenti, formose e di gradevole aspetto e soprattutto con un integerrima dirittura morale, questo vale orami solo per mia sorella e mia figlia perché, per quanto concerne me, negli ultimi tre mesi la mia vita è totalmente cambiata (vd. Racconti precedenti).Dunque arrivammo alla mattina della partenza, mio marito per i motivi sopra descritti non era dei nostri, quindi alla partenza c’era solo Pasquale con noi tre signore.Partimmo con la macchina di Pasquale io seduta sul sedile affianco alla guida e mia sorella e mia figlia dietro.Dopo poco più di un’ora arrivammo alla casa al mare noi tre donne eravamo veramente splendide nei nostri abitini leggeri, sotto dei quali indossavamo solo il costume, calzavamo dei sandaletti molto eleganti e con un notevole tacco, che ci slanciava ulteriormente visto che di nostro eravamo abbastanza alte: 1.74 io e mia sorella 1.76 mia figlia.Dopo aver scaricato i bagagli andammo immediatamente in spiaggia, tutte e tre esibivamo un bikini da mozzare il fiato e la cosa mi stupì molto : infatti io ero stata costretta da Pasquale ma Assunta e Carmela lo avevano fatto di loro spontanea volontà.Naturalmente appena giunte in spiaggia fummo oggetto di sguardi molto voluttuosi da parte di tutti gli uomini presenti, solo l’autorevole presenza di Pasquale impedì che gli sguardi si trasformassero in qualcosa di più concreto.- ma che bella signorina che è tua figlia – disse Pasquale ad alta voce in modo che sentisse bene anche Carmela- e pure tua sorella è una splendida donna – aggiunse sorridendo Naturalmente sia mia sorella che mia figlia,che erano rimaste affascinate da Pasquale, apprezzarono molto i complimenti dell’uomo ed iniziarono a civettare sempre di più per farsi belle a gli occhi dello splendido maschio.Dopo andammo a fare il bagno e nell’acqua Pasquale “giocando” iniziò a prendersi qualche libertà di troppo senza che nessuna delle due avesse qualcosa da obbiettare .Così tornammo casa per il pranzo e li Pasquale seguitò nella sua opera di seduzione alternandosi sulle due femmine.Ma fu dopo mangiato che vidi qualcosa di sconvolgente, eravamo andati a fare un riposino ognuno nella sua camera e dopo circa mezzora Pasquale mi venne ad avvisare che andava a far visita a mia sorella – Concetta adesso vado in camera di tua sorella Assunta, fra una decina di minuti vieni a vedere lo spettacolino –- Vedrai sarà molto interessante – e senza attendere risposta si allontanò per perseguire il suo intento Io mi alzai e lo segui e attenta a non farmi vedere da mia sorella rimasi fuori dalla stanza a spiarli – ciao Pasquale – disse mia sorella con sorpresa quando lo vide entrare in camera- ti disturbo Assunta – chiese con falsa cortesia Pasquale- no figurati non stavo dormendo, come mai da queste parti – poi chiese Assunta- sai non riesco a togliermi di mente il tuo corpo – e dopo una breve pausa prese la mano di assunta e se la porto sulla patta dei calzoncini- senti in che stato mi hai ridotto, adesso devi rimediare –- ma sei impazzito – disse Assunta con poca convinzione e senza togliere la mano – no Assunta non sono impazzito – e così dicendo si abbasso l’elastico dei calzoncini da bagno, liberò la sua enorme bestia e prese la mano di mia sorella e la portò sul cazzo Assunta era sorpresa inorridita e affascinata allo stesso tempo e non oppose resistenza e facendosi guidare da Pasquale impugnò il potente bastone – adesso mi devi fare sfogare – disse Pasquale – ma potrebbe vederci qualcuno – rispose preoccupata mia sorella- pensa a menare il cazzo troia e non ti preoccupare –Mia sorella quindi stava sparando una sega a Pasquale il quale la osservava divertito mentre lei lo menava goffamente come una ragazzina alle prime armi – guarda che non sono un adolescente che mi puoi accontentare con una sega – nel frattempo il bastardo le aveva sfilato sia il reggiseno che le mutandine del costume e aveva iniziato a infilarle in fica ed in culo le dita. La toccava con molta sapienza facendola ansimare vistosamente, la toccava e le sussurrava frasi sconce all’orecchio – dai puttana lo so che ti piace il cazzo, fai la santarellina ma sei una troia di prima classe –- adesso basta menare il cazzo, inginocchiati e prendimelo in bocca, troia –Mia sorella attonita si inginocchiò ai piedi di Pasquale il quale vedendo che lei rimaneva immobile e con la bocca chiusa, fece una leggera pressione con pollice ed indice sulla mandibola, provocandone l’apertura.Appena la bocca di Assunta si apri il bastardo gli poggiò il cazzo sulle labbra aperte e forzando leggermente gli introdusse la cappella in bocca- dai troia, non rimanere così impalata,muovi la lingua e leccami il cazzo –poi la afferrò per la nuca e gli introdusse ulteriormente il cazzo in bocca, fino a quasi soffocarla.Mia sorella tentò di protestare ma il bastardo la zittiva con il cazzo, infatti la scopò in bocca per qualche minuto.- adesso basta con il cazzo in bocca – disse risoluto Pasquale mentre metteva assunta alla pecorina – ti prego sono vergine – lo scongiurò lei- va bene troia, vuol dire che te lo metterò nel culo, così rimani vergine – disse la carogna facendosi una risata E senza troppe accortezze gli infilò il cazzone nel culo facendola urlare per il dolore.Il bastardo dopo averle infilato il cazzo nel retto per tutta la sua lunghezza rimase fermo per qualche secondo in modo da far abituare la poverina all’oscena intrusione.Poi piano piano inizio a muoversi prima lentamente per poi crescere con il ritmo dell’inculata.Assunta dopo l’urlo iniziale lo scongiurò di smettere ma Pasquale non si lasciò commuovere dai piagnistei della malcapitata. – per pietà Pasquale la smetta di oltraggiarmi – diceva piagnucolando Assunta- aspetta troia vedrai che fra poco ci prenderai gusto – le rispondeva lui ad alta voce mentre sadicamente gli dava sonore pacche sul culo – la prego la smetta di fare tutto questo fracasso, non vorrei che si destassero mia sorella o mia nipote – disse Assunta preoccupata forse più per la sua reputazione,se fosse stata scoperta,che per quanto non le stesse accadendo.Si perché il fatto che qualcun altro potesse vedere quando stava subendo la inorridiva più del fatto stesso.- non ti preoccupare puttana tua sorella è più troia di te e tua nipote sono sicuro che degna di sua madre e di sua zia – la incalzò Pasquale seguitando a sodomizzarla Poi improvvisamente i lamenti di Assunta si trasformarono in gemiti di piacere e naturalmente la cosa non passò inosservata:- hai visto vacca che inizia a piacerti , sei proprio un puttanone come tua sorella, deve essere una dote di famiglia – ribadì ridendo sguaiatamente- oh signor Pasquale non so cosa mi stia accadendo, bello che bello siiii – disse mia sorella godendo oramai senza ritegno- che puttana non sono neanche tre minuti che te l’ho ficcato nel culo che godi come una vacca alla monta – rincarò la dose il bastardo- credo che mi divertirò parecchio con te, almeno quanto con quella scrofa di tua sorella ConcettaAssunta a questo punto perse completamente il controllo ed ebbe una serie infinità di orgasmi che la fecero ululare come una cagna in calore – ma senti come gode questa puttana, ti piace proprio il cazzo nel culo troia – seguitò a commentare oscenamente Pasquale – adesso sai che ti dico: non è giusto che una troia come te sia ancora vergine – e senza aggiungere altro le sfilò il cazzo dal buco del culo e sempre alla pecorina glielo puntò sulla fica e con un colpo secco le lacerò l’imene, sverginandola e lei era talmente presa a godere che quasi non se accorse.- ti ho rotto la fica troia adesso ti ho fatto il buco da signora –commento con rozzo sarcasmo la carogna- dillo che sei una troia soltanto una troia – gli diceva Pasquale sempre più infoiato – si sono proprio una troia ripeteva Assunta – ormai senza alcun controllo Poi Pasquale si voltò verso la porta e mi fece cenno di entrare – entra Concetta vieni a vedere meglio come mi scopo questa puttana –- hai visto facevo tante storie invece è troia almeno quanto te, dai mettiti alla pecorina accanto a tua sorella e calati le mutande a mezza coscia –Feci quello che l’uomo mi aveva ordinato e mi misi a quattro zampe accanto ad Assunta, sembravamo due vacche alla monta con Pasquale nella parte del toro.- adesso mi inculo un poco Concetta – disse l’uomo sfilando il cazzo dalla fica di Assunta e dandole una pacca sul culo- ecco Concetta adesso tocca a te – e sempre dandomi una pacca sulle chiappe me lo infilo in un sol botto in culo Inutile dire che anch’io persi ogni ritegno ed iniziai a gemere e godere come una cagna in calore .Il bastardo si alternò con sapienza e un forte autocontrollo nei nostri culi e nelle fiche per una buona mezzora, poi ci fece girare, poggiare le teste sul bordo del letto una accanto all’altra ed iniziò a segarsi davanti ai nostri volti :- si troie adesso vi sborro in faccia, vi riempio la faccia di sperma –- poi con le lingue vi ripulirete a vicenda –- si vengo puttane prendete la mia sborra in faccia –Sborrò un quantitativo colossale di sperma che ci colpi in viso riempiendoci completamente i volti – guarda come siete conciate, luride troie che non siete altro – poi prendendoci rudemente per i capelli ci fece sollevare e ci portò davanti allo specchio – guardatevi troie- disse mentre strattonandoci per i capelli ci avvicinava allo specchio ed in effetti eravamo veramente laide con in volti inzaccherati da quel liquido così indecente e lo sguardo da vacche soddisfatte.Dopo qualche secondo,non so da dove, Pasquale estrasse una macchina fotografica ed iniziò a scattare qualche fotografia, soprattutto a mia sorella.- su puttane sorridete – diceva mente fotografava noi naturalmente eseguivamo i suoi ordini come inebetite e sorridevamo – adesso pulitevi il volto con la lingua, a vicenda – naturalmente anche questa operazione fu ampiamente documentata con parecchie fotografie – bene troie adesso potete anche rivestirvi – disse Pasquale riponendo la macchina fotografica – adesso quando andremo in spiaggia, tutte e due inventerete una scusa per non venire –- in modo da lasciarmi solo con Carmela — che intenzioni hai – gli chiesi io preoccupata- non lo hai ancora capito ? – mi rispose Pasquale – voglio coinvolgere anche tua figlia e credo che non dovrebbe essere molto difficile, visto che razza di puttana si trova per mamma e per zia – aggiunse facendo una sonora risata uscendo dalla camera di Assunta Così io mia sorella adducendo a qualche fantomatico malore comunicammo a Carmela che non ci saremmo recate in spiaggia quel pomeriggio, ma la invitammo a andarci assieme a Pasquale.Insomma avevamo consegnato la pecorella al lupo, il quale facendo finta di dolersi per la nostra assenza accetto di fare da cavaliere a Carmela.Inutile dire che mia figlia era felicissima di recarsi in spiaggia sola con Pasquale e mettendosi lo stesso ridottissimo bikini e calzando i medesimi sandaletti,dotati di altissimi tacchi, della mattina, si accinse ad uscire appoggiandosi al braccio di Pasquale.Quindi io e mia sorella dopo averli fatti uscire li seguimmo o più correttamente li precedemmo, infatti Pasquale ci aveva comunicato dove aveva intenzione di portare Carmela e per dar modo di organizzarci alla meglio portò prima Carmela a fare un giro nel paese e solo dopo un’ora giunse alla baia isolata dove eravamo appostate.Dalla nostra posizione c’era una buona visuale ed eravamo sufficientemente vicine da poter ascoltare i loro discorsi, pur essendo celate alla loro vista.- ma è proprio una spiaggetta isolata – commento Carmela- certo così potremo prendere il sole in piena libertà – le rispose Pasquale- con un corpo come il tuo sarebbe un peccato non prendere il sole in maniera integrale – disse il marpione- ma signor Pasquale io mi vergogno a spogliarmi completamente –- su non fare la bambina timida fai come me e levati il costume –E senza attendere risposta si tolse il costume mettendo in mostra il suo grosso bastone, che se pur a ancora a riposo era già di notevoli dimensioni.Carmela rimase sbalordita da tanta audacia e non riuscì a togliere lo sguardo dal cazzo dell’uomo.- cosa hai da guardare, non hai mai visto un cazzo? – gli chiese l’uomo rimarcando la frase sulla parola CAZZO- chissà, bella come sei, quanti cazzi hai avuto la possibilità di vedere — mai,sono una ragazza perbene – rispose timidamente Carmela Nel frattempo il cazzo del bastardo prendeva vigore e diventava sempre più duro e grosso.- oh allora bisogna recuperare il tempo perduto – disse l’uomo portandosi la mano di Carmela sul cazzo ormai turgido.- Ma cosa fa signor Pasquale – disse mia figlia tentando di ritrarre la mano- Su Carmela sono sicuro che lo vuoi anche tu – disse Pasquale- Anzi facciamo un patto io adesso ti tocco li in mezzo alle cosce e se sei asciutta ti lascio stare, se invece sei tutta bagnata vuol dire che sei una puttanella ed io seguiterò ad importunarti –La ragazza era veramente molto ingenua e non seppe controbattere nulla al lestofante che in un attimo gli sfilo il costume e iniziò a infilarle un dito nella fichetta.- ma guarda come è bagnata sei proprio una puttanella –- oh signor Pasquale la prego – – su è inutile che tenti di fare la santarellina la tua fica parla anche per te –- fai la ritrosa ma credi che non mi sia accorto di come ti pavoneggiavi mentre passeggiavi al mio braccio per il paese –- ho visto l’effetto che fanno gli sguardi lussuriosi degli uomini, ti eccitano come una troietta– adesso falla finita e menami bene il cazzo –La ragazza era come rapita da questa situazione era chiaro che era attratta da Pasquale e soprattutto dal suo grosso cazzo.Così inizio a muovere la mano facendo come gli aveva ordinato Pasquale, iniziando di fatto a fare la sua prima sega ad un uomo.Dopo qualche minuto Pasquale iniziò a pretendere qualcosa di più da Carmela – adesso vedi di prendermelo in bocca, puttanella –e sfilatole il cazzo di mano lo mise davanti alla bocca di Carmela- dai apri la bocca troietta – disse seccamente Pasquale Quindi Carmela aprì impercettibilmente la bocca ed il bastardo usando il cazzo come grimaldello gliela forzò, infilandole per oltre metà della sua lunghezza il grosso bastone.Poi visto che la ragazza rimaneva immobile con il grosso cazzo che le spalancava oscenamente la bocca Pasquale iniziò a muovere il cazzone nella bocca della ragazza.- sei proprio imbranata, devo fare tutto io puttanella – disse il bastardo mentre scopava in bocca mia figlia – si vedi Carmela ora ti sto scopando in bocca, solo le donne più troie si fanno fare questo da un uomo – l’uomo poi estrasse il cazzo dalla bocca di mia figlia e fattola girare alla pecorina gli puntò la cappella sulle labbra della fica – adesso ti chiavo troia –- per carità signor Pasquale sono vergine –- meglio è molto più divertente fottere una verginella – disse l’uomo con cattiveria mentre spingeva con decisione il cazzone della fica della ragazza- adesso ti ho rotto la fica, puttanella, vedrai che ti piacerà –- ti farò diventare un sollazzo per cazzi come tua madre e tua zia –- per pietà rischia di ingravidarmi signor Pasquale – piagnucolava la mia bambina – allora è meglio che te lo metto in culo – disse l’uomo e senza attendere altro estrasse il cazzo dalla fica di Carmela e lo puntò sul buco del culo della ragazza e in un colpo solo ne introdusse più della meta nello sfintere della poverina.Alla profanazione Carmela lancio un urlo di dolore :- zitta troia è inutile che fai la manfrina che tanto lo so che ti piace farti inculare –e seguitò a spingere su e giù sfondando l’ano della ragazza, che dopo i primi lamenti iniziò a gemere di piacere, segno evidente che stava gradendo il trattamento.- hai visto puttanella che ti piace prenderlo in culo – – del resto non avevo alcun dubbio visto che razza di troie ti ritrovi come mamma e come zia –- deve essere una dote di famiglia, evidentemente-disse l’uomo facendosi una risataLa pistonò in quella maniera per quasi un’ora, facendole raggiungere innumerevoli orgasmi, i primi Carmela tentò di celarli ma po lasciandosi andare seguitò a godere senza vergogna. Poi,il bastardo, prima di godere estrasse il cazzo dal buco del culo di mia figlia e glielo presentò dinnanzi alla bocca ed inizio a segarsi:- dai troia sta ferma così che ti sborro in faccia –- si ti riempio la faccia di sperma –E così fece venne con potenti fiotti che imbrattarono il dolce viso della mia figliola.Dopo che ebbe finito di insozzare il visino di mia figlia ci invitò a uscire allo scoperto – dai troione venite qui – disse Pasquale rivolgendosi a me e mia sorella Assunta – venite a pulire con lingua la sborra sulla faccia di Carmela – Noi ormai rassegnate uscimmo dal nostro nascondiglio e come ordinatoci da Pasquale a colpi di lingua pulimmo il viso di Carmela dalla sborra che lo insozzava. Carmela quando ci vide arrivare rimase sbalordita, ma non oppose nessuna resistenza e permise a me e a sua zia di pulirle il viso a colpi di lingua.- brave troie leccatele via dalla faccia tutta la sborra – ci incoraggiò Pasquale – bambina purtroppo dobbiamo subire questa infamia – dissi io a mia figlia nel tentativo di giustificarmi – purtroppo ci ha in pugno – aggiunse mia sorella – bene troie spiegate alla puttanella come stanno le cose e cosa mi aspetto da voi – ribadì Pasquale Dopo aver finito di pulirle il viso spiegammo a Carmela che anche noi come lei eravamo state soggiogate dalla nostra carica erotica e non eravamo riuscite ad opporci agli osceni oltraggi che Pasquale ci faceva subire .Purtroppo eravamo alla mercé del nostro aguzzino il quale era un pervertito di prima categoria e quello che aveva subito nell’ora precedente era solo l’inizio.- vedete, cara sorella e cara figliola voi oggi siete state oltraggiate da Pasquale – dissi io rivolgendomi ad Assunta e Carmela- ma questo non è niente rispetto a quello che quest’uomo mi ha fatto subire, purtroppo dovrete abituarvi ad avere rapporti con più uomini contemporaneamente o addirittura con animali –e con la voce rotta dal pianto prosegui – questo aguzzino mi ha costretto a far godere un cavallo e ha filmato la scena –- Avete capito troie – intervenne Pasquale – Adesso andiamo a casa e se tutto va come ho previsto troveremo ad attenderci i fratelli Licata (Carmelo,Rocco e Domenico vd.racconto 2)con un paio di loro amiciMia figlia si ricompose e tutti e quattro ci recammo verso casa, purtroppo davanti casa trovammo ad attenderci i fratelli Licata e 2 altri uomini che non avevo mai visto. Anche i due amici avevano la medesima corporatura dei fratelli Licata (bassi e tarchiati e molto muscolosi) e come avremmo visto più tardi erano dotati come i fratelli Licata di cazzo veramente asinino(27-28cm).Purtroppo noi indossavamo solo i nostri ridottissimi bikini alla cui vista i 5 uomini esternarono immediatamente volgari commenti,nonostante fossimo ancora in una pubblica via .- hai visto che belle cavallone che ci ha procurato Pasquale –- che costumi da troie che indossano, fanno le signore per bene ma sotto sotto sono solo delle grandissime puttane– certo Rocco una l’avevamo già vista ma anche le altre due hanno pure loro delle gran facce da troia –disse Domenico parlando al fratello- l’abbiamo vista e non solo – disse sorridendo e facendo l’occhiolino al fratello – I fratelli Licata già li conosci Concetta, mentre gli altri due sono due loro braccianti Rosario e Rodolfo – disse Pasquale presentandoci i 5 uomini e poi proseguì nelle presentazioni- Questa è Concetta che già conoscete – e si fece una risata- Mentre le altre due sono Assunta,stimata docente universitaria e sorella di Concetta e Carmela diligente studentessa universitaria e figlia sempre di Concetta –- Adesso che ci siamo presentati andiamo pure a casa – aggiunse ed aprì il cancelletto che portava alla nostra villettaNoi tre precedevamo i sei uomini i quali da dietro si godevano lo spettacolo del nostro sculettare,visto gli altissimi tacchi, e naturalmente non lesinavano i volgari commenti.- ma che belle chiappe che hanno ste tre puttane – disse Rocco ad alta voce – ma è vero che si fanno fare di tutto – chiese uno dei braccianti dei fratelli Licata- certo potete farle fare ogni cosa – disse Pasquale Appena entrate in casa ci ordinarono di toglierci quegli straccetti che indossavamo – su troie nude fate vedere ai nostri amici le vostre grazie – disse Pasquale da vero padrone di casa poi mentre ci spogliavamo andò al telefono e chiamò mio marito – cornutone sono io Pasquale, puoi venire anche tu al mare –- sai tua sorella e tua figlia si sono rilevate troie almeno quanto tua moglie –- sai oggi pomeriggio le ho sverginate tutte e due – – e a desso faranno da svuotacoglioni per i fratelli Licata, te li ricordi cornutone, e due loro amici –- naturalmente le aiuterà anche quella puttanona della tua signora, se ti sbrighi ti potrai goderti lo spettacolo -Sentendo questa telefonata sia mia sorella che mia figlia rimasero sbigottite – non vi preoccupate, quel cornutone di Tonino è ha conoscenza di tutto – disse Pasquale rivolgendosi a mia figlia e mia sorella – vero Concetta ? –- si quel segaiolo è perfettamente a conoscenza di tutto – rincarai la dose io – mamma cosa dici – disse quasi seccata mia figlia- figliola guarda che se siamo in questa situazione è anche colpa di tuo padre – le risposi io – e quando arriverà qui te ne renderai conto – conclusi- adesso smettetela di discutere e spogliatevi troie – tagliò la testa al toro PasqualeCosì tutte e tre ci togliemmo il costume rimanendo completamente nude ad eccezione delle scarpe.- su puttane fateci vedere come sculettate – disse Rocco uno dei fratelli Licatacosì ci mettemmo a camminare per il salone mentre i presenti commentavano oscenamente il nostro incedere – guarda come gli ballano le tette a queste troie –- e come dimenano il culo – – dai zoccolone fateci divertire –e presero a colpirci con delle manate sul culo – dai belle cavallone –- si scaldiamogli prima le chiappe – – ma che aspettiamo a scoparcele – disse un altro dei fratelli Licata ormai spazientito – con calma Domenico, aspettiamo quel cornutone di Tonino, non è educato svuotarsi i coglioni con la moglie,la figlia e la cognata senza che lui sia presente – disse Pasquale facendosi una risata e causando l’ilarità generale- piuttosto per passare il tempo facciamo qualche giochino con queste puttane – disse sempre Pasquale- si perché nude come sono non le facciamo scendere in strada –- buona idea – disse Pasquale che poi prosegui- in macchina ho lasciato una 24 ore e dentro ci sono tre cazzi di plastica –- adesso una alla volta scenderete giù arriverete alla macchina aprirete la 24 ore ne prenderete un cazzo di plastica e ve lo infilerete in culo –- e con il cazzo su per il culo tornerete a casa e dovete citofonare per annunciare il vostro arrivo, cominci tu Concetta – – ma sono le dieci di sera e la macchina è a trecento metri da casa –- troia non devi mai obbiettare i miei ordini, se non ti sbrighi vi sbattiamo fuori di casa e non vi facciamo rientrare fino a domani mattina, dai troia ubbidisci –Così mi feci coraggio presi le chiavi della macchina di Pasquale ed uscii di casa.Fortunatamente in strada non c’era nessuno sentivo solo il rimbombare dei miei passi e il mio cuore che batteva all’impazzata.Ero agitatissima e nello stesso tempo molto eccitata, infatti sentivo il liquido vaginale che mi colava dalle cosce.- sono proprio una troia – pensai tra me e me comunque dopo pochi minuti arrivai alla macchina la aprii e vidi la 24 ore sul sedile posteriore.La aprii e presi uno dei tre cazzi di plastica erano tutti e tre uguali e di dimensioni notevoli,almeno 25 cm.Non senza difficoltà me lo infilai nel culo e con quel intrusione nel mio culo mi incamminai verso casa.Questa volta il mio incedere era molto goffo comunque anche se con difficoltà arrivai sotto casa e citofonai:- chi è- mi risposero all’altro capo del citofono- sono Concetta – risposi io concitata e atterrita dal fatto che qualcuno potesse vedermi in quello stato– ce l’hai il cazzo di plastica nel culo – mi chiese la voce al citofono- si – risposi io- si cosa – mi chiese nuovamente il mio interlocutore capii che il bastardo stava giocando come il gatto con il topo e che volesse che usassi un linguaggio sboccato, quindi stando al suo gioco risposi:- si ce l’ho tutto nel culo e vorrei salire per sostituirlo con i vostri bei cazzoni di carne –- brava troia risposta esatta, sali pure – mi disse mentre premeva il pulsante per aprire il cancelloSalii le scale ed entrai in casa e li vidi i maschioni che continuavano ad importunare mia sorella e mia figlia.- da troia facci vedere se ce l’hai veramente il cazzo nel culo – mi disse uno degli uominiio mi voltai e piegando le ginocchia e sporgendo il culo in fuori mi allargai le chiappe con le mani e feci vedere il cazzo posticcio che spuntava dal mio buco del culo.- brava Concetta, adesso dai le chiavi della macchina ad Assunta –così anche mia sorella dovette uscire di casa per fare quanto io avevo appena fatto, anche lei tornò con il cazzo conficcato nel culo.Poi fu il turno di mia figlia:- dai Carmela fai anche tu come quelle troie di tua madre e di tua zia –E pure mia figlia anche se spaventatissima fece il giretto, nuda, alla macchina tornando con il cazzone di plastica conficcato nel culo Insomma tutte e tre adesso eravamo al centro della stanza con le ginocchia piegate i culi in fuori a mettere in mostra i cazzoni di plastica conficcati nel culo.Tutti erano seduti sul divano a due metri da noi mentre Pasquale era in piedi e si stava avvicinando a noi :- adesso controlliamo lo stato di eccitazione di queste troie – disse rivolgendosi ai suoi compari- adesso sentiamo in che stato hanno le fiche –e venne per primo verso di me e mi mise una mano tra le cosce – Concetta come suo solito cola come una fontana –- Sei proprio una puttana, ti basta sculettare per trecento metri con un cazzo di plastica nel culo che vai subito in calore –Ovviamente il commento provocò una risata collettiva degli uomini – adesso vediamo la sorellina e la figliola – – la professoressa Assunta è bagnata come sua sorella Concetta –- e la signorina Carmela ha la fica che cola come una fontana –- certo che siete tre mignottone di prima classe, vi eccita comportarvi da maialone –Ovviamente noi eravamo silenziose e non rispondevamo agli osceni commenti di Pasquale e come vacche al macello aspettavamo rassegnate il nostro destino.- adesso Concetta che è la più esperta insegnerà a sua figlia e a sua sorella come si succhia un cazzo –- su ragazzi tirate fuori i cazzoni –I maschioni non si fecero ripetere due volte l’invito ed estrassero dai calzoni i loro superbi bastoni,mia sorella e mia figlia rimasero esterrefatte da tale visione .- dai troia fagli vedere come si succhiano i cazzi,dai mettiti a quattro zampe e vai a spompinarli- disse Pasquale rivolgendosi a me – dai zoccolona vieni a leccarci i cazzi –urlavano i maschioni mentre mi avvicinavo a quattro zampe ai maschioni seduti sul divano suonò il citofono – chi è – chiese Pasquale alzando la cornetta- sono Tonino – risposero all’altro capo del citofono- bene sali pure cornutone, sei arrivato giusto in tempo per goderti lo spettacolo – disse sghignazzando Pasquale- signori sta arrivando il cornuto – disse sempre Pasquale ma questa volta rivolgendosi ai suoi compari dopo pochi secondi mio marito fece il suo ingresso nell’appartamento.- dai troiona vieni a succhiarci a cazzi – ripresero a dire i fratelli Licata e i due lavoranti – su ragazzi non fate i maleducati – disse Pasquale e poi aggiunse – prima facciamo le presentazioni – – allora Tonino questa zoccolona alla pecorina è tua moglie Concetta –- mentre quelle puttane in piedi sono tua cognata e la tua figliola – e poi rivolgendosi a mia figlia – lo vedi che cornuto che hai per padre? – Poi rivolgendosi ancora a Tonino – fai vedere a tua figlia e a tua cognata che pisellino ti ritrovi –Così mio marito rassegnato si calò i calzoni alle caviglie esibendo la sua ridicola virilità- dai Tonino presentati a tua cognata e a tua figlia –e mio marito camminando a piccoli passi, a causa dei pantaloni alle caviglie, si avvicinò alle due donne e con il pisellino in tiro disse:- ecco come potete vedere ho un cazzettino da neonato e per questo che sono un gran cornuto –- papà sei veramente una vergogna – disse con rancore mia figlia vedendomi così accondiscendente- gia sei proprio una nullità – rincarò la dose mia sorella finite le “presentazioni ” fui nuovamente invitata a sbocchinare i maschioni e stavolta senza perdere altro tempo abboccai ai superbi bastoni .Dopo pochi minuti fui affiancata da Assunta e Carmela, che dopo avermi osservata presero ad imitarmi.- ma come succhiano bene il cazzo le troie– guarda cornuto come leccano con dedizione le nostre minchie –poi i maschi uno ad uno iniziarono a sborrare riempiendoci la bocca e la faccia di caldo e denso sperma.- dai cornutone adesso vai baciare quelle bocchinare di tua moglie, tua figlia e tua cognata – disse uno dei fratelli Licata rivolgendosi a mio marito- Si facci vedere come gli lecchi la sborra dalla faccia –Così mio marito si avvicino alle nostre facce e con la lingua le ripulì dall’immondo pastone che le insozzava.- adesso ci ripulisci anche il cazzo con lingua –- si fai vedere a tua figlia e a tua cognata che razza di checca che sei –e ormai senza opporre la benché minima resistenza quello smidollato di mio marito prese leccare uno ad uno i grosso cazzi .Quando finì la sua opera i cazzi erano nuovamente eretti pronti a profanare le nostre intimità.- bene ragazzi vedo che siete già pronti ad assaltare queste tre puttane – disse Pasquale che fino ad allora era stato in disparte,anche a causa dell’intensa attività del pomeriggio.- Ma prima dobbiamo dare la possibilità anche a quel cornuto di Tonino di sfogare le sue voglie – disse questo uscendo dalla stanza per farvi rientro pochi secondi dopo con una bambola gonfiabile – Questa è l’amante di Tonino – esclamò facendosi una risata- Dai Tonino facci vedere come la corteggi e come poi te la scopi – disse uno dei fratelli LicataMio marito era abbastanza imbarazzato e non sapeva cosa fare, ma ci pensò Pasquale a dargli una svegliata .Infatti con un calcio in culo lo esortò a farsi avanti e ad abbozzare in maniera molto goffa una specie di corteggiamento – permette signorina – disse mio padre rivolgendosi alla bambola gonfiabile tra le risate generali – posso avere l’onore di copulare con lei – disse con un tono molto sussiegoso poi dopo averle baciato la mano sdraiò la bambola sul pavimento e vi si adagiò sopra mettendo il cazzettino in erezione nella vagina posticcia ed iniziando a scopare la bambola di plastica.- dai digli parole d’amore – lo incalzò Pasquale- si amore ti possiedo, sei tutta mia – diceva il povero uomo rendendosi oltremodo ridicolo, tanto che oltre anche io mia sorella e sua figlia ridevamo davanti a allo spettacolo di questo ometto ciccione che con i calzoni alle caviglie scopava con foga la bambola gonfiabile .purtroppo la resistenza non è mai stata una sua virtù e anche in questa occasione ebbe un orgasmo dopo poche spinte pelviche ansimando rumorosamente tra le risate generali e un applauso canzonatorio.- bravo cazzettino adesso che hai goduto mettiti lì in un angolo e guarda come ci fottiamo queste troie di tua moglie,tua figlia e tua cognata- disse perentoriamente Pasquale e senza indugi ci fecero mettere alla pecorina ed uno alla volta da dietro ci scoparono alternandosi tra fica e buco del culo.- che belle vacca come è bello scopare tua figlia – diceva il maschione di turno,rivolgendosi a mio marito, mentre la profanava con la potente mazza – guarda cornuto come mi inculo questa puttana di tua moglie – diceva un altro appena riempito di sborra la fica o il culo di una di noi tre, facevano accorrere mio marito ripulire l’intimo orifizio dalla sborra che vi avevano depositato – sborro cornuto riempio la fica di tua figlia con la mia sborra – diceva uno dei maschioni mentre la riempiva con caldo sperma- dai muoviti e ripuliscila che ho schifo a scoparla cola da far schifo – diceva il maschione che si apprestava a montarlaper tutta la notte fummo inculate e chiavate da ognuno degli uomini presenti con quel cornuto di Tonino che accorreva a ripulirci a colpi di lingua tra gli insulti di tutti i presenti.Ormai eravamo alla completa mercè di Pasquale e in chissà quali abissi saremmo sprofondati adesso che mi sorella e mia figlia si erano state pure loro assoggettate.
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