Tra le tante fantasie erotiche che in questo periodo mi frullano per la testa, quella di essere legata ad un lettino ginecologico, è la mia preferita. Sono lì, immobilizzata, con le gambe ben aperte e gli occhi bendati, ed il ginecologo è una donna. Passa deliziosamente la sua mano sul pube ed io ho un fremito. Poi mi solleva la maglietta e le mie tette, non porto reggiseno, sono a sua disposizione. La dottoressa non tergiversa e sento il dolce tocco della sua lingua sui capezzoli che si inturgidiscono come chiodi. D’improvviso mi infila un dito in fondo alla vagina ; lancio un piccolo grido. “Zitta, troietta“, mi sussurra … Mi eccita questa cagna, che poi ritira lingua e dito. Sento i suoi passi allontanarsi. Esce dalla stanza e mi abbandona lasciandomi angosciata ed irritata di restare così, calda ed eccitata e con un gran bisogno di uccello. La porta si riapre. Non una parola. Sento una mano meno delicata che mi accarezza la figa. Chiedo chi è, ma non ricevo risposta. Posa un dito sul clitoride che risponde subito, e comincia a fare delle sapienti piccole pressioni. Ricomincio a gemere, il dito accelera, gemo sempre più forte ed lui va sempre più veloce, ma quando sono prossima a godere si arresta! Questo gioco comincia ad innervosirmi, ma mi calmo subito quando sento un nuovo dolce contatto sul clito: sì è proprio un cazzo! Strofina il glande sulla figa facendomi nuovamente gemere, poi si sdraia su di me succhiandomi i capezzoli. Mi mormora all’orecchio:”si vede che sei una porcellina vogliosa, ma devi dirmelo : lo vuoi dentro?“ “Siiii” rispondo d’istinto; si allontana; non lo vedo e non posso toccarlo, e questo mi fa eccitare ancora di più. Improvvisamente mi ficca dentro un po’ del suo superbo affare, mmmh è bello grosso, come mi piacciono…, poi lo toglie del tutto, e fa così 4 o 5 volte e lo imploro di metterlo dentro tutto! Mi accontenta e finalmente lo spinge dentro fino alle palle e comincia a stantuffarmi con violenza ed io urlo, urlo il mio orgasmo mentre lui mi riempie di sborra. Quindi si ritira ed avvicina il membro gocciolante alle mie labbra intimandomi di leccare bene tutto. Poi si allontana, lo sento rivestirsi, gli domando di dirmi almeno il suo nome, ma non risponde. Rimango così legata e bendata, a gambe larghe con la figa gocciolante. Mi sento una vera troia. La ginecologa infine mi toglie la benda, i legacci e mi aiuta a rivestirmi.: “Sono 100 Euro” mi dice . “Ci rivediamo tra un mese” Lo so, ci tornerò…anche se è un po’ caro

