Dopo l’esperienza avuta con Angela (Vedi il racc. “La mia storia vera”) la mia vita riprese normalmente come prima dell’incontro con Angela. Sinceramente un paio di cose erano cambiate,i rapporti con mia moglie erano migliorati in particolare quelli sessuali, “l’allenamento” fatto con Angela mi aveva fatto acquisire un controllo dell’orgasmo. Scopavo mia moglie facendola venire svariate volte sia di fica che di culo e la possibilità per lei di scegliere dove ricevere la mia sborra notai che gli dava particolarmente piacere. In più stava diventando sempre più troglia alle soglie dei quaranta anni ha iniziato a fare cose che non aveva mai fatto. Me ne convinsi quando una sera che eravamo in un teatro da soli lontano dalla nostra città per un saggio musicale di alcuni nostri amici, in un momento di poco interesse, mi chiese di accompagnarla al bagno. Appena raggiunto il bagno con mia grossa sorpresa mi porta dentro chiude la porta e mi tira fuori il cazzo attaccandosi con la bocca. Sarà stato il luogo o la sorpresa ma quella volta il famoso controllo dell’orgasmo andò a benedirsi e dopo due minuti gli riempì la gola ma senza difficoltà ingoiare tutto continuando a spompinarmelo anche mentre si stava ammosciando. Volevo rendergli il piacere cercai di abbassarmi per leccargliela ma lei non volle si ricompose e ritornò in sala. Ma le sorprese non finirono lì in un altro momento mi prende per mano mi riporta nello stesso bagno alza la gonna si tira giù gli slip e mi prega di scoparla perchè non resiste alla voglia di sentirlo dentro. Appena liberato il cazzo lo appoggio alla fica e lo spingo dentro tutto di un colpo. Era bagnatissima, come se avessi fatto venti minuti di preliminari, posso immaginare quanto abbia sofferto a stare seduta senza toccarsi. La sbatto senza pietà dandogli subito dei colpi possenti in profondità. Lei è appoggiata alla parete ma cerca di inarcare il culo per facilitare la penetrazione, ora grazie al bocchino di prima riesco a controllarmi un pò meglio ma non di molto perchè per me quella situazione nuova è altamente erotica. Lei è gia venuta una volta dopo i primi colpi infatti ho sentito distintamente un ulteriore ondata di umidità che ha invaso la sua fica lubrificandola ulteriormente. Quando tra i mugoli di piacere mi disse che stava venendo ancora, non resistetti e venni anche io dentro di lei che a stento si trattenne dall’urlare il suo piacere. La seconda cosa, che dopo il rapporto con Angela era cambiata era la comunicazione con le altre donne. Stando al pubblico ho modo di strare a contatto con molte donne che dopo l’esperienza con Angela appaiono ai miei occhi in maniera diversa. Sinceramente ora le vedo semplicemente più troglie e dalle loro reazioni alle mie battute ho ad un mio sguardo cerco di intuire le loro sensazioni. Questo mio pregio mi aiutò nell’avventura che sto per raccontarvi. Eravamo arrivati alle soglie del 2000, dopo l’avventura con Angela non avevo più nessuna esperienza extra coniugale,un pò perchè con mia moglie mi trovo a meraviglia e un pò perchè effettivamente sono un po’ imbranato a cercare l’avventura, finchè una mattina entrò nel mio negozio una tipa che appena la vidi senza che nemmeno parlasse la etichettai come “gran maiala” portava dei calzoni elasticizzati che mettevano in risalto le gambe ma il meglio erano le tette fasciate da un maglioncino stretto fatto con quella lana morbida morbida molto pelosa. Ha vederle sembravano una terza abbondante ma la particolarità era che erano perfettamente rotonde. Salutai con il classico “buongiorno” da commerciante ma mentalmente stavo ancora pensando a quelle meravigliose tette. Mi risvegliai quando lei invece di rispondermi con il classico”buongiorno” dandomi del tu mi chiese come mai non la riconoscessi. Fui tremendamente sorpreso dalle sue parole e dalla sua sicurezza, la squadrai più volte cercando nella mia mente un viso come il suo a cui dare un nome, ma niente non riuscivo a ricordarmela. Quando vide che mi trovavo in difficoltà mi dice che era Paola R******* e siamo stati fidanzatini per due mesi nel lontano 1981. Di colpo mi tornò la memoria, non è che mi ero dimenticato di lei, tanto più che quella storia mi rimase nello stomaco perchè io mi ero veramente innamorato ma lei mi prese solo in giro, infatti in due mesi mi concesse solo qualche bacino sulla guancia,e appena se ne trovò uno di suo piacere mi mollò comunicandomelo con una telefonata. Non riuscivo a ricordarmela perchè i lineamenti erano completamente diversi da quelli di una ragazzina di sedici anni. Mi trovavo di fronte una donna di trentasei anni che con quel trucco leggermente pesante la faceva tanto troglia in più cerano quelle tette che ho gia descritto. Dopo le solite frasi che si dicono in queste fasi lei volle ritornare sul fatto che io non la riconoscevo. Gli dissi che non la riconoscevo perchè era tremendamente migliorata da l’ultima volta che la vidi, ma lei mi fregò mettendomi di nuovo in imbarazzo dicendomi che a me mi ha riconosciuto subito perchè io non ero cambiato per niente. Non sono abituato a ricevere dei complimenti sul mio aspetto da una donna infatti non riuscì a controbattere nella maniera giusta a questa sua frase. Parlammo per più di mezza ora, grazie al mio intuito capì distintamente che con il marito le cose non andavano molto bene. Si era sposata a ventitre anni con un ingegniere elettronico di nove anni più vecchio di lei. Aveva vissuto dieci anni a Genova dove il marito lavorava in una grossa azienda multinazionale ma ora che aveva chiuso erano stati costretti a rientrare nel paese di origine con lui che lavorava in una piccola azienda locale. Lei aveva deciso di aprire una attività commerciale era venuta da me per acquistare del materiale che gli serviva per l’apertura. Gli fornì una parte di quello che gli serviva gli promisi che il resto glie lo avrei portato in sede il giorno dopo prima della mia apertura pomeridiana. Non era ancora uscita che gia stavo pianificando le mie azioni per poterla scopare. C’era dentro di me una sorta di rabbia per come mi trattò quando eravamo dei ragazzi giurai a me stesso che l’avrei inculata e sapevo che in quel posto fosse ancora vergine in modo da farle anche un pò male. Mi sorpresi dei miei pensieri sadici ma era il tarlo della vendetta che mi faceva ragionare così. Inutile dire che la notte,come mi era successo quando avevo i primi incontri con Angela, trovandomi iper eccitato saltai di nuovo addosso a mia moglie e dopo averla scopata in fica appena ebbe raggiunto l’orgasmo la misi alla pecorina glie lo misi nel culo stantuffandola per più di dieci minuti. Mentre la inculavo pensai che il giorno lo avrei fatto a Paola,sentì un ulteriore irrigidimento della cappella e venni nel culo di mia moglie, intensificai i colpi finchè mi sentì completamente svuotato perchè sapevo che quello era il momento in cui anche lei raggiungeva l’orgasmo. Non pensavo che una donna potesse raggiungere l’orgasmo con il culo, ma mia moglie, forse a causa della frequente pratica, ci riusciva, magari quando era all’apice del piacere metteva mano al suo clitoride aggiungendo ulteriore piacere in quei casi entrava in uno stato che non riusciva a controllarsi dovevo tappargli la bocca per non svegliare i figli e dopo l’orgasmo rimaneva per dieci minuti semicoscente come se si stesse risvegliando da una anestesia. Mi piaceva da morire osservarla in quei momenti, da buon maschilista cresceva dentro di me una sorta di orgoglio per averla ridotta in quello stato. Il giorno dopo all’ora stabilita bussai al locale di Paola, quando mi venne ad aprire la prima cosa che notai furono le sue stupende tette ancora fasciate da quel maglioncino di lana lunga,il locare era ancora da sistemare completamente, c’erano attrezzi e mobili sparsi un po’ dappertutto. Dopo le solite frasi di rito, come avevo programmato mi avvicinai e gli dissi che c’era una cosa che dovevo fare sedici anni fà. Così dicendo l’abbracciai e misi le mie labbra sulle sue, lei non si sottrasse per niente anzi, mi anticipò infilandomi la sua lingua dentro iniziando a farla giocare con la mia. Questa sua iniziativa mi fece esplodere un’eccitazione bestiale, subito le misi le mani sulle tette, le strinsi ma subito dopo infilai una mano sotto il maglione e raggiunsi il reggiseno che con una mossa veloce feci scavalcare le tette, aveva un capezzolo durissimo i suoi seni erano durissimi in seguito mi è anche venuto il dubbio che fossero al silicone. Stavo per passare all’attacco dei suoi calzoni ma lei staccandosi da me mi fermò dicendomi che sta per arrivare suo marito. In quel momento in preda ad una eccitazione bestiale avrei continuato incurante del suo arrivo ma fortunatamente la ragione prevalse così ci ricomponemmo e lei mentre si rimetteva a posto il reggiseno mi stupì di nuovo dicendomi con naturalezza che se volevo fare l’amore con lei, il giorno prima glie lo dovevo dire che così si sarebbe organizzata e se per me andava bene ci saremmo potuti rivedere il giorno dopo alla stessa ora sempre nel suo locale. Rimasi estremamente sorpreso della naturalezza con cui Paola aveva affrontato questa situazione, era evidente che non era la prima volta che si trovava in quella situazione. Mascherai il più possibile il mio stupore e mi adattai alla sua naturalezza. Stavo elogiando il suo fisico quando entrò suo marito, e qui ci fù l’ennesima mia sorpresa. Il marito era di una bruttezza estrema, alto, ma secco,troppo secco,con pochissimi capelli in più la pelata metteva in risalto le irregolarità della sua nuca che erano notevoli e facevano quasi senza, dimostrava molto di più dei anni che aveva. Era giunto il momento per me di sparire quindi molto freddamente salutai ed uscì. Appena fuori la prima sensazione che mi invase fù di sorpresa per il comportamento di Paola, la seconda fù di estremo eccitamento, l’idea che domani avrei potuto scoparla tranquillamente mi provocò una erezione bestiale. In un secondo momento mi resi conto che la tranquillità e l’esperienza di Paola mi metteva un po’ in crisi,subentrava in me la paura per prestazione, finchè scopavo Angela che era alle prime vere scopate non c’erano problemi perchè probabilmente non se ne accorta di qualche mia mancanza. Ora capisco cosa vuol dire avere paura di una donna esperta o intraprendente che prende l’iniziativa. Inutile dire che la sera in preda alla solita eccitazione strapazzai mia moglie per l’ennesima volta. La feci metter sul bordo del letto mi misi seduto sul pavimento e iniziai a leccargli la fica, questa posizione è adatta per inserire in profondità la mia lingua che mossa per tutta la larghezza della sua fica. Quando capì che era vicina all’orgasmo misi il suo clitoride in bocca e lo sgrillettaì con la lingua il più velocemente possibile. A malapena riuscì a controllare le sue urla durante l’orgasmo. Ma non avevo finito, visto che dopo l’orgasmo ci sono alcuni minuti in cui è particolarmente sensibile che qualsiasi cosa gli tocchi la fica gli da fastidio, mandai le sue gambe all’indietro mettendo in bella evidenza il suo culo e mi dedicai a lui che era gia tutto bagnato dai umori colati dalla fica. Quando sentì la mia lingua sul forellino emise un lungo siii… Lo leccai alla grande inserendo la lingua dentro infatti dopo poche leccate i muscoli era diventati elastici in maniera eccezionale, l’avrei potuta inculare senza problemi ma quando sentì che era vicina all’orgasmo mi rimpossessai del suo clitoride e come prima lo sgrillettai con la lingua. Lottò per non urlare e svegliare i figli ma venne inondandomi il viso dei suoi umori. Appena venuta la seconda volta la misi alla pecorina e sprofondai dentro la sua fica con un colpo solo fino alla radice. I due orgasmi precedenti l’avevano lasciata bagnatissima e molto dilatata a malapena mi rendevo conto di essere dentro di lei per quanto il mio cazzo entrasse liberamente. Questo mi dette lo spunto per iniziare a trattarla da troglia, non lo faccio abitualmente ma so che in alcuni casi aumenta la libidine di mia moglie. Gli dicevo che aveva la fica da troglia che era tutta aperta e che doveva stringere la fica perchè altrimenti non sarei riuscito a venire, sentì distintamente un ulteriore quantitativo di liquidi intorno al mio cazzo segno che stava venendo di nuovo, le mie parole avevano fatto effetto. Mi sforzai per non venire perchè volevo metterlo nel culo come la sera prima, la pompai un altro pò finchè l’orgasmo non calò di intensità poi lo tirai fuori e con tono annoiato gli dissi che dovevo metterlo in culo perche oggi in fica non sarei riuscito a venire perchè era troppo larga, stavo chiaramente mentendo ma lei non protestò,di solito non me lo fa mettere due giorni di fila in culo ma come ho detto prima, ultimamente usavamo spesso il secondo canale evidentemente l’allenamento aveva fatto scomparire i vari fastidi. Quando la vidi così arrendevole mi sentì autorizzato ad usare un po’ di violenza. Appoggiai il cazzo al culo e spinsi dentro come piace a me, cioè infilandolo fino in fondo senza fermarmi, non gli feci male il cazzo era fradicio dei suoi umori e i muscoli del culo erano estremamente elastici, era fantastico mi stringeva il cazzo con una morsa calda e avvolgente, la pompai subito con dei colpi violenti, lo tiravo indietro quasi tutto per rinserirlo tutto di un colpo fino alla radice. Dopo sette otto pompate venni nel culo di mia moglie. Fu sicuramente una sborrate più copiose che io mi ricordo, avevo le palle piene dal pomeriggio dall’incontro con Paola . Mia moglie, questa volta non era venuta infatti inaspettatamente mi disse di non muovermi e di lasciarlo dentro anche se si era ammosciato così dicendo iniziò a masturbarsi. Alternava dei rapidi passaggi sul clitoride a due o tre dita infilate dentro le sentivo distintamente attraverso la sottile parete che divide il culo dalla fica. Stava per farmelo tornare duro quando con un urlo soffocato venne per la quarta volta. La mattinata seguente sembrava non passare mai, cercai il più possibile di programmare le mie mosse in modo da non sembrare uno alle prime armi che dopo due minuti sborrava come un ragazzino. la sua sicurezza mi faceva un pò paura per questo mi ero ripromesso di dirigere io le danze. All’ora stabilita bussai al negozio di Paola, la quale mi venne ad aprire sorridendomi e congratulandosi con me per la puntualità. Gli risposi che fosse dipeso da me sarei venuto appena svegliato, lei continuando a sorrideremi disse che voleva dire che mi sentivo molto forte. Quella battuta mi gelò, un brivido mi percorse lungo la schiena ma l’erezione del mio cazzo era mastodontica fece svanire la mia paura. Mi dissi dentro di me che dovevo agire prima che lei prendesse l’iniziativa. Mi avvicinai e la stinsi a me, un po’ per fargli sentire la mia erezione, un po’ per sentire le sue tette premere sul mio petto, come il giorno prima appena la baciai lei mi mise la lingua in bocca, come il giorno prima misi subito una mano sotto la sua maglia e spostato il reggiseno incominciai a stringere quelle meravigliose tette dure. il desiderio di baciarle e di vederle nude era troppo grande,infatti iniziai a spogliarla. Malgrado fossimo in pieno inverno la temperatura del locale era molto alta segno che Paola aveva pensato a questo dettaglio, gli tolsi il maglione la canottiera e finalmente apparvero alla mia vista le più belle tette che io abbia mai toccato. Tolto anche il reggiseno mi fiondai con la bocca su di un capezzolo ed iniziai a succhiarlo mordicchiarlo e con le mani stringevo tutti e due i seni. Erano favolosi ma la cosa impressionante era la loro durezza con il capezzolo che guardava verso l’alto. Per come le succhiavo, Paola mi chiese se ero senza mangiare da qualche giorno, io neanche risposi ma passai a sbottonare la gonna di jeans che oggi indossava. Appena la gonna cadde a terra infilai una mano tra le sue calze e le mutandine notai con dispiacere che la biancheria intima non era particolarmente eccitante, colze normali e slip bianchi rimasi un pò deluso avevo pensato che per l’occasione avesse curato meglio questo dettaglio. Mi sono rifatto quando la mia mano invece di incontrare la classica peluria del monte di venere ha toccato la sua pelle liscia, si era completamente depilata e quando le mia dita toccarono le labbra della fica fù una sensazione bellissima. Ho subito avuto l’istinto di gettarmi su quella fica con la bocca, con movimenti frenetici ho tolto le calze e i slip mi sono inginocchiato ed ho immerso la lingua nella sua fessura cercando di succhiare e leccare il più possibile. La posizione non era delle più comode, non riuscivo ad inserire la lingua in profondità, così visto che non c’erano divani o simili la misi seduta sopra un tavolo, in questo modo mi riusciva di immergere la lingua più in profondità. Anche lei, da come era bagnata aveva apprezzato la nuova posizione. Era la prima volta che leccavo una fica completamente depilata, e sinceramente devo dire che sentire quella pelle liscia mi eccitava da morire in più mi stimolava a leccare e succhiare il più possibile, mi sembrava che la fica fosse molto più grande, introducevo la lingua dentro il suo canale e la facevo roteare dentro,uscivo mordicchiavo le grandi labbra, sgrillettavo con la punta della lingua il clitoride e in fine come è mia abitudine non trascuravo il suo buchetto posteriore, a questo trattamento qualsiasi donna impazzisce di piacere, agli uomini che non lo fanno devono provare almeno una volta, la vostra donna sarà in vostro potere. Dopo poco tempo la mia opera diede i suoi frutti, Paola mi spinse la testa verso la sua fica e venne bagnandomi tutto il viso. Continuai a leccare e succhiare finchè tirandomi per i capelli mi staccò dalla sua fica chiedendomi se volevo mangiargliela. Io non risposi avevo i pensieri annebbiati dall’eccitazione, mi slacciai velocemente la cintura e tirai fuori il cazzo, subito dopo con mosse veloci la feci inginocchiare e glie lo misi in bocca. Immediatamente Paola lo abboccò segandolo con una mano. Era bravissima me lo stava succhiando a labbra strette senza minimamente farmi sentire i denti. Era più brava di mia moglie e nettamente superiore ad Angela, in più alternava le succhiate a delle ingoiate stile gola profonda era la prima volta che una donna me lo ingoiava, era fantastico più per l’effetto visivo che per reali sensazioni. Sarei volentieri venuto in quella bocca fantastica ma mi sforzai ad interromperla. La feci appoggiare al tavolo e da dietro glie lo misi in fica con un solo colpo. Godevo come un maiale ma non per le sensazioni che mi trasmetteva il cazzo, la fica di Paola era molto larga in più anche molto bagnata così il cazzo non opponeva nessuna resistenza. Quello che mi faceva impazzire era tutto il resto,le tette dure che stringevo con le mani l’espressione del suo viso ad occhi chiusi e bocca aperta, i suoi mugolii di piacere ed in fine tutti i movimenti del suo corpo. E’ difficile da spiegare ma i suoi movimenti erano sincronizzati alle mie spinte per permettere al cazzo di raggiungere la massima profondità. i suoi movimenti erano molto sensuali, erano simili a quelli delle migliori attrici porno. Per l’ennesima volta mi costrinsi a fermarmi, volevo consumare la mia vendetta, sempre rimanendo fermo dentro di lei presi della saliva e la misi sul suo forellino posteriore,il suo silenzio mi eccitò ulteriormente, lo sfilai dalla fica lo appoggiai al culo e spinsi come piace a me, lentamente ma senza fermarmi fino in fondo. Quando il mio corpo toccò le chiappe di Paola le allargai per guadagnare anche un solo millimetro. Quando raggiunsi il massimo della profondità mi fermai ad osservare il mio cazzo completamente piantato dentro il culo di Paola. E’ in assoluto,almeno secondo me, la scena più erotica che ci possa essere per un uomo. Subentra quel maschilismo animalesco che è dentro ogni uomo, la supremazia sulla femmina conquistata. Paola non si era scomposta più di tanto ho intravisto una smorfia di dolore ma è durata pochissimo, segno evidente che era ben allenata a tale pratica così la mia speranza di sverginarla è tristemente svanita. Ero ancora fermo tutto dentro di lei a godermi le vibrazioni del suo corpo mentre le mie mani si occupavano delle sue tette e del suo clitoride, quando Paola con un viso completamente stravolto dall’eccitazione mi chiese di muoverlo. Per me è stato come il segnale della carica, iniziai subito a sbatterla con dei grandi colpi, cercando ogni volta di spingerlo più in profondità possibile. Era la prima volta che inculavo una donna senza preoccuparmi se gli stavo facendo troppo male, questo mi eccitò a dismisura, ho avuto come la sensazione che dopo aver realizzato questo pensiero il cazzo mi si fosse ulteriormente indurito ed ingrossato. Era fantastico, gli stavo dando delle bordate incredibili, ho ancora nelle orecchie il rumore del mio bacino che sbatteva violentemente sulle sue chiappe, ricordo le mie mani che stringevano fortissimo i suoi fianchi, il mio cazzo che scorreva libero dentro quel budello elastico come se fosse un altra fica. Quando capì che Paola stava godendo non resistetti un attimo di più. Intensificando i colpi dentro il culo di Paola venni senza fermarmi, fu un orgasmo moto intenso perche’ c’erano molte situazioni altamente erotiche concentrate nello stesso momento. Quando non ebbi più forze per sbatterla mi fermai appoggiandomi su di lei con il cazzo ben piantato dentro il suo culo e la pomiciai finchè non ci staccammo per ripulirci con dei fazzolettini. Anche in questa fase Paola dimostro molta disinvoltura senza il minimo imbarazzo, gli dissi che era stata fantastica e che molti anni fà io avevo visto giusto puntando su di lei e che sicuramente mi ero perso anni di scopate indimenticabili e in più invidiavo suo marito che tutte le notti entrava nel letto con lei dentro. Con molta calma ma fermamente mi rispose con un proverbio “non tutto quello che luccica è oro” ed io non è molto tempo che so fare veramente l’amore, poco tempo fà non ero così. Mi ero molto incuriosito delle sue risposte ma alla mia raffica di domande mi disse che oggi non c’era più tempo,anche perchè era una storia molto lunga, controllati i nostri impegni ci demmo appuntamento per il Venerdì all’ora di pranzo in modo da avere 3/4 ore tutte per noi. Fortunatamente mia moglie mangiava alla mensa del posto di lavoro e i figli avevano iniziato ad andare a scuola facendo il tempo pieno, potei accettare ma c’erano ancora due giorni per Venerdì e sono sicuro che Paola avrebbe occupato i miei pensieri per tutto il tempo.
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