Lavoro da cinque anni in uno studio associato di consulenza contabile, siamo in tutto cinque commercialisti e abbiamo due segretarie. Ivana ha quarant’anni, sposata con un figlio, lavora presso di noi dalla costituzione dello studio ed è diventata un’ossessione per me, l’altra segretaria si chiama Maura ed ha 50 anni, è una donna a cui si è risvegliato l’istinto sessuale, cerca di mettere in mostra ciò che di poco cadente le rimane, ma non raccoglie molte attenzioni. Ivana veste sempre molto succinta, è una bella donna timida e poco appariscente, l’idea che mi ero fatto di lei era quella della madre premurosa, nonché moglie fedele e poco interessata al sesso. La classica moglie che fa scaricare le palle del marito quando questo ne ha voglia e che non manifesta mai desideri erotici da soddisfare. Io invece sono un trentacinquenne scapolo che non ha nessuna intenzione di sposarsi e che vive saltellando da un fiore all’altro succhiando quanto nettare possibile. A novembre del 2003 inizio ad interessarmi un po’ più ad Ivana, sta attraversando un momento in cui è più solare ed appariscente del solito, un pomeriggio le piombo alle spalle di colpo e la colgo che sta chattando su di un sito per sole donne, lei non se ne accorge, mi annoto il suo nick name, vado nel mio ufficio e mi collego registrandomi con un nick name femminile alla stessa chat. Dopo qualche giorno riesco a chattare con lei, sono curioso le faccio un sacco di domande e lei ingenuamente mi risponde sinceramente, poi le chiedo se tradirebbe mai suo marito e lei mi dice che ultimamente è attratta da un uomo e che vorrebbe avere una storia con lui, dice che non sopporta più il marito che non le dedica attenzioni e che è molto possessivo con lei. Non so con quale diritto ma penso di essere io quell’uomo da cui è attratta, allora mi faccio più audace nelle chiacchierate che facciamo in ufficio, le dedico più attenzione, lei è gentile, ma non si lancia più di tanto, forse mi sono sbagliato, ma chi potrebbe essere allora l’uomo da cui è attratta? Un giorno vado a pranzo con Luca, uno degli altri quattro professionisti dello studio, il più detestato da me (e da tutti gli altri) in quanto è un essere avido, opportunista e sleale. Come al solito il pranzo è una noia, ma ad un certo punto, non so perché, cominciamo a parlare di Ivana e lui mi dice che la trova insignificante, che non le metterebbe neppure l’uccello in bocca per pisciare, mentre io stupidamente mi apro un po’ e gli confesso che ultimamente Ivana è entrata a far parte delle mie fantasie erotiche anche se non ci proverei mai per via del fatto che è sposata e che non vorrei comunque rovinare un matrimonio per una scopata. Non riesco più ad incontrare in chat Ivana, credo abbia cambiato nick name e non mi sforzo più di tanto per scoprire il nuovo, mentre faccio sempre più fatica a contenere le mie pulsioni sessuali nei suoi confronti. Siamo a dicembre e Ivana sorprendentemente viene in ufficio con una gonna molto corta ed un bel paio di calze autoreggenti con il pizzo e le intravedo anche le mutande mentre si siede alla sua postazione, corro in bagno e mi masturbo, mentre sto per venire vedo le sue scarpe vicino al mobiletto (le due segretarie hanno l’abitudine di cambiarsi le scarpe una volta arrivate in ufficio e mettersi delle calzature più comode), ne prendo una l’annuso e ci sborro dentro, poi la rimetto vicino l’altra. E’ il 22 dicembre siamo alla soglia della chiusura dell’ufficio per le ferie natalizie, è sera sono le 19 e sto rientrando in ufficio a posare delle pratiche, sono stato fuori tutto il pomeriggio da clienti. Entro e mi accorgo che c’è ancora qualcuno, nonostante la luce accesa non vedo nessuno ma sento delle voci provenire dal bagno, ci vado e vedo attraverso la porta socchiusa Ivana e Luca discutere animatamente. “Ivana, non ti costerà molto e ti risparmierà tanti casini. Ero io la Primula Nera della chat e quindi ho carpito i tuoi segreti, se non vuoi che anche tuo marito, o peggio ancora tuo figlio, ne siano messi al corrente sai cosa devi fare, inizia ora e ti togli il pensiero.” “Non ci penso nemmeno, sei proprio uno stronzo!” Ivana viene verso la porta io scappo via in fretta mi infilo tra due scafali carichi di pratiche e riesco a non far notare la mia presenza, Luca la raggiunge nel corridoio, le afferra un braccio e la ferma, lei si gira e gli molla un bel ceffone sulla faccia. La cosa sembra essere finita così, Ivana si mette il capotto e Luca si massaggia la guancia colpita da Ivana, poi noto nello sguardo di Luca una luce strana, è come l’accensione del fiammifero, intuisco che sta per scoppiare un incendio. Luca si avventa nuovamente su Ivana e la trascina nel corridoio. “Sei proprio stupida, come ti sei permessa di schiaffeggiarmi!!! Ora ti metti in ginocchio ad implorare il mio perdono fottuta troia!” Ivana è spaventata, viene strattonata e fatta inginocchiare davanti a Luca, lo guarda e comincia a piangere senza proferir parola. “Non vuoi chiedermi perdono? Ok, sarò magnanimo, ti concedo di non chiedermelo con le parole, ma con i fatti.” Luca si tira giù la zip dei pantaloni, armeggia e tira fuori il suo arnese già piuttosto gonfio e goffo. “Avanti apri la bocca Ivana, non farmi incazzare ulteriormente.” Ivana obbedisce, dischiude le labbra e Luca fa scivolare dentro il suo cazzo cominciando a scoparla letteralmente nella bocca. Sta godendo e il suo cazzo ha raggiunto una dimensione notevole, ma ad un certo punto vedo una smorfia di dolore sul suo viso e Luca urla. Ivana stringe la cappella tra i denti quasi a volergliela strappare, Luca la implora di smetterla, Ivana afferra i ciglioni con le mani e inizia a stringerli, molla l’uccello e dice. “Bastardo, sei solo un grande bastardo, ora ti strappo le palle se non mi giuri di lasciarmi in pace.” “Va bene, va bene, dimentichiamoci tutto, ma ora lasciamele ti prego.” Ivana molla una palla e con la mano comincia a masturbare Luca, il quale non capisce cosa succede, è molto eccitato e si accorge che è prossimo all’orgasmo. Anche Ivana se ne accorge ed accelera il ritmo fino a quando il grosso cazzo non comincia a scaricare una grande quantità di getti di sperma addosso ad Ivana. Lei si alza, si pulisce la faccia con un fazzoletto, mentre Luca si accascia per terra. “Ora ti ho fatto godere, sono stata clemente con te, ma devi lasciarmi in pace altrimenti saprò come farti male la prossima volta.” I due se ne vanno e rimango intontito da quello a cui ho assistito, finalmente posso uscire dal mio scomodo nascondiglio, sono eccitato e voglio masturbarmi, vado in bagno e prendo dal mobiletto un beauty case dove Ivana tiene le sue cose, ci trovo un paio di mutandine e ci sborro dentro, poi le rimetto al suo posto. Siamo a gennaio, è il giorno di rientro dalle ferie natalizie, Ivana è strana, nervosa, mi risponde male. La chiamo nel mio ufficio e le chiedo se va tutto bene, lei nasconde qualcosa ma non si apre con me, poi sento Luca che le chiede di rimanere dopo le 18, lei non gli risponde, ma chiama subito il marito e gli dice che arriverà tardi a casa. Capisco che tra i due c’è in ballo qualcosa, decido di nascondermi per spiarli. Appena credono di rimanere soli lui affronta l’argomento con decisione. “Forse si sono creati dei malintesi tra di noi, vorrei fare chiarezza sulla situazione se mi permetti.” “E’ già molto chiara, vuoi ricattarmi per ottenere delle prestazioni sessuali da me. Lo sai che potrei dirlo a tua moglie?” “No, no, no, vedi che non è chiara la cosa? Voglio semplicemente farti un grosso piacere, diventerei così il tuo migliore amico, vedi il rischio che corri a non avere una persona fidata come me vicino è grosso. Metti che tuo marito e tuo figlio sappiano che ti sei infatuata di Michele, ma metti anche che lo sappia Paolo, cosa pensi succederebbe?” “Paolo? E cosa centra Paolo?” “Paolo mi ha recentemente confessato che ha una cotta per te, solo che non si fa avanti perché pensa che sei una donna fedele e non vuole rovinare il tuo matrimonio, e poi anche perché teme tuo marito. Ora, se lui conoscesse come stanno le cose tra te e Michele, non pensi che ti farebbe licenziare immediatamente?” Cazzo, Michele? E chi l’avrebbe mai detto che l’uomo da cui era attratta Ivana era il nostro giovanissimo portinaio? Stentavo a crederci, ma poi iniziavo a ricordare una serie di indizi che avevo tralasciato. La cosa che mi sembrava impossibile era che Ivana avesse un’attrazione per un ragazzo neppure ventenne. Hai capito Luca come si giocava le sue carte? Proprio un gran bastardo. “Ma io non ho avuto una storia con Michele.” “Si, mia cara Ivana, ma lo sappiamo solo tu ed io che la vostra relazione fino ad oggi si è fermata ad un bacio fugace, ma se qualcuno vedesse la bella foto che vi ho scattato in quel momento, con lui che ti infila la sua manona sotto la gonna, sarebbe difficile credere alla realtà, no?” “Ma cosa vuoi in cambio della tua amicizia?” “Brava, iniziamo a ragionare. Mi accontenterò solo di farti godere stasera e di qualche pompino durante l’anno, solo nei periodi di mestruazione di mia moglie magari, ti assicuro che non sarò pedante, la cosa non ti peserà.” “Mi fa rabbrividire dal disgusto la tua richiesta! Bada bene, accetterò, ma se cercherai di approfittartene ulteriormente, ti rovinerò.” “Ok, topina mia, ora vieni qui.” Ivana si avvicina a Luca e con fare molto seccato gli slaccia la cintura, gli tira via pantaloni e boxer, poi gli afferra il cazzo e se lo porta alla bocca. Lui le lascia dirigere le operazioni, poi quando si sente vicino all’orgasmo la ferma ed inizia a denudarla, la lecca ovunque, soffermandosi in particolare sui piedi, poi la gira mettendola alla pecorina e comincia a scoparla da dietro. “Luca, stai attento però a non venirmi dentro, non posso prendere la pillola e mio marito è diventato impotente. Se mi metti incinta sono cazzi. Mettiti un preservativo!” Lui si ferma spaventato, poi estrae il cazzo dalla fica e lo posiziona in mezzo ai glutei, le vuole fare il culo. “No, Luca, no! Non l’ho mai preso lì, non voglio!” Ma lui spinge ed entra, lei soffre, ma dopo pochi colpi comincia a godere in un modo nuovo ed avverte uno strano orgasmo giungere potentemente, tanto da sconquassarla completamente. Luca vedendo Ivana dimenarsi in preda all’orgasmo non si trattiene più e spinge tutto il suo grosso cazzo nel culo di Silvana, Comincia ad esplodere in lunghi e potenti schizzi, le allaga l’intestino. Ivana si alza e corre in bagno, lungo le gambe scorrono due rivoli di sperma che attraversano la pelosa vagina. Quando esce dal bagno dice a Luca: “Speriamo tu non mi abbia messo incinta!” Luca ride e risponde: “Sarebbe da guiness, ti sborro in culo e rimani incinta! Eh, eh, eh!“ Voglio la mia vendetta e Luca mi pone su di un piatto d’argento l’arma per compierla. Siamo a Febbraio, studiando le abitudini di Ivana mi accorgo che soffre di un’infiammazione alla vagina e due volte al giorno va in bagno per farsi una lavanda. Decido di mettere in pratica la mia vendetta, poco prima del momento in cui lei va in bagno (alle 11 di mattina ed alle 17 di pomeriggio), entro in bagno, svuoto il bottiglino di lavanda con il beccuccio che si infila nella fica e lo riempio di mia sborra e di acqua. Vado avanti per tutta la settimana fino alla fine del trattamento. Siamo ad aprile, Ivana è incinta da almeno due mesi!!!!! Mi premuro di inviare un video alla moglie di Luca e al marito di Ivana, che ritrae Ivana intenta a farsi venire in bocca da Luca (avevo spiato e filmato un loro incontro) e il risultato è catastrofico, soprattutto per Luca che viene pestato a sangue dal marito di Ivana, la quale viene costretta ad abortire dal marito.
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