Ho sempre coltivato la mia passione per la fotografia con la segreta speranza di poter sedurre qualche ragazza convincendola a posare nuda per me ma finora questo è rimasto solo un sogno perché, nonostante abbia 22 anni, sono molto timido, i miei amici dicono imbranato, e non ho molte amicizie femminili. Sarà perché sono cresciuto solo con mia madre senza una figura maschile in casa, sarà per il mio carattere riservato ma non sono mai riuscito ad avere rapporti intimi con l’altro sesso. La mia vita sessuale va avanti a forza di seghe.Mia madre è sempre stata molto protettiva ed indulgente nei miei confronti, con lei ho un bellissimo rapporto; spesso mi chiede di mie eventuali ragazze ma io faccio il vago e cambio discorso.Le cose andavano avanti così quando un giorno, preso da un irresistibile bisogno di masturbarmi mi recai in bagno e, con gran sorpresa, ci trovai mia madre che, completamente nuda, si stava asciugando dopo la doccia.Cercai di farfugliare qualcosa ma rimasi folgorato da quello spettacolo, la vista di quel corpo bianco e statuario mi lasciò senza fiato.Mia madre non sembrò per niente imbarazzata, anzi mi sorrise e prendendo l’accappatoio, uscì dal bagno con estrema naturalezza.Appena solo mi tolsi i pantaloni e mi tirai la sega più frenetica della mia vita, schizzai sperma dappertutto accasciandomi poi esausto sul water.Nei giorni successivi ripensai spesso a quell’episodio, non riuscivo a togliermi dalla mente il corpo di mia madre.Il mio atteggiamento verso di lei cambiò, mi dicevo che non era normale desiderare la propria madre ma non potevo farci assolutamente nulla, per di più, a causa della calura estiva, lei se n’andava in giro con indosso il minimo indispensabile e la cosa mi faceva uscire pazzo.Vederla girare a piedi nudi con indosso un camicione e un paio di pantaloncini mi provocava continue e imbarazzanti erezioni.Non mi sono mai masturbato tanto quanto in quei giorni ma, nonostante ciò, non riuscivo a calmarmi.Un pomeriggio mia madre mi chiese se volevo scattarle delle foto."Così vestita?" le chiesi "Sì. Tanto sono per me, non dobbiamo mica pubblicarle"Acconsentii e presi una reflex. Scattai un rullino da 24 pose, lei sottostava paziente alle mie indicazioni, la fotografai in varie pose: in piedi, seduta in poltrona, semisdraiata su un fianco.Fu molto divertente, non avevo mai avuta a disposizione una modella così paziente."Ora per vederle cosa dobbiamo fare?" mi chiese.Le spiegai che dovevo portarle dal fotografo a sviluppare, il mio proiettore era rotto, e ci sarebbero voluti tre o quattro giorni."Ma io volevo vederle subito. Possibile che con un figlio fotografo debba aspettare tanto?"Le risposi che non c’era proprio modo però, se voleva, potevo scattarle qualche foto con la Polaroid. Parve molto soddisfatta. Andai a prenderla. Personalmente non l’ho mai considerato una vera macchina fotografica, la uso solo per fare qualche foto di prova prima di scattare con macchine più serie.Tornai di là portando con me tutti i rullini disponibili.Cominciai a scattare un paio di foto poi aspettammo di vedere i risultati.Mia madre era curiosa ed eccitata come una ragazzina, non appena la prima foto fu pronta la rimirò soddisfatta e si rimise in posa; le scattai altre foto fino a terminare il primo rullo.Dopo aver viste le foto e mentre ricaricavo la macchina mi disse una cosa che rilasciò di sasso."Visto che queste foto non debbono essere sviluppate dal fotografo potresti farmene qualcuna più osè" e senza attendere la mia risposta si tolse il camicione.Deglutii a fatica. Era bellissima, non riuscivo a togliere lo sguardo dai suoi seni."Dai non stare lì imbambolato, fammi un paio di foto così".Alzò le braccia e le mise dietro la testa, i suoi seni si spostarono in avanti aumentando ancora di più il loro volume.La inquadrai con la macchina fotografica, dovetti fare uno sforzo incredibile per controllare mani che mi tremavano e le scattai un paio di foto. Si avvicinò a me per vederle sviluppate.Adesso i suoi seni erano a pochi centimetri da me. Quando la prima foto fu pronta la rimirò soddisfatta. "Che ne dici? Sono ancora una donna desiderabile a quarant’anni?""Certo mamma sei sempre bellissima".Mi sorrise e mi fece una carezza sulla guancia "Grazie. Fa sempre piacere essere apprezzata. Dai scattiamone qualcun’altra"Si girò e la fotografai di schiena poi si accovacciò sulla poltrona e le scattai l’intero rullino.Mentre eravamo seduti vicini sul divano aspettando che si sviluppassero tutte le foto mia madre chiacchierava con estrema naturalezza e paio di volte i suoi seni mi strusciarono il braccio, provocandomi fitte lancinanti all’uccello.Mentre guardava le foto sviluppate era molto compiaciuta."Sei molto bravo, queste foto sono bellissime" Mi dette un bacio sulla guancia mentre i suoi seni si schiacciavano sul mio petto."Sei così bravo che vorrei farmi fare qualche foto di nudo. Te la senti?""Ma mamma… non so se è il caso…""Dai il nudo è un soggetto come un altro per un vero fotografo. Non ti scandalizzerai mica, anche se sono tua madre non c’è nulla di male".Si alzò allontanandosi dal divano un paio di metri e dandomi le spalle si sfilò i pantaloncini e gli slip.Il suo culo fu una visione sublime. La mia erezione se possibile si fece più dolorosa, feci fatica ad alzarmi."Scattane un paio così di schiena" obbedii come un automa.Finito di scattare si girò e si avvicinò per vedere i risultati.Cercai di non dare peso alla sua nudità ma ero febbricitante.L’immagine del suo triangolo nero mi si ero conficcata nel cervello."Bellissime" disse guardando le fotoSi adagiò sul divano "Facciamone altre"A mano a mano che scattavo lei apriva sempre più le gambe mettendo in mostra la sua figa."Vieni più vicino" mi disse. Mi avvicinai col cuore in gola e scattai l’intero rullino.Non vedevo l’ora di finire per correre in bagno a masturbarmi, dovevo porre termine a quella tortura.Come se si fosse accorta solo allora di me mia madre mi sorrise guardando il bozzo che avevo in mezzo alle gambe "Oh vedo che non ti sono indifferente, non pensavo che ti facessi tanto effetto. Scusami sai non volevo…" Non sapevo cosa rispondere"Ti dà molto fastidio? Non puoi restare in queste condizioni. Vuoi che ti aiuti io?""Ma mamma… che dici…""Dai vieni qui" mi prese la mano e mi avvicinò a sé "visto che è colpa mia voglio aiutarti".Eravamo vicinissimi, lei mi mise una mano sul bozzo che avevo in mezzo alle gambe."Accidenti, bambino mio, è proprio una cosa seria. Vediamo meglio" e così dicendo mi abbassò i pantaloncini mettendo a nudo il mio uccello.La sua mano cominciò a percorrere la mia asta con lancinante lentezza mentre lei mi guardava in viso e mi sorrideva."Va bene così o vuoi che vada più veloce?""È bellissimo…" riuscii a rispondere."Bene, bene. Vediamo se ti piace anche così " si chinò su di me e sentii la sua bocca avvolgere la punta del mio uccello, mi sentivo morire. "Non vuole proprio andare giù bisognerà ricorrere a soluzioni più drastiche" si alzò dal divano e prendendomi per mano mi portò in camera sua. Eravamo in piedi vicino al letto, uno di fronte all’altro, spinto da un desiderio irrefrenabile che mi accecava l’abbracciai forte e le mie mani presero a percorrere il suo corpo.Mi sentivo come un animale da preda senza più inibizioni.I miei baci si trasformarono in morsi quando i suoi capezzoli furono a portata della mia bocca, poi scesi in mezzo alle sue gambe e iniziai a succhiare e leccare i suoi umori.Ci ritrovammo sul letto abbracciati, mentre la mia lingua esplorava la sua bocca sentii la sua mano prendere il mio uccello e guidarlo dentro di lei.Sprofondai nella sua carne e fu come rinascere, il mio corpo iniziò ad agitarsi in maniera spasmodica finché scosso da un orgasmo irrefrenabile iniziai ad inondare di sperma …Mi accasciai distrutto sul suo seno lei, intanto, mi carezzava i capelli."È stata la prima volta, vero?""Sì" le risposi."Lo immaginavo" rispose lei semplicemente.Mi addormentai fra e sue braccia come un bambino.
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