La mia nonna era una donna molto affascinante, aveva una certa età ma la sua bellezza era sempre notevole. Il suo corpo magro lo immaginavo molto spesso quando la sbirciavo in silenzio mentre si cambiava nella stanza adiacente alla mia. Lei era la madre di mia mamma e, quando mio padre morì lei si trasferì a casa nostra, sia per far compagnia alla figlia sia per badare un po’ a me. Dopo qualche anno che trascorremmo insieme mi resi conto, non so come, che era una donna che aveva avuto molteplici esperienze di sesso nella sua vita e così cominciai a pensare a come fare per farmi vedere nudo da lei e vedere come reagiva alla vista del nipote nudo, anche perché mi resi conto che qualche volta il suo sguardo si posava per troppo tempo sulle mie parti intime. La prima volta che si presentò la situazione ideale fu per combinazione, senza alcuna ricerca da parte mia. Ero in bagno che mi stavo preparando per entrare in vasca quando lei, bussando alla porta mi chiese se avevo bisogno di qualcosa; risposi che mi avrebbe fatto un piacere se mi avesse portato un paio di mutande pulite che mi ero dimenticato di prendere. Dopo alcuni minuti, mentre mi aspettavo che mi poggiasse le mutande sulla maniglia esterna, lei apri la porta e con molta naturalezza entrò per darmele direttamente. Forse nemmeno lei si aspettava di trovarmi completamente nudo perché la vidi trasalire un attimo ma dopo il primo istante di smarrimento il suo sguardo si posò immediatamente sul mio membro che pendeva floscio fra le gambe. Devo dire che la sua sorpresa era anche dovuta alle dimensioni del mio pene, che sapevo essere di grosse dimensioni perché quando andavo a fare il bagno nel fiume con i miei amici, loro mi dicevano sempre che ero quello sicuramente più ben ! dotato fra di loro. Dopo quella prima volta mia nonna fu molto meno attenta alla mia privacy e molto spesso entrava in bagno quando sapeva che potevo essere nudo o mentre ero sul gabinetto e si soffermava a dirmi qualcosa. Una sera che eravamo soli a casa, io ero molto eccitato e decisi di prendere il coraggio a due mani. Finito di guardare la tv le dissi che andavo a cambiarmi per andare a letto, entrai in camera lasciando la porta semiaperta, mi spogliai completamente nudo e quando sentìì che lei stava passando vicino alla mia camera per andare al bagno le dissi: “Nonna per favore, già che sei là e io sono ormai nudo mi potresti portare il pigiama che è rimasto nella camera vicino all’ingresso!” Era fatta. Immaginavo che avrebbe preso la palla al balzo per potermi vedere bene un’ulteriore volta. Dopo un minuto lei tornò in stanza reggendo il pigiama e attardandosi a passarmi prima la giacca, in modo tale da lasciarmi nudo più tempo possibile, mentre, completamente disinibita mi guardava proprio là. Giocai il tutto e per tutto e le dissi: “Scusami se sono con il bimbino fuori, ma ero già nudo e pensavo che se fossi andato in questo stato a prendere il pigiama ti saresti scandalizzata!” La sua risposta scherzosa, sempre guardandomi il membro con una certa attenzione, è stata: “Ti assicuro che non mi scandalizzo nel vedere il bimbino di un uomo, tantomeno quello di mio nipote, anche se – ti dirò sinceramente – il tuo è di dimensioni veramente un pò speciali. E poi, è tanto tempo che non ne vedo uno che non mi dispiace affatto rispolverare un po’ di ricordi.” Preso da una specie di frenesia ed eccitazione a quel punto le risposi: “Beh, allora se vuoi farti un po’ gli occhi di nuovo puoi guardarmelo pure, io con te non mi vergogno sicuro lo sai! Se vuoi siediti sul letto!” Credo che ormai i nostri freni inibitori fossero caduti del tutto, infatti lei si sedette davanti a me, con il membro all’altezza quasi del suo viso e mi disse: “Se proprio non ti dispiace e mi prometti che non lo dici a nessuno, sono proprio curiosa di guardarlo bene, lo intravedo spesso e mi sono reso conto che è molto grosso ma non volevo metterti a disagio guardandotelo. E’ sicuramente il bimbino più grande che abbia mai visto e su un ragazzo ancora giovane come te fa ancora più effetto.” Mi resi conto che la situazione sembrava quasi assurda; io ero nudo dalla vita in giù con mia nonna seduta davanti a me sul letto che osservava il mio bimbino. Ma questo era proprio ciò che desideravo. La mia eccitazione crebbe sempre di più e sentiii brividi dalle palle sino alla punta del pene. Mi sporsi un po con il bacino verso di lei e le dissi: “Se lo vedi grande adesso che è floscio cosa diresti se lo vedessi quando è duro! Guarda anche che grande è la cappella dentro!” Mi resi conto che anche la sua eccitazione era alle stesse! Allungò una mano e con dolcezza prese il bimbino in mano, lo alzò lievemente e, tirando indietro la pelle del prepuzio, fece uscire la cappella già semibagnata di umori. A quel punto il mio membro si ingrossò immediatamente lasciandola di stucco; nell’arco di tre secondi si ritrovò con il bimbino di un uomo completamente duro nella mano, eretto verso l’alto. Mi resi conto che era ‘scioccata’ e senza parole; lo stava guardando mentre con la lingua si umettava le labbra. Alzo’ anche l’altra mano e saggiò la consistenza delle palle ormai durissime mentre con l’altra tirò indietro la pelle più che potè fino a far sporgere completamente la cappella paonazza. Ero in visibilio, mostruosamente eccitato e con gli occhi chiusi; mi rendevo conto che la mia resistenza era al limite; lei richiuse la pelle sulla cappella e dopo un secondo la tirò indietro completamente e con forza. A quel punto emisi un gemito e, cercando di ritrarmi anche se ero completamente nelle sua mani, sentìì un’esplosione di piacere partire dalle palle e raggiungere la punta del mio bimbino. Le gambe mi stavano per cedere e l’ orgasmo mi raggiunse senza che potessi far nulla! Sparai tre o quattro fiotti di sperma lunghissimi; uno le inondò la mano, un altro cadde per terra mentre gli altri due la raggiunsero sul volto attonito e sorpreso e sulla bocca semiaperta. Mi vergognai terribilmente e le chiesi scusa, stavo per piangere dalla vergogna e lei se ne accorse e mi disse: “Non vergognarti affatto, è una cosa naturale! E poi la colpa è solo mia! dovevo rendermi conto che non avrei dovuto toccare il bimbino di un ragazzo così arrapato come te. Ma non lasciarti scappare con nessuno ciò che ho fatto, mi raccomando! Ho fiducia in te!” Detto questo si avvicinò al mio pene ancora grossissimo e, dopo averlo baciato sulla cappella, se lo infilò in bocca sino a metà della lunghezza succhiandomelo rumorosamente e pulendomelo da tutto lo sperma. La mia eccitazione era ancora alle stelle. Lei continuò a pulirmi ancora per qualche secondo e, tirato fuori il pene dalla bocca, mi guardò negli occhi dal basso in alto e mi disse: “Ti ringrazio; so che per te è stato bello ma lo è stato molto anche per me ti assicuro! Adesso sono sicuro che dormirai bene!!” Detto questo si alzò, mi diede un lieve bacio sulle labbra, cosa che non aveva mia fatto, e uscì dalla stanza lasciandomi completamente senza parole.
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