L’estate si poteva dire ormai terminata, io l’avevo trascorsa in Sardegna come tutti gli anni con la mia famiglia e la mia ragazza invece l’aveva trascorsa a Rimini con la sua famiglia, era la prima estate che trascorrevamo separati da un bel pò a questa parte, prima dell’estate infatti aveva avuto un periodo di crisi e non eravamo sicuri che la nostra storia potesse avere ancora un futuro, allora avevamo deciso di comune accordo di prenderci un pausa di riflessione e pensare più a noi stessi, io mi sono buttato anima e corpo nel mio progetto: quello di dimagrire 10 kg e di ritornare finalmente in forma e ben abbronzato, infatti ogni giorno percorrevo in biciclette più di 40 km, facevo regolarmente un’ora di nuoto, e un paio di ore di corsa la sera, ed un paio di immancabili partitelle di calcio a settimana. in effetti a settembre ero in una forma strepitosa. Non avevo sentito neanche una volta telefonicamente la mia ragazza anche se la tentazione si presentava più di una volta al giorno, arrivò finalmente il giorno di ritornare a Roma dove mi aspettavano i miei amici e la vita di tutti i giorni, ed anche la mia ragazza, finalmente dopo due giorni di permanenza casalinga, trascorsi a riordinare le cose e le idee, lei mi telefona e mi chiede come è andata l’estate, dopo qualche chiacchiera mi chiede di incontrarmi, ero decisamente emozionato nel rincontrarla, ero senza ombra di dubbio più bello che mai….passai da casa dove abitava da sola, e dopo i primi complimenti stupiti per la mia trasformazione iniziammo a parlare delle nostre estati, io ero più tosto attento nella descrizione meticolosa dei dettagli e giorno dopo giorno le raccontai tutto quanto avevo fatto, mentre invece lei era sempre più vaga e contraddittoria, non capivo bene cosa era successo ma il suo comportamento non lasciava presagire nulla di buono.Si fece sera e decidemmo di mangiare a casa e dopo un paio di bicchieri di vino e un paio di quelle sigarette simpatiche la discussione ricadde sul come avevamo trascorso l’estate e sulle nostre nuove amicizie, lei inizio a parlarmi di Gaia una ragazza toscana conosciuta il primo giorno di vacanza e del suo fidanzato Giuseppe, un militare in ferma breve, loro tre divennero molto amici e spesso uscivano insieme…Il discorso si faceva sempre più interessante ogni volta che nel discorso veniva fuori il nome di Giuseppe infatti dopo qualche giorno di vacanza Gaia dovette abbandonare la riviera romagnola per dei problemi sul posto di lavoro e si sincerò che Stefania, la mia ragazza, gli facesse compagnia. Mi raccontò che i primi giorni furono un pò imbarazzanti non sapeva come comportarsi con Giuseppe quindi per evitare complicazione mi disse che lascio perdere e diresse le sue attenzioni verso un altro gruppo incontrato in spiaggia. Dopo quell’estenuante racconto ci ritrovammo uno vicino all’altro come non accadeva da un pezzo e in nome dei vecchie tempi ci facemmo trasportare da una foga e da una passione che mancava da tanto. Facemmo l’amore come sempre avevamo fatto ma in lei c’era qualcosa di strano era decisamente più troia del solito, dopo averla fottuta in fica si alzò dal letto si diresse verso la cucina e ritornò con in mano un panetto di burro e della panna spray, si mise a pecorina e si cosparse il buco del culo di burro e con fermezza mi chiese di incularla io non me lo feci ripetere mezza volta ero stato proprio io a proporlo più di una volta anche con una certa insistenza nonostante i suoi continui dinieghi, bando alle ciance le puntai il cazzo contro il culo e via con un colpo secco la infilzai, lei iniziò a dimenasi ed a gridare, come fosse una danza, stava godendo come una troia e non gridava certo per il dolore, in quel momento fui assalito da un atroce dubbio, la troia si era fatta sfondare il culo da qualcuno e non ero stato certo io, certo che quel pensiero mi abbandonò presto la mente in quanto dopo una decina di minuti di inculate violenta si gira e con la faccia sfigurata dal piacere mi fa sdraiare mi cosparge di panna spray ed inizia a leccare e comincia un maestoso pompino che mi porta in cielo, lei non era stata mai una grande pompinara, diceva che le faceva un pò schifo prenderlo in bocca ma qualcuno le aveva fatto cambiare idea, questo pensiero assillante venne polverizzato dalla sua maestria e da una cosa spettacolare dopo pochi minuti venni copiosamente nella sua bocca e lei senza batter ciglio ingoiò tutto come un’assetata nel deserto, la cosa mi lasciò sconcertato ma era una sensazione che non avevo mai provato e che più di una volta le avevo chiesto….stravolti ma felici trascorremmo un pò di tempo a coccolarci ed a scambiarci qualche parolina, fino a quando lei non mi chiese: ti è piaciuta la Nuova Stefania ?non potei resistere alla tentazione e le chiesi cosa era successo e chi era l’artefice di questo cambiamento…dopo una breve resistenza mi confidò che la sua amica Gaia non aveva avuto nessun problema sul posto di lavoro ma l’aveva semplicemente scoperto che si scopava Giuseppe, ed era andata via, e lei aveva preso il suo posto… infatti proprio quella sera Giuseppe l’aveva iniziata ai piaceri del sesso anale e dei pompini con risucchio, e alla massima espressione del sesso le orgie…. infatti aveva condiviso molte notti con Giuseppe e tre dei suoi amici che le avevano aperto nuove frontiere, era ormai una dona nuova ed io dovevo ritenermi fortunato perché avrei beneficiato di tutta la sua esperienza così dicendo si rimise il mio cazzo in bocca e dopo avermi spedito all’inferno mi fece risalire in paradiso… e per tutta la notte fu un continuo via vai tra inferno e paradiso.
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