Mi chiamo Mauro, ho 21 anni e vivo con mia madre Clara che ne ha 40, purtroppo siamo soli da moltissimi anni, andavo alle Elementari quando papà ci ha lasciati soli, non andavano più d’accordo lui e mia madre, le liti erano ormai all’ordine del giorno, e alla fine si sono separati, io praticamente quasi non ricordo mio padre, i primi tempi mi veniva a trovare quando uscivo dalla scuola, poi le visite si diradavano fino al punto che un giorno mi disse, credo che da domani ci vediamo molto di rado, parto per lavoro e vado all’Estero, ma se torno ci puoi scommettere che ti vengo a trovare, e da quel giorno sono passati 14 lunghi anni e non l’ho più visto.Ogni tanto arriva un vaglia per me, e la mamma lo mette su un libretto postale, ma sono pochi soldi che forse manda per togliersi un peso dalla coscienza, ormai lavora fisso negli Emirati Arabi, e da quel poco che sappiamo sembra che si sia risposato in quel paese.Noi non viviamo male, la mamma continua a gestire una profumeria che aveva prima di conoscere papà, e questo ci permette di vivere abbastanza bene, quando ho preso il Diploma di Ragioneria, la mamma mi ha comprato la macchina nuova, è 900 di cilindrata, ma per me è come se avessi una Ferrari, la mamma mi ha cresciuto molto bene, fin da piccolo mi ha sempre spiegato il corpo umano sia maschile che femminile, quello che si fa a letto con una donna e quello che ogni essere si aspetta dal sesso opposto, non ci sono mai stati tabù con lei, mia ha spiegato così bene la masturbazione, che la prima volta che l’ho fatto poi lo ho raccontato a lei, senza omettere nessun particolare, e lei felicissima che mi seguiva nel mio racconto, avevo 13 anni e mi sembrava di aver toccato paradiso.Gli anni ci scorrevano felici e spensierati a noi che ci amavamo moltissimo, molte volte avevo ascoltato i suoi problemi di vita, molte volte si era sfogata con me come con un vecchio amico, vivevamo proprio all’ombra uno dell’altra, ormai erano tre anni che frequentavo l’Università, gli esami Andavano bene, e poi quando avevo del tempo libero gli davo una mano al negozio, molte volte mi aveva chiesto consiglio sul cliente che era andato via dal negozio, secondo te potrebbe essere una persona adatta per me? e così ogni volta che ne passava uno simpatico o bello, la risposta era sempre la stessa per me, sei troppo bella mamma, non ti merita una persona così, per te ci vuole una persona speciale, e così ogni volta la stessa cosa.Mancava poco a Pasqua, e la nonna ci aveva invitato per tempo, questa volta non poteva esimersi come aveva fatto diverse volte, e così avevamo accettato di passare le feste Pasquali da lei, la nonna abitava in una casa in campagna, con terreno coltivato intorno alla casa, le galline, i piccioni, i conigli, lei aveva quasi tutto l’occorrente per andare avanti, l’orto le forniva ogni bene di Dio, e per la carne maiale compreso non le mancava nulla, eravamo arrivati nel pomeriggio inoltrato, il profumo del camino e del cucinato si spargeva per l’aia, ma appena arrivati ci attendeva la sorpresa, scusami Clara se te lo chiedo per favore, ma dovreste adattarvi nel letto in soffitta, anche Fabio viene questa sera con la moglie e la figlia, lo sai che vengono dalla Germania, e questa mattina mi ha confermato che saranno con noi per le feste, è un favore che faresti a tuo fratello, sono diversi anni che non viene, e questa mi sembra l’occasione buona per ospitarlo come si deve, non c’è problema mamma le rispondeva Clara, è tanto tempo che non lo vediamo che un sacrificio lo facciamo volentieri, dovrete dormire nello stesso letto le rispondeva la nonna, ma credo che non ci siano problemi è tuo figlio pertanto credo che vada bene così. Il nostro letto era un due piazze francesi, ossia una piazza e mezza, il letto era un baldacchino di legno e il materasso imbottito con le foglie di pannocchie, cose di fine ottocento, ma tutto sommato aveva del poetico questa cosa, avevamo disfatto le nostre valige e messo i panni in un vecchio armadio, la mamma ridendo mi aveva detto di averci dormito quando era piccola in quel letto, poi eravamo scesi per la cena e stavamo tutti insieme a desinare, la cucina della nonna era molto grande, una cucina patriarcale con il camino grande e la carne ad arrostire, la pasta fatta in casa e il ragù squisito ci avevano spronato a mangiare più del solito, ma la cosa strana era vedere lo Zio (fratello della mamma) che mentre mangiava continuava a pomiciare con la moglie senza problemi, anche se era vicino con la figlia piccola credo sei anni, poi il vino molto buono e le tante leccornie che la nonna aveva portato, tutti avevamo ecceduto nel mangiare e soprattutto nel bere, si era fatto tardi pertanto tutti si preparavano per andare a letto, la fila per il bagno anche se erano due e poi tutti a letto.Eravamo dentro al letto piccolo io e la mamma, ci toccavamo con il braccio o con la spalla, ma sia la scena dello Zio e la bellezza della moglie, mi avevano eccitato da morire, stavo con il cazzo dritto e duro da morire ma vicino avevo la mamma, se iniziavo a menarmelo se ne sarebbe accorta subito, non sapevo proprio come fare, ma la voglia era tanta che non riuscivo a pensare ad altro, poi forte del fatto che non avevo segreti con lei gli dicevo, senti mamma, io sono in una condizione disastrosa da punto di vista voglia, se non me lo meno e vengo io faccio la notte in bianco, se mi giro di spalle e lo faccio ti crea dei problemi? no figliolo mi rispondeva, se ne hai voglia tiratelo e buona notte, altrimenti non dormi e questo mi dispiace, mi giravo di spalle dalla mamma e iniziavo a farmi una sega meravigliosa, e poi l’eccitazione più grande era che la sentivo vicina, e questo mi dava ancora più piacere, e il tutto non durava più di un minuto, concludevo con una sborrata incredibilmente enorme e un piacere mai provato prima, la sentivo che trafficava nella sua borsetta al buio, e infatti mi dava dei fazzolettini che aveva lei dicendomi, tieni pulisciti bene altrimenti imbratti tutte le lenzuola, ero tutto preso a pulirmi e sentivo che la mamma si muoveva in continuazione, e in più il cazzo non si era ammosciato che di pochissimo, infatti mi ero pulito e lo avevo di nuovo dritto come prima, adesso era la mamma che mi diceva, senti Mauro, neanche io riesco a stare tranquilla, ti dispiace se me la meno un po anche io, così riesco a prendere sonno, mi ci mancavi solo tu con le tue voglie per scatenarmi, e anche io se non lo faccio non dormo, sarà il mangiare o il vino ma l’eccitazione la provo anche io, mi giravo verso di lei dicendole, ma non c’è problema mamma cara, me lo hai concesso tu di masturbarmi e adesso io credi che ti dica di no, fallo pure con tutta la tranquillità che credi, caso mai io lo ripeto perché la prima non mi ha soddisfatto molto, sentivo che la mamma si toglieva le mutandine e poi iniziava a menarsela, adesso eravamo supini e ci toccavamo con le spalle, sentivo la mamma che aveva accelerato il respiro e si lamentava debolmente, io me lo stavo segando alla grande, poi preso da una grande voglia, mettevo la mia mano nella fica della mamma, e preso l’altra mano glie la poggiavo sul mio attrezzo dritto, la sentivo che per un attimo la gelavo, ma come il mio dito medio le strusciava la clitoride, la mamma iniziava a segarmi con una delicatezza incredibile, purtroppo non duravo molto con quelle mani morbide, e mi ripetevo in una sborrata incredibile di nuovo, ma non ero il solo, la mamma stava sborrando insieme a me e non si fermava, infatti io continuavo a farle un ditalino che non finiva mai, e lei sborrava altre due volte, quando mi fermavo era soddisfatta e felice di questa nuova esperienza, poi sempre al buio mi faceva una carezza sulla testa dicendomi, grazie figlio mio, questa sera mi hai fatto godere come una porcellina, sei stato veramente bravo non credevo che fossi così esperto, e poi ti debbo fare i complimenti ma lo sai che hai proprio un bel pisello, grazie mamma le rispondevo, però credo che non abbia concluso molto questa sera con te, che hai amore della mamma, dimmelo lo sai che ti ascolto come faccio sempre, il problema è sempre il solito mamma, e dopo averle preso la mano le facevo sentire che la mia erezione non era passata, rimaneva sorpresa ne sentirlo duro come prima e mi diceva, ma quante volte devi sborrare per farlo ammosciare mi chiedeva, quante non lo so mamma, ma se decido di farmi più di una sega, con un giorno me ne sono fatte sei, vediamo quello che si può fare mi diceva sorridendo, e giratasi verso di me lo prendeva in mano ricominciando a segarlo meravigliosamente, ma io non potevo lasciare questa donna cosi meravigliosamente disponibile da sola, avevo la mia mano sulla sua schiena, la feci scivolare fino a che trovavo le sue chiappe morbide e belle gonfie, il culo di mia madre mi aveva sempre affascinato, lo aveva bello e abbondante al punto giusto, continuavo a scivolare tra i glutei fino a che, le strusciavo il buchetto del culo provocandole un brivido, poi continuavo scivolandole nella fica, entravo dentro con due dita e iniziavo a farle un ditalino molto lentamente, mi divertivo a rallentare i movimenti per portarla allo spasimo, infatti lei si fermava un momento di segarmi, e cominciava a masturbarsi furiosamente, le toglievo la mano fermandola, la poggiavo di nuovo sul mio bastone dicendole, adesso ti faccio sentire come ti farò godere intensamente, mi giravo completamente e mettevo il mio viso fra le sue cosce, cominciavo a leccarle la fica prima piano e poi sempre più svelto, adesso mi aveva spalancato completamente le gambe offrendomela tutta aperta, continuavo a leccarla alternativamente dentro con la lingua e poi stretta sulla clitoride, la sentivo che stava impazzendo per come le lavoravo il suo gioiello, e infine mi regalava una sborrata copiosa e lunghissima e crollava esausta supina, era affannata e continuava a dirmi grazie figlio mio, mi hai fatto godere come non mai, ma adesso ti debbo ricambiare questo favore stupendo, e mi prendeva in bocca il cazzo dritto e duro da morire, mi succhiava la cappella con una lingua che mi scorreva rapidamente intorno, mia madre sapeva fare dei bocchini da vera maestra, e mi stava portando ad un orgasmo incredibile, infatti non facevo in tempo a dirle sto sborrando, che una marea di sperma la riversavo nella sua vorace bocca, la deglutiva tutta man mano che schizzavo il mio piacere, fino a che anche l’ultima goccia non era uscita non si fermava di leccarmelo, poi si girava dicendomi, ti ho sentito godere moltissimo, mi hai scaricato una montagna di sborra che ho bevuto con tanto piacere, bravo sei stato veramente eccezionale, io le avevo messo la mano sulla fica e la sentivo calda e disponibile, poi avvicinatomi a lei le avevo sussurrato all’orecchio, vorrei entrarti dentro mamma, sei una donna meravigliosa e ti vorrei adesso, lo sai che non possiamo fare certe cose figliolo mio, e Dio solo sa se ne avrei voglia adesso, ma l’incesto credo che non me la sento di farlo, però se ti regalo il mio buchetto quello non sarebbe possedermi, è e rimarrebbe solo un rapporto anale e basta, se vuoi e ti accontenti la mamma te lo fa mettere nel culo questa meraviglia sempre dritta, si girava dicendomi, cerca di mandargli più saliva possibile dentro al buchetto, e poi invece la vedevo trafficare nella sua borsetta e tirava fuori un tubetto, me lo porgeva dicendomi, ecco mandami dentro un po di questa, meglio di niente è, le poggiavo il tubetto sul buco del culo spremendone una buona dose dentro, poi ci infilavo il dito cercando di mandarla nelle pareti e ungerla bene, ne mettevo anche un po sulla cappella e lo poggiavo sul buco del culo, cominciavo a spingere lentamente sentendo che cedeva abbastanza, la mamma lo aveva gia preso nel culo e questo mi facilitava l’introduzione, adesso la cappella era entrata abbastanza facilmente, e lei mi diceva di restare fermo per farla abituare, infatti aggiungeva, hai un cazzo favoloso ma è grande e lungo, mi devo abituare a prenderlo altrimenti mi fai male, e tutto vorrei sentire meno che dolore, dai adesso spingilo ancora di più e poi fermati di nuovo, madonna quanto è bello sentirlo di nuovo nel culo, pensa che erano anni che non lo prendevo dentro, solo tuo padre è riuscito ad incularmi e mi faceva godere come una maialina, ma tu hai il cazzo più grosso di lui e mi piace ancora di più, dai adesso spingilo ancora che sto sborrando di nuovo, pensa che non lo hai infilato tutto e gia sono due volte che sborro, dai adesso entra tutto dentro che voglio finalmente sentirlo completamente, spingevo fino a che i coglioni non mi sbattevano sulle chiappe, adesso che lo aveva tutto dentro al culo, la sentivo tremare e sborrare in continuazione, infatti quasi singhiozzando mi diceva, dai inculami più forte che puoi adesso che lo voglio sentire tutto completamente, uscivo quasi completamente da quel buco meraviglioso e poi rientravo con delle stoccate che la facevano sobbalzare, e in pochi secondi riuscivo solo a dirle, sto per sborrare mamma sentilo come ti innaffio tutto il retto, e cominciavo ad eruttarle un mare di sperma dentro al culo, la mamma si era messa una mano sulla bocca per non farsi sentire mentre urlava tutto il suo piacere, io le avevo preso i seni nelle mano stringendoli e strusciandole i capezzoli duri e lunghi come dita,.Ma non mi cessavo di muovermi in quel buco meraviglioso, infatti continuavo a scivolarle dentro che era un piacere, e la mamma sentendomi ricominciare mi diceva, non potevo mai immaginare che avresti continuato ad in cularmi tesoro mio, dai amore della mamma, continua a fottermi nel culo che sei una meraviglia, tutto potevo immaginare meno che mi avresti fatto godere così tanto, ed io poi sentirmi scopare nel culo è una cosa che mi fa impazzire, continua cosi amore mio che ricomincio a sborrare senza sosta, dai tesoro che adesso sborro come si deve ancora una volta, anzi sai che faccio amore, adesso me la meno così impazzisco dal godimento, e mentre la stavo inculando la mamma si menava la fica come una pazza, infatti la sentivo sborrare in continuazione, poi anche per me ritornava il momento del non ritorno, facevo appena in tempo a diglielo che lei con entrambe le mano, si metteva due dita nella fica e con l’altra mano si sfregava la clitoride, io mi ero accasciato di fianco a lei, eravamo ambedue affannati e sudati, ci saremmo fatti volentieri una doccia, ma avremmo fatto rumore, e poi come giustificarsi con la nonna, ci mettevamo sdraiati toccandoci con le spalle, e in pochissimo tempo crollavamo addormentati ma follemente felici e soddisfatti.Quando sentivo bussare alla porta il sole gia era alto, era la nonna che ci avvisava di scendere per la colazione, le rispondevo che in dieci minuti saremmo scesi da lei, scuotevo la mamma che continuava a dormire saporitamente, adesso che mi ero tolto si era posizionata supina e con una gamba piegata, vederle quella fica nera come il carbone leggermente aperta, mi portava ad avere una erezione incredibile, in un attimo le puntavo la cappella in mezzo e scivolavo dentro senza problema, la stavo scopando molto lentamente, forse sognava perché si era offerta ancora di più allargando completamente le gambe, la stavo pompando alla grande, ma un attimo dopo apriva i suoi grandi e dolcissimi occhi, e mi vedeva mentre la stavo scopando, ma nello stesso tempo stava sborrando abbondantemente, mi aveva messo le gambe incrociate sopra la schiena e continuava a godere immensamente, pero mi stava rimproverando del fatto che la scopavo, dicendomi non dovevi farlo Mauro amore mio e sborrava di nuovo, poi continuava dicendomi lo capisci che stai scopando tua madre, e poi si continua cosi adesso spingilo bene fino in fondo, oddio come è bello, si dai mandalo tutto dentro e fermati che me lo voglio gustare interamente, e poi sborrando di nuovo continuava, adesso fammi sentire la tua sborra ti prego riempi l’utero alla mamma, e nel momento che stavo sborrando, mi afferrava baciandomi sulla bocca, per non farsi sentire che voleva urlare tutto il suo piacere, lo sentivo che il cazzo dentro a quella fica meravigliosa non smetteva mai di eruttare sperma, credo di aver fatto la più grossa sborrata della mia vita quella mattina, gli ero crollato sopra affannato e sudato come lei, poi era lei che si sfilava il mio randello sentendo che di ammosciarsi non ne aveva voglia, si metteva seduta sul letto dicendomi, ma possibile che stai sempre con questo bel bastone dritto, si inchinava sopra di me dicendomi, adesso la mamma ti calma perché sei un birichino, e dopo avermelo preso in bocca mi rifaceva il secondo bocchino più bello della mai vita, con quella lingua assatanata mi faceva durare pochissimo, facevo di nuovo una sborrata incredibile che lei ingoiava tutta completamente, poi leccandosi le labbra mi diceva, ma lo sai che hai una sborra che è buonissima, ne berrei a litri da questa cannella, madonna quanto mi piace questo bastone e mi stampava un bacio sulla cappella, poi si alzava dicendomi, adesso guardami e zitto perché mi hai fatto arrapare di nuovo, e con un piede sul letto con una mano si teneva larga la fica, e con l’altra si sparava un ditalino guardandomi mentre si faceva, e poco prima di venire mi diceva, ti piace guardare la mamma mentre si mena la fica amore mio, e me lo chiedi le rispondevo, guardami un attimo e te ne rendi conto, mi afferravo il cazzo cominciando a segarmelo velocemente, la mamma si piegava e mi baciava sulla bocca dardeggiandomi la lingua dentro, e un attimo prima che sborrassi, me lo prendeva succhiandomi tutta la sborra che stava uscendo, e dopo che si era finita di leccare le labbra mi diceva, ricordati sempre una cosa, che ogni volta che questo bellissimo attrezzo che hai in mezzo alle gambe, deve far uscire il suo nettare, la mamma deve essere sempre pronta per non perderne neanche una goccia, sono troppo golosa della tua sborra per vederla persa chissà come e dove, fosse anche il mio buco del culo o la fica, pertanto quando sborrerai sappilo che io sono sempre pronta a berla tutta, e adesso dandomi un buffetto sul pisello mi diceva, scendiamo giù per la colazione, altrimenti se rimango ancora qui a guardarlo, ti sdraio sul letto, ti monto sopra e mi inculo da sola.Eravamo in cucina a fare colazione con la pizza della nonna, e stavamo mangiando come lupi io e la mamma, la nonna guardandoci ci disse, sembrate due persone che non vedono cibo chissà da quanto, e la mamma prontamente le rispondeva, credevo di aver dimenticato le cose buone e genuine, ma invece credo che come ne capita l’occasione, la voglia ti ritorna prepotente e allora fai tutto senza pensare alla linea, e facendomi l’occhiolino continuava con la nonna, non avrei mai creduto che quel vecchio letto in soffitta fosse cosi dolce e comodo, ne avevo perso il ricordo di quando ci dormivo con mio fratello, noi saremo qui ancora due notti, e ti giuro mamma che non vedo l’ora che ritorni questa notte per rimettermi sdraiata sopra a quel materasso, e rifacendomi l’occhiolino diceva, credo che anche questa notte la ripasserò da sogno.Io sentendo parlare la mamma in quel modo avevo di nuovo il cazzo dritto e durissimo, e dicevo a loro,si nonna, ha ragione la mamma per il letto, ci si sta che è una meraviglia,e non vedo l’ora anche io di rimettermi sopra per godere di tutte quelle foglie che si sentono sotto di me.Finita la colazione andavamo nella stalla a vedere gli animali, e c’era un coniglio che si stava scopando una coniglia, e la mamma guardandoli mi diceva, beati loro che scopano e tutti li guardano contenti, se invece lo facciamo noi si incazzano come tori, e poi mettendomi un braccio sopra la spalla mi diceva, sapessi come mi farei montare come sta facendo quella coniglia non ne hai idea, e sapessi io come ti monterei non credo che ne puoi avere un’idea tu, perché a differenza di quel coniglio mammina, prima ti scoperei come un pazzo riempiendoti l’utero, e poi ti riempirei il culo sempre con questo bastone di sborra per almeno due ore, e dopo che ti ho montata per altre due ore, mi attaccherei alla tua fica succhiandoti e bevendoti tutta fino ad asciugarti completamente, la mamma si era messa dietro una balla di fieno, si era alzata la gonna dicendomi, scusami bambino mio, ma se adesso non me la meno per una volta sola impazzisco, mi hai fatto scatenare da ieri sera, sono sempre eccitata e non riesco a fermarmi, aspetta un attimo le dicevo, così fai prima e godi di più, e mentre la mamma se la menava con tanta passione, le infilavo due dita nel culo dopo averle bagnate di saliva, e la sborrata che faceva le piegava le gambe, se non la prendevo per un braccio sarebbe crollata in terra, adesso le avevo messo un braccio intorno alla vita e la tenevo stretta a me, poi le sussurravo nell’orecchio, aspetta almeno questa notte che ti faccio sborrare talmente tanto, che mi pregherai di fermarmi perché non resisterai più, mi guardava sorridendo e mi diceva con un bisbiglio, questa notte ti farò passare la voglia di sborrare, ti faro venire fino a che non ti esce più niente da quel cazzo favoloso che hai, sarò io ad asciugarti le palle stanne sicuro, e dopo ti farò…ma….ma questa è un’altra storia.
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