Alfredo era veramente il più bello della classe, a lui quel nome non piaceva, ma il padre aveva così voluto ricordare il nonno, era alto, biondo, occhi azzurri, ma un azzurro particolare ricordava il mare , tutte le ragazze della classe sbavavano dietro a lui, ma la sua grande timidezza, lo faceva retrocedere anche alle proposte più ovvie e dirette, l’unica che riusciva a parlarci era Marianna, anche lei bionda, alta, molto benfatta, aveva un seno ed un culo che anche le amiche le invidiavano, gli occhi azzurri quasi come quelli di Alfredo, se fossero stati insieme, (si diceva nella classe) sarebbe stata la coppia ideale per il miglioramento della razza, avevano persino l’altezza ideale, lui 190 ben piantato, lei 178, con un corpo ben proporzionato, Marianna aveva fatto breccia nell’anima di Alfredo, per la sua gentilezza, i suoi modi sempre improntati all’amicizia, mai un segno che andava a sfiorare quello che effettivamente provava per lui, Alfredo non aveva mai confessato a nessuno che cosa lo angosciava dentro, e la sua timidezza altri non era che il sentirsi inferiore a tutti, il motivo di tale situazione era che aveva un pisello piccolo, nel senso che era fino, era lungo quasi venti centimetri, ma a differenza dei suoi compagni lo aveva piccolo di circonferenza, raggiungeva a stento i dieci centimetri di circonferenza, e per lui che era alto, bello e robusto questa misura lo sconvolgeva, con Marianna più volte erano usciti insieme, per un gelato, una passeggiata, in discoteca, ma aveva il terrore di abbracciarla, non perchè si eccitava, ma proprio per non farle sentire quel manganello lungo si, ma molto fino, un pomeriggio come tante volte era accaduto, stavano in casa di Marianna a studiare, lei il suo proponimento cercava sempre di metterlo in essere, e quando sua madre l’avvisava che usciva per delle compere, sapendo che sarebbero rimasti soli almeno due ore, aveva iniziato quelle piccole astuzie che solo, le donne sanno mettere in atto, vantando un caldo eccessivo, si era tolta la maglietta rimanendo con un reggiseno a balconcino, dove niente era dato all’immaginazione, si vedevano chiaramente i caporelli dritti eccitati, il seno una quarta anche abbondante era stupendo, e poi i 18 anni di Marianna concorrevano e non poco a mantenerlo bello sodo, Alfredo a quella visione paradisiaca, aveva avuto un’erezione sconvolgente, era rimasto seduto per non far notare quella protuberanza che aveva sotto la patta, invece Marianna con una scusa.Lo aveva fatto alzare, per farle vedere un qualcosa di non meglio identificato del traffico, alla vista di tanta grazia si era sentita bagnare la micetta, Alfredo appoggiato alla finestra cercava di vedere cosa c’era di tanto interessate, aspettando solo questo lei si era poggiata dietro di lui e lo aveva abbracciato, lo scatto dovuto alla sorpresa di quell’abbraccio aveva disorientato Marianna, ma come lui si era girato lei lo aveva baciato sulle labbra, un bacio quasi casto, a labbra chiuse, ma sufficiente per rinvigorire l’erezione del suo manganello, allora Marianna con un gesto quasi naturale, ripeteva il bacio, ma questa volta forzava con la lingua le labbra di Alfredo, che le apriva rispondendole con amore, e lei si era sporta con il pube appongiandosi alla verga che sentiva durissima, questo gesto dava una scossa al corpo di Alfredo, che rispondeva alla spinta con un abbraccio e stringendola a se, lei al contatto del pisello ebbe un orgasmo immediato, e lui se avesse continuato a spingere la sua mazza sul corpo di lei sarebbe venuto subito, a quel punto sentendo che lui ormai era nelle sue mani, gli slacciò i pantaloni e mise una mano dentro gli slip del suo maschio, al contato di questo cazzo lungo e duro Arianna ebbe un fremito, lo sentiva fino si, ma avvertiva che era proprio bello lungo, lo avvertiva con la mano che non aveva la consistenza di un cazzo bello grosso, ma lo sentiva al contempo lungo e veramente duro, un’idea le ara venuta immediatamente, ma poi presa dall’eccitazione l’aveva messa da parte, febbrilmente e con le mani che le tremavano per l’eccitazione e l’emozione, lo tirò fuori dagli slip per guardarlo, non lo aveva mai fatto, ma per l’emozione provata si inchinò e lo prese subito in bocca, Alfredo era quanto mai sorpreso e eccitato, come sentì il caldo della bocca e la lingua che le leccava la cappella, sborrò immediatamente, producendosi in una serie di schizzi che non immaginava farne tanti, Arianna eccitatissima sia della sborrata, che del fatto di averlo finalmente preso in bocca, non fece in tempo a mettersi due dita sopra la fica che orgasmò come non aveva mai fatto, a quel punto ebbero il coraggio di guardarsi negli occhi, e si scambiarono un bacio incredibile, le loro lingue sembrava che volessero attorcigliarsi, per come si muovevano frenetiche nelle bocche, lei lo stringeva ancora con la mano, ma sentiva che non aveva perso il suo turgore.Continuava a baciare Alfredo sempre più eccitata, era finalmente arrivata alla sua sospirata meta, le ritornò improvvisa l’idea che aveva avuto prima, quel bellissimo cazzo non grosso ma lungo, lo voleva sentire nel culo, Arianna quando si masturbava, o si sfregava la clitoride, o si metteva il manico di una sua spazzola nel culo, aveva provato tante volte con due tre dita nella fica, ma godeva solamente se sentiva una cosa dura nel culo, altrimenti si doveva trastullare la clitoride, a quel punto fece spogliare Alfredo completamente, anche lei si tolse tutti i vestiti compreso l’intimo, dal cassetto del comodino tirò fuori la crema che metteva sul manico della spazzola, ci intrise per bene la cappella e un po di tronco del cazzo di Alfredo, con due dita, ormai sapeva come fare, si spalmò bene il buco del culo mandandone anche un pò dentro, poi fatto sdraiare lui sulla schiena, le salì sopra e dirigendoselo con la mano si impalò da sola, sarebbe scesa giù di colpo per il godimento che provava, ma dal momento che voleva gustarselo, cominciò a scendere lentamente, a differenza del manico della spazzola, sentiva che non finiva mai di entrare, più scendeva e più le piaceva, arrivata che era seduta sui coglioni di Alfredo, ebbe un orgasmo che la fece gridare dal piacere, fece in tempo a ritornarci due volte che Alfredo le scaricò la seconda sborrata, anche questa enorme e copiosissima, si sentiva il retto che era un fuoco, sia per la sborrata che per lo sfregamento, era comunque la prima volta che lo prendeva nel culo, allora lui lo sfilava un attimo, lo riempiva di crema e lo rinfilava nel suo culo di nuovo, era anche lui talmente arretrato che continuava ad avere il cazzo dritto, lei iniziava a pomparsi da sola, aiutata da lui che le andava incontro ad ogni spinta, poi Alfredo la girava e cominciava ad incularla alla grande, le dava delle spinte enormi, lo tirava fuori quasi tutto per poi rimandarlo fino in fondo, Arianna ormai presa dal vortice del godimento sborrava in continuazione, Alfredo le stringeva i seni, le pizzicava i caporelli, quando andò sulla fica la trovò occupata dalla mano di lei che si stava torturando la clitoride, lui sborrò ancora, e ancora continuava ad avere un’erezione incredibile, ormai Arianna gridava il suo piacere senza timore di essere sentita, aveva perso completamente il suo controllo, quando che poco dopo Alfredo si scaricò di nuovo nel suo intestino, Arianna crollò sul letto senza avere. Neanche la forza di dirle ti amo, anche Alfredo tremante si accasciò accanto a lei, non riusciva a pensare, tutto quello che aveva fatto le sembrava un sogno, Arianna era distesa sul fianco, ancora tremante, aveva gli occhi chiusi, le scendevano le lacrime ma non piangeva, la bocca socchiusa la lingua fra i denti, si sentiva felice ma distrutta, non aveva mai provato un godimento cosi intenso, neanche la volta che si era masturbata il culo per sei volte in un giorno, allungava una mano, e senza volerlo le prendeva il cazzo ad Alfredo, era la prima volta che lo sentiva moscio, si girava e le loro bocche si incontrarono, il bacio fu lungo, tenero, romantico, amorevole, le loro lingue adesso giocavano tra loro, non c’era più la travolgente libidine che li aveva trascinati nel vortice dell’eros, Arianna a quel punto le dice, se vuoi ci mettiamo insieme, però giurami che mi prenderai il culo, io la fica se la vuoi te la do anche se sono vergine, ma dovrai prima farmi il culo, perchè come mi piace sentirmelo li dentro non credo che per la fica sia uguale, a quel punto Alfredo baciandola le dice, ma sei sicura che non proveresti piacere se te lo metto nella fica? e lei sentendo che ormai lo aveva dritto un’altra volta, se lo rimetteva nel culo e le rispondeva, per adesso inculami di nuovo come e meglio di prima, poi per la fica non ci sono problemi, come vedi ci sono tre centimetri di distanza da questo buco pertanto, e Alfredo ricominciò ad incularsela alla grande, e mentre le pompava il culo iniziò a pensare, chissà se quando finalmente potrò scoparmela le piacerà come adesso? vedremo quando sarà il momento, e mentre la inculava selvaggiamente le mise due dita nella fica ma, ma questa è un’altra storia.
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