La mia faccia non doveva essere troppo scura visto che, Giorgio, mentre teneva Elena per la testa e la guidava nel lento movimento rotatorio che ora aveva assunto, si girò verso di me e sorrise…… So che molti di voi, a quel punto, sarebbero saltati su quello stronzo che lo stava infilando in bocca a vostra moglie riempendogli di pugni quella faccia da gran figlio di mignotta che si ritrovava, altri avrebbero preso a calci lei, che adesso si ingollava quei 20 centimetri di cazzo come se in vita sua avesse fatto solo quello; io non trovai di meglio da fare che emettere un lamento e sistemarmi meglio sulla poltrona, non sentivo più le gambe e avevo gli occhi arrossati, forse dal fumo del sigaro che ancora tenevo in bocca o forse dall’alcool che scorreva dentro il mio cervello, o, forse, era la scoperta che quella che pensavo una donna impegnata e distinta, quella che per anni aveva preso dentro di se il mio cazzo con piacere, ma anche con una certa pudicizia, era una porca depravata, che probabilmente un uomo che la trattasse da troia lo aveva sempre desiderato!!! Mentre io mi dibattevo tra i dubbi e il desiderio, Giorgio aveva allargato le gambe ed ora mi offriva completamente le spalle, potevo distintamente vedere i muscoli dei suoi glutei guizzare sotto la pelle, e la mano sinistra di Elena che, passando sul fianco gli carezza la schiena. Non durò molto. Giorgio prese Elena in braccio (caspita io non l’avevo mai fatto, penso che pesi sui 70 kg, e lui l’alzò da terra come si fa con un bambino!!) e la portò sul tavolo, al centro del salone; la mise supina, in modo che si trovasse proprio di fronte a me!! La scena era davvero pazzesca, a casa mia, mia moglie, nuda, sul tavolo del salone, a gambe divaricate, con il sesso che luccicava alla luce delle lampade al neon e un belloccio, muscoloso e abbronzato che si beava del suo cazzo che, non lo scorderò mai, era perfettamente parallelo a terra e finiva con una cappella che non ho mai visto in 40 anni, era rosso mattone e sembrava separata dal resto del cazzo, tanto era grossa e paonazza. Lui salì sul tavolo con le ginocchia, mettendosi tra le cosce di Elena, si mise le gambe di mia moglie sulle spalle e appoggiò il suo bastone alla vagina ormai grondante di liquidi. Questo secondo durò un anno, tutto sembrava essersi fermato, anche il mio cuore, che fino ad allora batteva all’impazzata, si bloccò, ogni cosa sembrava in attesa dell’attimo preciso in cui Giorgio sarebbe entrato in Elena…. …e l’attimo venne! Elena emise un suono che allora mi parve un urlo, ma che potrebbe essere stato anche un lamento, Giorgio si lasciò cadere con tutto il peso del suo corpo ed il suo cazzo scomparve dentro la vagina di Elena! Io mi ritrovai in piedi, accanto a loro, i rumori che faceva il cazzo di Giorgio scivolando nella vagina piena di umori di mia moglie erano simili al rumore che fa il mare sulla battigia nelle notti di vento, o al rumore delle lacrime che ormai cadevano senza ritegno dalle mie guance giù giù fino al pavimento. ……..ricordare tutto ciò mi provoca ancora strane sensazioni, ma le cose che seguirono furono veramente difficili da dimenticare. Dal numero di quelli che hanno risposto in e-mail Elena ha eccitato parecchi. Giorgio ansimava per lo sforzo, la posizione doveva essere faticosa, anche per un toro come lui, aduso a ben altro….. Elena respirava a scatti, il suo torace stretto tra il tavolo di mogano e il corpo di Giorgio si espandeva a fatica. Giorgio rallentò i colpi e si fermò a mezz’aria con il cazzo mezzo fuori, Elena mugolava e diceva frasi che io speravo senza senso, mi trovavo ormai a pochi passi da loro e li vedevo come attraverso un vetro smerigliato, le lacrime mi impedivano di mettere a fuoco la scena, cercavo di trattenerle, ma scendevano copiose, però dal basso ventre iniziava a salire un calore strano, come una scintilla che avesse trovato cotone e alcool!! Giorgio era sceso dal tavolo, col suo cazzo sempre dritto come un fuso di metallo, stava aiutando Elena a scendere anch’essa, per loro non esistevo, scopavano come se fossero rimasti gli unici primati sulla terra. La fece piegare con la pancia sul tavolo, le mise un piede tra le gambe e gliele divaricò, prese il cazzo nella mano sinistra e con la destra passò davanti al fianco destro di Elena, arrivò sul suo sesso e si fermò, aprì la mano e la assestò tra le cosce di mia moglie, poi successe….. …. ..ancora oggi, al pensiero mi tremano le gambe e devo tirare un profondo respiro per continuare…. …Giorgio alzò lentamente la testa verso di me, i secondi che trascorsero (o forse furono minuti??) mi parvero interminabili!! Poi lui aprì la bocca in un sorriso che io ricordo beffardo, ma che voleva essere cordiale, e disse:”ora finalmente mi inculerò la splendida Elena, erano anni che desideravo ritornarci”. capite la mia mogliettina si era preso quel popò di cazzo nel retto, e tanti anni fa, ancora vergine (poi vi racconterò anche questa), a me non lo aveva mai dato, era “sporco” e “…poi non sarebbe mai entrato”. il mio cazzo che in confronto a quello sembrava un mignolo!!! Non si finisce mai d’imparare, ci vivi anni insieme e poi una sera scopri che hai sposato una donna che non conoscevi!!! Mentre io cercavo di mettere a fuoco le parole di Giorgio, lui aveva puntato la sua cappella sull’ano di Elena e la roteava a mò di elica!!! Ma cazzo, io dovevo vedere anche questa, ma come, a casa mia, uno stronzo pieno di arie e di sicumera si incula mia moglie ed io lo sto a guardare?? Cosa avreste fatto voi? Io iniziai ad aprire la cerniera e tirai fuori il mio cazzo che era diventato di pietra, mi faceva male tenerlo dentro gli slip!!! Giorgio, visibilmente compiaciuto della mia reazione si voltò di nuovo verso Elena, inarcò il bacino e si mise a spingere, Elena si voltò verso di me, e a distanza di tanti mesi non ci giurerei, ma stava piangendo!!! Giorgio si fermò, spinse Elena di lato e la mise a quattro zampe sul tappeto con il didietro rivolto a me, lui si mise sopra di lei semiseduto, si mise due dita in bocca le umettò e poi iniziò a massaggiare l’ano di Elena. Io ero sempre immobile a tre passi ad loro con il cazzo fuori che ondeggiava e le gambe semiaperte, indeciso se correre fuori urlando o buttarmi addosso al demone cazzuto e sventrarlo a morsi. Al solito tra le due soluzioni scelsi la terza e rimasi al mio posto!! Giorgio intento aveva ritirato le dita dall’ano di Elena, le aveva infilate per un buon terzo dentro il retto ed ora provava a metterci qualcos’altro!! Appena lo appoggiò sentì distintamente il rumore di risucchio causato dalla’aria che veniva premuta dentro l’ano, Elena lanciò un gemito che fu molto lungo e terminò con un gorgoglio strano, poi come per magia il cazzo scomparve del tutto ed io vedevo distintamente il culo di mia moglie che si gonfiava sotto i colpi di Giorgio, colpi che erano sempre più forti, Giorgio usciva quasi del tutto e poi si lasciava cadere, quasi con violenza, come per farle male, come per costringerla a gridare, ma Elena era come se stesse sorbendo un gelato sul lungomare, si lasciava inculare in quel modo brutale come se avesse qualcosa da farsi perdonare, come se quella sofferenza (?) per lei fosse balsamo!!! La cosa durò qualche minuto, poi Giorgio, dopo un’ultimo colpo si ritirò, così all’improvviso, sentì lo schiocco, come un tappo che esce dallo spumante, l’ano di Elena sembrava una buca lasciata da una bomba, le creste dell’ano erano rivoltate all’esterno, la mucosa anale, paonazza e striata di sangue, era visibile attraverso lo sfintere che si contraeva lentamente negli spasmi involontari….. Giorgio mi disse:”ora se vuoi te la puoi inculare…”, io in verità non ci sarei riuscito neanche a volerlo, iniziavo ad avere la nausea, per il troppo alcool e per l’adrenalina che era corsa a fiumi……. ….purtroppo non finii così….. Eravamo tutti e tre fermi al centro della stanza, Elena, a quattro zampe, con il culo spinto in alto, tra le sue natiche martoriate si vedeva, adesso, un ematoma rosso vinaccia che partiva dalla natica di destra e, attraversando la zona dell’ano finiva sulla natica di sinistra, doveva sentire un dolore atroce, ma era immobile, come in attesa di qualcosa….. io, con il cazzo ritto fuori dagli slip; lo specchio che stava dall’altra parte del mio salone mi rimandava l’immagine di un alieno con la camicia mezza fuori dai calzoni, la cravatta di sghimbescio e, al centro del viso, due occhi febbricitanti e arrossati; al centro c’era lui il demone!! sembrava uno di quei dei malvagi di cui avevo letto nelle cronache medioevali, un demone mangiatore di cadaveri, un vrykolak, un dannato per l’eternità, il suo sorriso strano, in quel frangente, mi gelava il sangue, come era potuto accadere tutto questo? Come aveva potuto Elena, stimato avvocato, generosa benefattrice, piena di vita e felice del suo ruolo, moglie fedele (ne ero certo!! cazzo, se ne ero certo!!) sposa premurosa, compagna di vita, come aveva potuto piegarsi ai voleri di quel…. quel…. Capitemi, la storia non è facile da raccontare, considerate che, ora, sono seduto nel salone, davanti al computer, e se ripenso a come era la mia vita prima, non mi capacito del tornado che ci è caduto sulla testa!!! Elena è di là, sta finendo di sistemare le sue carte, domani partiremo per Roma, lei, lunedì, avrà un importante incarico, nessuno immaginerà, certo, che dietro le sue lenti di tartaruga, sotto il suo vestito blu notte, dietro la sua parure di brillanti si nasconde un vampiro del sesso. Quella notte di settembre ho scoperto tutto!!! Mentre io ero fermo Giorgio si avvicinò, mi afferrò la cravatta e tirò con forza verso il basso, non capivo, non riuscivo a reagire (a cosa poi?) mi ricordo che mi girai verso Elena che si era rialzata, aveva i suoi slip avorio in mano e li premeva contro l’ano, vedevo il sangue che lentamente inzuppava il tessuto di seta degli slip e filtrava tra le sue dita, lei mi guardava, i suoi occhi grigi (come il mare in tempesta, le dicevo una volta) mi fissavano da un altro mondo, il mondo dove lei era ormai sbarcata, ed io ero in viaggio per raggiungerla. Ero arrivato con la bocca all’altezza del cazzo di Giorgio, lui continuava a tirare verso il basso, io ero appoggiato con la mano sinistra sul tappeto dove adesso poggio i piedi, e la destra appoggiata al tavolo, il mio ginocchio sinistro toccava quasi terra, lui mise la sua mano destra sulla mia testa e mi infilò il suo cazzo…in bocca!! Allora, io sono un medico, lavoro da anni in Ospedale, ho avuto, prima di sposarmi, tante donne, alcune sono passate sulla mia vita come l’acqua sulle pietre del fiume, altre le ricorderò per sempre. Non ho mai pensato di essere gay o finocchio (come gridavo dietro a piccolo a qualche amichetto per sfotterlo), nemmeno nei sogni avevo mai pensato di succhiare un cazzo; si ne ho visti e toccati centinaia (sono urologo, pensate), di tutte le forme, sani e malati, ma mai che uno mi eccitasse, mai provai voglia di andare al di la del lato medico…. Ora a 40 anni, mi trovavo con un glande in bocca!!! Molti di voi avrebbero reagito saltando al collo del satiro, altri (i più permalosi) lo avrebbero, forse, ammazzato; qualcuno avrebbe urlato; io, iniziai a succhiarlo!!!! Aveva un sapore dolciastro (poi pensai che poteva essere il sangue di Elena, o forse era il liquido spermatico?), ed era fresco, avevo la sensazione di mettere in bocca un pezzo di marmo, fino a quel momento avevo avuto la bocca secca come la polvere degli anni sui sarcofaghi di Giza, ora la lingua cominciava ad umettarsi e mi bruciava!! Non so quanto durò, e cosa feci di quel cazzo, so solo che dopo qualche secondo (minuto?) lui lo tirò fuori, ora vedevo il cazzo di Giorgio davanti al mio naso, era umido di saliva (la mia?) rosso mattone sulla punta (il sangue di Elena?). Giorgio mi prese per il braccio e mi fece alzare in piedi, poi mi condusse al tavolo dove prima si era scopato Elena, intanto mi parlava, con quel suo tono cantilenante e ironico e con il leggero accento americano, non capii bene le parole, cercate di mettervi al mio posto, ma il senso era che dopo (quello?) non avrei (rimproverato?) Elena!! Mi slacciò con un gesto i calzoni che scivolarono alle ginocchia, tolsi le scarpe, ero intontito e stanco, veramente stanco!! rimasi con la camicia, praticamente attaccata addosso dal sudore, e le calze, mentre lui mi sfilava con un gesto gli slip dai piedi, con una spinta leggera, ma che non ammetteva repliche mi spinse seduto sul tavolo. Si abbassò. Mi passò le mani dietro le caviglie. Si appoggiò le caviglie sulle spalle. Si rialzò!! Mi ritrovai sdraiato, ebbi la stessa sensazione di quando mi sdraiai sul lettino operatorio per l’intervento di colecisti, 10 anni fà!! Speravo di rialzarmi, ma non ci credevo!! Sentì qualcosa tra le natiche e, nello stesso istante, vidi Elena, stava raggomitolata vicino al muro, a lato dell’acquario, era nuda, aveva ancora gli slip avorio in mano, anche da quella distanza vedevo il rosso del sangue, mi sembrava stesse piangendo, ma forse stava solo guardando!!! Il cazzo entrò per qualche centimetro (o così pensai) appena lui diede un colpo di reni, fu come una scarica da 220 volts che partì dal retto e risalì fino al cervello!! Lo tirò fuori, il dolore continuava urente!! mi piegò ancora di più le gambe, si appoggiò di nuovo e senti, tra il rumore assordante del mio sangue che batteva nelle arterie, “stringi i denti….” , ovviamente io li stringevo già da un pezzo. Fu molto doloroso!! Raggiunsi la soglia dell’insensibilità nel momento in cui sentì il suo bacino tra le mie gambe!! Lui prese (dolcemente?) la mia mano sinistra e se la portò sui testicoli, mi resi conto che era entrato tutto in me!! Diede ancora due o tre colpi (forti? malvagi? o solo si mosse per appoggiarsi meglio?), poi lo tirò fuori di colpo, sentì come se mi avessero strappato il cuore dal petto, sarò svenuto, o forse lo sono sempre stato!! Mi ritrovai sdraiato di lato ai piedi del tavolo, Giorgio nudo fumava (hascisc?) Elena, era in bagno, sentivo il rumore dell’acqua. L’infame mi disse:”la fica piace alle donne, il cazzo a tutti!! il mio poi!!” Passai una notte tra la doccia e la veranda, nudo, con un wiskey in mano. Elena si riprese presto!! Io non sono più lo stesso!! Da allora è passato il tempo, il dolore si è attenuato, mia moglie è ancora qui, e adesso che mi ha raccontato tutto, forse, la capisco. Ci incontriamo da alcuni mesi con una coppia, è stato lei a chiedermelo, io lo avevo sempre sognato (come tutti voi, penso), ma non le avevo mai detto niente!! Ora è tutto cambiato, non so perchè vi racconto questo!! Forse per capire meglio quello che è successo!!! Giorgio lo ha fatto per Elena?? No!! Ma questa è un’altra storia!! Grazie per le lettere, non vi dirò dove abitiamo, forse Elena è vostra sorella, od io vostro padre, forse ci conoscete, e lunedì, accendendo la tv, vedrete lei!!! Per ora va bene così. Comunque…. ……se vi va continuo, spedite un follow a questa e vedremo, se sarete in tanti vi finisco di raccontare della prima volta, poi verranno le successsive!!!
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