Il giorno seguente mi preparai accuratamente per la serata a scuola mi feci anche un clistere in modo da pulirmi per bene l’intestino retto in modo da poter ricevere anche in culo quei superbi cazzi. Saltai anche la cena e dopo essermi preparata come la sera prima mi recai a scuola, la prima ora la trascorsi in un’altra classe poi, quando l’istituto si svuotò, ad eccezione della classe dei ragazzi naturalmente e dopo che il bidello mi ebbe consegnato le chiavi del portoncino e se ne fu andato, mi spogliai rimanendo nuda con indosso solo scarpe e calze. Così abbigliata dalla sala professori,dove mi trovavo, mi recai nella classe dei ragazzi. Li trovai tutti compitamente seduti ai loro posti e sempre molto educatamente risposero al mio saluto: – buongiorno ragazzi – dissi io mentre entravo in aula – buongiorno signora professoressa – risposero in coro loro Poi iniziai a passeggiare tra i banchi ancheggiando vistosamente e rimanendo in attesa dei loro ordini . Ordini che naturalmente non si fecero attendere: – bene troia siamo contenti della tua obbedienza e per premiarti questa sera,ti daremo tanto di quel cazzo, da soddisfare tutta la tua fame arretrata – – adesso mettiti a quattro zampe e raggiungimi qui al primo banco – – e tira fuori la lingua mentre sculetti verso di me, come una brava cagnetta – Così a quattro zampe e con la lingua a penzoloni raggiunsi il mio aguzzino al primo banco. – ma che brava cagnetta che è la signora professoressa – – adesso da brava mi prendi il cazzo in bocca e me lo ciucci fino a che non avrò sborrato – ed io diligentemente gli presi il cazzo in bocca fino a che questi non mi riversò in bocca tutto il suo sperma . Uno ad uno li feci sborrare tutti, alcuni mi sborrarono in bocca altri preferirono coprirmi la faccia con la loro sborra. Io a quel punto ero completamente inzaccherata di sborra, ma ero l’unica a non aver ancora goduto. Fortunatamente questo stato di cose durò ancora per poco, infatti i ragazzi mi fecero chinare a novanta gradi e con le mani appoggiate sulla cattedra ed uno dopo l’altro da dietro mi infilarono il loro cazzoni alternativamente in culo ed in fica, provocandomi una serie ininterrotta di orgasmi da li alla fine dell’ora. In definitiva durante la prima ora li spompinai tutti e nella seconda venni inculata e chiavata senza soluzione di continuità. Finito di ingropparmi i ragazzi misero i miei vestiti nella mia borsa e mi invitarono a far rientro a casa nuda come mi trovavo: – dai troia adesso torna così da quel cornutone di tuo marito – – si ragazzi voglio che mi veda così quel cornuto, nuda e piena di sborra ovunque – Cosi sculettando sui mie tacchi uscii dalla scuola nuda,salii in macchina e feci ritorno a casa . Naturalmente mio marito fu molto meravigliato quando mi vide rientrare in casa in quella condizioni, ma non fece nemmeno accenno ad alcun tipo di protesta. Neppure quando lo invitai a leccarmi fica e culo cosi’ vergognosamente farciti. – leccami la fica, cornutone e senti il sapore dello sperma dei miei alunni – – loro si che sono dei veri maschi – E mentre mio marito obbediva supinamente al mio ordine, ebbi l’ennesimo orgasmo, sotto i suoi devoti colpi di lingua. Da quella sera fui scopata spesso da tutti i miei alunni, mio marito accetto la cosa, anzi arrivò a masturbarsi durante il racconto dei particolari più osceni delle mie avventure a scuola.
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