Da qualche anno io Roberto e la mia ragazza Paola trascorriamo le vacanze di Natale in Val di Fassa ma, lo scorso anno abbiamo deciso di cambiare zona e invece di prendere il solito appartamento si e’ pensato bene di rilassarci in un buon albergo in Val d’Aosta, ancora più lontani dalla nostra amata Romagna. Abbiamo scelto un hotel dove poter usufruire di una calda sauna, non avendo mai avuto esperienze di un certo tipo nessuno dei due avrebbe mai immaginato che…. “l’ambiente era caldissimo, il vapore quasi ci impediva di vedere i volti di chi era gia li prima di noi, quindi coperti solo di uno striminzito asciugamano ci sediamo nella panca di legno umido più vicina all’entrata, siamo vicini alla parete, ci teniamo per mano e Paola e’ molto imbarazzata, infatti da qui si continuano a vedere solo corpi maschili lucidi e nudi seduti piu’ in alto di noi, le teste come inesistenti coperte dall’umidita’ che aumentava continuamente, sicuramente noi eravamo osservati da quei 4 che bisbigliano tra loro, io mi libero bel mio telo e convinco anche lei a farlo, e’ normale in una sauna, lentamente cominciamo a rilassarci ma non posso fare a meno di eccitarmi guardandola e forse non ero il solo, strani movimenti sopra di noi ci fanno capire che qualcuno sta cercando di vedere meglio ma poco dopo, forse per non litigare con mogli impazienti, sembra che tutti si alzino ed escano da quel posto sempre piu’ caldo. Uno di loro non esce, rimane li seduto, dal fisico atletico avra’ avuto al massimo una quarantina d’anni, lo sentiamo respirare e lo vediamo irrequieto, ci separano da lui un paio di metri, anche noi saliamo su, nella parte piu’ alta della sauna e visto che di spazio ora ce n’e’, Paola si distende e appoggia la testa sulle mie gambe, l’uomo misterioso e’ ancora li alla mia destra seduto come me ma la nebbia impedisce ancora di vederlo in volto, passa qualche minuto e lei sembra dormire quando comincio a toccarle il grosso seno e strizzarle i capezzoli gia’ turgidi, pian piano se ne rende conto e credendo di essere ormai rimasta sola con me, eccitata, gira la testa dalla mia parte e senza aprire gli occhi comincia a leccarmi le palle quando la mia mano e’ gia’ tra le sue coscie, ha la figa bagnatissima e vogliosa, le ginocchia leggermente piegate, le gambe si aprono ancora e la sua lingua e’ ormai arrivata alla cappella, il mio cazzo e’ diventato enorme e duro come il marmo mentre me lo sega con una mano e mi spompina come un’assatanata, “lui” e’ ancora li, lo guardo un attimo e mi accorgo di quanto e’ eccitato. Lei e’ bellissima, mi alzo e lascio che appoggi la testa sulla panca, e’ bollente e sudata, io non resisto e comincio a leccarle la figa, la succhio la mordo e con le braccia che le passano sulla pancia arrivo a stringerle le tette, e’ ancora convinta di essere sola con me quando una terza mano si aggiunge a toccarla, non reagisce e io non capisco, forse nell’enfasi non se n’e’accorta oppure come me la sente e ha deciso di continuare, intanto le mani sono quattro, le mie le tengono le gambe aperte e “lui” insiste sui capezzoli e sui fianchi… cosi’ ancora per un paio di minuti e poi contemporaneamente io e l’uomo senza volto ci alziamo lentamente, mentre comincio a penetrarla, lei, ancora sdraiata, cerca il suo cazzo con una mano, e’ grosso e turgido, lo tira verso di se, lo accarezza, gli stringe forte i coglioni fino a portarselo in bocca, le piace farsi fottere da me e sentire un altro cazzo che le scopa la bocca, gli passa la mano tra le gambe aperte e stringendogli il culo se lo spinge contro incitandolo a muoversi piu’ velocemente, riesco a vedere la scena del suo pompino allo sconosciuto e mi eccito ancora di piu’, decido di movimentare la cosa quindi mi sposto e mi siedo sempre nella panca piu’ in alto e con uno scatto improvviso Paola si getta su di me a gambe aperte, non resiste senza il mio cazzo dentro, le ginocchia le fanno male mentre mi cavalca come impazzita su quelle asse di legno, io ho le spalle al muro e lei ha in pugno la situazione, cerca ancora l’altro e lo vuole in piedi alla mia destra vicino a noi, in questa posizione riesce a scoparmi e allo stesso tempo spompinarlo ad un ritmo sfrenato, non l’ho mai sentita muoversi con un’abilita’ del genere, un cazzo nella figa e uno in bocca e ci da’ come una furia fino a sciogliersi di piacere in un orgasmo insolito e avvolgente. Noi maschietti siamo ancora molto carichi e, preso da una voglia irrefrenabile, giro la mia puttana e la inginocchio sulle panche basse, mister x le e’ seduto davanti alla faccia e io, in piedi dietro di lei, ho cominciato ad aprirle il culo, ho il cazzo cha mi esplode e sento gemiti di dolore, la sbatto, la inculo come fosse una cagna in calore poi…. le ordino di sedersi, io a sinistra e lui a destra in piedi con i nostri cazzi impazienti all’altezza del suo viso:”continua a succhiare, dai continua e facci sborrare”, lei obbedisce e si divide abilmente in un doppio pompino fino a che, avida e a bocca aperta, accoglie la nostra sborra bollente su di se’ e dentro se’, cosa che non aveva mai fatto prima. Io e Paola ci sdraiamo sfiniti e mentre lo vediamo di spalle uscire, ci accorgiamo che era accaduto tutto sotto gli occhi di quei tre rimasti al di la del vetro della porta a godersi un’avventura bellissima. Non sappiamo chi fosse ed e’ stato molto eccitante i giorni successivi cenare sapendo bene che lui era tra noi e non avrebbe desiderato altro che ritrovarci in una situazione simile. Paola aveva paura delle saune, si sentiva soffocare diceva, ora niente piu’ alberghi senza.
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