A 50 anni sono rimasto solo, mia moglie mi ha lasciato, portando con sé figli e soldi. Se ne è tornata a casa dal vecchio padre, ha detto che non sopportava le mie sconcezze per non dire schifezze sul lato sessuale. Io sinceramente non ho pianto per la sua scomparsa, ma sentivo la mancanza dei miei figli, e della sua cucina e dei suoi pompini….. ma come si dice, morto un papa se ne fa un altro.Al lavoro non avevo detto niente di essere ritornato di nuovo un scapolone, ma non è che ai i miei colleghi interessasse tanto, ma fu proprio durante una discussione in ufficio che sentii dire da Roberto (un mio collega) che se un giorno la moglie lo avrebbe lasciato lui si comprava una schiava. Fu quella parola che solo nel pronunciarla fece ritornare in me dei stimoli sessuali tanto da costringermi a masturbare nel cesso dell’ufficio.Alla domenica nella mia città si radunano presso la stazione tutte donne ucraine, polacche, rumene, lì s’incontrano ed eventualmente parlano dei loro problemi o delle loro famiglie che sono nella loro terra. Fu proprio una domenica che decisi di avvicinarmi ad un gruppo di loro e chiesi se conoscevano una donna disposta a fare delle faccende domestiche a casa mia a tempo pieno. La più anziana del gruppo mi scrutò attentamente ma io con un modo abbastanza autoritario gli dissi che non avevo tempo da perdere, se avevano una persona da mandare a casa mia, avrei dato a chi si fosse interessato una mancia di 200 euro. Diedi loro l’indirizzo e mi allontanai da loro.Dopo circa una settimana, avevo quasi dimenticato quella faccenda, mi avvicino al palazzo della mia abitazione e vedo due donne che stavano ferme all’uscio del portone. Nell’avvicinarmi riconosco la donna anziana ucraina, accompagnata da una signora sui 40 anni, vestita in modo vistoso. Si avvicinano sorridendo e la donna anziana mi avverte che è venuta per quella mancia e mi aveva portato una donna che poteva fare al caso mio. Li faccio entrare nel mio appartamento e incomincio ad osservare meglio la donna che mi viene presentata. Si chiama Ulrica , almeno cosi capisco, bionda scura, di taglia abbastanza forte, diciamo una 48, età sui 42 anni, sposata, sola in Italia, il marito era in Polonia insieme ai suoi tre figli. Per prima cosa gli faccio vedere la casa, poi le faccio vedere la sua eventuale camera, e infine gli dico i miei orari di lavoro e le mie piccole manie, il fatto d farmi trovare le pantofole pronte al mio ritorno, il mio drink, e un bagno caldo ogni sera.Gli comunico la sua paga e infine attendo la sua risposta … Lei è pronta a prendere subito servizio,gli devo dare il tempo di prendere le sue cose. Soddisfatto delle sua risposta, liquido la donna che l’aveva accompagnata e aspetto di nuovo la sua venuta a casa mia.Ulrica al ritorno subito si mette al lavoro, praticamente pulisce per bene la casa, lava tutta la mia biancheria sporca, e alla sera mi fa trovare pronto la cena. La sua presenza è molto discreta, sembra che lei abbia quasi paura di me….. osservandola meglio, mi accorgo che in età giovanile doveva essere abbastanza carina, ha delle tette abbastanza grosse, labbra pronunciate, praticamente incominciano a svegliarsi i miei appetiti sessuali, anche perché ormai erano più di un mese che non avevo un rapporto sessuale.La prima occasione capitò dopo circa 20 giorni che lei era in casa, tornato dal lavoro, ero abbastanza teso per una lunga riunione di affari, non trovai pronto il bagno caldo e mi arrabbiai come un pazzo. Lei cercava di difendersi comunicandomi che era venuto a mancare l’acqua per tre ore e quindi si trovava indietro con la preparazione della cena e si era dimenticato di prepararmi il bagno. La sua giustificazione invece di calmarmi, mi fece arrabbiare di più e in un momento di rabbia la schiaffeggiai. Ulrica fu colta di sorpresa dal mio atteggiamento, ma non reagì, anzi abbasso la testa e chiese scusa e subito corse in bagno per riempire la vasca.Il suo atteggiamento remissivo eccitò la mia fantasia e quindi decisi di vedere fino a che punto potevo arrivare.Entrai in bagno che la vasca era quasi colma d’acqua e lei stava mettendo all’interno di essa dei sali minerali e del bagno schiuma. Come mi vide mi disse: Signore il bagno è pronto…. stava per allontanarsi quando io ad un tratto gli dissi: fermati…. rimani qui,,,, adesso tu mi spoglierai e mi laverai…..C’era un silenzio irreale, Ulrica solo per un attimo mi guardò negli occhi ma subito abbasso lo sguardo, si avvicinò a me e incomincio a slacciarmi le scarpe, poi mi tolse il pantalone e la camicia che ripose su una sedia, era il momento di togliermi le mutande, che fece abbastanza velocemente. Chiaramente io ero eccitato e il mio cazzo praticamente era in tiro, non poteva non accorgersi. Mi immersi nella vasca e quindi le ordinai di lavarmi….. Ulrica si avvicinò e incomincio ad insaponarmi la schiena, il petto, e per forza di cosa dovette lavarmi anche l’inguine. Ormai io ero eccitato al massimo sia per la situazione e anche perché vedevo questa donna remissiva, che non parlava, ubbidiva a qualsiasi mio ordine senza contraddirmi in niente. Decisi di osare il tutto, la guardai e gli dissi: fammi una sega, fammi sborrare…. forza.Ulrica continua a non guardarmi, ma le vidi fare una cosa che mi fece eccitare ancora di più, si inginocchio ai lati della vasca e incomincio a masturbarmi molto lentamente. Guardava il mio cazzo con una espressione che non saprei definire, ma sinceramente a me non fregava niente, volevo sborrare, sentivo le palle piene, volevo venire, quindi presi la sua mano e gli diedi un ritmo più veloce. Con l’altra mano la infilai nel suo vestito per toccarla una tetta che trovai abbastanza solida. Lei non reagiva e questo aumentava la mia eccitazione, dopo pochi minuti incominciai a spruzzare sperma , sembrava che non finisse più, lei continuava a masturbarmi ed aveva la mano insozzata del mio sperma. Quando finii, presi la sua mano e l’avvicinai alla sua bocca e gli dissi….. la prossima volta tutto questo non deve andare perso…. ora vattene e vai in cucina a prepararmi la cena.
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