Capita. Capita che l’indifferenza ti scivoli dietro la schiena incollandosi al collo come una scimmia impazzita.Di più, più forte , più a lungo degli altri giorni. Giri tra i mille saluti, convenevoli, sigle, azioni in questo plastico luminoso labirinto di vetro.Cammino. Lo percorro tutto decine di volte con determinazione, sofferenza, rabbia, amore, desiderio lacrime c’è molto rumore, molto silenzio, molto caldo, molto freddo in questa gabbia con il verde in mezzo passano e passeranno le stagioni a disco orario ma lei è lì, io la sento palpitare.Il suo battito profondo mi scende nel ventre come una goccia in una grotta seguo il suo ritmo quieto non oso guardare nella sua direzione mille volte prendo la scusa per passare per rubare il tuo respiro calmo il tuo odore e così rintanarmi, tachicardica e confusa allungo le gambe sotto il tavolo trattenendo la sensazione del veltro sulle mie cosce nude, so che guarderò con aria assorta il video per omertà alle mie visioni non ho il coraggio di toccarmi ma sento già le contrazioni lente che mi invadono percependo il tepore soffuso della tua sedia.Chiudo gli occhi ci proverò un giorno qualunque quando voialtri non ci sarete nel buio annasperò all’intimità totale con il cubo di vetro Sì, ci sarà una riunione per pochi sotto le scale e bisognerà sbrigarsi piano entrerò nella stanza in fondo i vostri scherzi, umori coleranno su me intrusa nel vostro spazio ti chiederò asilo uno, due passi indietro senza guardare non posso, ora che sono seduta nella tua essenza che onda di vergogna che mi inonda la violazione è senza precedenti ma avanzo la parte di te che mi rifiuta non è qui, quella che mi inebria mi fa spogliare lentamente della mia pelle artificiale e il contatto è il mare il deserto lunare il veltro tiepido e profumato della tua schiena lei, la sedia vibra ancora come la sentivo dei tuoi movimenti che spugno addosso, dentro e divento pietra lanciata in lago e persa in mille cerchi fluttuanti fronda bagnata di rugiada e scossa da brividi di vento bolla soffiata nell’aria gonfia e calda simbiosi fluida di paradiso ed inferno in te immensamente vengo…
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