Quel giorno lo ricordo come se fosse oggi, ormai è passato quasi un anno, e finalmente io e mia madre siamo due persone felici.Mi chiamo Mauro ho 20 anni e mi sono iscritto all’Università da poco tempo, ho scelto la facoltà di Ingegneria come lo è mio padre, quel giorno era stato un giorno nerissimo sia per me che per la mamma, la mattina il tribunale Civile, aveva dichiarato operativa la separazione dei miei genitori, si erano sposati giovanissimi, ed ormai era molto tempo che non legavano più, la famiglia di mio padre era veramente una famiglia ricchissima, lui ormai lavorava per una Multinazionale e guadagnava molto bene, e i miei nonni paterni per non creare ulteriori problemi a questa separazione, avevano aggiunto una sostanziosa cifra al gia cospicuo assegno che mio padre doveva alla mamma, e quello stesso giorno, Flavia la mia ragazza da oltre due anni, mi aveva liquidato con una semplice telefonata, scusami Mauro se te lo dico per telefono, ma io non ti amo più, è diverso tempo che frequento un altro ragazzo e per te non sento più nulla, e così ci eravamo ritrovati a casa soli io e la mamma.Mia madre si chiama Elisabetta, ha 35 anni, quando sono venuto al mondo lei era poco più di una bambina, ma con l’aiuto dei nonni sia materni che paterni , sono cresciuto bene e la mamma ha potuto continuare gli studi fino a laurearsi in Biologia, è stata una Laurea che non le è mai servita, ma la materia l’ha sempre interessata e ha voluto proseguire fino al suo conseguimento, lei è veramente una bellissima donna, alta oltre 1,70, capelli biondo oro, una terza scarsa di seno, ma con due gambe e un culetto da esposizione, la bocca carnosa un nasino piccolo alla francese, e un modo di parlare che ti incantava a sentirla.Eravamo seduti nella sala da pranzo, silenziosi e occupati nei nostri pensieri, poi io alzandomi dal divano dove ero sdraiato le dicevo abbracciandola, ma perché stiamo qui a piangerci addosso, caso mai dovrebbe essere papà a piangere per averci perso, tu sei una donna bellissima, ti salvi perché sei mia madre, altrimenti sapessi da quanto ti sarei saltato addosso per averti, ora non dico che sei ricchissima, ma problemi economici non ne hai avuti prima, e adesso ancora di meno, perché non usciamo e andiamo a festeggiare questo giorno? per noi comincia una nuova vita, allora andiamo a festeggiare e santi benedetti a tutti, la mamma mi guardava con i suoi occhi bellissimi ma velati di lacrime, e poi facendo un mezzo sorriso mi rispondeva, credo che tu abbia ragione, d’altronde dobbiamo farcene una ragione, da oggi si cambia vita e modo di vivere, allora facciamo in questo modo mi diceva la mamma, ce ne andiamo a pranzo fuori e ci facciamo una bella mangiata, ma facciamo meglio la consigliavo io, ordiniamo il tutto qui al nostro ristorante sotto casa e ce ne stiamo soli e comodi a casa nostra, e così facevamo, telefonavo al ristorante e ordinavo un pranzo Luculliano, dall’antipasto al dolce e diverse bottiglie del vino migliore.Ero io che apparecchiavo la tavola in sala da pranzo, e consigliavo alla mamma, rimaniamo così con i nostri pigiami, in modo che se ci sporchiamo non dobbiamo fare altro che cambiarci dopo, la mamma accettava di buon grado la mia idea, dopo circa un’ora ci consegnavano due camerieri quanto da noi ordinato, ci disponevano il tutto sulla tavola e andavano via, ci mettevamo comodi seduti e iniziavamo a trangugiare tutte le leccornie ordinate, il vino scorreva veramente a fiumi, finito il pranzo eravamo completamente ubriachi ma felici, la mamma si sdraiava sul divano ridendo per la minima cosa, io ero al suo fianco contento di vederla finalmente rilassata, ogni tanto ci abbracciavamo e ci scambiavamo dei teneri baci sulle guance, ma dopo l’ennesimo abbraccio io avevo una erezione incredibile, ma non davo peso alla cosa anche per i fumi dell’alcol, ma la mamma per una manovra diversa mi strusciava con il gomito il mio manganello, mi guardava sorpresa dicendomi, ma tu sei eccitato o sbaglio, si mamma le rispondevo, forse sarà per il fatto che sono molte volte che mi strusci con il tuo seno, e questo non mi lascia indifferente, sei sempre una bellissima donna, e che mi piaci non ne ho mai fatto un mistero, fammi vedere la tua eccitazione mi diceva la mamma ridendo, ma io cercavo di oppormi a quella richiesta solo per una sorta di pudore, ma la mamma oltre che insistere sull’argomento, mi abbassava i pantaloni del pigiama scoprendomi il cazzo duro che avevo, mi guardava sorpresa dicendomi, accidenti figlio mio che bella mazza che ti ritrovi, ma lo hai più grosso di tuo padre, e da chi hai preso in questa parte anatomica, non lo so le dicevo io cercando di ricoprirmi per la vergogna, ma lei più svelta di me lo afferrava tenendolo stretto sulla sua tenera e morbida mano, io abbandonavo tutte le resistenze rimanendo sorpreso dall’evolversi della cosa, le lo scappellava molto lentamente dicendomi, ma hai anche una bella cappella e lo sento anche tanto duro, e poi segandolo leggermente mi diceva, se lo vuoi la mamma ti fa godere così ti passa questa magnifica erezione, ma aveva gia cominciato a segarmi sempre più svelta e con una bravura eccezionale, io senza aspettare la sua approvazione, le avevo afferrato i seni e dopo averli scoperti me li baciavo con tanta passione, i capezzoli erano duri e lunghi e lei stava godendo moltissimo, poi la vidi che aveva una mano in mezzo alle gambe e si stava masturbando magnificamente, le toglievo la sua mano mettendoci la mia e ricominciavo a masturbarla, nel momento che lei stava sborrando, anche io iniziavo a zampillare il mio sperma con una forza e massa incredibile, la mamma aveva sborrato veramente molto in questa mia prima masturbazione, ma sia lei che io non eravamo affatto soddisfatti, infatti io continuavo ad avere il cazzo durissimo e lei si stava godendo il mio secondo ditalino, ma questa volta io mi sdraiavo andando con il viso il mezzo alle sue cosce, e iniziavo a leccarle la fica che sentivo completamente fradicia di umori, ma improvvisamente sentivo che la sua bocca si era impadronita della mia cappella, adesso stavamo dando corso ad un sessantanove favoloso, continuavamo in questo modo dando il meglio di noi, lei per come mi sbocchinava ed io per la mia dedizione nel leccarle tutta la fica, non tralasciavo nulla, le arrivavo fino al buco del culo infilandoci la lingua, e poi riscendevo per infilargliela nella fica, infine mi dedicavo con passione alla sua clitoride che era dritta e dura, poi il traguardo senza la soluzione di fermata, il suo orgasmo potente e meraviglioso, mi riempiva la bocca dei suoi immensi umori, ed infine la mia sborrata che non aveva uguali sia per sensazione di piacere, che per la quantità di sperma emesso, non finivo più di schizzare sperma nella sua dolcissima bocca, poi crollavamo esausti e sfiniti, e la causa maggiore era colpa delle enormi libagioni che ci eravamo concessi, e senza neanche rendercene conto, crollavamo in un sonno profondo e ristoratore.Quando mi svegliavo era pomeriggio inoltrato, mia madre dormiva ancora saporitamente, mi alzavo e andavo in bagno a rinfrescarmi, poi preparavo il caffé e lo portavo anche a lei, ma quando le ero di fronte e la vedevo sdraiata scompostamente sul divano, il cazzo mi si rizzava in un attimo, e poi stava con una gamba fuori del divano con la fica aperta e disponibile, non resistevo a quella stupenda visione, mi bagnavo la mano con molta saliva, e dopo averne cosparso la cappella, le salivo sopra senza toccarla, ma puntato il cazzo in mezzo a quella meraviglia della natura, le entravo dentro scivolando fino in fondo, lei si muoveva debolmente ma ancora era preda del sonno, poi quando ero alla terza pompata apriva improvvisamente gli occhi, mi guardava stupita e allibita, io accelleravo le pompate nella sua fica, lei rispondeva magari inconsapevolmente a quella scopata rubata, e poi quasi urlando mi diceva, ma cosa stai facendo, ma sei impazzito, stai scopando tua madre, ma non ti vergogni di quello che fai, e poi si apriva maggiormente per favorirmi l’entrata dentro di lei, e quando stava per aggiungere qualche cosa mi diceva, sei proprio un disgraziato ma ha ha ha dai spingi ancora più forte che sto sborrado disgraziato porco e maledetto, dai dagli dentro come si deve, poi mi afferrava la schiena con le sue gambe e continuava a lamentarsi sempre più forte, e continuava a sborrare senza sosta, e poi diceva, sei un porco maledetto, stai trombando tua madre in un modo meraviglioso, ma se ti fermi adesso ti uccido, lo hai capito che ti uccido, dai continua a spingerlo dentro questa meraviglia di bastone, madonna quanto mi piace, sei una meraviglia con questo cazzone durissimo e lungo al punto giusto, e sborrava di nuovo urlando, io stavo per sborrare e l’avvisavo che mi sarei tolto, ma lei mi gridava, ma che fai sei matto, dai che voglio sentirti quando mi sborri dentro, prendo la pillola proprio per gustarmi la sborrata, quando mi innaffiano l’utero di sborra impazzisco dal piacere, e al primo schizzo iniziava a gridare e sborrare senza fine, le stavo scaricando dentro la fica una quantità industriale di sperma, e lei ha goduto fino all’ultima goccia che ho emesso, una volta finito mi ha dato un ceffone gridandomi, ma come ti è venuto in mente di scopare tua madre, ma veramente non ti ho solo scopato mamma le rispondevo, prima mi hai fatto una pippa e poi ci siamo fatti un sessantanove, e visto che ti era piaciuto quando sono ritornato con il caffé, vedendoti con la passera spalancata non ho resistito, e ti sono entrato dentro con molta delicatezza, mi dava un altro ceffone dicendomi, ma non hai pensato al fatto che eravamo ubriachi, e che sotto l’effetto dell’alcol si fanno tante stronzate, io ho solo visto che ti è piaciuto prima e adesso, perdonami ma non era mia intenzione offenderti in questo modo, ma dal momento che mi sei sempre piaciuta ho trovato il coraggio di scoparti, mi alzavo con le lacrime agli occhi e andavo in bagno singhiozzando, sotto il getto della doccia mi stavo leggermente calmando, ma la porta del box si apriva e la mamma vi entrava dentro, mi abbracciava quasi piangendo dicendomi, scusami amore mio, ma non ricordo nulla di quello che abbiamo fatto dopo mangiato, sentire le sue zinne sul mio petto mi procurava di nuovo una erezione incredibile, lei se ne accorgeva immediatamente, e guardandomi negli occhi mi diceva, mi sbaglio, o qua sotto c’è chi non ne vuole sentire di discorsi sul fatto che non dovremmo, e preso il flacone del bagno crema si girava e se lo spalmava nel culo, poi mi impregnava la cappella sempre dello stesso, e se lo puntava direttamente sul buco del culo dicendomi, adesso sono sveglia e cosciente, spingimelo dentro molto piano, che un cazzo così grosso non l’ho mai preso nel culo, iniziavo a spingere e poco dopo cominciava ad entrare, era lei che mi dirigeva sul come farlo entrare, infatti mi diceva, ecco adesso fermati un pochino che mi ci debbo abituare, adesso spingilo e mandane ancora un po dentro, e poi madonna quanto è bello, io gia sborro e ancora non ce l’ho tutto dentro, e piano piano le entravo completamente fino alle palle, come le stavo completamente fino in fondo sborrava di nuovo gridando, e poi mi diceva, adesso comincia a pomparmi lentamente, io iniziavo a scorrerle dentro a quel budello fantastico, lo sentivo stretto e tutto intorno al cazzo, era veramente un guanto della mia misura, poi cominciavo ad accelerare le spinte fino a che non me la inculavo alla grande, adesso era la mamma che mi istigava a pomparla sempre più forte dicendomi, continua a spingerlo dentro maledetto che stai inculando tua madre, si scopami il culo come si deve, madonna sto sborrando di nuovo, ringrazio dio di averti fatto un cazzo così bello e grosso, si che continuo a sborrare, dai che devi trovare il fondo, che aspetti a sfondarmi il culo, me lo devi far arrivare nello stomaco, dai continua così amore della mamma, mi stai facendo sborrare come non ho mai fatto in vita mia, dolcissimo amore continua a chiavare nel culo la mamma che gli piace moltissimo, ecco così bravo tesoro che hai capito come mi piace, e adesso ti dedico un regalo solo per te, me la meno mentre mi inculi, e dopo quando ci mettiamo sul letto me la meno di nuovo, ti piace vedere la mamma che si mena la fica solo per te? allora dopo te lo faccio vedere come me la meno, ma adesso inculami per un altro pochino e poi riempimi il culo di sborra, sembrava che mi avesse letto nel pensiero, infatti facevo appena in tempo a dirle, ecco che ti riempio il retto mamma, e lei accelerava il suo ditalino urlando di piacere fino a diventare afona, io finivo di riempirle il culo con un’altra dose di sperma, e poi crollavo in ginocchio sotto al getto dell’acqua calda, la mamma si girava sedendosi davanti a me con le gambe aperte, le vedevo la fica meravigliosamente aperta e con la clitoride ancora dritta, ci poggiavo sopra il dito medio per sentirne la corposità, e lei aveva un brivido da farla tremare tutta, poi mi diceva, lo vuoi fare un ditalino alla mamma? se lo vuoi basta che continui come stai facendo, ma ti avviso che se continui così io fra poco sborro, io continuavo con il dito ora dentro e poi fuori sulla clitoride, la mamma si era allargata al massimo, e per favorirmi si era prese le labbra della fica tirandole hai lati, adesso la fica la vedevo completamente, bellissima e gonfia di desiderio, continuavo vedendo la mamma che godeva da impazzire, e infine le vedevo uscire dalla fica un fiotto di umori notevole, sborrava ormai afona e continuava a godere fino a che l’ultima scolata non era finita, poi scherzando e ridendo, ci lavavamo a vicenda e uscivamo indossando gli accappatoi, una volta asciugati anche i capelli, io mi toglievo l’accappatoio e andavo sul letto, dopo poco mi raggiungeva la mamma nuda e bellissima, con la chioma d’oro era uno spettacolo di bellezza, mi arrivava vicino, e messo un piede sul letto mi guardava dicendomi, e adesso la promessa che ti ho fatto sotto la doccia, con la sinistra si allargava le labbra della fica, e dopo essersi bagnati di saliva il medio e l’indice, se li poggiava sulla clitoride cominciando a menarsi la fica con dei movimenti dolcissimi, continuava a guardare me e il mio cazzo che aveva ripreso vita, ma lei continuava e dallo sguardo e dai lamenti, lo si capiva che stava godendo immensamente, adesso la fica ricominciava a gocciare senza sosta, e lei che mi diceva, guardami amore mio sto godendo per te, ti piace come mi meno la fica? lo faccio solo per te tesoro mio, e adesso guardala bene mentre sborra, perché ne faccio tanta di sborra da dissetare uno del deserto, e nel momento che aveva accelerato la masturbazione, la vedevo che saliva di tono con i lamenti, fino a che dalla fica le usciva uno schizzo di umori abbastanza potente, e poi iniziava a colare senza fermarsi, il primo schizzo mi avevo bagnato la mano che avevo vicino a lei, e mi veniva naturale portarmelo alla bocca per sentire il vero sapore della mamma, adesso aveva finito di sborrare e si era sdraiata sul letto con le gambe a penzoloni di fuori, era con gli occhi chiusi e affannata ma stava scemando, io scendevo dal letto le andavo in mezzo alle gambe, e gli infilavo nella fica il mio manganello, aveva un sobbalzo dicendomi no tesoro, ma io le ero tutto dentro e non mi muovevo affatto, e lei che mi diceva, ma non puoi chiavare la mamma due volte nello stesso giorno, non è giusto e non devi, io muovendomi appena per farlo scorrere dieci centimetri, la sentivo sobbalzare e mi diceva, ma se sei dentro allora muovilo questo miracolo della natura, non lo senti che la mamma sta per sborrare di nuovo, e poi allargando completamente le gambe mi diceva, adesso scopami forte, più forte che puoi, e intanto la mamma se la mena di nuovo guardandoti mentre la stai chiavando, adesso le davo delle stoccate dentro la fica incredibili, e lei ricominciava a godere come una pazza, ma la cosa più bella era vederla mentre si masturbava furiosamente, ecco spingilo dentro così che mi stai facendo impazzire, ma quanto è bello questo cazzone che mi stai pompando dentro la fregna, quanto mi piace parlare volgarmente mentre mi chiavi, ma ti piace tanto chiavare la mamma dimmelo amore mio, si mamma mi piace da impazzire, e mi piace anche mettertelo nel culo, lo so che ti piace sentirtelo dentro mentre lo muovo nelle tue viscere, allora adesso con questa meraviglia, innaffia l’utero della mamma con tanta sborra, dai che lo voglio sentire tutto dentro mentre schizza il tuo amore, aspetta solo un attimo amore mio, ecco adesso che mi sono presa la clitoride, ecco adesso sborra dentro la fregna della mamma, dai si così fammi sentire quanto sperma mi regali, e dopo l’ennesima sborrata, la mamma crollava completamente esausta e apparentemente soddisfatta.Io mi alzavo e andavo di nuovo in bagno a rinfrescarmi il viso, io per mio conto sapevo di poter avere diversi orgasmi in un giorno, ma la mamma se si scatenava diventava una fabbrica di umori, riusciva a sborrare molte volte in un solo incontro, e poi la vedevo apparentemente soddisfatta, andavo in cucina e preparavo un altro caffé doppio per il sottoscritto, ne portavo una tazzina piena anche a lei, che stava rilassata sul letto con gli occhi chiusi, ma vederla di nuovo sdraiata a pancia sotto, con una gamba leggermente piegata, e la fica che sembrava dirmi, dai perché non mi scopi di nuovo, prima le leccavo le chiappe e il buco del culo, che avevo leggermente divaricato con le dita, e poi dopo averle strusciato la cappella per tutto lo spacco della sua bellissima gnocca, spingevo leggermente e mi ritrovavo di nuovo dentro al suo paradiso, andavo sino in fondo e lo ritiravo quasi tutto fuori per poi infilarlo di nuovo, la sentivo che si arcuava leggermente per favorirmi l’entrata, e poi di nuovo, ma stai chiavando di nuovo la mamma porco che non sei altro, ma lo senti che me lo hai messo tutto dentro la fregna, oddio sto sborrando ancora, dai spingilo adesso eccolo di nuovo che sborro, ma hai un cazzo che non mi da tregua, come me lo infili dentro comincio a sborrare e non mi fermo più, ma adesso la mamma ti fa scontare questa tua impudenza di chiavarla all’improvviso, adesso dimmi quando stai per sborrare che te la do io la fregna, intanto chiava ancora la mamma nella fica, che poi se si addrizza di nuovo lo rivoglio nel culo, e dopo averla scopata per diverso tempo le dicevo, ecco che sto per sborrare mamma, lei con uno scatto si toglieva da sotto a me, e dopo avermelo afferrato con la mano, me lo segava leggermente e apriva la bocca dicendomi, adesso sborrami tutto il tuo piacere nella bocca, che mischiata alla mia sborra ha un sapore buonissimo, e nel momento che schizzavo il mio sperma nella bocca della mamma, lei si era ripresa la clitoride ormai violacea per lo strofinamento continuato, e si menava di nuovo la fica raggiungendo quasi subito un nuovo orgasmo, dopo aver ingoiato tutta la mia enorme sborrata, mi guardava, e leccandosi le labbra mi diceva, credo che per oggi la mamma ti ha spremuto abbastanza questo bel bastone, sai cosa facciamo? adesso ci vestiamo e andiamo a cena fuori in un bel localino, e ci mangiamo tutti cibi afrodisiaci, poi torniamo a casa e ci mettiamo subito a dormire, anche io ne ho un bisogno incredibile, ma dormiamo ognuno nella propria camera per evitare ricadute, e dal momento che domani è Lunedì e la mamma ancora non va al negozio, tu quando ti svegli prepari il caffé e me lo porti, io vado a dormire completamente nuda, e con la speranza che domani mattina quando mi porti il caffé, io sia nella posizione ideale per fare in modo che quando arrivi mi infili la tua meraviglia nella fica, e così quale risveglio migliore di aprire gli occhi mentre il mio amore mi impala la fregna, e quando sarò completamente sveglia sotto i tuoi colpi di quella mazza meravigliosa, la mamma dopo aver sborrato diverse volte, si toglie da sotto te lo prende con la mano e lo porta alla bocca, poi si afferra il grilletto e…ma….ma questa è un’altra storia.
Aggiungi ai Preferiti