Mia madre è divorziata da parecchio tempo; mi ha cresciuta da sola e viviamo tuttora insieme. Ho diciannove anni e il mio nome è Francesca. La mia sessualità si è manifestata verso i diciassette anni allorché fui attratta dal corpo perfetto di mia madre, che ha solo quarantadue anni. Mia madre non nasconde affatto il suo corpo, visto che giriamo entrambe per casa pressoché nude o comunque nelle tenute più succinte.Per esempio, mia madre esce dalla doccia completamente nuda e si asciuga davanti a me.La scorsa estate siamo partite per le vacanze e abbiamo alloggiato in un albergo di montagna. Mia madre ha fatto subito conoscenza con un’altra ospite della sua età; spesso facevamo tutte e tre delle belle passeggiate ma io andavo sovente in paese da sola alla sera.La mamma usciva ogni giorno verso le tre con Simona per una passeggiata, ne provavo una punta di gelosia e sospettavo che quelle uscite non fossero del tutto innocenti.Un giorno, subito dopo che erano uscite, ho deciso di seguirle; non era difficile, visto che i boschi nei dintorni sono tutti piuttosto fitti. Dopo una mezz’ora si sono fermate in un ampio pianoro ai bordi di un ruscello. Nascosta sotto i rami di un albero frondoso, le ho viste spogliarsi completamente, ed entrare nell’acqua dove si sono messe a scherzare.Poi, sulla sponda sabbiosa del ruscello, si sono reciprocamente asciugate, si sono strette ventre contro ventre, le labbra incollate e si sono accarezzate il culo.Poi si sono masturbate, in piedi, e sono venute insieme. Quindi la mamma è andata a distendersi sulle pietre, volgendo la schiena a Simona. Quest’ultima, inginocchiatasi dietro, ha separato le natiche della mamma, ha infilato il viso nella scriminatura e le ha leccato la fica e il culo.Potevo sentire distintamente le grida di piacere di mia madre e infine il suo urlo prolungato che segnalava l’orgasmo.In seguito la mamma ha fatto lo stesso servizio a Simona.Da parte mia ero completamente inondata di broda e non ho smesso un minuto di masturbarmi. Ero già al terzo orgasmo mentre loro, messesi a sessantanove, si divoravano a vicenda. Poi sono andate a lavarsi, chiacchierando allegramente.Infine, Simona ha estratto dallo zaino un fallo di lattice a cintura e lo ha indossato. La mamma si è messa carponi sull’erba e l’amica, posizionatasi dietro di lei, l’ha inculata a secco; sentivo le urla voluttuose di mia madre, vedevo Simona dimenarsi selvaggiamente e lavorarle l’ano mentre mia madre gridava: "Oh,…, sì,… è bello…è bellissimo…"E’ venuta tre o quattro volte di seguito prima di lasciarsi cadere sull’erba.Io continuavo a masturbarmi, avrei voluto avere di che riempirmi la topa ma disponevo solo delle dita. La mamma si è ripresa, ha recuperato il fallo artificiale e lo ha indossato. Ho assistito così anche all’inculata di Simona che urlava oscenità incredibili mentre la mamma la pistonava selvaggiamente. Avevo visto abbastanza e me ne sono andata sentendomi cedere le gambe da tanto mi ero masturbata.Le due amiche sono rientrate in albergo circa mezz’ora dopo di me; durante i due giorni successivi sono tornata a spiare i loro rapporti, sempre nello stesso luogo. Non osavo confessare che le avevo viste, mi sentivo gelosa del piacere che sapevano darsi e avrei voluto anch’io fare l’amore con mia madre.Il suo corpo, quando si donava a Simona, mi faceva impazzire. Alla fine, non riuscendo più a resistere, mentre le spiavo per l’ennesima volta lavorarsi la fica a sessantanove, mi sono spogliata completamente, sono uscita dal mio nascondiglio e mi sono fermata a qualche passo da loro. C’è stato un momento di palpabile tensione, poi Simona ha detto: "Che cosa fai qui?"" Vi sto osservando fare l’amore da quattro giorni, ne ho abbastanza di masturbarmi! Anch’io voglio essere toccata, leccata, inculata come fate voi due". E sono scoppiata a piangere.La mamma mi ha preso fra le braccia: "Calmati Francesca, piccola mia…"Il contatto del suo corpo nudo contro il mio braccio mi ha sconvolta; l’ho baciata sulla bocca mentre sentivo le sue grandi mammelle strofinarsi sulle mie; mi sono sentita crescere una sensazione violenta e angosciosa nel ventre e ho cominciato a gemere. Ho sentito la mamma, rivolta a Simona, dire:"Va bene, toccala…procurale piacere".Simona mi ha fatto distendere sull’erba, si è allungata su di me, ha fatto scivolare le labbra sulle mie tette, le ha succhiate, poi è passata al ventre, alla fica e infine al clitoride. Vedevo mia madre, in ginocchio, osservarci con gli occhi socchiusi. Quando sono stata travolta dall’orgasmo ho gridato a lungo, la tensione accumulata era enorme.La mamma è venuta a baciarmi, io l’ho presa fra le braccia; uno dei suoi seni era proprio davanti alla mia bocca e l’ho succhiato avidamente. Il capezzolo si faceva grosso e duro mentre lo mordicchiavo dolcemente; poi ho preso l’altro seno. Sentivo il corpo di mia madre fremere, irrigidirsi… Eravamo entrambe distese per terra, nude.Simona si è incollata a mia madre che l’ha lasciata fare; l’amica la carezzava al livello del basso ventre mentre io leccavo le mammelle di mia madre che, dopo poco, ha lanciato un urlo ed è venuta.Fra di noi, adesso, non ci sono più segreti né tabù; abbiamo fatto l’amore in tre tutti i giorni, prima di rientrare in città, e ormai Simona viene a trovarci ogni fine settimana per godere insieme a noi.Io dormo sempre nel letto con mia madre e lei ha imparato a soddisfare ogni mio desiderio sessuale.
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