Era un martedì mattina chi io non mi ero recato a lavoro a causa di alcuni servizietti che avevo da fare cosi mi trovai a passare davanti ad una ferramenta dove non ero mai entrato prima e poiché mi servivano alcune cose decisi di entrare. Appena entrato vidi che dietro il bancone cera solo una signora sui cinquanta anni intenta ad occuparsi di due clienti che la stavano infastidendo molto a causa della loro precisione e tirchieria. Ma subito mi salto al occhi appena fui vicino al bancone che la donna aveva delle tette davvero enormi che anche a causa della sua statura le aveva quasi appoggiate sul bancone cosi il mio sguardo si concentro solo sulle sue grazie. Ma ben presto mi resi anche conto che il suo corpo era sproporzionato infatti le sue gambe erano sottili e il suo culo si estendeva a pera ciò denotava una vita passata a stare seduta senza fare mai un attività che le fortificasse le gambe ma ovviamente a me impressionavano solo le sue tette. Cossi passai quasi una decina di minuti a fissarle fino a quando non ebbe finito con i due clienti che cerano pria di me per poi passare da me per chiedermi cosa cercassi, ritornai cosi serio e le spigai nei minimi particolari cosa mi occorreva e lei una volta compreso andò tra i scaffali per prendere ciò che mi serviva ma dopo quattro tentativi in cui non era riuscita a soddisfare le mie richieste mi invito a seguirla tra i scaffali in modo che cosi avrei potuto vedere io ciò che mi serviva. Non appena fummo alla fine dei scaffali lei si chino per cercare quello che mi occorreva ed io presi la palla al balzo e tirai il mio cazzo fuori che era gia in tiro , lei appena si volto si rese subito conto del mio cazzo e salto quasi in aria chiedendomi subito cosa stessi cercando da lei con il cazzo da fuori io le risposi che la visione delle sue tetta mi aveva eccitato molto e che adesso avevo solo voglia di poterle vedere e toccare, lei mi chiese che se l’avrebbe fatto io dopo me ne sarei dovuto andare. Cossi non appena le mani della donna alzarono la maglietta potei vedere le sue enormi tette celate sotto un strettissimo reggiseno che le tratteneva a malapena e lei a quel punto andò avanti togliendosi anche il reggiseno cosi ebbi dinanzi il miraggi di quelle scultore bellezze coperte da un enorme aureola marroncino con al centro due enormi e turgidi capezzoli, io ovviamente le chiesi se mi dava il permesso di toccarle e lei acconsenti, le mie mani riuscivano a contenerle a malapena cosi mi venne la voglia di intrappolarci in mezzo il mio cazzo e cosi dopo il suo consenso lo presi e lo sistemai un mezzo a quelle due bocce iniziando cosi una splendida spagnola che spesso portava il mio cazzo ad entrarle in bocca. Io adesso non ce la facevo più non ero più in grado di controllarmi cosi senza chiederle nulla le aprii i pantaloni e la feci mettere inginocchiata per terra con le mani a carponi e dopo averle scostato le mutande da davanti la fica la penetrai aggrappandomi ai suoi fiacchi iniziando a trapanarla mentre lei gemeva come una troia ad occhi chiusi. Cosi nel immenso magazzino si sentiva solo la servile donna scopata e portata alla libido, oramai non era in grado più di discernere decisioni la signora voleva solo che io la continuassi a sbattere incurandmi anche della grassona appena entrata che dopo essersi resa conto di quello che stavamo facendo se ne scappo in silenzio. Ad un tratto dalle contrazioni della fica della signora capii che stava godendo e che adesso era venuto anche per me il momento di goderle dentro cosi terminato lei iniziai io mischiando il mio seme al suo fino a che esausti e sudati non ci rialzammo per rimetterci in ordine prima che arrivasse il marito della signora e ci cogliesse in flagranza di reato cosi la donna dopo avermi dato il suo numero di telefonino con aria di donna assatanata mi chiese se avrei voluto presto ritornare a farle visita poichè aveva ancora molto da darmi e da ricevere.
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