Anche quella domenica mattina, come ormai da qualche tempo, aspettavo con ansia l’arrivo di mia sorella dalla città.Abito in paese alle porte di Milano, dove ci sono letteralmente 4 case ed una chiesa, e lavoro presso l’azienda di famiglia, mentre mia sorella aveva scelto di continuare i suoi studi, andando a Milano a studiare Scienze Politiche.Tornava tutte le domeniche, per ripartire poi il martedì, e a volte anche il mercoledì, a seconda del calendario che doveva seguire.Monica è più piccola di me di un solo anno, e quindi fin da bambini ci siamo sempre detti tutto, eravamo come degli amici del cuore, anche perché nel paesello in cui stiamo i ragazzi non sono molti e tutti i nostri compagni di scuola abitavano ai paesi vicini… troppo lontani da raggiungere per 2 bambini, ma a noi non importava, stavamo bene tra di noi e questo ci bastava.Quando Monica compì 18 anni facemmo una festa con gli amici del licei in una discoteca della città e restammo a ballare fino alla mattina, poi tornammo da soli, io e lei e fu un momento molto intimo, lei si sfogò con me dicendomi che il suo ragazzo l’aveva lasciata perché si era trovato una mezza sgualdrina e che quindi le aveva rovinato la festa; pianse fino a casa e anche una volta entrata nella sua stanza la dovetti consolare a lungo, finché si addormentò.Sono passati solo 4 anni da allora e molte cose sono cambiate, da quando infatti Monica era andata a studiare in città, ogni volta che tornava mi stava sempre più attaccata, per recuperare il tempo che non stavamo più assieme diceva lei… ma io sentivo che qualche cosa in mia sorella stava cambiando… ed una sera ne ebbe la prova.In taverna mia madre ha una stanza in cui tiene la lavatrice, e io ero sceso per poggiare alcuni panni sporchi, feci per entrare, ma trovai la porta chiusa, ma la luce era accesa, e così bussai per capire chi ci fosse dentro, ma non ricevetti risposta, allora risalii e chiesi a mia madre chi era sceso in lavanderia prima di me, ma quando tornammo giù io e mia madre, la porta era aperta e la luce spenta, mia madre allora se ne andò, ed io entrai ed accesi la luce… notai subito che la stanza era molto calda, molto più rispetto al resto della taverna, ma non ci feci caso più di tanto, pensai che la lavatrice potesse produrre questo sbalzo di temperatura, aprii l’oblò e comincia ad infilare dentro le mie cose, ma vi erano già altri panni dentro, e così li tirai fuori per fare nuovamente la divisione dei colori e dei delicati… tra le varie magliette, e sottovesti di mia madre e mia sorella, trovai un paio di slip mio bagnatissimo… la cosa mi lasciò molto interdetto… non ricordavo neanche di averlo messo a lavare! In quel momento mi sentii chiamare da mia sorella, e allora poggiai tutto nella cesta dei panni sporchi e salii, la divisione dei capi l’avrebbe fatta mia madre, ma lo slip lo volli tenere, lo infilai in tasca e salii.Al solito Monica aveva problemi col computer, ed allora presi una sedia e mi sedetti pazientemente accanto a lei per seguire passo passo le varie operazioni.Standole vicino ebbi la sensazione di sentire un odore familiare, ma non cattivo, oltremodo strano… inebriante, quasi animale… Monica si accorse che per un attimo ero volato via con la testa e mi parlò all’improvviso, – Li hai trovati vero?Aveva l’aria quasi afflitta, di ha combinato un guaio e si sente scoperto… ma io non capivo a cosa si riferisse e la guardai quindi con fare interrogativo – Si sente che li hai nella tasca… . hai un bozzo lì… .- detto questo mi sfilò dalla tasca gli slip, ed io per un momento mi sentii più imbarazzato di lei… . poi in un lampo, mi resi conto che l’odore che sentivo era lo stesso che aleggiava in lavanderia… non sapevo cosa fare..se chiederle spiegazioni o cos’altro… ero confuso, non sapevo cosa pensare… -Immagino che mi riterrai una specie di pervertita… ma non è così, è solo che da un po’ di tempo, mi viene voglia di toccarmi… -Ma guarda che è normale… cioè, moltissime ragazze si masturbano, ti confesso che anche io lo faccio qualche volta!-Lo so… – questa frase mi gelò per un attimo.- Come lo sai??!!Mia sorella aveva lo sguardo basso come una bimba presa in castagna… – Ti ho visto mentre ti masturbavi una volta nel bagno della taverna… e quando ho visto il tuo sperma che schizzava nel tuo pugno, e che ti pulivi con i tuoi slip… bhe… ecco..io mi sono eccitata… e da allora mi masturbo con i tuoi slip… -Stava per scoppiare a piangere, ed io non sapevo cosa fare o dire… ero comunque sconvolto di scoprire in questo che mia sorella si eccitava vedendo il mio sperma… tuttavia la cosa stava eccitando anche me… non prendetemi per maniaco… ma in quel momento la cosa più naturale che mi venne fu di annusare gli slip bagnati… e di commentare – Ecciterebbe anche me vederti venire nei miei slip… ma come fai a bagnarli tanto??Non so con che coraggio dissi quelle parole, ma vidi che ebbero un effetto miracoloso su mia sorella che mi guardò quasi con gratitudine-Quando godo a me esce un getto come se fosse pipì… ma non è pipì!Rimasi interdetto… che cosa voleva dire… sta di fatto che mentre mia arrovellavo mia sorella si era alzata e mi disse di seguirla in camera…prese da un cassetto un paio di miei slip… erano un po’ vecchi ed ingialliti sul davanti… – Questo è il tuo sperma… quello che vidi io stessa skizzare dal tuo cazzo… ti pulisti con questi ricordi?Ero a bocca aperta… ma cos’era?! Una specie di feticista!!??-Ti prego Marco… fammi vedere da vicino il tuo sperma… ti supplico… A quel punto ero davvero sul punto di andarmene, ma non so cosa mi prese,,,,stadi fatto che senza dire una parola lo tirai fuori e mi sedetti su una sedia ed iniziai a menarmelo, così come facevo quasi tutte le sere nel bagno… mia sorella era su di giri, corse a chiudere la porta a chiave, e si sfilò pantaloni e slip restando con la passerina scoperta… inginocchiata davanti a me, non staccava gli occhi dalla mia mano che masturbava energicamente il mio cazzo ormai enorme… All’improvviso sentii di nuovo l’odore inebriante, e mi accorsi che Monica era talmente eccitata che la sua passerina stava colando gli umori sul pavimento… santo cielo quanto colavano..e che odore che avevano… non resistetti, mi alzai e la feci sdraiare… lei un po’ si divincolò…-Voglio solo guardare!! Ma io non le lasciai il tempo di continuare, le aprii le gambe e volli saggiare quei succhi… ne bevevo come a sorsate, e lei ne godeva molto tanto che iniziò a mugolare, tenendomi la testa tra le sue gambe, finchè avvenne quello che volevo vedere, d’un tratto mia sorella mi strinse la testa tra le cose ed io ricevetti in viso un fiotto caldo e vischioso… come se avesse davvero sborrato… mi bagnò fino agli occhi… e la cosa mi eccitò matti, non avevo mai bevuto tanti umori… ed ora volevo farle saggiare i miei mi inginocchiai sopra di lei e mentre le schizzavo il mio spera sul seno… – Era questo che volevi vedere!?Lei era come impazzita, lo prese sulle dita le leccò e intanto mi portò una mano tra le sue cosce, per fasi titillare il clitoride, così che dopo solo pochi istanti ebbe un altro orgasmi che imbrattò totalmente le lenzuola… Ci piacque talmente tanto che lo rifacemmo ancora ed ancora… da allora io e monica siamo amanti… e quando deve partire, le faccio trovare un paio di slip pieni di sperma. Per non farle scordare il suo fratellone
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