Mi chiamo Concetta, ho 45 anni, sono sposata ed ho un figlio di 18 anni. Sono una donna del sud, bruna, non tanto alta ma formosa. Mio figlio ha sempre desiderato giocare a calcio, quindi l’abbiamo iscritto ad una squadra giovanile. Mio figlio pur avendo già 18 anni, dimostra meno dei suoi anni, quindi io l’ho accompagnato spesso agli allenamenti settimanali. Dopo circa 1 mese di allenamenti settimanali, ero molto arrabbiata poiché mentre tutti i ragazzi potevano giocare la partitella, mio figlio era sempre in panchina. Un pomeriggio finita la partita, mentre tutti facevano la doccia, arrabbiata sono entrata nello spogliatoio per parlare con l’allenatore. L’allenatore è un ex calciatore professionista, di 50 anni. Io sono entrata nel suo stanzino, lui era in accappatoio, appena uscito dalla doccia. Quando mi ha vista, lui mi ha chiesto “signora cosa desidera ?”. Io gli ho detto che ero lì per sapere perché a mio figlio non dava mai modo di giocare. Lui ridendo mi ha detto “perché è scarso, ma con una mammina come te posso vedere di farlo entrare …” E senza dire niente si è aperto l’accappatoio e mi ha mostrato il cazzo duro. Poi mi è venuto davanti e dopo avermi messo una mano in testa mi ha detto “succhia troia, che poi farò giocare tuo figlio”. Invece di reagire, non so perché, ma mi sono trovata inginocchiata, con quel cazzo in bocca. Il cazzo era grossissimo, almeno 25cm, con due coglioni grossi come due arance. Non avevo mai visto niente di simile. Lui si è seduto sulla panca, e con una mano sulla testa mi costringeva a ingoiare tutto il cazzo. Dopo circa 5 minuti di questo trattamento, mi ha detto, adesso vediamo questo bel corpicino, e così dicendo, mi ha fatto alzare, ed appoggiare alla panca. Io non sono tanto alta, quindi dopo essermi messa in ginocchio sulla panca, mi ha alzato la gonna, ed abbassato gli slip. Non capivo niente, poiché io ero andata lì per protestare, e mi trovavo ….violata. Lui mi ha messo due dita nella figa e poi ha appoggiato il cazzo e ……….spinto. La cappella è grossa, mi sento tutta rotta, ma lui spingeva, spingeva. Con le mani mi ha alzato la canottiera, in modo che i seni potessero uscire da reggiseno, per essere presi in mano. Ero lì, come una vacca, quando lui mi ha detto “Lo so che eri venuta per … ma adesso ti rompo io questo bel culo a mandolino”… e senza aspettare ha sfilato il cazzo dalla mia fighetta e l’ha appoggiato al buchetto posteriore. Io l’ho supplicato, poiché data la dimensione della cappella e la lunghezza del cazzo mi avrebbe sfondato tutta……..”Non l’ha prego mi farà male…” Ma ormai era tardi. Con le mani mi stringeva i seni e con il cazzo mi rompeva il sedere. Ero completamente violata, aperta a sua disposizione … e dire che ero stata io ad andare li. Mentre ero così messa, si è aperta la porta e sono entrati i primi ragazzi usciti dalla doccia. Lui mi ha messo il suoi accappatoio in testa, in modo che non si potesse vedere la faccia, ma ha continuato ad incularmi senza sosta, dicendo “Ragazzi questa signora è venuta per salutarci, ma non vuole essere riconosciuta, … quindi non muovete l’accappatoio, io l’ho aperta bene …adesso tocca a voi”. Lui ha aumentato il ritmo dell’inculata e dopo essermi venuto davanti, ha scostato l’accappatoio in modo di fare uno spazio davanti e mi ha sborrato in bocca. Io ero lì bloccata, non potevo parlare altrimenti dei ragazzi mi avrebbero riconosciuto, ma ero imbarazzata, poiché ho capito cosa mi sarebbe successo …. Subito un ragazzo si è fatto sotto e mi ha messo il cazzo in figa “Madò … che bella … ha dei fianchi belli larghi .. e che tette sembrano due meloni “. L’allenatore stava seduto e faceva in modo che non più di 2 ragazzi alla volta mi venissero vicino … ma erano più di 30 ragazzini … tutti dai 18 anni in su … e vogliosi … Io ero completamente in loro balia, con mani che mi entravano dappertutto e cazzi che, per data la calca e per fare bella figura con gli altri, mi sbattevano con colpi violenti … senza sosta o delicatezza. L’allenatore ha avuto la buona maniera, di far in modo che non tutti venissero, tra cui anche mio figlio (l’ho capito poiché non ho mai sentito la sua voce), ma tolto questo almeno 25 ragazzi hanno abusato di me. Dopo circa 2 ore in quella posizione, con le ginocchia che ormai mi facevano male, data la pressione che i colpi violenti mi facevano, finalmente l’allenatore ha fatto uscire tutti e dopo aver chiuso la porta mi ha fatto alzare. Appena messo i piedi per terra, mi girava la testa, avevo i seni blu a furia di essere palpati ed i fianchi e le chiappe pieni di ditate rosse. Il povero sedere era completamente rosso, aperto, mi fuorisciva liquido bianco … Ho fatto la doccia, ho cambiato (per fortuna ero appena stata in lavanderia a prendere degli abiti lavati) e quindi dopo essere uscita dall’uscita secondaria, ho preso l’auto parcheggiata e sono andata davanti al campetto per prendere mi figlio. Tutti i ragazzi erano ancora lì, in cerchio e vedevo che parlavano e facevano gesti con le mani. Ho suonato per chiamare mio figlio. Durante il tragitto gli ho chiesto come era andata, ma lui mi ha detto “mamma, l’allenamento come sempre, ma poi è successo una cosa che non ti posso dire … Dicono che è venuta negli spogliatoio una signora strana … speriamo che la prossima settimana la vedo”. Vedevo che era rosso, per fortuna non aveva avuto modo di vedermi e nessuno mi aveva riconosciuto. Da quel pomeriggio mi figlio ogni tanto gioca degli spezzoni di partita… ma non sa che per farlo giocare la sua mammina deve …fare la brava con l’allenatore e con la squadra dei più grandi …cosa non si fa per fare felici i figli… Spesso vado nel ritiro della squadra dei più grandi e con una maschera sul viso ….provo i vari schemi di gioco!
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