Antonella, la mia ragazza 4^ e mezza di reggiseno, ha le tette così abbondanti che è impossibile fare a meno di notarle. Sta diventando un problema… soprattutto per me!Ho fatto questo sogno.Il mese scorso siamo andati a Pescara in treno e nello scompartimento con noi c’era un uomo di circa quarant’anni che guardava in maniera quasi ossessiva la mia ragazza. Lei aveva una maglietta aderentissima che faceva vedere i capezzoli e, grazie ad una scollatura evidentissima, mostrava lo spacco delle tette in tutto il loro splendore. L’uomo non sapeva che io ero il suo ragazzo, ed a me andava bene così, poichè volevo vedere dove saremmo arrivati.Notai subito che lo sguardo del viaggiatore era incollato sulle tette di Antonella, si capiva benissimo perchè i suoi pantaloni si gonfiavano in maniera evidente. Poi ad un tratto, mentre Antonella era intenta nella lettura, lui mi fece un cenno col volto e un sorriso, quasi a volermi dire: “hai visto che tette!”.La cabina del treno era abbastanza stretta poichè i bagagli prendevano quasi il 70 per cento. Quando arrivò il bigliettaio fu un’altra sorpresa. Entrò nella cabina per controllare i biglietti e con la scusa che non c’era spazio si mise vicino ad Antonella e fece cadere la penna nello spacco delle tette (che mira!) e con un gesto fulmineo se la riprese inserendo le mani pelose nel seno candido e gonfio di Antonella. Lei rimase in silenzio e subito si assestò il reggiseno con ampio compiacimento del nostro compagno di viaggio.L’uomo che viaggiava con noi uscì nel corridoio per fumare. Dopo un pò lo seguii. Voltandosi verso di me disse sottovoce: “ha visto che poppe? mi verrebbe la voglia di fargli una spagnola…”. Io non dissi nulla. Rientrai nella cabina.Antonella approfittando che non c’era nessuno oltre me si alzò la maglietta e si levò il reggiseno per riassestarlo, io subito glielo abbassai per farla rimettere a posto.Bene. Il compagno di viaggio che era di fuori vide la scena ma fraintese tutto. Credeva che Antonella si voleva fare toccare da me, sconosciuto, ma che io rifiutai chissà perchè. Io ritornai fuori e lui mi guardò quasi deluso e mi disse: “ma che ha fatto? perchè non ha non ha approfittato?”. Ora le faccio vedere io come si fa. Apre lo sportello della cabina e lo chiude dietro di se. Dai vetri vedo che si siede vicino a lei al posto mio. Ad un certo punto le strofina un seno col gomito; poi con la mano le palpa tutte le tette. Antonella tenta di divincolarsi e mentre mi guarda lui le alza la maglietta e con i braccioli della maglietta stessa le stringe i polsi e poi li appende al portabagagli situato sopra la testa.A questo punto può fare quello che vuole. Con un temperino le taglia il reggiseno dalla parte davanti: fuoriescono i due meloni con i capezzoli rosa appuntiti. Lui si abbassa e li lecca come un assatanato. Tira fuori l’uccello e lo avvicina alla bocca di Antonella forzandolo fra le sue labbra. La costringe a succhiarglielo fino allo sfinimento. Il suo uccello si gonfia di sperma. A questo punto lo ficca tra le poppe. Antonella si fa sciogliere le mani e stringe i seni attorno al bastone dello sconosciuto. Lui mentre strofina l’uccello tra le mammelle di Antonella si sente dare colpi di lingua fino a sborrarle sulla faccia, sulla gonna nera, sulle tette e tra i capelli.Il bigliettaio entra di fretta, si abbassa i pantaloni e ordina ad Antonella: “e adesso fammi venire tra le tue tette, maiala…prendilo in bocca che ti scopo i seni…”.E io assistendo a tutto ciò quasi sono sempre più indotto ad invitare tutti a fargli una o più spagnole. Chissà per quale prodigio psicologico.
Aggiungi ai Preferiti