Una giornata di mare e ….Mia moglie diventava sempre più intraprendente e allegra in materia di sesso. Si vestiva sempre più spesso in maniera sensuale senza cadere tuttavia mai nella volgarità. Si truccava, infatti, sempre in modo leggero ma metteva gonnelline corte e quasi mai il reggiseno e le mutandine. Spesso quando ci trovavamo fuori qualche volta s’inchinava o accavallava le gambe più del dovuto per la gioia mia e di qualche passante. Tutto questo lo faceva sembrare involontario ma certamente non era così. All’inizio dell’estate aveva comprato un nuovo costume da bagno; era un minuscolo tanga di colore nero ma non l’aveva ancora provato perché fino allora eravamo andati al mare con amici e lei non se la sentiva di farsi vedere quasi nuda da loro. Quel sabato, invece, dovevamo uscire da soli quindi era il giorno giusto per metterselo. La sera prima mi aveva chiesto di aiutarla a depilarsi le parti intime, cosa che io ho sempre fatto con grande piacere. Con una crema depilatoria le avevo depilato il solco delle natiche e le grandi labbra lasciandole solo un ciuffo di peli corti di forma triangolare sul pube.Quella mattina, quindi, si era messa il tanga e un vestitino a fiori blu, corto, svolazzante e semitrasparente senza reggiseno e dopo aver preparato un paio di panini, preso l’acqua e un po’ di frutta mi fece l’occhiolino dicendomi “vamos”. Abbiamo caricato in macchina materassini, maschere, pinne e tutto l’occorrente per raccogliere qualche riccio di mare e siamo partiti per la nostra solita meta. Si tratta di un piccolo golfo facilmente raggiungibile con la macchina ad un centinaio di chilometri dalla nostra città. Il territorio è riserva naturale e il mare è splendido. Fortunatamente esistono solo due spiagge con i ciottoli bianchi mentre tutto il resto è formato da scogli bruni che rendono difficoltoso l’accesso al mare. La maggior parte della gente che frequenta la zona si accalca nelle due calette lasciando l’enorme spazio restante ai pochi amanti degli scogli. Io e mia moglie apparteniamo a quest’ultima categoria. Ci piace la tranquillità e il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, tuffarci direttamente nell’acqua profonda e divertirci a raccogliere ricci di mare da mangiare subito o da portare a casa per preparare un fantastico piatto di spaghetti.La scomodità degli scogli l’avevamo superata con due materassini gonfiabili, uno dei quali matrimoniale, che ci permettevano di distenderci comodi anche dove non era possibile neanche sedersi. Comunque, frequentando la zona da qualche anno, nelle nostre lunghe esplorazioni della costa con pinne e maschere avevamo scoperto una piccola rientranza tra gli scogli che formavano una specie di vasca profonda poco meno di un metro con una spiaggetta di grossi ciottoli bianchi grande abbastanza da ospitare i nostri materassini. Questa minuscola caletta era accerchiata dagli scogli alti un paio di metri e di conseguenza era un posto ideale per passare una tranquilla giornata di mare. Con qualche difficoltà, per la roba che ci portavamo appresso, raggiungemmo la caletta e dopo aver gonfiato i materassini ci siamo distesi a cuocerci al sole. Mia moglie con il solo tanga addosso era splendida, quasi nuda, ma quel minuscolo pezzo di stoffa elasticizzata la rendeva più arrapante dell’essere completamente nuda. Lei l’aveva subito capito e aveva cominciato a stuzzicarmi aprendo le gambe più del dovuto o chinandosi per prendere qualcosa dalla borsa offrendomi così in bella mostra il suo meraviglioso culo. Dopo un po’ mi chiese di spalmarle dell’olio solare sulle spalle. Lo feci volentieri e cominciai con un leggero massaggio sulle spalle scendendo pian piano verso le natiche. Continuai a spalmare l’olio sulle gambe e risalendo le aprivo i due perfetti emisferi tra i quali scorreva il filo del tanga che non riusciva a coprire neanche il buco del culo. Con le mani oleate cominciai a massaggiarglielo infilandoci la punta dell’indice. Dopo un po’ mi accorsi che su uno scoglio sovrastante la caletta era comparso un ragazzo che probabilmente cercava un posto per stare con i suoi amici. Non so da quanto tempo osservava la scena ma appena ha visto che mi ero accorto della sua presenza se n’è andato facendo finta di niente. Certamente non era un guardone ma la scena l’aveva sicuramente eccitato. Mia moglie non si era accorta di niente e io sul momento non le avevo detto nulla. L’idea, però, che qualcuno ci guardava mentre infilavo un dito nel suo buco del culo mi aveva eccitato enormemente.Dopo un paio d’ore, sugli scogli vicini è arrivata una coppia più o meno della nostra età. Lui era alto e magro e lei, poverina, bassa e grassa. Ho notato subito le occhiate furtive del tipo su mia moglie. Li notò anche lei e me lo disse. Io scherzando le dissi che non tutti erano fortunati ad avere una moglie come lei, quindi, sarebbe caritatevole se offrisse un po’ di spettacolo a quel poveretto. Lei mi sorrise maliziosa e mi disse “ma non ti darebbe fastidio?” Le risposi che potrebbe essere una situazione arrapante e le raccontai quello che era successo quando le spalmavo l’olio. Rimase un po’ perplessa ma si vedeva che la cosa la intrigava. “Era un bel ragazzo?” mi chiese. “Si” le risposi “e sembrava messo bene”. “Avresti potuto chiamarlo a partecipare” mi disse ridendo. Rimasi a mia volta perplesso ma anche molto eccitato. “E allora con il vicino?” le chiesi. Per risposta prese la bottiglietta con l’olio e cominciò a spalmarselo sui seni con movimenti lenti e circolari. Poi cominciò a scendere sulla pancia e sulle gambe. Spalmava l’olio lentamente sull’interno delle cosce e salendo si tirò il costumino fino a farlo entrare nella fica lasciando in mostra le grandi labbra perfettamente depilate. Il vicino era rimasto a bocca aperta ma faceva finta di niente perché aveva accanto la moglie. Io facevo finta di leggere il giornale ma mi godevo tutta la scena dietro gli occhiali scuri. Poi mia moglie si alzò e andò verso il mare. Si inchinò per bagnarsi i capelli offrendo così al tipo uno spettacolo da mozzare il fiato. Le si vedeva chiaramente tutta la fica e l’anello scuro del buco del culo. Il nostro vicino impazzì; gli scivolò dalle mani la sigaretta che gli cadde sul materassino bucandolo. La moglie si accorse della situazione e di cosa stesse guardando il marito, raccolse le sue cose incazzata e se ne andò. Lui prese in fretta e furia il resto e le corse dietro. Io mi ero divertito moltissimo ed ero anche molto eccitato. Mi alzai e mi avvicinai a mia moglie. L’abbraciai da dietro e lei cominciò a strusciare il mio cazzo già eretto sul suo culo. Si erano fatte quasi le cinque di pomeriggio e a quell’ora non c’era più nessuno nelle vicinanze. Lei mi abbassò il costume, prese con la mano destra il cazzo e si avviò, tirandomi, verso i materassini. Mi sono seduto e lei mi sedette sopra dando le spalle al mare. Senza proferire parola scostò il tanga e si impalò con un colpo secco sul mio cazzo emettendo un gridolino di soddisfazione. La sua fica era un lago. Evidentemente quell’esibizione aveva eccitato anche lei. Cominciò una lenta cavalcata dicendomi che si era sentita troia a mostrarsi così ma che le era piaciuto. Poi cominciò a chiedermi del ragazzo che ci aveva guardato mentre le infilavo il dito nel culo. “Vorrei scopare come una troia. Mi sarebbe piaciuto avere quel ragazzo qui”. Queste parole mi stavano facendo scoppiare il cazzo. In quel momento scorgo dietro le spalle di mia moglie la testa di un sub con la maschera che si godeva la scena. La cosa diventava interessante. Presi con entrambe le mani le sue natiche e le aprii per rendere la scena allo sconosciuto ancora più chiara ed arrapante. Non sapevo chi fosse, se giovane, vecchio, bello o brutto ma eccitato com’ero chiesi lo stesso a mia moglie: “se tu avessi a disposizione ora un altro cazzo, di chiunque, cosa faresti?” “Me lo prenderei in bocca e dopo averlo insalivato per bene mi farei inculare” mi rispose. Senza pensarci due volte feci cenno al sub, che stava ormai con mezzo busto fuori dall’acqua, di avvicinarsi. Non se lo fece ripetere avvicinandosi velocemente levandosi pinne e maschera. Quando mia moglie si accorse che le mie non erano solo parole il tipo era già accanto a noi con un sorriso ammiccante. Non era brutto. Alto quanto me e robusto con pochi capelli rapati per confondere la profonda calvizie aveva 35-40 anni, più o meno la nostra età. Una faccia simpatica che ispirava fiducia. Mia moglie era troppo eccitata per guardare tutto questo. Allungò la mano sul suo costume e gli tirò fuori un randello di tutto rispetto anche se era moscio per il freddo dell’acqua. Ci giocò un poco con le palle e poi si abbassò e se lo mise in bocca. Io lo vedevo crescere dentro la sua bocca e quando lo estrasse tutto duro devo ammettere che diventai invidioso. Era molto più grosso e lungo del mio, la cappella un po’ più piccola della mia e conica ed era curvato verso sinistra. Un cazzone notevole che aveva portato in tilt mia moglie. Continuò a succhiarglielo con voluttà rimanendo sempre impallata sul mio cazzo che si stava quasi ammosciando dal confronto. Mia moglie era di parola. Dopo averlo insalivato per bene disse al tipo di spostarsi dietro ed incularla. Quello rimase stupito dalla richiesta e si posizionò velocemente dietro le spalle di mia moglie. Io rimasi fermo per agevolare l’operazione anche se un po’ mi seccava che un cazzo così grosso dovesse sfondare il culo di mia moglie. Il tipo cominciò ad infilare la cappella ma dopo un po’ mia moglie si spostò di colpo in avanti gridando dal dolore “no no è troppo grosso, mi fa male…. non può entrare così”. Il tipo ci rimase male ma senza dire una parola si è spostato avanti per farsi fare almeno il pompino. Ma mia moglie ormai aveva perso ogni freno. L’ha fatto distendere sull’altro materassino, si sfilò da me e si impallò su quel cazzone. La sua fica era aperta all’inverosimile e grondava umori. Si è seduta pian piano infilandosi tutta quella lunga asta nella fica. Poi rivolgendosi a me: “Dai amore spalma bene il tuo cazzo con l’olio solare e inculami”. Non me lo feci ripetere ma era lo stesso difficile anche per me entrarle nel culo con quel bastone piazzato nella fica. Alla fine ci sono riuscito. “Mi sento piena, sto scopando come una troia, dai sfondatemi tutti i buchi. Ahi amore non ho mai sentito la fica così piena, è enorme. Siii cazzoni miei scopatemi forte”. Non l’avevo mai vista e sentita parlare e godere così. Era come una forsennata. Si muoveva come una dannata e si strizzava i capezzoli. Io ormai le trapanavo forte il culo e sentivo il cazzone dello sconosciuto che faceva lo stesso con la fica. Le parole e i movimenti di mia moglie ci hanno fatto venire quasi insieme inondandole la fica e il culo con notevoli quantità di sperma. “Siete stronzi ed egoisti” cominciò a gridare mia moglie “io ancora non ho finito, ne voglio ancora. Datevi da fare”. Estrassi lentamente il cazzo dal suo culo ormai slabbrato e mi sedetti vicino abbracciandola “Fra poco ricominciamo” le dissi. “Ma che fra poco” mi rispose lei incazzata “ti ho detto che ancora non ho finito” e dicendo così si buttò sul cazzo sporco di sperma del tipo cominciando a leccarselo. L’amico aveva una buona resistenza oppure mia moglie lo arrapava assai perché dopo pochissimo ritornò a tiro. Allora mia moglie prese l’olio solare e glielo spalmò per bene sul cazzo. “Amore, voglio che questo cazzone mi sfondi il culo” disse rivolgendosi a me, “dopo che tu me l’hai aperto, con un po’ di buona volontà forse ce la fa ad entrare. In fondo l’hai creata tu questa situazione” continuò, vedendomi un poco contrariato. Si mise a quattro zampe e lo sconosciuto le si posizionò dietro. Puntò sul buco già aperto e cominciò a spingere. “Ahi fai piano” diceva mia moglie ansimando. Io mi ero spostato e guardavo da vicino perché non potevo credere che quel bastone potesse entrare nel culo di mia moglie dove, agli inizi delle nostre inculate, persino io avevo difficoltà ad entrare. “Piano…piano…… porca puttana quand’è grosso!!! Ahi… è entrato? Vacci piano” gridava Franca. E pian piano quel cazzone entrò tutto spalancando il buco all’inverosimile. Mia moglie ansimava “Ahi ahi, mi ha sfondato il culo amore, me l’ha rotto completamente. Me lo sento fino in gola. Ahi come brucia!! Dai… inizia a muoverti piano piano. Siii, così. Levalo lentamente e rimettimelo. Siii… cosììììì…”. Il tipo iniziò a muoversi piano. Estraeva lentamente la verga fino al glande e la riaffondava lo stesso lentamente. Io ero preso dallo spettacolo e il cazzo mi stava di nuovo scoppiando. Il ritmo dell’inculata cominciava ad aumentare e mia moglie quasi gridava. Di dolore o di piacere? Comunque non gli chiedeva di smettere. Ormai il tipo andava come un treno dentro il culo di mia moglie e quella lo incitava a sfondarla. “Dai spaccami il culo… Vedi come mi sfonda amore? Mi ha fatto diventare il culo un colabrodo”. Dopo un altro paio di colpi il tipo riversò nelle budella di mia moglie un bel po’ di sperma che aggiunto a quello mio, le aveva completamente allagato il culo. Poi pian piano cominciò ad estrarlo e quando uscì completamente lasciò un buco oscenamente aperto dal quale colava sperma con merda liquefatta. Uno spettacolo abominevole ma nello stesso tempo molto arrapante. Siamo stati entrambi a guardare rapiti fino a che, lentamente, lo sfintere si riprese a chiudere. Mia moglie cadde spossata sul materassino. Colava sperma da tutti i buchi.Il tipo mi guardò. “Piacere mi chiamo Giacomo”. “Io Giorgio e lei è Franca” gli risposi con un sorriso. “Ragazzi, è stata la migliore scopata della mia vita. Il mio sogno segreto, anche se l’ho sempre immaginato un po’ diverso. Cioè con me al tuo posto e mia moglie a quello di Franca. Quando scopiamo con mia moglie immaginiamo spesso situazioni simili ma abbiamo sempre evitato annunci sui giornali perché le situazioni ci sembravano un po’ squallide. Ho sempre sperato che succedesse così; all’improvviso, spontaneamente. E’ stato meraviglioso e vi ringrazio”. Le sue parole mi stavano stuzzicando. “Se siete interessati” continuò lui “potremmo cercare di organizzare qualcosa coinvolgendo mia moglie. Non so se lei sarà d’accordo, se riuscirà a passare dalle parole ai fatti ma potremmo provare e se si stabilisce un feeling ci potremmo divertire. Mia moglie qualche volta mi ha detto che la eccita l’idea di essere accarezzata da una donna. Se Franca non ha problemi potrebbe provare lei a coinvolgerla”. Dopo quello che era successo con la nostra amica creola sapevo che per mia moglie non ci sarebbero stati problemi ma sapevo anche che se non ci fosse creata una simpatia con la moglie del nostro amico non ci sarebbe stato niente da fare. Neanche a noi piacevano le cose fredde e fatte a tavolino o per forza. Perciò spiegai a Giacomo la situazione e lui si mostrò entusiasta. “Io non sono riuscito ancora a sodomizzare mia moglie. Abbiamo provato diverse volte ma le faceva troppo male”. “E ci credo….” disse ridacchiando Franca. “Se ci riesce, potresti farmi strada tu come abbiamo fatto oggi con Franca”. A me l’idea di sverginare il culo di sua moglie mi piacque tanto. Franca rispose che era d’accordo. Siamo rimasti che ci saremmo sentiti per telefono a metà settimana per uscire una sera tutti insieme. Vivevano nella stessa nostra città e lavoravano entrambi in banca ma in agenzie diverse. Siamo rimasti d’accordo che avrebbe raccontato a sua moglie che ci siamo conosciuti facendo pesca subacquea e abbiamo fatto amicizia. Ci siamo scambiati i telefoni e ci siamo salutati.Mia moglie si era appisolata. Dopo una ventina di minuti si svegliò, mi sorrise, mi diede un bacio e traballante si avviò verso il mare per lavarsi. “Mi tremano le gambe” mi disse. Quando uscì dall’acqua si levò il tanga e si asciugò. Si mise il vestitino senza mettere le mutande e mi chiese se mi andava andare a prendere un gelato al paesino vicino. Raccogliemmo le nostre cose e ci avviammo verso la macchina. Mia moglie andava avanti e nella salita le intravedevo il culo nudo sotto il vestito. Mi stavo eccitando di nuovo. Arrivati in macchina che si trovava in uno spiazzo un po’ più basso della stradella, lei aprì lo sportello e s’inchinò per posare la sua borsa posando un ginocchio sul sedile. Il suo culo mi apparve davanti agli occhi in tutta la sua grandezza. Rimasi senza fiato. Lei lo capì e mi disse con un sorriso malizioso “sto colando ancora sperma”. Mi avvicinai e le aprii le natiche con entrambi le mani. Era vero. Il buco del culo era tutto bagnato e un filo di liquido appiccicaticcio e trasparente le colava lungo la coscia. Non ci ho visto più. Il cazzo mi s’inalberò in un baleno. Posai le cose a terra, estrassi il cazzo dal lato del costume e glielo infilai nel culo sfondato con un colpo secco. “Ahi, vacci piano” mi gridò mia moglie “è tutto dolorante e poi potrebbero passare delle macchine”. Non me ne fregava niente delle macchine. Ero arrapatissimo. Il culo di mia moglie ormai era tutto allargato e io quasi ci navigavo dentro. Non ci sono riuscito a dare più di una decina di spinte e le venni dentro di nuovo. “Aspetta, non lo estrarre subito che sporcheremo la macchina. Abbassati piano piano con me”. Ci siamo accovacciati lentamente e poi levai il cazzo dal suo culo. Era come levare il tappo. Ha avuto una scarica rumorosa svuotandosi di tutto quello che aveva accumulato nelle budella. “Meglio di un clistere” mi disse ridendo. L’ho aiutata a lavarsi con l’acqua della bottiglia e siamo partiti.Passeggiare per le strade del paesino in mezzo alla gente pensando che mia moglie sotto quel vestito corto e semitrasparente era nuda con i suoi buchi trapanati mi faceva impazzire. Tra l’altro notai che camminava con una certa difficoltà con le gambe un po’ divaricate. Mi sembrava che tutti avessero capito che era stata inculata di brutto. Abbiamo preso un gelato in piedi e ci avviammo verso la macchina perché Franca si sentiva stanca. La macchina l’avevamo lasciata alla periferia del paese. Su una panchina accanto alla macchina stavano seduti due ragazzotti più o meno ventenni che fumavano e parlavano. Mia moglie mi superò di qualche metro e si avvicinò alla macchina fermandosi davanti a loro. Cercò nella borsa, prese le chiavi ma fece finta che le fossero cadute. Allora s’inchinò a 90 gradi con le gambe un po’ divaricate per prenderle. Il vestito le si alzò fin sopra il culo offrendo così a quei due la visione ravvicinata della sua fica depilata e tumefatta e del culo sfondato e mezzo aperto. I due rimasero senza parole e con la bocca aperta. Io mi avvicinai frettolosamente in macchina ed entrai. Mia moglie fece lo stesso facendo finta di niente. “Minchia che culo!!!” sentimmo mentre andavamo via.
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