Ormai la situazione era nettamente delineata, Io e Gina potevamo fare quello che volevamo con Roberta e con sua figlia bastava la fantasia e quella non ci mancava di sicuro.Vi ricordo che Roberta, giunonica 40enne in vacanza con la figlia Giulia era, al pari di questa, decisamente sottomessa e si eccitava ad esserlo. I primi test erano stati positivi ed ora volevamo dare sfogo ai nostri desideri. Mia cugina si era portata dietro Elisa una fanciulla di 20 anni dedita alla sottomissione che stava addestrando in vacanza e devo dire senza troppa fatica, ci saremmo serviti anche di lei per i nostri giochi. Bene la sera stessa dell’iniziazione di Roberta (Vedi la vacanza con mia cugina III parte) ci preparammo per la sera, Giulia non sapeva della Madre e viceversa e questo ci eccitava. Gina era una regista superba, affidò Giulia ad Elisa per la vestizione della sera e lei si prese cura di Roberta, io ero spettatore eccitato della storia. Gina disse a Roberta di seguirla in camera sua dopo cena e si misero a frugare fra i vestiti per trovare qualche cosa di adatto. Giulia indossò un abito traforato nero, un tanga con triangolino basso davanti e alto dietro I seni grossi erano fasciati dalla parte alta del vestito più simile a un bustino che ad un abito da sera, completò il tutto con due sandali dal tacco normale, poi si dedicò a Roberta, vediamo vediamo Intanto spogliati, mamma, provò a dire Roberta, hai hai cominciamo male niente ma FALLO!!!; Roberta si sfilò il vestito io assistevo sdraiato su letto ed ero già eccitato, Gina, rivolgendosi a me disse lo sai che questa mattina abbiamo varato la nostra Roberta nella sua intimità posteriore vero roby? E Roberta annuì abbassando gli occhi, visto che il lavoro è fresco non vorrei che si perdesse pertanto ti farò indossare questo e Gina tirò fuori da un cassetto una murtandina in lattice che aveva al suo interno un piccolo butt-plug conico, largo e corto dalla parte del culo, ero eccitatissimo, senza degnare di uno sguardo Roberta Gina mi disse passami quella pomata sul comodino, gliela passai e lei la usò per ungere il piccolo fallo e passò lo slip a Roberta guardandola negli occhi e dicendo : Indossalo o… vuoi che ti aiuti? Robertà accennò un passo indietro e Gina lo interpretò come un accenno di rifiuto, dai aiutami disse a me io mi alzai e dissi dai Roberta non fare la! ritrosa che ò peggio, e così dicendo le presi le mani e la tirai verso di me, sembrava una bambina capricciosa, Gina le andò alle spalle, le fece passare i piedi nello slip e si alzò tirandolo su Lei abbozzò un nnnnooo io l’abbraccia schiacciandole sue grosse mammelle sul mio petto e la baciai soffocando il suo lamento, nel fare questo lei sporse indietro il culo come per svincolarsi e Gina ne approfittò per posizionare il piccolo dildo nell’orefizio posteriore di Roberta. La poverina emise un flebile mmmmmnnnn nella mia bocca, Gina rivolta a me disse mi sa che ci vuole un ripassino perché è ancora un po’ ribelle, bloccala ciò detto le legai le mani dietro la schiena con la cinta del mio accappatoio, Non scherzate adesso basta levatemi questa cosa dal culo!! Ma oggi in cabina non dicevi così mi sbaglio? Ora non voglio però, he no carina quando si balla si balla, intanto io ero andato in bagno dove avevo preso una spugna e stavo alle spalle di Roberta mostrandola a Gina che capì subito e mentre ripeteva ORA BALLI spinse Roberta indietro dandole uno schiaffo, la poverina provò ad aprire la bocca per urlare ma in un attimo la spugna era tutta nella sua bocca uuummfffff in un lampo me la girai sulle ginocchia e mentre Gina le legava saldamente cosce e gambe io cominciavo a sculacciarla 1 2 3 la mano mi doleva, lascia faccio io disse Gina afferrando la mia cinta dei pantaloni, la raddoppiò e cominciò a cinghiare senza pietà tanto che dovetti rafforzare il bavaglio con la mia mano per evitare che qualcuno accorresse alle grida soffocate di Roberta 10 cinghiate bastarono a ricoprire il culo di Roberta di lividi e a fiaccare ogni sua resistenza, nel tenerla feci scivolare una mano fra le sue cosce e la trovai completamente fradicia, le iniziai un lento ditalino, Gina le tolse il bavaglio e baciandola dolcemente le diceva: hai capito tesoro? Devi essere ubbidiente e godrai un mondo, Roberta annuì e Gina le guidò il capo sulla mia cappella che stava per esplodere, infatti bastarono due colpi di lingua che schizzai sulle mammelle di Roberta 2 fiotti di sperma che Gina raccolse subito non trascurando i capezzoli di Roberta che si inturgidirono immediatamente. Bene finiamo di prepararci se no non usciamo più, Gina diede a Roberta un paio di calze autoreggenti a rete color carne con le maglie molto grosse da indossare anche in estate, poi una gonna in pelle leggerissima lunga a al ginocchio ma con uno spacco dietro al limite del culo, cosa facciamo con questi seni mi disse? Bhe faccio io bisogna esaltarli, giusto vediamo con questo e prese il reggiseno a museruola che aveva indossato lei la prima sera che ci eravamo incontrati aiutami, prendemmo i due meloni di Roberta e li mettemmo in questa eccitante museruola che li fasciava come due salami lasciando i capezzoli in evidenza e mentre facevamo questa operazione Gina portò a termine il ditalino da me iniziato prima facendo segno a Roberta di tacere e di non emettere lamenti, la schiavetta fu obbediente e solo io percepii il tremito dl suo lungo orgasmo con i suoi seni tra le mani. Una camicia lenta annodata in vita completò il look potevamo uscire ma Giulia chissà cosa aveva inventato Elisa per la piccola schiavetta……..
Aggiungi ai Preferiti